tag:blogger.com,1999:blog-62344474922490711582024-03-22T04:46:50.510+01:00Cristina BenedettiBenvenuti nel mio piccolo mondo fantasy. Sono una lettrice appassionata di romanzi dispotici, urban fantasy e fantasy in generale anche se leggo volentieri qualsiasi cosa! Adoro gli animali in particolare gatti e cani, i miei micioni si chiamano Luna e Blu e sono amanti dei libri come me! Sono sempre in movimento e chiacchiero per tre. Venite a trovarmi!I libri di Cristinahttp://www.blogger.com/profile/05148825721859002829noreply@blogger.comBlogger508125tag:blogger.com,1999:blog-6234447492249071158.post-30481844388451849992023-07-29T23:12:00.000+02:002023-07-29T23:12:57.284+02:00"Le cinque Rive" di Chiara Cecilia Santamaria<p style="text-align: center;"> </p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjEkTdzHjsm1IDNRxN__Dc5d1n1xjITPJOMNFmPlzF6DB4X90sf-qh25CHHk120T1YFix-EZ9Q9GZmAzxEFmoqXPFuO3e8fKvo5aAhL2dTpUsENhbBYNUwErbyZRNb7E0AAYVF-Cid40vKeT6tZ2jWa5qobiAnBgl2mqsXngD55tCA-LHMnJemaB1OqzH8/s3000/IMG_20230616_105632.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="3000" data-original-width="3000" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjEkTdzHjsm1IDNRxN__Dc5d1n1xjITPJOMNFmPlzF6DB4X90sf-qh25CHHk120T1YFix-EZ9Q9GZmAzxEFmoqXPFuO3e8fKvo5aAhL2dTpUsENhbBYNUwErbyZRNb7E0AAYVF-Cid40vKeT6tZ2jWa5qobiAnBgl2mqsXngD55tCA-LHMnJemaB1OqzH8/w400-h400/IMG_20230616_105632.jpg" width="400" /></a></div><br /><p></p>
<div align="center" class="MsoNoSpacing" style="text-align: center;">
<span style="font-size: 12pt;">Titolo: <b style="mso-bidi-font-weight: normal;">
Le cinque Rive
</b> § Autrice: <b style="mso-bidi-font-weight: normal;">
Chiara Cecilia Santamaria
</b> § Pagine: <b style="mso-bidi-font-weight: normal;">
560
</b><o:p></o:p></span></div>
<div align="center" class="MsoNoSpacing" style="text-align: center;">
<span style="font-size: 12pt;">Casa editrice: <b style="mso-bidi-font-weight: normal;">
Gribaudo
</b>
§ Genere: <b style="mso-bidi-font-weight: normal;">
Fantasy
</b><o:p></o:p></span></div>
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<div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;">
<span style="font-size: 12pt;">
Nella rigogliosa Riva di Vidrian fervono i preparativi per la Cerimonia della Destinazione, che ogni anno assegna i bambini del villaggio alla famiglia più adatta al loro Xen, il loro centro, e ne determina il posto nella società. A giocare un ruolo chiave nella Cerimonia sono gli Armon del Cerchio, l’autorità spirituale della riva. Il giovane Bram Cadaval, apprendista del Cerchio, è inquieto. Non solo i suoi progressi sono fermi, ma è tormentato da visioni improvvise alle quali non riesce a dare un senso. Questo, e la sua incapacità a sintonizzarsi con gli altri Armon, causano in lui enorme frustrazione. L’inquietudine diventa angoscia quando Aral, uno dei bambini che attende la sua Destinazione, sparisce misteriosamente. Partire per la missione alla ricerca di Aral rappresenta per Bram la possibilità di riscattarsi e dimostrare ciò che vale. Deva Loissen è la figlia di facoltosi commercianti di Riva di Terrena, abituata alla ricchezza e agli agi. La sua vita, però, è tenuta sotto costante controllo dalla famiglia a causa delle crisi autolesionistiche di cui talvolta è preda, come dimostra il suo viso, segnato da una vistosa cicatrice. Un giorno, al ritorno da una cavalcata, Deva assiste impotente allo sterminio della sua famiglia, bruciata da un inquietante fuoco nero. Scampa alla morte fuggendo, ferita, insieme al suo cavallo. Mentre Bram e Deva intraprendono un viaggio alla ricerca della salvezza, il fantasma della guerra che cento anni prima sconvolse le Cinque Rive sembra risvegliarsi, per chiedere a queste terre un nuovo tributo di sangue e morte.
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<img border="0" src="https://i.imgur.com/YSkCsKS.png" style="border: none; box-shadow: none;" /></span></center>
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<span style="font-size: 12pt;">
Mi è capitato spesso di pensare che il panorama fantastico italiano fosse povero di storie fantasy appassionanti, parlo di high fantasy, quel ramo del fantasy in cui un autore crea da zero un mondo con caratteristiche proprie come: popoli, creature fantastiche, tradizioni sociali, sistema magico, usi e costumi e molto altro ma, grazie a Chiara posso dire: finalmente! </span></div><div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;"><span style="font-size: 12pt;">Ho acquistato "Le cinque Rive" perchè mi ispirava la trama ma anche perchè seguo Chiara da moltissimi anni, la stimo come donna e come professionista e, volevo vedere cosa era riuscita a creare.</span></div><div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;"><span style="font-size: 12pt;">Posso dirvi che non sono rimasta per niente delusa e non vedo l'ora esca il seguito di questa trilogia.
Non mi soffermerò a raccontarvi la trama (potete leggerla sopra) ma vi parlerò di quello che ho amato di questo romanzo. <a name='more'></a></span></div><div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;"><span style="font-size: 12pt;"><b>Innanzitutto il background: Radian è un mondo fantasy creato con cura, studiato nei minimi dettagli e ricco di elementi originali. </b></span></div><div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;"><span style="font-size: 12pt;"><b>C'è una mappa!!</b> (La mia gioia è palpabile!) Le vicende narrate si sviluppano nelle Cinque Rive, ovvero cinque regni con caratteristiche diverse per cultura, tradizioni, fede, magia e ambiente. </span></div><div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;"><span style="font-size: 12pt;">Amo i dettagli come la descrizione di una cerimonia, di una pietanza o di uno specifico abito, di una creatura che abita solo in un determinato luogo, e credo che Chiara abbia fatto un lavoro incredibile.</span></div><div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;"><span style="font-size: 12pt;"><b>Altro punto di forza sono i personaggi che possiedono una profondità psicologica notevole, sono ricchissimi di sfaccettature, terribilmente umani nelle loro imperfezioni ma, proprio per questo, così veri.
Sono un fiume in piena di emozioni: luce e ombra, gioia e dolore, amore e odio, il lettore non può far altro che essere travolto. </b></span></div><div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;"><span style="font-size: 12pt;">Ho adorato Deva e Bram, il loro percorso di crescita, la loro evoluzione da ragazzi a giovani adulti che devono capire che strada prendere e compiere scelte importanti sia per loro che per l'umanità. </span></div><div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;"><span style="font-size: 12pt;"><b>Ma, devo ammettere che il personaggio che mi ha rubato il cuore è Evanette! </b></span></div><div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;"><span style="font-size: 12pt;">L'Astromante mi ha letteralmente conquistata con la sua indole selvaggia e indomita, il suo animo spezzato che non vuole arrendersi, le sue passioni e le sue paure, ho empatizzato moltissimo con lei, l'ho sentita vicina e trovo sia un personaggio unico! </span></div><div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;"><span style="font-size: 12pt;">Ora attendo di sapere cosa ne sarà di lei soprattutto dopo aver letto la scioccante scena finale. </span></div><div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;"><span style="font-size: 12pt;"><b>"Le cinque Rive" ha la tipica struttura narrativa fantasy del viaggio: i protagonisti, dopo un evento scatenante, devono intraprendere un viaggio che li cambierà profondamente, nonostante il tema sia molto ricorrente nel panorama fantastico non è per nulla noioso o banale, infatti, è arricchito da un sistema magico veramente interessante e originale e da tematiche molto importanti e attuali. </b></span></div><div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;"><span style="font-size: 12pt;"><b>"Le cinque Rive" è un fantasy coinvolgente e ben scritto, una lettura evocativa e appassionante, ricca di emozioni, di storie e di magia. Consigliatissimo!
</b></span></div>
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<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /></div><br />I libri di Cristinahttp://www.blogger.com/profile/05148825721859002829noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6234447492249071158.post-5206704480896898612023-07-22T16:14:00.004+02:002023-07-22T16:14:44.190+02:00Tre novità stregate da tenere d'occhio!<div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;">
<span style="font-size: 12pt;">
Buongiorno lettori, oggi sono qui per proporvi tre libri che potrebbero stuzzicare la vostra attenzione, hanno come tema la "Stregoneria" e, se mi seguite da un po', saprete che amo questo genere di romanzi, sono una vera appassionata! </span></div><div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;"><span style="font-size: 12pt;">Il bello di queste nuove uscite è che viene trattato il tema delle Streghe in tre modi diversi. In "Wayward" troviamo tre piani temporali e una componente di realismo magico, nel "Sussuro del fuoco" abbiamo un romanzo storico a tinte cupe che racconta di una rivolta tutta al femminile mentre, "Strega" è un libro sempre storico ma per giovani lettori infatti, la protagonista è una ragazzina. </span></div><div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;"><span style="font-size: 12pt;">Penso proprio li leggerò tutti e voi siete interessanti a questo genere di storie?</span></div><div style="text-align: left;"><span style="text-align: justify;"><span style="font-size: 12pt;"><br /></span></span></div><div style="text-align: left;">
<b style="text-align: justify;"><span style="font-size: 12pt;">
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj9yQYUdEmV49EZbRh6zCpKDoOlMRmNQZTsFbL-Lj7XlDEPFI4vQ_1wHNY5cOySJGLi9HsIOUjb3JkEZGhFTjc5Wo7aT514phzH6yGWq8PNk4Yjr3jy__U4tAXmJKJ15IeivvtXQFyFR93gEOgi1aM6h0d_degnDUMOki1GbRKqNv2moUmNfsnBiKod7H8/s798/9791259671653_0_536_0_75.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="798" data-original-width="536" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj9yQYUdEmV49EZbRh6zCpKDoOlMRmNQZTsFbL-Lj7XlDEPFI4vQ_1wHNY5cOySJGLi9HsIOUjb3JkEZGhFTjc5Wo7aT514phzH6yGWq8PNk4Yjr3jy__U4tAXmJKJ15IeivvtXQFyFR93gEOgi1aM6h0d_degnDUMOki1GbRKqNv2moUmNfsnBiKod7H8/s320/9791259671653_0_536_0_75.jpg" width="215" /></a></div>Weyward
</span></b></div>
<div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;">
<span style="font-size: 12pt;">
Emilia Hart
<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;">
<span style="font-size: 12pt;">
404 pagine
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<div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;">
<span style="font-size: 12pt;">
Fazi Editore
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<div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;">
<span style="font-size: 12pt;">
Kate, 2019
Kate fugge da un marito violento lasciandosi alle spalle la sua vita a Londra e cercando rifugio in campagna, al Weyward Cottage, ereditato dalla prozia. Le mura di quella vecchia casa custodiscono un segreto, nascosto lì dai tempi della caccia alle streghe.
Violet, 1942
L’adolescente Violet è più interessata a collezionare insetti e ad arrampicarsi sugli alberi che a diventare una vera signorina. Finché una catena di eventi sconvolgenti non cambierà per sempre la sua vita.
Altha, 1619
Altha è sotto processo per stregoneria, accusata di aver ucciso un uomo del posto. Conosciuta per la sua misteriosa connessione con la natura e gli animali, è una minaccia che deve essere eliminata.
