Titolo: Ballata
dell'usignolo e del serpente § Autrice: Suzanne Collins § Pagine: 480
Casa editrice: Mondadori
§ Genere: Distopico, Fantasy
A
Capitol City, il diciottenne Coriolanus Snow si sta preparando con cura: è
stato chiamato a partecipare ai Giochi in qualità di mentore e sa bene che
questa potrebbe essere la sua unica possibilità di accedere alla gloria. La
casata degli Snow, un tempo potente, sta attraversando la sua ora più buia. Il
destino del buon nome degli Snow è nelle mani di Coriolanus: l’unica, esile,
possibilità di riportarlo all’antico splendore risiede nella capacità del
ragazzo di essere più affascinante, più persuasivo e più astuto dei suoi
avversari e di condurre così il suo tributo alla vittoria.
Sulla
carta, però, tutto è contro di lui: non solo gli è stato assegnato il distretto
più debole, il 12, ma in sorte gli è toccata la femmina della coppia di
tributi.
I
destini dei due giovani, a questo punto, sono intrecciati in modo
indissolubile. D’ora in avanti, ogni scelta di Coriolanus influenzerà
inevitabilmente i possibili successi o insuccessi della ragazza. Dentro l’arena
avrà luogo un duello all’ultimo sangue, ma fuori dall’arena Coriolanus inizierà
a provare qualcosa per il suo tributo e sarà costretto a scegliere tra la
necessità di seguire le regole e il desiderio di sopravvivere, costi quel che
costi.
Avevamo
bisogno di questo prequel?
A
mio parere sì, ne avevamo bisogno!
La
Collins, infatti, avrebbe potuto giocare una carta più facile e di sicuro
impatto commerciale, ovvero avrebbe potuto dedicare un libro al dopo la
trilogia, chi non avrebbe voluto leggere le avventure di Katniss e Peeta in un
periodo di rinnovamento e di grandi cambiamenti?
Ma
Suzanne ha preferito portarci nel passato, in una Capitol City reduce dalla
guerra, distrutta dalle bombe, ferita e sotto shock per una ribellione durata
anni.
Tutto
è raccontato dal punto di vista di Coriolanus Snow, diciottenne discendente di
una delle più importanti famiglie di Capitol.