Ma le donne Weyward appartengono alla natura selvaggia. E non possono essere addomesticate. Intrecciando tre storie attraverso cinque secoli, Weyward è un avvincente romanzo sulla resilienza femminile.<o:p></o:p></span></div><div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;"><span style="font-size: 12pt;"><br /></span></div>
<div style="text-align: left;"><b style="text-align: justify;"><span style="font-size: 12pt;"><br /></span></b></div><div style="text-align: left;">
<b style="text-align: justify;"><span style="font-size: 12pt;">
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgss7bBwMc7R2AmkKELXkQEZWaS4-CAM9K_gsO8XYtBMPXmNnGIA-1ZvuEjlSGp4blZQcB3L9-uW3Jk-FL3BiSd90bKZKwx4YGBUnBgwK5vBad4aVDB6YHjNds65XHK7FeVT06bwxS4ljaee-CKAs6S6n91nTNULKGVkOFWWer-blln9CkBJmJWUxYSP7s/s805/9788842935476_0_536_0_75.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="805" data-original-width="536" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgss7bBwMc7R2AmkKELXkQEZWaS4-CAM9K_gsO8XYtBMPXmNnGIA-1ZvuEjlSGp4blZQcB3L9-uW3Jk-FL3BiSd90bKZKwx4YGBUnBgwK5vBad4aVDB6YHjNds65XHK7FeVT06bwxS4ljaee-CKAs6S6n91nTNULKGVkOFWWer-blln9CkBJmJWUxYSP7s/s320/9788842935476_0_536_0_75.jpg" width="213" /></a></div>Il sussurro del fuoco
</span></b></div>
<div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;">
<span style="font-size: 12pt;">
Anya Bergman
<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;">
<span style="font-size: 12pt;">
464 pagine
<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;">
<span style="font-size: 12pt;">
Editrice Nord
<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;">
<span style="font-size: 12pt;">
Norvegia, 1662. L’isola di Vardø è poco più di un gelido scoglio nell'estremo Nord del regno, spazzato dal vento e dominato da un’austera fortezza. Dalla nave che la sta portando in esilio, Anna non immagina il futuro che l'aspetta e ciò che rappresenta quel luogo. Cresciuta negli agi di corte e abituata a essere trattata con rispetto, non sa che quella fortezza è un luogo odiato e temuto da coloro che vivono nei villaggi lungo la costa. Perché è lì che vengono rinchiuse le donne accusate di stregoneria. Lo sa bene invece Ingeborg, la cui madre è stata gettata in una cella buia, alla mercé di uomini che ricorrono a ogni mezzo pur di estorcere una confessione. Non importa che la sua unica colpa sia essere una giovane vedova innamorata di un uomo sposato. A Vardø, basta una voce messa in giro da una moglie gelosa per finire sul rogo. Ingeborg però non si arrende ed è pronta a seguire la madre nella fortezza pur di provare la sua innocenza. Ed è allora che la sua strada incrocia quella di Anna, che sta cercando disperatamente di riabilitare il proprio nome, anche a costo di tradire tutti i suoi principi… Sono due facce della stessa medaglia, Anna e Ingeborg. Donne vittime di un mondo governato dagli uomini. Ma loro si ribelleranno. Insieme, lotteranno per ottenere giustizia. E la loro rabbia brucerà come fuoco inarrestabile…<o:p></o:p></span></div><div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;"><span style="font-size: 12pt;"><br /></span></div>
<div style="text-align: left;"><b style="text-align: justify;"><span style="font-size: 12pt;"><br /></span></b></div><div style="text-align: left;">
<b style="text-align: justify;"><span style="font-size: 12pt;">
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhLmRPZV2_WWtT-iYVuWacggV6ooH_5E3tlrC-Vo48-kXWDDyx8f2IVUOC9wAQE26xo3g-QZm0N3dse-sLBuSMxeL1kcHLQR3n3yiK7jWuWhu3gBPPxgyxUwipzlgVCLQIGqMbOnt0i3b75EqwM1pBS4sdCTfZPpyS9-aQEaQecxGY-1WKGIZo65BnH76E/s818/9788866567943_0_536_0_75.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="818" data-original-width="536" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhLmRPZV2_WWtT-iYVuWacggV6ooH_5E3tlrC-Vo48-kXWDDyx8f2IVUOC9wAQE26xo3g-QZm0N3dse-sLBuSMxeL1kcHLQR3n3yiK7jWuWhu3gBPPxgyxUwipzlgVCLQIGqMbOnt0i3b75EqwM1pBS4sdCTfZPpyS9-aQEaQecxGY-1WKGIZo65BnH76E/s320/9788866567943_0_536_0_75.jpg" width="210" /></a></div>Strega
</span></b></div>
<div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;">
<span style="font-size: 12pt;">
Finbar Hawkins
<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;">
<span style="font-size: 12pt;">
352 pagine
<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;">
<span style="font-size: 12pt;">
Einaudi ragazzi
<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;">
<span style="font-size: 12pt;">
Evey ha visto morire sua madre per mano dei cacciatori di streghe. Una crudeltà insensata: sua madre era una strega buona, non aveva mai fatto del male a nessuno. Spietati, i cacciatori di streghe vogliono uccidere anche lei e sua sorella. Braccata in un mondo duro e ingiusto, tormentata dall’ossessione per la vendetta e dai sensi di colpa, Evey si dibatterà tra luce e tenebra, aggrappandosi all’unica cosa che la potrà veramente guidare al di là di ogni pericolo, al sicuro da ogni male: l’amore. Un libro di narrativa illustratata per ragazze e ragazzi dai 12 anni. Una storia lirica, spettrale eppure luminosa che parla di riscatto, di solidarietà femminile e tradimento, di autodeterminazione e legami familiari. Un fantasy storico di forte impatto emotivo che illumina con efficacia i chiaroscuri dell’animo umano.<o:p></o:p></span></div>
I libri di Cristinahttp://www.blogger.com/profile/05148825721859002829noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6234447492249071158.post-10088636958075015252023-07-12T15:55:00.003+02:002023-07-29T23:09:02.949+02:00"Le sorelle Hollow" di Krystal Sutherland<p style="text-align: center;"> </p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgKskq0ZmRcJsBSRuIOpzyAYhuYcg3f8in6_5bIiTVAm35WC-uRysz8rimgum0GleM45l39QNCiqCHVNEPT3LpkWtv8MgefrvOqUFICGeyBtcBNX3OE6ug0laINjl03PnpTIDWMMh4Efh8d_y8P-5MMnrhKQRFX-D3pePCfNps4DogBgQLDx0AxrtqQhck/s3000/IMG_20230616_105934.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="3000" data-original-width="3000" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgKskq0ZmRcJsBSRuIOpzyAYhuYcg3f8in6_5bIiTVAm35WC-uRysz8rimgum0GleM45l39QNCiqCHVNEPT3LpkWtv8MgefrvOqUFICGeyBtcBNX3OE6ug0laINjl03PnpTIDWMMh4Efh8d_y8P-5MMnrhKQRFX-D3pePCfNps4DogBgQLDx0AxrtqQhck/w400-h400/IMG_20230616_105934.jpg" width="400" /></a></div><p></p>
<div align="center" class="MsoNoSpacing" style="text-align: center;">
<span style="font-size: 12pt;">Titolo: <b style="mso-bidi-font-weight: normal;">
Le sorelle Hollow
</b> § Autrice: <b style="mso-bidi-font-weight: normal;">
Krystal Sutherland
</b> § Pagine: <b style="mso-bidi-font-weight: normal;">
360
</b><o:p></o:p></span></div>
<div align="center" class="MsoNoSpacing" style="text-align: center;">
<span style="font-size: 12pt;">Casa editrice: <b style="mso-bidi-font-weight: normal;">
Rizzoli
</b>
§ Genere: <b style="mso-bidi-font-weight: normal;">
Horror, Mistery
</b><o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;">
<span style="font-size: 12pt;">
Iris Hollow, diciassette anni, è sempre stata una ragazza strana. Quando lei e le sue sorelle erano bambine è accaduto qualcosa che non ricordano ma che ha lasciato a tutte e tre un’identica cicatrice alla base del collo. I loro capelli scuri sono diventati bianchi come il latte. Gli occhi, da azzurri, lentamente sono diventati neri. Le persone le trovano intossicanti, insopportabilmente belle e inspiegabilmente pericolose. Le maggiori, Grey e Vivi, hanno abbracciato il potere del loro fascino e la mondanità, mentre Iris ha vissuto la sua vita da adolescente cercando di sfuggire alla stranezza che le si incolla addosso come catrame.Ma quando Grey scompare in circostanze sospette, ricordi spaventosi e immagini inquietanti cominciano ad affiorare alla memoria di Iris. Mentre cerca di ripercorrere le ultime tracce della sorella seguendo il bizzarro sentiero di briciole che la ragazza ha lasciato dietro di sé, diventa evidente che il solo modo per ritrovarla è decifrare il mistero di quanto accadde loro quando erano bambine. Ma più Iris si avvicina alla verità, più intuisce che la risposta che cerca è oscura e pericolosa, e che il mondo sovrannaturale che le ha lasciate tornare apparentemente illese dieci anni prima, ora sembra deciso a richiamarle a sé…
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<img border="0" src="https://i.imgur.com/YSkCsKS.png" style="border: none; box-shadow: none;" /></span></center>
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Buongiorno lettori, oggi recupero la recensione di un romanzo che ho letto a maggio: "Le sorelle Hollow" di Krystal Sutherland. </span></div><div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;"><span style="font-size: 12pt;">Quest'autrice è parecchio conosciuta nel panorama della letteratura YA, non ho letto nessuno dei suoi romanzi precedenti ma, da quello che ho potuto capire, si tratta di storie molto diverse rispetto a quest'ultimo lavoro che sfocia nel genere horror, mistery e paranormale. </span></div><div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;"><span style="font-size: 12pt;">Grey, Vivi e Iris Hollow sono tre sorelle con un passato particolare, durante una vacanza con la famiglia in Scozia scompaiono senza lasciare traccia alla mezzanotte di Capodanno. </span></div><div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;"><span style="font-size: 12pt;">I genitori le stanno guardando sorridenti, si scambiano un bacio di augurio, tornano a guardare la strada e le figlie non ci sono più!
Svanite nel nulla! </span></div><div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;"><span style="font-size: 12pt;">Riappariranno mesi dopo nello stesso punto: nude, affamate, impaurite e senza memoria di quello che è accaduto.
Sono sempre loro ma sono profondamente diverse, i lunghi capelli dorati diventeranno a poco a poco bianchi e gli occhi celesti sono stati sostituiti da uno sguardo nero come la notte. </span></div><div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;"><span style="font-size: 12pt;">Diventate adulte le tre ragazze sono bellissime, magnetiche e inquietanti!<a name='more'></a></span></div><div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;"><span style="font-size: 12pt;">Grey è una famosa e spregiudicata modella, Vivi gira il mondo con la sua band e si lascia travolgere da alcool e droga, Iris invece cerca di comportarsi bene, studiare e rimanere lontano dai guai. </span></div><div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;"><span style="font-size: 12pt;"><b>Una sola cosa è certa: le sorelle Hollow hanno un fascino irresistibile quasi magico e farebbero di tutto l'una per l'altra! </b></span></div><div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;"><span style="font-size: 12pt;">Tutto fila liscio fino alla scomparsa di Grey accompagnata dall'apparizione di un orribile uomo con una maschera da toro! Non proprio una cosa normale! </span></div><div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;"><span style="font-size: 12pt;">Irir e Vivi sentono che tutto ciò è collegato al loro passato e, armate di coraggio, iniziano a indagare ma più si immergono nel mistero che le accomuna, più l'oscurità le travolge. </span></div><div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;"><span style="font-size: 12pt;"><b>Le premesse per un romanzo interessante ci sono tutte ma lo sviluppo della storia non è così sorprendente. </b></span></div><div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;"><span style="font-size: 12pt;"><b>Le protagoniste sono parecchio stereotipate:</b> la leader aggressiva, la ribelle e la brava ragazza ubbidiente. </span></div><div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;"><span><b style="font-size: 12pt;">Non c'è una grande </b><b>evoluzione</b><b style="font-size: 12pt;"> interiore nel corso delle pagine</b><span style="font-size: 12pt;">, Iris e Vivi continuano a pensare ai ragazzi e al sesso anche con un mostro che le insegue e la sorella scomparsa! </span></span></div><div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;"><span style="font-size: 12pt;"><b>I dialoghi sono banali e spesso infarciti di parolacce, volgarità e allusioni piccanti. </b></span></div><div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;"><span style="font-size: 12pt;"><b>Nonostante questo la storia è incalzante e riesce a coinvolgere, l'atmosfera oscura e macabra è ben sviluppata</b>, ci sono descrizioni molto crude e disgustose, paragoni forti che vogliono dar vita ad un mondo inquietante e angoscioso. </span></div><div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;"><span style="font-size: 12pt;"><b>Purtroppo i colpi di scena sono prevedibili, soprattutto se si conosce un po' il folklore celtico, proprio per questo motivo avevo già capito il finale che, oltretutto, è raccontato con una tale freddezza da risultare lontano e distaccato inoltre rimangono dei buchi di trama e degli elementi poco chiari. </b></span></div><div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;"><span style="font-size: 12pt;"><b>La storia è riuscita comunque a intrigarmi, si legge velocemente ed è un buon intrattenimento, il mix di horror e macabro funziona, avrei voluto molto di più, un vero peccato!
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<center><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEguGPJWgu0oD1jEpyuK7YX2aP7hh-WnaORexsA586--7KHG_IiasM5OWav9s-HR-V_Xpjalu02oQ2ntTC4Un5vMUz52yKptNsryeZp9SwTFOQBeyJwQK-TyBenBNu8Gw76h3sz-oFvXoQ2QeFRskIwoINiRQU1dhx6_s5qlrjREq7-ce9iU5canhS27CRk/s286/2%20fragole%20e%20mezzo.JPG" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="111" data-original-width="286" height="111" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEguGPJWgu0oD1jEpyuK7YX2aP7hh-WnaORexsA586--7KHG_IiasM5OWav9s-HR-V_Xpjalu02oQ2ntTC4Un5vMUz52yKptNsryeZp9SwTFOQBeyJwQK-TyBenBNu8Gw76h3sz-oFvXoQ2QeFRskIwoINiRQU1dhx6_s5qlrjREq7-ce9iU5canhS27CRk/s1600/2%20fragole%20e%20mezzo.JPG" width="286" /></a></div><br /><center><br /></center>
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<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /></div><br />I libri di Cristinahttp://www.blogger.com/profile/05148825721859002829noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6234447492249071158.post-61938262752250258772023-07-02T16:18:00.009+02:002023-07-02T16:18:59.516+02:00"Malice" di Heather Walter<p style="text-align: center;"> </p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhmf_t91GTNEgId6_dQGo1gB-j9B18VpfHHsnDZkNGiRa3-WPEcYcELHF9YGTdVaTTArzT1emTc3Hj_GyDdEnz-BAkpsHw9ml0uYvJ-fzjKbCJ_a1o8PlW_TUYiFhSHbtnEy2HPizyoz-sDsgIqTGC1uZESsdBmjgd3MvaCWrjodilqajnRWGzIxAbUZM8/s3000/IMG_20230616_104722.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="3000" data-original-width="3000" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhmf_t91GTNEgId6_dQGo1gB-j9B18VpfHHsnDZkNGiRa3-WPEcYcELHF9YGTdVaTTArzT1emTc3Hj_GyDdEnz-BAkpsHw9ml0uYvJ-fzjKbCJ_a1o8PlW_TUYiFhSHbtnEy2HPizyoz-sDsgIqTGC1uZESsdBmjgd3MvaCWrjodilqajnRWGzIxAbUZM8/w400-h400/IMG_20230616_104722.jpg" width="400" /></a></div><p></p>
<div align="center" class="MsoNoSpacing" style="text-align: center;">
<span style="font-size: 12pt;">Titolo: <b style="mso-bidi-font-weight: normal;">
Malice
</b> § Autrice: <b style="mso-bidi-font-weight: normal;">
Heather Walter
</b> § Pagine: <b style="mso-bidi-font-weight: normal;">
468
</b><o:p></o:p></span></div>
<div align="center" class="MsoNoSpacing" style="text-align: center;">
<span style="font-size: 12pt;">Casa editrice: <b style="mso-bidi-font-weight: normal;">
Mondadori
</b>
§ Genere: <b style="mso-bidi-font-weight: normal;">
Fantasy-Retelling
</b><o:p></o:p></span></div>
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<br /></div>
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<span style="font-size: 12pt;">
C'era una volta, tanto tempo fa, una strega malvagia che, per vendetta, gettò su una stirpe di principesse una maledizione mortale. Una maledizione che poteva essere infranta solo dal bacio del vero amore. Già sentita, vero? Il principe azzurro, "e vissero per sempre felici e contenti…" Sciocchezze. No, davvero, a nessuno importa cosa succede alle principesse di Briar. Ai suoi abitanti interessano solo i gioielli, le feste e gli elisir magici delle Grazie. Anch'io pensavo che non mi interessasse. Fino a quando non l'ho incontrata. La principessa Aurora, l'ultima erede al trono di Briar. Bellissima. Intelligente. Forte. La regina di cui il regno avrebbe bisogno. A cui non importa che io sia Alyce, la Grazia Oscura, da tutti disprezzata per la magia nera che mi scorre nelle vene , la stessa che ha maledetto la corona. Umiliata e offesa da quegli stessi nobili che pagano care le mie pozioni e poi mi additano come un mostro. Aurora dice che dovrei essere orgogliosa dei miei doni. Dice… che mi vuole bene. Manca meno di un anno perché quella maledizione la uccida, ma se la chiave della salvezza è il bacio dell'ennesimo principe insulso, lei non lo accetterà. E io… voglio aiutarla. Se il mio potere è all'origine della sua maledizione, forse può segnarne anche la fine. Forse insieme possiamo dare vita a un mondo nuovo. Sciocchezze anche queste. Perché sappiamo tutti come finisce la storia, no? Aurora è la bella principessa e io… Io sono la cattiva.
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<img border="0" src="https://i.imgur.com/YSkCsKS.png" style="border: none; box-shadow: none;" /></span></center>
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Buongiorno lettori, oggi sono qui per parlarvi di un libro che ho concluso qualche giorno fa e che mi ha piacevolmente sorpresa, si tratta di “Malice” retelling della fiaba della “bella addormentata nel bosco”.</span></div><div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;"><span style="font-size: 12pt;">Devo ammettere che ho sempre avuto un debole per questa favola, il cartone della Disney è uno dei miei preferiti e quindi ero molto curiosa di leggere questo romanzo ma, allo stesso tempo, un po’ preoccupata di incappare in qualcosa di trash! Per fortuna non sono rimasta per nulla delusa! </span></div><div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;"><span style="font-size: 12pt;">La protagonista e voce narrante è Alyce, lei è una Vila, una fata oscura, l’ultima della sua specie sopravvissuta alle Guerre Fae, odiata e temuta da tutti è costretta a rispettare le regole ferree che sono state imposte alle Grazie, giovani donne per metà Fae che possiedono un dono, tipo bellezza, eleganza o saggezza e, con una goccia del loro sangue, possono imbottigliarlo in elisir per i quali i nobili di Briar pagano fior fior di quattrini. </span></div><div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;"><span style="font-size: 12pt;">La magia di Alyce è legata all’oscurità e quindi ci si rivolge a lei per pozioni che creino scompiglio nella vita del prossimo, piccole vendette e dispetti verso gli avversari politici e amorosi. </span></div><div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;"><span style="font-size: 12pt;">La giovane è odiata dalle Grazie e temuta dagli umani, dalle prime viene chiamata con il crudele nomignolo di Malice mentre, per la corte è la tremenda Grazia Oscura, tutto però cambierà quando Alyce conoscerà la principessa Aurora. <a name='more'></a></span></div><div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;"><span style="font-size: 12pt;"><b>“Malice” è un retelling ben scritto e ben strutturato, all’inizio si nota l’intento dell’autrice di volerci raccontare in modo esplicativo, direi quasi scolastico, tutto del mondo da lei creato</b> ma l’ho trovato comunque interessante e importante per comprendere la storia. </span></div><div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;"><span style="font-size: 12pt;"><b>Alyce è una protagonista frizzante, a tratti un po’ troppo ingenua e sprovveduta ma mai banale. </b></span></div><div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;"><span style="font-size: 12pt;"><b>Non è la solita protagonista femminile a cui ci hanno abituati</b>: bella, coraggiosa e positiva ma una giovane Vila dalla pelle pallida e squamosa, attraversata da venature verdi come il suo sangue, con lunghi capelli neri e sporchi, alta, dinoccolata e sgraziata. </span></div><div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;"><span style="font-size: 12pt;"><b>Alyce è moralmente ambigua</b>, sa bene di appartenere a una specie legata alla magia nera, vorrebbe rinnegare se stessa ed essere totalmente buona, ma le sue scelte e le sue azioni la conducono verso la sua essenza più profonda ossia l’oscurità. </span></div><div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;"><span style="font-size: 12pt;"><b>Il confine tra bene e male, tra giusto e sbagliato è molto labile, Alyce ci dimostra che siamo fatti di luce e ombra e che, molto spesso, è la società che ci porta in una direzione o nell’altra perché c’è sempre un limite a ciò che una persona può sopportare prima di ribellarsi. </b></span></div><div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;"><span style="font-size: 12pt;"><b>Aurora è un altro personaggio meraviglioso</b>, la principessa di Briar è prigioniera di un maleficio: morirà a ventun anni a meno che non riceva il bacio del vero amore e così, file e file di pretendenti cercano con il loro bacio di spezzare la maledizione e ottenere il trono. </span></div><div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;"><span style="font-size: 12pt;">Aurora non ha voce, è costretta a subire “baci” che sono molestie fin dall’infanzia senza potersi opporre perché a nessuno importa dei suoi sentimenti, una principessa ha uno scopo ben preciso: sposarsi e sfornare eredi al trono! </span></div><div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;"><span style="font-size: 12pt;"><b>Questo romanzo tratta tematiche tutt’altro che banali, mette l’accento sulla condizione della donna, sul suo essere considerata un oggetto e sul non avere possibilità di scelta</b>, le stesse Grazie hanno valore finché perdura la loro magia e poi non servono a nulla. </span></div><div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;"><span style="font-size: 12pt;"><b>È una storia fortemente femminista con elementi queer e con una critica feroce a una società legata solo all’apparire, alla bellezza ad ogni costo, alla sete di potere e alla sottomissione dei più deboli.</b> </span></div><div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;"><span style="font-size: 12pt;">Una società crudele e malsana, insipida e frivola! </span></div><div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;"><span style="font-size: 12pt;"><b>Come avrete capito ho apprezzato moltissimo “Malice”, nonostante la sua mole (quasi 500 pagine) si legge velocemente, è vivace e passionale, l’intreccio è ben costruito, ricco di colpi di scena e di eventi che spingono il lettore a voler proseguire, inoltre la storia d’amore non prende mai il sopravvento ed è di una dolcezza e un’autenticità che mi hanno emozionata profondamente. </b></span></div><div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;"><span style="font-size: 12pt;"><b>Il finale poi, è una vera bomba! Si legge tutto d’un fiato e ti lascia esaltata e sconvolta allo stesso tempo! </b></span></div><div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;"><span style="font-size: 12pt;">Per fortuna “Malice” è il primo volume di una dilogia, spero che il seguito, “Misrule” arrivi presto in Italia.
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<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /></div><br />I libri di Cristinahttp://www.blogger.com/profile/05148825721859002829noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6234447492249071158.post-17797116422121058042023-06-15T15:48:00.001+02:002023-06-16T11:40:50.426+02:00"La moglie del Califfo" di Renée Ahdieh<p><br /></p>
<div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;">
<span style="font-size: 12pt;"><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEga-BrNgYGbxCEmTcueGzCdRK4b9m79DMFsEUMzT1zEuZ_bnb3-IA7HM-d3xeh_fNPMkcxtygyPzQ4aY3kgFhYv4_yMfF23w3CLVeKUYl4sMImk0olGHOr_bEVI6mCQhzG7XImCvuzr8auts0Buv0cPZM6o567v2BR0g6BVXUbMLAGDzqIQGw9N4BYE/s833/9788854190115_0_536_0_75.jpg" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="833" data-original-width="536" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEga-BrNgYGbxCEmTcueGzCdRK4b9m79DMFsEUMzT1zEuZ_bnb3-IA7HM-d3xeh_fNPMkcxtygyPzQ4aY3kgFhYv4_yMfF23w3CLVeKUYl4sMImk0olGHOr_bEVI6mCQhzG7XImCvuzr8auts0Buv0cPZM6o567v2BR0g6BVXUbMLAGDzqIQGw9N4BYE/s320/9788854190115_0_536_0_75.jpg" width="206" /></a></div>Titolo: <b style="mso-bidi-font-weight: normal;">
La moglie del Califfo </b></span></div><div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;"><span style="font-size: 12pt;">Autrice: <b style="mso-bidi-font-weight: normal;">
Renée Ahdieh</b> </span></div><div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;"><span style="font-size: 12pt;">Pagine: <b style="mso-bidi-font-weight: normal;">
352
</b><o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;">
<span style="font-size: 12pt;">Casa editrice: <b style="mso-bidi-font-weight: normal;">
Newton Compton </b></span></div><div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;"><span style="font-size: 12pt;">Genere: <b style="mso-bidi-font-weight: normal;">
Romance, Fantasy
</b><o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNoSpacing" style="text-align: center;"><br /></div>
<div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;">
<span style="font-size: 12pt;">
Al calar del sole sul regno di Khalid, spietato califfo diciottenne del Khorasan, la morte fa visita a una famiglia della zona. Ogni notte, infatti, il giovane tiranno si unisce in matrimonio con una ragazza del luogo e poi la fa uccidere dopo aver consumato le nozze, prima che arrivi il nuovo giorno. Ecco perché tutti restano sorpresi quando la sedicenne Shahrzad si offre volontaria per andare in sposa a Khalid. In realtà, ha un astuto piano per spezzare quest’angosciosa catena di terrore, restando in vita e vendicando la morte della sua migliore amica e di tante altre fanciulle sacrificate ai capricci del califfo. La sua intelligenza e forza di volontà la porteranno a superare la notte, ma pian piano anche lei cadrà in trappola: finirà per innamorarsi proprio di Khalid, che in realtà è molto diverso da come appare ai suoi sudditi. E Shahrzad scoprirà anche che la tragica sorte delle ragazze non è stata voluta dal principe. Per lei ora è fondamentale svelare la vera ragione del loro assurdo sacrificio per interrompere una volta per tutte questo ciclo che sembra inarrestabile.
</span></div>
<div class="MsoNoSpacing" style="text-align: center;">
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<span style="font-size: 12pt;">
<img border="0" src="https://i.imgur.com/YSkCsKS.png" style="border: none; box-shadow: none;" /></span></center>
</div>
<div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;">
<span style="font-size: 12pt;">
"La moglie del califfo" è stato il libro giusto al momento giusto! </span></div><div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;"><span style="font-size: 12pt;">Avevo bisogno di una lettura leggera e di intrattenimento e l'ho trovata.
Romanzo fantasy ad ambientazione orientaleggiante, racconta la storia d'amore di Shahrzad e Khalid, ebbene sì, ho letto un romance fantasy! </span></div><div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;"><span style="font-size: 12pt;">Khalid è il crudele Califfo del Khorasan che, senza alcun motivo, sposa ogni giorno una fanciulla per poi giustiziarla all'alba del giorno sucessivo. </span></div><div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;"><span style="font-size: 12pt;">Sono mesi che sulla città di Rey si abbatte la sete di sangue del Califfo finchè, Shahrzad decide di farsi volontaria come moglie con l'obiettivo di vendicare la morte della sua amata amica Shiva.
Ovviamente sappiamo tutti come andrà a finire! <a name='more'></a></span></div><div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;"><span style="font-size: 12pt;"><b>"La moglie del Califfo" ha tutti i clichè tipici di un romance</b>: la bella e coraggiosa ragazza che desidera risolvere e salvare il cattivo di turno, il cattivo che non è veramente cattivo, prima si odiano dopo si amano, il triangolo amoroso e molto altro. </span></div><div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;"><span style="font-size: 12pt;"><b>Di solito, tutto ciò, mi darebbe molto fastidio ma, devo ammettere che questa storia è scritta molto bene senza eccedere in scene sdolcinate o erotiche, senza dialoghi stupidi o frasi artefatte. </b></span></div><div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;"><span style="font-size: 12pt;"><b>Inoltre, le vicende narrate non si esauriscono nel rapporto tra i due innamorati perchè c'è molto di più: un intreccio politico interessante, un'ambientazione da Mille e una notte, un mistero da svelare, azione, avventura e magia. </b></span></div><div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;"><span style="font-size: 12pt;"><b>In questo primo volume la componente magica è poco sviluppata</b>, si parla di maghi, libri di incantesimi, maledizioni, tappeti volanti e sacrifici di sangue ma, purtroppo resta tutto molto vago e poco approfondito, avrei voluto di più ma spero che questa componente venga sviluppata meglio nel secondo volume. </span></div><div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;"><span style="font-size: 12pt;"><b>I protagonisti sono estremamente stereotipati:</b> Khalid è bello e tenebroso, il classico cattivo che in realtà è buono, Shahrzad è stupenda, indomita e coraggiosa ma <b>mi ha lasciata un po' perplessa perchè la sua risolutezza nel voler vendicare l'amica appasisce troppo velocemente di fronte alle attenzioni del Califfo, avrei voluto un evoluzione più lenta e pensata per un cambiamento interiore tanto importante.</b> </span></div><div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;"><span style="font-size: 12pt;">Nonostante tutti i difetti ho apprezzato questo libro, forse era proprio la lettura di cui avevo bisogno: leggera, romantica al punto giusto e di intrattenimento.</span></div><center><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiwR5c0FBHAsflYqLCNnBDxeH4ekFiaIFMGNwlHzsYCnyzJre_6RnDJfpE83FiLc5_JV319J3D_vcncPW7FNgaub3V0KZry1aUuscPAAtEBO6PGVGQsaqd_LotYxf0grfC48LMpY2Idyc-Y_OnSuck9vgpD2YfS7RogrMegqWnD9fmwutLwAj3geJ9x/s252/3%20fragole%20e%20mezzo.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="111" data-original-width="252" height="111" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiwR5c0FBHAsflYqLCNnBDxeH4ekFiaIFMGNwlHzsYCnyzJre_6RnDJfpE83FiLc5_JV319J3D_vcncPW7FNgaub3V0KZry1aUuscPAAtEBO6PGVGQsaqd_LotYxf0grfC48LMpY2Idyc-Y_OnSuck9vgpD2YfS7RogrMegqWnD9fmwutLwAj3geJ9x/s1600/3%20fragole%20e%20mezzo.JPG" width="252" /></a></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /></div><br /><center><br /></center>
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<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /></div><br />I libri di Cristinahttp://www.blogger.com/profile/05148825721859002829noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6234447492249071158.post-46843812715847812012023-04-03T06:15:00.002+02:002023-06-16T11:42:10.305+02:00"Le otto montagne" di Paolo Cognetti<p style="text-align: center;"> </p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjdyxXRgy1E_kdsHu8L_JaKpjD6g2YX1uKrSTufLkLMb0twP6GZysCYN9-OWf5yu_fY6gpnxxiI5D3-jFy89xALs0Y-dKo4oMB15DqOp4kS41nur8ShsfrLyzYd7-we2gVyPWjAKtiwUvT0-PGeDbhMWorulA3QaOiEpxSugWS4p9f7RqlRHcA-6S6r/s3000/IMG_20230217_101303.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="3000" data-original-width="3000" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjdyxXRgy1E_kdsHu8L_JaKpjD6g2YX1uKrSTufLkLMb0twP6GZysCYN9-OWf5yu_fY6gpnxxiI5D3-jFy89xALs0Y-dKo4oMB15DqOp4kS41nur8ShsfrLyzYd7-we2gVyPWjAKtiwUvT0-PGeDbhMWorulA3QaOiEpxSugWS4p9f7RqlRHcA-6S6r/w400-h400/IMG_20230217_101303.jpg" width="400" /></a></div><p></p>
<div align="center" class="MsoNoSpacing" style="text-align: center;">
<span style="font-size: 12pt;">Titolo: <b style="mso-bidi-font-weight: normal;">
Le otto montagne
</b> § Autrice: <b style="mso-bidi-font-weight: normal;">
Paolo Cognetti
</b> § Pagine: <b style="mso-bidi-font-weight: normal;">
208
</b><o:p></o:p></span></div>
<div align="center" class="MsoNoSpacing" style="text-align: center;">
<span style="font-size: 12pt;">Casa editrice: <b style="mso-bidi-font-weight: normal;">
Einaudi
</b>
§ Genere: <b style="mso-bidi-font-weight: normal;">
Narrativa italiana</b></span></div><br />
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Pietro è un ragazzino di città, solitario e un po’ scontroso. La madre lavora in un consultorio di periferia, e farsi carico degli altri è il suo talento. Il padre è un chimico, un uomo ombroso e affascinante, che torna a casa ogni sera dal lavoro carico di rabbia. I genitori di Pietro sono uniti da una passione comune, fondativa: in montagna si sono conosciuti, innamorati, si sono addirittura sposati ai piedi delle Tre Cime di Lavaredo. La montagna li ha uniti da sempre, anche nella tragedia, e l’orizzonte lineare di Milano li riempie ora di rimpianto e nostalgia.
Quando scoprono il paesino di Grana, ai piedi del Monte Rosa, sentono di aver trovato il posto giusto: Pietro trascorrerà tutte le estati in quel luogo «chiuso a monte da creste grigio ferro e a valle da una rupe che ne ostacola l’accesso» ma attraversato da un torrente che lo incanta dal primo momento. E lí, ad aspettarlo, c’è Bruno, capelli biondo canapa e collo bruciato dal sole: ha la sua stessa età ma invece di essere in vacanza si occupa del pascolo delle vacche.
Iniziano cosí estati di esplorazioni e scoperte, tra le case abbandonate, il mulino e i sentieri piú aspri. Sono anche gli anni in cui Pietro inizia a camminare con suo padre, «la cosa piú simile a un’educazione che abbia ricevuto da lui». Perché la montagna è un sapere, un vero e proprio modo di respirare, e sarà il suo lascito piú vero: «Eccola lí, la mia eredità: una parete di roccia, neve, un mucchio di sassi squadrati, un pino». Un’eredità che dopo tanti anni lo riavvicinerà a Bruno.
Paolo Cognetti, uno degli scrittori piú apprezzati dalla critica e amati dai lettori, entra nel catalogo Einaudi con un libro magnetico e adulto, che esplora i rapporti accidentati ma granitici, la possibilità di imparare e la ricerca del nostro posto nel mondo.
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<img border="0" src="https://i.imgur.com/YSkCsKS.png" style="border: none; box-shadow: none;" /></span></center>
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Ho deciso di leggere questo romanzo in previsione dell'uscita del film, ammetto che ero molto titubante perchè "La felicità del lupo" non mi era piaciuto, avevo trovato la scrittura di Cognetti fredda e distaccata e non avevo empatizzato con nessuno dei personaggi. </span></div><div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;"><span style="font-size: 12pt;"><b>Per fortuna "Le otto montagne" è stato una vera rivelazione! </b></span></div><div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;"><span style="font-size: 12pt;">Pietro è un bambino milanese che passa le sue estati in montagna con la famiglia, per lui quei mesi sono una parentesi piacevole nella quale conoscere i suoi genitori da un punto di vista completamente nuovo ma anche un periodo di crescita importantissimo, infatti, Pietro è un adolescente insicuro che troverà in Bruno, ragazzino montanaro, un punto di riferimento e un'amicizia unica. <a name='more'></a></span></div><div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;"><span style="font-size: 12pt;">Attraverso Bruno, Pietro scoprirà l'amore per la montagna e la sensazione meravigliosa di sentirsi a casa. </span></div><div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;"><span style="font-size: 12pt;">Il loro rapporto è fatto di poche parole, lunghi silenzi che non necessitano di spiegazioni e infinite camminate in montagna, proprio quest'ultima è una delle grandi protagoniste del romanzo di Cognetti.</span></div><div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;"><span style="font-size: 12pt;">La montagna con le sue regole, le sue asperità, la bellezza delle cime e dei paesaggi, la sua forza indomita che la rende incredibilmente affascinante ma anche estremamente pericolosa. </span></div><div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;"><span style="font-size: 12pt;"><b>Cognetti parla al cuore del lettore raccontando la montagna come solo un innamorato sa fare ma sa anche delineare, con frasi brevi e ricche di significato, i rapporti umani.</b> </span></div><div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;"><span style="font-size: 12pt;">In questo libro si parla di amicizia, quel rapporto speciale e indissolubile che resiste a tutto, ai cambiamenti, ai silenzi, alle lunghe attese ma, parla anche di genitorialità, di quel legame viscerale che esiste tra padre e figlio. </span></div><div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;"><span style="font-size: 12pt;">Pietro non riuscirà mai a conoscere il padre fino in fondo, in città è un uomo insofferente, scontroso e malinconico mentre in montagna torna a essere energico, vitale e sorridente, tra loro ci sono troppi non detti, troppe cose sospese che porteranno il ragazzo sempre più lontano, incapace di avvicinarsi al padre. </span></div><div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;"><span style="font-size: 12pt;">La montagna sarà il loro punto d'incontro, un luogo che amano entrambi profondamente e che li unisce più di quello che immaginano. </span></div><div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;"><span style="font-size: 12pt;"><b>"Le otto montagne" è un romanzo breve ma ricco di emozioni, intriso di una grande bellezza, con il suo stile coinciso e cristallino Cognetti emoziona il lettore e, io, amante della montagna non ho potuto non sentirmi molto vicina ai personaggi, soprattutto a Bruno. </b></span></div><div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;"><span style="font-size: 12pt;"><b>Un romanzo con un'anima che vi consiglio di leggere.</b></span></div><div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;"><span style="font-size: 12pt;"><b><br /></b></span></div>
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<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /></div><br />I libri di Cristinahttp://www.blogger.com/profile/05148825721859002829noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-6234447492249071158.post-58571546872835777642023-03-16T11:03:00.005+01:002023-06-16T11:42:59.192+02:00"Mrs England" di Stacey Halls<p style="text-align: center;"> </p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiKWZbBl7aj27Gk18u20xpTgvyw5nwylLkzh5S33XbpwTp1dM3Nht3Cdl_ebd66IXfb30XM7aRpUYdGizDaiTVCGkhN7w9xmCKbz-A6mFN7hlj_J3_3MXBAO0Xb5lFxhbTEh3dGKBFcB9xqB8VQOJaunz5DOZp6DQKFP1vMPAS_0MFTHPPC0hGO5VqG/s3000/IMG_20230220_150523.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="3000" data-original-width="3000" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiKWZbBl7aj27Gk18u20xpTgvyw5nwylLkzh5S33XbpwTp1dM3Nht3Cdl_ebd66IXfb30XM7aRpUYdGizDaiTVCGkhN7w9xmCKbz-A6mFN7hlj_J3_3MXBAO0Xb5lFxhbTEh3dGKBFcB9xqB8VQOJaunz5DOZp6DQKFP1vMPAS_0MFTHPPC0hGO5VqG/w400-h400/IMG_20230220_150523.jpg" width="400" /></a></div><p></p>
<div align="center" class="MsoNoSpacing" style="text-align: center;">
<span style="font-size: 12pt;">Titolo: <b style="mso-bidi-font-weight: normal;">
Mrs England
</b> § Autrice: <b style="mso-bidi-font-weight: normal;">Stacey Halls
</b> § Pagine: <b style="mso-bidi-font-weight: normal;">
336
</b><o:p></o:p></span></div>
<div align="center" class="MsoNoSpacing" style="text-align: center;">
<span style="font-size: 12pt;">Casa editrice: <b style="mso-bidi-font-weight: normal;">
Neri Pozza
</b>
§ Genere: <b style="mso-bidi-font-weight: normal;">
Mistery
</b><o:p></o:p></span></div>
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Riposta la graziosa divisa del Norland Institute, la prestigiosa scuola londinese di bambinaie qualificate in cui si è diplomata, e indossatigli abiti adatti a un faticoso viaggio in treno, in un giorno del 1904 Ruby May giunge nello Yorkshire per prendere servizio presso la famiglia di Mrs England. Ha accettato l’incarico senza batter ciglio. Benché è la direttrice dell’istituto le abbia detto che nessuna famiglia è perfetta, gli England, con i loro bambini, la nursery separata dal resto della casa, una fabbrica tessile di proprietà e una grande dimora di campagna, le sono sembrati davvero la famiglia perfetta per una giovane bambinaia alle prime armi. Ad accoglierla nella fitta oscurità della notte è Charles England in persona. Grandi baffi neri, panciotto verde e l’aria di un avvenente locandiere venuto a prendere una cliente, nell’aria densa e umida dello Yorkshire, Mr England la conduce in carrozza fino a una grande casa incastonata nel fianco di una collina, poi scompare lasciandola sola in una stanza al buio con un vago odore di muffa. Di lì a poco, Ruby si ritrova al cospetto di Mrs England, una giovane donna con la vestaglia aperta sopra la camicia da notte, i capelli lunghi fino alla vita, un naso aggraziato e grandi occhi scuri. Soprattutto, una donna così sorpresa e impaurita da quell’incontro che a Ruby viene il dubbio di aver sbagliato casa. Una sensazione che si accrescerà nei giorni seguenti nei quali, in quella dimora silenziosa come una tomba e cupa, cinta com’è da una fitta foresta, Lilian England, così misteriosamente indifferente alla cura con cui una madre dovrebbe trattare i suoi figli, la guarderà non più con occhi smarriti, ma con ferocia e risentimento allorchè Mr England si concedera un atteggiamento troppo confidenziale nei suoi confronti. Romanzo accolto al suo apparire in Inghilterra da un grande successo di pubblico e di critica, Mrs England è il ritratto di un matrimonio inglese di inizio Novecento: un matrimonio che cova, sotto la cenere delle relazioni fallite, le braci dell’inganno e della brama di potere.
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<img border="0" src="https://i.imgur.com/YSkCsKS.png" style="border: none; box-shadow: none;" /></span></center>
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"Mrs England" di Stacey Hall appartiene in tutto e per tutto alla mia confort zone; è ambientato in una dimora sperduta nella brughiera inglese, c'è una famiglia disfunzionale piena di segreti e, la stessa protagonista, nasconde un mistero. </span></div><div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;"><span style="font-size: 12pt;">Proprio per questo mi è piaciuto molto e mi ha intrattenuta perfettamente. </span></div><div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;"><span style="font-size: 12pt;">Ruby May è una giovane bambinaia che si trova a dover accettare un posto di lavoro presso la famiglia England, così parte, lasciandosi alle spalle la sua amata Londra, per immergersi nella nebbiosa e isolata brughiera. </span></div><div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;"><span style="font-size: 12pt;">Presso gli England dovrà occuparsi di quattro bambini ma, ben presto, capirà che questo compito non è impegnativo quanto il gestire la situazione inusuale che si trova ad affrontare tutti i giorni. </span></div><div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;"><span style="font-size: 12pt;"><br /></span></div><div class="MsoNoSpacing" style="text-align: center;"><span style="font-size: 12pt;"><i><b>"Sembrano una famiglia perfetta" dissi, provando a essere vivace. </b></i></span></div><div class="MsoNoSpacing" style="text-align: center;"><span style="font-size: 12pt;"><b><i>Sin fece una risata sardonica. "Le famiglie perfette non esistono, Miss May."</i> </b></span></div><div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;"><span style="font-size: 12pt;"><br /></span></div><div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;"><span style="font-size: 12pt;">Miss May capisce immediatamente che è tutto molto strano, la vita domestica è gestita da Mr England mentre la padrona vaga per la casa come un fantasma, sempre vestita di bianco, silenziosa, sperduta nei propri pensieri e completamente disinteressata alla gestione della famiglia e dei bambini. </span></div><div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;"><span style="font-size: 12pt;">"Mrs England" è un romanzo fitto di misteri, il lettore non può fare a meno di chiedersi cosa sia accaduto ai due coniugi e, in particolar modo, alla padrona. <a name='more'></a></span></div><div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;"><span style="font-size: 12pt;"><b>L'autrice è molto brava a giocare con noi creando una sorta di danza che, in alcuni momenti, ci presenta Mr England come un uomo buono, allegro e affascinante a cui è toccata in moglie una donna insulsa e debole, in altri momenti, intravediamo il carnefice, colui che tiene prigioniera la povera vittima. </b></span></div><div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;"><span style="font-size: 12pt;"><b>In un susseguirsi continuo di ribaltamenti il lettore è sempre più confuso e interessato a scoprire la verità. </b></span></div><div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;"><span style="font-size: 12pt;">La stessa signorina May nasconde qualcosa, un evento nel suo passato che vuole mantenere segreto a tutti i costi. </span></div><div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;"><span style="font-size: 12pt;">La trama si inspessisce sempre più trasformandosi in una fitta rete di misteri, dubbi e inquietudini che avranno la loro risoluzione solo nelle ultime cinquanta pagine. </span></div><div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;"><span style="font-size: 12pt;"><b>Ho apprezzato molto questo romanzo, le sue atmosfere e la sua capacità di incuriosirmi, al contrario Miss May mi ha un po' infastidita</b>, a volte è troppo ingenua e influenzabile, rimane continuamente affascinata dagli uomini che appaiono nella storia come se avesse infatuazioni continue. </span></div><div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;"><span style="font-size: 12pt;"><b>Il finale da significato a tutto, peccato per le ultime tre righe che catapultano il lettore in un ennesimo cambio di prospettiva facendoci dubitare nuovamente di ogni cosa.</b></span></div>
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<center><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgO0L8Eo9OMqomQzWSwNNA3YOPbiMmy3fmQYrmYWvR7TasMOnlZg4BdLTeAAXfXF_1OcOUD85fJ3ZSqDvj9GYgyXZRTA-3rbjQ0FIwkW36tnEj8qGklzmCxQXonZTpS_Zs2lvDR8ArbmeP0pOWTdFvVJ5iMAl1k6HB8jK5E1QVE-xJsO4wn1F42pr74/s690/Screenshot_2022-12-09-17-22-15-438.jpg" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><br /></a></div></center><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgbda1pmtWwvV_W_6Xo0U_uN_vHfpWsDYmJrhVgTKKvBthqFvjQdBQ6x-SEuvmvNjxbtmXU_QAe942IXCuntA-jICndWbKhgcp2_DsxttdxvTf6qNX6PapIm9h8-DltnMEWhYg__a-fTqEzY3PedDMtn3ubaTfOID0hSqBf8q5hZAldc1drxbrczGty/s245/4%20fragole.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="110" data-original-width="245" height="110" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgbda1pmtWwvV_W_6Xo0U_uN_vHfpWsDYmJrhVgTKKvBthqFvjQdBQ6x-SEuvmvNjxbtmXU_QAe942IXCuntA-jICndWbKhgcp2_DsxttdxvTf6qNX6PapIm9h8-DltnMEWhYg__a-fTqEzY3PedDMtn3ubaTfOID0hSqBf8q5hZAldc1drxbrczGty/s1600/4%20fragole.JPG" width="245" /></a></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /></div><br />I libri di Cristinahttp://www.blogger.com/profile/05148825721859002829noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6234447492249071158.post-5824670269664976782023-02-23T07:00:00.004+01:002023-06-16T11:43:53.996+02:00"Le ragazze immortali" di Kiran Millwood Hargrave<p style="text-align: center;"> </p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg1hjYgSsESAvbpvENwLbRg3fd4_eoIB0L0ueyiZ72CjumxgDWm_GLWi7gyfu0G25NtkwezO4fhaTfcksJJ0eiDkrPaEP-2pJ0j4DdByg7TPl893JhtpVLcbsujMIBK_z4Zy3BEeDkkGOVXntr6kI9CrXA8wwKfhkXBp8o2MEps51TJ_DyX9RXuS6i7/s3000/IMG_20230217_100422.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="3000" data-original-width="3000" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg1hjYgSsESAvbpvENwLbRg3fd4_eoIB0L0ueyiZ72CjumxgDWm_GLWi7gyfu0G25NtkwezO4fhaTfcksJJ0eiDkrPaEP-2pJ0j4DdByg7TPl893JhtpVLcbsujMIBK_z4Zy3BEeDkkGOVXntr6kI9CrXA8wwKfhkXBp8o2MEps51TJ_DyX9RXuS6i7/w400-h400/IMG_20230217_100422.jpg" width="400" /></a></div><p></p>
<div align="center" class="MsoNoSpacing" style="text-align: center;">
<span style="font-size: 12pt;">Titolo: <b style="mso-bidi-font-weight: normal;">
Le ragazze immortali
</b> § Autrice: <b style="mso-bidi-font-weight: normal;">
Kiran Millwood Hargrave
</b> § Pagine: <b style="mso-bidi-font-weight: normal;">
348
</b><o:p></o:p></span></div>
<div align="center" class="MsoNoSpacing" style="text-align: center;">
<span style="font-size: 12pt;">Casa editrice: <b style="mso-bidi-font-weight: normal;">
Mondadori
</b>
§ Genere: <b style="mso-bidi-font-weight: normal;">
Horror
</b><o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNoSpacing" style="text-align: center;"><br /></div>
<div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;">
<span style="font-size: 12pt;">
Le gemelle Lil e Kizzy stanno per compiere diciassette anni, ed entro poche ore arriverà per loro il giorno della divinazione: l'Anziana Charani svelerà alle ragazze quale destino le aspetta. Ma non faranno in tempo a partecipare alla cerimonia perché il crudele Boier Valcar le fa rapire per farne le sue schiave. Costretta a lavorare nelle cucine del castello, un luogo tutt'altro che accogliente, Lil trova conforto nell'incontro con Mira, una compagna di sventura verso cui si sente attratta in un modo mai provato prima. E lì sente parlare del Drago, che ricorda la terribile figura mitologica di cui raccontano le antiche leggende, un mostro a cui si portano in offerta giovani ragazze... Forse Lil e Kizzy non avranno la loro cerimonia di divinazione, ma le gemelle stanno per scoprire comunque il loro destino...
</span></div>
<div class="MsoNoSpacing" style="text-align: center;">
<center>
<span style="font-size: 12pt;">
<img border="0" src="https://i.imgur.com/YSkCsKS.png" style="border: none; box-shadow: none;" /></span></center>
</div>
<div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;">
<span style="font-size: 12pt;">
Era da tanto che avevo adocchiato questo libro, la trama mi incuriosiva moltissimo sia per tematiche che per ambientazione, solo durante la lettura mi sono resa conto di avere per le mani un retelling della storia delle mogli di Dracula. </span></div><div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;"><span style="font-size: 12pt;">Nonostante questo, non si tratta di un libro sui vampiri perché sono presenti solo nelle ultime cinquanta pagine, sinceramente avrei preferito un componente un po' più cospicua ma <b>le tematiche del romanzo sono comunque tante e molto forti infatti, si parla di razzismo, schiavitù e violenza sulle donne.</b></span></div><div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;"><span style="font-size: 12pt;">L'ambientazione è davvero suggestiva, siamo in Valacchia presumibilmente nel XV secolo, il Drago governa indisturbato seminando paura e violenza, girano molte storie su di lui e la più terribile racconta di come tutti i signori debbano rispettare il Patto. </span></div><div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;"><span style="font-size: 12pt;">I nobili Stanziali devono garantire al Drago un'offerta: giovani ragazze che vengono inviate regolarmente al suo castello, per farlo razziano e distruggono intere comunità di Viaggiatori, i Nomadi, riducendo in schiavitù i più giovani. <a name='more'></a></span></div><div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;"><span style="font-size: 12pt;">Lillai e Kysaya, le nostre protagoniste, sono due gemelle Viaggiatrici che verranno fatte schiave, sono legate in modo indissolubile, due metà dello stesso cuore ma sono completamente diverse: Lillai è calma, riflessiva, a tratti quasi passiva, un'ombra della sorella infatti, Kisaya è bella, sfrontata, forte, piena di luce sfolgorante che la fa brillare in mezzo a tutte le altre, proprio questa bellezza sarà la sua rovina o fortuna! </span></div><div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;"><span style="font-size: 12pt;"><b>Ho apprezzato moltissimo l'evoluzione di queste due sorelle.</b> </span></div><div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;"><span style="font-size: 12pt;">Lillai da insicura e lamentosa, matura e si fortifica, forgiata dalla violenza e dalla brutalità diventerà letale e disposta a tutto per la salvezza delle persone che ama. </span></div><div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;"><span style="font-size: 12pt;"><b>Fin da subito l'ho preferita alla sorella perché, nonostante fosse la più debole sentivo che nascondeva una forza fatta di silenzi e resistenza, mentre Kisaya l'ho sempre percepita come prepotente, arrogante e un po' egoista, sarà proprio lei a cedere al fascino del potere.</b> </span></div><div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;"><span style="font-size: 12pt;">Il libro è una sorta di viaggio, ci sono molti avvenimenti all'inizio e alla fine ma la parte centrale scorre più lentamente ed è un po' priva di contenuti. </span></div><div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;"><span style="font-size: 12pt;"><b>Le descrizioni dei paesaggi e dei luoghi sono veramente vivide, l'autrice è molto brava a creare immagini di forte impatto, alcune mi hanno colpita come se le avessi viste in televisione. </b></span></div><div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;"><span style="font-size: 12pt;"><b>Arrivata alla fine non mi sono sentita pienamente soddisfatta, la parte dedicata a Dracula è molto breve e la conclusione troppo frettolosa</b>, ho avuto l'impressione che si trattasse di un volume introduttivo ma non ho trovato notizie su un possibile seguito. </span></div><div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;"><span style="font-size: 12pt;"><b>Il libro è pieno di scene violente e brutali, a volte un po' disturbanti quindi non lo consiglio a lettori giovani perché, nonostante le protagoniste abbiano diciassette anni, non è uno Young/adult ma un horror. </b></span></div><div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;"><span style="font-size: 12pt;"><b>Nel complesso bello ma con qualche riserva.
</b></span></div><div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;"><span style="font-size: 12pt;"><b><br /></b></span></div>
<center><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhcxfBbt8ICC7NvaJnrwdX-lDbO_7osiG02vC8zYXzko4FqToH7NQqy3DwI8vHg6IGy9fdWq4-K-LJ-27pP30exZ9UuGLzbTjHYp9O8aUYQfGMW4YYlnD-yo6ximsqo5gctMah2yxsGRCwP-ym3HJPD_f3QDVQE5GNrk9Lcb0pVhK_Z7nG-g-j1kNsG/s214/3%20fragole.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="110" data-original-width="214" height="110" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhcxfBbt8ICC7NvaJnrwdX-lDbO_7osiG02vC8zYXzko4FqToH7NQqy3DwI8vHg6IGy9fdWq4-K-LJ-27pP30exZ9UuGLzbTjHYp9O8aUYQfGMW4YYlnD-yo6ximsqo5gctMah2yxsGRCwP-ym3HJPD_f3QDVQE5GNrk9Lcb0pVhK_Z7nG-g-j1kNsG/s1600/3%20fragole.JPG" width="214" /></a></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /></div><br /><center><br /></center>
</center>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /></div><br />I libri di Cristinahttp://www.blogger.com/profile/05148825721859002829noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-6234447492249071158.post-49448830067355396382023-02-20T13:42:00.002+01:002023-06-16T11:45:02.614+02:00"Come uccidere la tua famiglia" di Bella Mackie<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhCtLufqSVNREQ086Cz8IXXFv_QxVfp0Y5MhVoH_e0S127iyhlzH8U4daKMaHQf8tvEvELIC47uABKFyax9HEVmxNb2EQS0wtezrQ6aBHPB8wMMa5S4NCAAWULkerXPhUf-ey21G8k05f4oBUfzN97tV3QViMa-hvqG-f5Mv4BnOJfrpGfUxLx82moO/s3000/IMG_20230123_123958%20(1).jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="3000" data-original-width="3000" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhCtLufqSVNREQ086Cz8IXXFv_QxVfp0Y5MhVoH_e0S127iyhlzH8U4daKMaHQf8tvEvELIC47uABKFyax9HEVmxNb2EQS0wtezrQ6aBHPB8wMMa5S4NCAAWULkerXPhUf-ey21G8k05f4oBUfzN97tV3QViMa-hvqG-f5Mv4BnOJfrpGfUxLx82moO/w400-h400/IMG_20230123_123958%20(1).jpg" width="400" /></a></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /></div>
<div align="center" class="MsoNoSpacing" style="text-align: center;">
<span style="font-size: 12pt;">Titolo: <b style="mso-bidi-font-weight: normal;">
Come uccidere la tua famiglia
</b> § Autrice: <b style="mso-bidi-font-weight: normal;">
Bella Mackie
</b> § Pagine: <b style="mso-bidi-font-weight: normal;">
426
</b><o:p></o:p></span></div>
<div align="center" class="MsoNoSpacing" style="text-align: center;">
<span style="font-size: 12pt;">Casa editrice: <b style="mso-bidi-font-weight: normal;">
Rizzoli
</b>
§ Genere: <b style="mso-bidi-font-weight: normal;">
Thriller
</b><o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNoSpacing" style="text-align: center;"><br /></div>
<div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;">
<span style="font-size: 12pt;">
Mi chiamo Grace Bernard e, con ogni probabilità, il mio nome non vi dice proprio niente. Nessuno mi conosce perché languisco dietro le sbarre per l’unico crimine che non ho commesso. Eppure, se devo dire la verità nient’altro che la verità, ho ucciso diverse persone, alcune in modo brutale, altre con maggior delicatezza – vale la pena specificarlo, perché fa un’enorme differenza agli occhi giudicanti della gente. Quando ripenso a ciò che ho fatto, avverto persino una punta di tristezza, giusto una fitta trascurabile, al pensiero che nessuno verrà mai a conoscenza del mio strabiliante piano. Un piano che ho architettato per anni, sacrificando tutto in nome della vendetta. Ora vi chiederete: perché ostinarsi a vuotare il sacco se la si può passare liscia? Avete ragione, la libertà non ha prezzo. Però non riesco a smettere di immaginare l’istante in cui, dopo la mia morte, qualcuno aprirà una cassaforte e troverà la mia confessione. Esatto, proprio questa che sto scrivendo nei pochi giorni che mi separano dalla libertà. Scommetto che quel qualcuno non potrà fare a meno di restare a bocca aperta e pensare a me con ammirazione. Perché chi sarà mai in grado di capire come una persona, a soli ventotto anni, possa aver ucciso a sangue freddo sei membri della sua famiglia per poi andare avanti come se niente fosse, senza neppure l’ombra di un rimpianto? Tagliente, onesto, graffiante, divertentissimo. Come uccidere la tua famiglia è tutto quello che non ti aspetti: una potente commedia nera, una satira bruciante sulle famiglie disfunzionali e sui privilegi di classe, nonché una critica feroce all’ossessione dei media per l’universo del crimine e alle falle di un sistema che non ammette deviazioni dalla norma.
</span></div>
<div class="MsoNoSpacing" style="text-align: center;">
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<span style="font-size: 12pt;">
<img border="0" src="https://i.imgur.com/YSkCsKS.png" style="border: none; box-shadow: none;" /></span></center>
</div>
<div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;">
<span style="font-size: 12pt;">
Per l'80% di questo libro ho provato una grande tristezza che, verso la fine, si è trasformata in malessere, non è proprio quello che pensavo avrei sentito leggendo "Come uccidere la tua famiglia" che doveva essere una sorta di thriller condito con una buona dose di british black humor. </span></div><div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;"><span style="font-size: 12pt;">Ecco! Non è niente di tutto ciò! </span></div><div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;"><span style="font-size: 12pt;">Questo libro parla di Grace, finita in prigione per l'unico omicidio che non ha commesso (unica nota humor) e che, da dietro le sbarre, scrive una biografia piena di sarcasmo e cinismo nella quale ci racconta il piano "geniale" con il quale ha sterminato la sua famiglia. </span></div><div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;"><span style="font-size: 12pt;">Geniale è una parola grossa! </span></div><div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;"><span style="font-size: 12pt;">Sì, perché Grace, armata solo del suo odio, ammazza in modo goffo, disorganizzato e assurdo (alcuni omicidi sono veramente improbabili e pieni di cavolate!) sei membri della famiglia paterna! <a name='more'></a></span></div><div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;"><span style="font-size: 12pt;">Tra battute e frecciatine sulla società odierna, voli pindarici nel passato e resoconti vari ci immergiamo sempre di più nella follia di Grace e, <b>se le prime 150 pagine scivolano via che è un piacere, le restanti fanno sempre più fatica a finire. </b></span></div><div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;"><span style="font-size: 12pt;"><b>A farmi storcere il naso non è stata la motivazione che sta dietro gli omicidi ma la scelta delle persone da uccidere</b> infatti, Grace è nata da una storia d'amore finita male dove il padre, un riccone senza scrupoli, decide di non riconoscerla lasciandola povera e indigente. </span></div><div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;"><span style="font-size: 12pt;">Benissimo dico io! Ma allora perché non uccidere solo il padre? </span></div><div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;"><span style="font-size: 12pt;">No, lei ordisce un piano per sterminare tutti anche i parenti che non c'entrano nulla! </span></div><div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;"><span style="font-size: 12pt;">La storia viene narrata dal punto di vista di Grace che ricostruisce con dovizia di dettagli (un po' troppi) tutti gli omicidi e i momenti più importanti della sua vita. </span></div><div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;"><span style="font-size: 12pt;"><b>Grace è insopportabile, non la definirei un'antieroina ma proprio una psicopatica convinta di avere la verità in tasca, arrogante, giudicante verso tutto e tutti, cinica, fredda e anaffettiva. </b></span></div><div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;"><span style="font-size: 12pt;"><b>Credo che l'autrice abbia proprio voluto che Grace fosse tutto fuorché un personaggio positivo!</b> </span></div><div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;"><span style="font-size: 12pt;"><b>Tra le righe emerge una feroce critica alla società:</b> ai ricchi che con i soldi possono comprare tutto, alle loro vite vuote di legami ma piene di beni materiali, all'ipocrisia dilagante, all'omertà e all'indifferenza verso i problemi altrui, alla ricerca dell'eterna giovinezza e all'uso smodato della chirurgia plastica, all'ossessione mediatica per la cronaca nera e al consumismo. </span></div><div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;"><span style="font-size: 12pt;"><b>Tutto ciò mi ha fatto provare una grandissima tristezza che si è sommata allo sdegno nei confronti di Grace e del finale! </b></span></div><div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;"><span style="font-size: 12pt;"><b>Il colpo di scena c'è, eccome! </b></span></div><div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;"><span style="font-size: 12pt;"><b>Ma non è stato così esilarante da farmi apprezzare la lettura, mi ha dato un po' di soddisfazione ma mi ha fatto pensare ancora di più a quanto può essere marcia la società in cui viviamo. </b></span></div><div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;"><span style="font-size: 12pt;">Capiamoci, so benissimo che è un romanzo inventato ma persone così potrebbero esistere senza problemi. </span></div><div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;"><span style="font-size: 12pt;"><b>Purtroppo non mi ha divertita, niente black humor, niente satira e niente thriller quindi, per me, è NO!</b></span></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh-sIpLzp2ykJaQiezwp5SaN4TsyVZq9frbbRl6cmh5rOqEcskg6AVAgjqUqh5VCBBK4laG7-32PdCIcBDB7MS2GS1RcmYE06F3xsSWjcTyYxAUXf35CEYzumVuo3FB9uIF7mrSWoa10Xnb4qq3PU6fd3uTuhfD3BKlGnIhIc3DSe6sbehpqH2yGUKt/s206/1%20fragole.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="80" data-original-width="206" height="80" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh-sIpLzp2ykJaQiezwp5SaN4TsyVZq9frbbRl6cmh5rOqEcskg6AVAgjqUqh5VCBBK4laG7-32PdCIcBDB7MS2GS1RcmYE06F3xsSWjcTyYxAUXf35CEYzumVuo3FB9uIF7mrSWoa10Xnb4qq3PU6fd3uTuhfD3BKlGnIhIc3DSe6sbehpqH2yGUKt/s1600/1%20fragole.JPG" width="206" /></a></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /></div><br />
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<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /></div><br />I libri di Cristinahttp://www.blogger.com/profile/05148825721859002829noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-6234447492249071158.post-81894046264742730732023-02-17T11:48:00.001+01:002023-06-16T11:45:47.364+02:00"La Piena-Blackwatwer #1" di Michael McDowell<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi4PVflPqVnlZNdJsYz80pz3mxg4O6V-ctNEPIk7P7Dyn3F_Wd3xcIo1NwDoI9rmcBeOht6Qn00xm-HYnegkBZEtka1pUFwLshhnkEBL6agYN9jUliDAHc3OkXK2HvIsA9ABlJWLBFvLNa2yvTSF1OlA6cUN7SGymG-usFWa2TtfyxaisAjnHNVAP99/s3000/IMG_20230123_121139.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="3000" data-original-width="3000" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi4PVflPqVnlZNdJsYz80pz3mxg4O6V-ctNEPIk7P7Dyn3F_Wd3xcIo1NwDoI9rmcBeOht6Qn00xm-HYnegkBZEtka1pUFwLshhnkEBL6agYN9jUliDAHc3OkXK2HvIsA9ABlJWLBFvLNa2yvTSF1OlA6cUN7SGymG-usFWa2TtfyxaisAjnHNVAP99/w400-h400/IMG_20230123_121139.jpg" width="400" /></a></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /></div>
<div align="center" class="MsoNoSpacing" style="text-align: center;">
<span style="font-size: 12pt;">Titolo: <b style="mso-bidi-font-weight: normal;">
Blackwater-La piena
</b> § Autrice: <b style="mso-bidi-font-weight: normal;">
Michael McDowell
</b> § Pagine: <b style="mso-bidi-font-weight: normal;">
188
</b><o:p></o:p></span></div>
<div align="center" class="MsoNoSpacing" style="text-align: center;">
<span style="font-size: 12pt;">Casa editrice: <b style="mso-bidi-font-weight: normal;">
Neri Pozza
</b>
§ Genere: <b style="mso-bidi-font-weight: normal;">
Horror, Mistery
</b><o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNoSpacing" style="text-align: center;"><br /></div>
<div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;">
<span style="font-size: 12pt;">
1919. Le acque nere e minacciose del fiume sommergono la cittadina di Perdido, Alabama. Come gli altri abitanti, i ricchissimi Caskey, proprietari di boschi e segherie, devono fronteggiare il disastro provocato dalla furia degli elementi.
Ma il clan, capeggiato dalla potente matriarca Mary-Love e dal figlio devoto Oscar, dovrà anche fare i conti con un’apparizione sconvolgente.
Dalle viscere della città sommersa compare Elinor, donna dai capelli di rame con un passato misterioso e un oscuro disegno: insinuarsi fin nel cuore dei Caskey.
</span></div>
<div class="MsoNoSpacing" style="text-align: center;">
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<span style="font-size: 12pt;">
<img border="0" src="https://i.imgur.com/YSkCsKS.png" style="border: none; box-shadow: none;" /></span></center>
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<div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;">
<span style="font-size: 12pt;">
"La piena" è il primo dei sei volumi che compongono la serie di Blackwater scritta da Michael McDowell e, finalmente, portata in Italia da Neri Pozza con queste bellissime edizioni. </span></div><div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;"><span style="font-size: 12pt;"><b>Il primo libro è una sorta di introduzione per i fatti che accadranno in futuro</b>, l'autore fa una panoramica di Perdido e dei suoi abitanti, in particolar modo delle donne della famiglia Caskey infatti, <b>in questa storia, il vero motore sono proprio le donne.</b> </span></div><div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;"><span style="font-size: 12pt;"><b>All'inizio abbiamo l'impressione di avere per le mani un romanzo familiare condito dalla giusta dose di realismo magico ma, verso la fine, ci rendiamo conto che questa componente magica è sempre più oscura. </b></span></div><div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;"><span style="font-size: 12pt;">Le vicende hanno inizio con l'arrivo di Elinor, una donna misteriosa giunta in città con la piena del fiume Perdido. <a name='more'></a></span></div><div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;"><span style="font-size: 12pt;">Il suo passato è fumoso, Elinor stenta a farsi conoscere ma riesce a insinuarsi nella vita della comunità e nel cuore di molti uomini, amata da tutti per la bellezza insolita, la sua risolutezza e per le grandi capacità intellettuali. </span></div><div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;"><span style="font-size: 12pt;">Solo Mary-Love, la capo famiglia dei Caskey, sente che nella nuova arrivata c'è qualcosa di sbagliato. </span></div><div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;"><span style="font-size: 12pt;"><b>Elinor è un personaggio molto interessante, è fredda, calcolatrice e capace di qualsiasi cosa per raggiungere i suoi obiettivi inoltre, non vedo l'ora di veder emergere sempre di più la sua componente soprannaturale! </b></span></div><div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;"><span style="font-size: 12pt;">La donna ha un piano ben preciso che prenderà vita un po' alla volta lasciando il lettore esterrefatto.</span></div><div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;"><span style="font-size: 12pt;"><b>Nonostante la semplicità di questo primo volume sono super curiosa di proseguire, le basi per un bell'horror ci sono tutte!</b></span></div><div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;"><span style="font-size: 12pt;"><b><br /></b></span></div>
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<center><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg3N8iqc2Cup9L8of_Mv5kr_czGsdEY1pUJUP7qY-tk-Y2lR3GWmkt3DsDKZQtumBK3_fUVsErpnMcm1lhmTP-J5GS7RhIizuzcMWcbrB16XvLDsy3M2dnWLEGlOxt8iimCm_P5_ee03ckGsqfuq_zSVoDYL5cXCjtavye-i2F4LT_oDyNr1gFRKxup/s310/4%20fragole%20e%20mezzo.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="121" data-original-width="310" height="121" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg3N8iqc2Cup9L8of_Mv5kr_czGsdEY1pUJUP7qY-tk-Y2lR3GWmkt3DsDKZQtumBK3_fUVsErpnMcm1lhmTP-J5GS7RhIizuzcMWcbrB16XvLDsy3M2dnWLEGlOxt8iimCm_P5_ee03ckGsqfuq_zSVoDYL5cXCjtavye-i2F4LT_oDyNr1gFRKxup/s1600/4%20fragole%20e%20mezzo.JPG" width="310" /></a></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /></div><center style="text-align: right;"><br /></center></center><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /></div><br />I libri di Cristinahttp://www.blogger.com/profile/05148825721859002829noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-6234447492249071158.post-85465054438357012942023-02-09T00:21:00.004+01:002023-04-09T09:35:36.727+02:00[Classici] "Rebecca la prima moglie" di Daphne Du Maurier<p style="text-align: center;"> </p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEicvS7Lx-B2yXpgp--k7w4ct9GyleBpkaEmt5tON_yactEQcB6RJlkHysF2uyR6y-ihrpQRVVfKJ5dYW2aKqsFz5-AoCd3WpVTKqZ_Zw7Jh9-UUphq-O5CjR4dqbkbWUTn0867oigfPScGH4p7gxNN5byKpYh4DIFu2udF7ROsrOrkJJcT6BMC-tzDO/s3000/IMG_20230104_153659.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="3000" data-original-width="3000" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEicvS7Lx-B2yXpgp--k7w4ct9GyleBpkaEmt5tON_yactEQcB6RJlkHysF2uyR6y-ihrpQRVVfKJ5dYW2aKqsFz5-AoCd3WpVTKqZ_Zw7Jh9-UUphq-O5CjR4dqbkbWUTn0867oigfPScGH4p7gxNN5byKpYh4DIFu2udF7ROsrOrkJJcT6BMC-tzDO/w400-h400/IMG_20230104_153659.jpg" width="400" /></a></div><p></p>
<div align="center" class="MsoNoSpacing" style="text-align: center;">
<span style="font-size: 12pt;">Titolo: <b style="mso-bidi-font-weight: normal;">
Rebecca la prima moglie
</b> § Autrice: <b style="mso-bidi-font-weight: normal;">
Daphne Du Maurier
</b> § Pagine: <b style="mso-bidi-font-weight: normal;">
432
</b><o:p></o:p></span></div>
<div align="center" class="MsoNoSpacing" style="text-align: center;">
<span style="font-size: 12pt;">Casa editrice: <b style="mso-bidi-font-weight: normal;">
Il Saggiatore
</b>
§ Genere: <b style="mso-bidi-font-weight: normal;">
Thriller, Classico
</b><o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNoSpacing" style="text-align: center;">
<br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgigxmZ1Xoc6QNn664v6_6Xs4K6YM4fEItcjb_aY10mb_weTpBrM6oVr-k2DSY758v-v5MDyIj6ogGEwcHUFbe1rXoxnbinx0TX6f7QESaWxf4rraoxnLEMP9AdDUfaNHJM-7m6imadtGVXqMuJQnunjLZEhg7eiRYUqYgwPp8v3Hqhn7vDoc-cHlgG/s637/IMG_20221209_174241.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="340" data-original-width="637" height="171" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgigxmZ1Xoc6QNn664v6_6Xs4K6YM4fEItcjb_aY10mb_weTpBrM6oVr-k2DSY758v-v5MDyIj6ogGEwcHUFbe1rXoxnbinx0TX6f7QESaWxf4rraoxnLEMP9AdDUfaNHJM-7m6imadtGVXqMuJQnunjLZEhg7eiRYUqYgwPp8v3Hqhn7vDoc-cHlgG/s320/IMG_20221209_174241.jpg" width="320" /></a></div><br />
<div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;">
<span style="font-size: 12pt;">
Durante un soggiorno a Monte Carlo insieme alla signora cui fa da dama di compagnia, una giovane donna, appena ventenne, conosce il ricco e affascinante vedovo Maxim de Winter. L'uomo inizia a corteggiarla e, dopo due sole settimane, le chiede di sposarlo; lei, innamoratissima, accetta con entusiasmo e lo segue nella sua grande tenuta di famiglia a Manderlay. Sembra l'inizio di una storia da favola, ma i sogni e le aspettative della giovane si scontrano subito con la fredda accoglienza della servitù, in particolare della sinistra governante. Eppure non si tratta solo di questo: c'è qualcosa, in quel luogo, che giorno dopo giorno rende l'ambiente sempre più opprimente; c'è una presenza che pervade ogni stanza della magione e che si stringe attorno ai passi dell'attuale inquilina come una morsa silenziosa. È Rebecca, la defunta signora de Winter, più viva che mai nella memoria di tutti quelli che l'hanno conosciuta e modello inarrivabile per la giovane, che invece si muove impacciata e confusa nella sua nuova esistenza altolocata e mondana. Un fantasma ingombrante che si trasformerà in una vera e propria ossessione per la protagonista, costretta a immergersi nelle ombre del proprio matrimonio e spinta sempre più ai confini della follia, fino a dubitare della propria stessa identità.
</span></div>
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<img border="0" src="https://i.imgur.com/YSkCsKS.png" style="border: none; box-shadow: none;" /></span></center>
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<span style="font-size: 12pt;"><b>
"Rebecca la prima moglie" è stata una grande delusione!</b> Dopo la lettura di "Mrs March" volevo approfondire la tematica della follia familiare infatti, moltissimi associano i due romanzi sostenedo che quest'ultimo sia ispirato proprio a Rebecca, in realtà ho trovato poche similitudini, forse l'unica che salta all'occhio è la somiglianza tra le due protagoniste, entrambe insopportabili e terribilmente preoccupate dall'opinione altrui! </span></div><div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;"><span style="font-size: 12pt;">Il romanzo parte lento lento ma, nonostante, il finale dia qualche soddisfanzione, non è stato sufficente a farmi rivalutare positivamente la storia. </span></div><div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;"><span style="font-size: 12pt;"><b>Gli elementi per un thriller coi fiocchi ci sarebbero stati tutti: una protagonista un po' instabile e ansiona, un ricco vedovo inconsolabile, una maestosa dimora nella brughiera inglese e una governante terrificante ma, ognuno di questi elementi si è rivelato un flop!</b> <a name='more'></a></span></div><div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;"><span style="font-size: 12pt;">Maxim De Winter è in viaggio a Monte Carlo per rilassarsi e ritrovare un po' di energia dopo la morte improvvisa della moglie, qui incontra un giovane assistente, una ragazza semplice e un po' maldestra che per vivere fa la dama di compagnia a una scorbutica signora dell'alta società. </span></div><div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;"><span style="font-size: 12pt;">I due si innamorano, convolano a nozze in quattro e quattr'otto e, dopo una dolce luna di miele a Venezia, fanno ritorno a Manderlay, la tenuta della famiglia De Winter e qui le cose inizieranno a mettersi male. </span></div><div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;"><span style="font-size: 12pt;">La nuova signora De Winter non riesce ad adattarsi al ruolo di padrona di casa perchè tutto segue regole e tempistiche stabilite da Rebecca e, vista la rigidità del personale, alla nuova arrivata non resta che accettare la situazione. </span></div><div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;"><span style="font-size: 12pt;">La sensazione di sentirsi sempre fuori posto e di non essere all'altezza di Rebecca demoliscono psicologicamente la ragazza che inizia a percepire la presenza della donna nella casa, si sente osservata, continuamente paragonata e sminuita, dubita sempre di più di se stessa e delle proprie capacità. </span></div><div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;"><span style="font-size: 12pt;"><br /></span></div><div class="MsoNoSpacing" style="text-align: center;"><i><span style="font-size: 12pt;"> "Conoscevo il suo viso, minuto e ovale, la pelle bianca e liscia, la gran massa di capelli scuri. Sapevo che profumo usava. </span><span style="font-size: 12pt;">Avrei riconosciuto la sua voce anche in mezzo a mille altre. Rebecca, sempre Rebecca. Non mi sarei mai liberata di Rebecca." </span></i></div><div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;"><span style="font-size: 12pt;"><br /></span></div><div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;"><span style="font-size: 12pt;"><b>Ho trovato questa protagonista insopportabile, è infantile e ingenua, a tratti ridicola nei suoi deliri interiori fatti di allusioni e aspettative, cerca di giustificare chiunque la circondi ed è perennemente preoccupata dall'opinione altrui. </b></span></div><div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;"><span style="font-size: 12pt;">All'interno della relazione di coppia assume una posizione di inferiorità accettando qualsiasi atteggiamento o decisione presa da Maxim, piagnucola ai suoi piedi, si umilia e, sempre più spesso nel corso della lettura, ho provato irritazione nei suoi confronti pensando che, al posto suo, non mi sarei mai comportata in quel modo. </span></div><div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;"><span style="font-size: 12pt;">Maxim al contrario è egoista e incapace di comprendere il disagio della nuova moglie, la ridicolizza, non fa nulla per aiutarla a ritagliarsi un posto nella loro nuova vita, si chiude in silenzi senza spiegazioni e la lascia in balia di una governante pazza e crudele. </span></div><div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;"><span style="font-size: 12pt;"><b>Se questo non bastasse, il libro è lentissimo ed estremamente prolisso, se fosse stato lungo la metà sarebbe stato più che sufficente! </b></span></div><div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;"><span style="font-size: 12pt;"><b>Ci sono descrizioni infinite di pranzi, té del pomeriggio e conversazioni inutili. </b></span></div><div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;"><span style="font-size: 12pt;"><b>I colpi di scena finali risollevano un po' la situazione ma, mi hanno lasciata inquieta portandomi a fare più di una riflessione sui personaggi (non vi svelo nulla o farei spoiler), sta di fatto che "Rebecca la prima moglie" è un thriller invecchiato male, manca completamente di suspance e di quella follia che tanto cercavo. </b></span></div><div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;"><span style="font-size: 12pt;"><b>Unico elemento vincente Rebecca che spicca tra le pagine come se fosse ancora viva, per il resto delusa!</b></span></div>
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<center><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhNuCoILRBgwvVd8LcSqKzqpK2HZetoUcytWeeRS9qO4AfigaAXJm2OwYoYnEkk4uaQAh0gDQX8k9rNv6Do0NraV7ph2e_hTkgDDlbiYVi9-VhCwzWTrsOOVtfAqcVRPsjFEt8TKEoP9yq8fq71GQVZU7rm5So1XmK0tuEgLdlIg5x4kn8yqFfbhgfU/s690/Screenshot_2022-12-09-17-22-15-438.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" data-original-height="309" data-original-width="690" height="89" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhNuCoILRBgwvVd8LcSqKzqpK2HZetoUcytWeeRS9qO4AfigaAXJm2OwYoYnEkk4uaQAh0gDQX8k9rNv6Do0NraV7ph2e_hTkgDDlbiYVi9-VhCwzWTrsOOVtfAqcVRPsjFEt8TKEoP9yq8fq71GQVZU7rm5So1XmK0tuEgLdlIg5x4kn8yqFfbhgfU/w200-h89/Screenshot_2022-12-09-17-22-15-438.jpg" width="200" /></a></div><br /><center style="text-align: right;"><br /></center>
</center>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /></div><br />I libri di Cristinahttp://www.blogger.com/profile/05148825721859002829noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-6234447492249071158.post-7634661059765913072023-01-17T11:47:00.005+01:002023-04-09T09:36:07.174+02:00"La figlia della foresta" di Juliet Marillier<p style="text-align: center;"> </p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgcQ1fnqC9TT8qVPipMgJhbalExy6A9cUC1EoKlU5uUqscUgNJDj6LO1FeReq8deePj4UnbFk9A5EOJYHbQ5Ky2biZX-eyQZ0Gg9kDYUWzTzf7oijTNGIEYUyQ3wcyVU1D-9-opvjoDlk65mHTmua0nFsOxY4IP2VM2maqZg5zq337NNnMJ8pRCs3_D/s3000/IMG_20230104_145814%20(1).jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="3000" data-original-width="3000" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgcQ1fnqC9TT8qVPipMgJhbalExy6A9cUC1EoKlU5uUqscUgNJDj6LO1FeReq8deePj4UnbFk9A5EOJYHbQ5Ky2biZX-eyQZ0Gg9kDYUWzTzf7oijTNGIEYUyQ3wcyVU1D-9-opvjoDlk65mHTmua0nFsOxY4IP2VM2maqZg5zq337NNnMJ8pRCs3_D/w400-h400/IMG_20230104_145814%20(1).jpg" width="400" /></a></div><p></p><div align="center" class="MsoNoSpacing" style="text-align: center;">
<span style="font-size: 12pt;">Titolo: <b style="mso-bidi-font-weight: normal;">
La figlia della foresta
</b> § Autrice: <b style="mso-bidi-font-weight: normal;">
Juliet Marillier
</b> § Pagine: <b style="mso-bidi-font-weight: normal;">
633
</b><o:p></o:p></span></div>
<div align="center" class="MsoNoSpacing" style="text-align: center;">
<span style="font-size: 12pt;">Casa editrice: <b style="mso-bidi-font-weight: normal;">
Mondadori
</b>
§ Genere: <b style="mso-bidi-font-weight: normal;">
Fantasy, Magia celtica
</b><o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNoSpacing" style="text-align: center;">
<br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgG685jBJvviW_WjyEL90ejT7MFquCAPSFDQb3v6CWKLIGVhAhpCkKNQisRodghtCN6pMfTSAdanDC3N4ap04gfjAGmjWJIjAwo6TEpak9IBAzp3Vhk-iCIGzBlMFFh_9Rkg7jNxaMrJJvsV_PN1oA6XZlpgObAGey9fE5Cy7CwZ_xZjPJmeZk0cX8V/s880/IMG_20221209_174106.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="359" data-original-width="880" height="131" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgG685jBJvviW_WjyEL90ejT7MFquCAPSFDQb3v6CWKLIGVhAhpCkKNQisRodghtCN6pMfTSAdanDC3N4ap04gfjAGmjWJIjAwo6TEpak9IBAzp3Vhk-iCIGzBlMFFh_9Rkg7jNxaMrJJvsV_PN1oA6XZlpgObAGey9fE5Cy7CwZ_xZjPJmeZk0cX8V/s320/IMG_20221209_174106.jpg" width="320" /></a></div><br />
<div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;">
<span style="font-size: 12pt;">
Nell'Irlanda del X secolo, sospesa tra mito e storia, vive Lord Colum di Sevenwaters con i suoi sette figli, sei ragazzi e una bambina, Sorha. Sarà proprio lei, la più piccola della famiglia, a proteggere la casata e difendere la loro terra dai nemici britanni: il padre, infatti, è stato stregato da Lady Oonagh e i fratelli sono stati colpiti da un incantesimo che solo la ragazza potrà sciogliere. Per riuscirci, dovrà sostenere un lungo esilio da Sevenwaters e affrontare imprese durissime, che la feriranno nel corpo e nell'anima. E quando si troverà prigioniera degli avversari, la sua stessa vita – insieme a quella di coloro che ama – sarà in pericolo. Sorha conoscerà la paura, il tradimento, ma anche l'onore, la lealtà. E soprattutto l'amore. Basato su una solida conoscenza del mondo celtico e ispirato all'antico racconto I sei cigni , ripreso anche dai Grimm e da Andersen, La figlia della foresta intreccia tipici elementi fiabeschi (la matrigna malvagia, la metamorfosi magica, l'imposizione del silenzio) con le vicende di una vera famiglia che affronta difficoltà di ogni genere mettendo a dura prova i propri valori.
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<img border="0" src="https://i.imgur.com/YSkCsKS.png" style="border: none; box-shadow: none;" /></span></center>
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<div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;">
<span style="font-size: 12pt;">
Buongiorno lettori, oggi sono qui per parlarvi di un libro indimenticabile: "La figlia della foresta", primo volume della trilogia di Sevenwaters. </span></div><div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;"><span style="font-size: 12pt;"><b>Questo romanzo urla "confort zone" da tutte le pagine infatti, possiede tutti gli elementi per piacermi ma non mi è solo piaciuto, in realtà mi ha travolto e conquistata in tutto e per tutto! </b></span></div><div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;"><span style="font-size: 12pt;">Siamo nell'Irlanda del X secolo, sassoni e britanni sono in guerra da decenni ma, il Piccolo Popolo tesse trame sconosciute agli uomini, malie indispensabili per cambiare il destino di una terra e di una famiglia. </span></div><div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;"><span style="font-size: 12pt;"><b>L'autrice riprende l'antica fiaba dei Sei Cigni e la modella creando una storia unica e meravigliosa, ricca di tutto il fascino e la magia del mondo celtico con le sue tradizioni e le sue leggende, mantiene inoltre la tipica struttura della favola </b>in cui l'eroe, sopraffatto da un terribile avvenimento, è costretto a compiere un viaggio interiore e fisico per superare molteplici prove e riuscire a trionfare. </span></div><div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;"><span style="font-size: 12pt;"><b>In questo libro ci sono tutti gli elementi tipici della fiaba:</b> una crudele matrigna che ammalia il padre e cerca di distruggere la famiglia, maledizioni, magia naturale e celtica, druidi, tradizioni popolari, Piccolo Popolo e creature magiche. <a name='more'></a></span></div><div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;"><span style="font-size: 12pt;"><b>Questo è sicuramente un punto di forza, la capacità dell'autrice di utilizzare una fiaba molto conosciuta senza snaturarla ma arricchendola con le vicende di questa famiglia così speciale. </b></span></div><div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;"><span style="font-size: 12pt;"><b>Altro elemento di forza è l'ambientazione,</b> Sevenwaters è un luogo unico nel suo genere, un borgo che si affaccia su un lago incantato, protetto da un'antica e magica foresta, molte leggende aleggiano su questi luoghi e sulle meraviglie racchiuse tra le fronde delle querce, i viaggiatori si smarriscono per i sentieri, si può finire accidentalmente tra le grinfie di fate e folletti. L'ho amato! </span></div><div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;"><span style="font-size: 12pt;"><b>Per non parlare poi dei personaggi! </b></span></div><div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;"><span style="font-size: 12pt;"><b>L'autrice riesce a caratterizzare perfettamente ogni personaggio dotandolo di sfumature proprie</b>, permette al lettore di conoscere ognuno dei sei fratelli dai piccoli dettagli che li riguardano: l'espressione del viso, il tono della voce, come camminano e parlano, un lavoro incredibile. </span></div><div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;"><span style="font-size: 12pt;">Protagonista del romanzo è l'ultima figlia, la piccola Sorha, lei ci accompagnerà per tutto la storia. </span></div><div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;"><span style="font-size: 12pt;">Quando le vicende hanno inizio ha dodici anni ma, arrivati alla fine ne avrà sedici, anche in questo caso <b>la Marillier è stata veramente brava nel raccontarci l'evoluzione di questa bambina che, tra molteplici sofferenze, diventa donna.</b> </span></div><div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;"><span style="font-size: 12pt;"><b>Sorha rappresenta molte cose, è l'emblema della dedizione, della resilienza e del sacrificio, è un personaggio molto coraggioso e potente che con silenzio e gentilezza conquista il cuore del lettore.</b></span></div><div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;"><span style="font-size: 12pt;"><b>Sorha rappresenta anche il legame tra la donna e la natura, il fascino irresistibile e incomprensibile del segreto della vita e della morte, è misteriosa, selvaggia e indomita ma mai violenta, sempre quieta e dolce, capace di amare in modo inimmaginabile, così intensamente da travolgere chiunque la conosca.</b></span></div><div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;"><span style="font-size: 12pt;">E poi vogliamo parlare di Red, uno dei personaggi maschili più belli di cui abbia letto, molto vicino per figaggine e romanticismo a Jamie Fraser di Outlander ma, di lui, non voglio dire altro altrimenti vi svelerei troppo sulla storia. </span></div><div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;"><span style="font-size: 12pt;"><b>In conclusione "La figlia della foresta" è uno dei fantasy più belli che abbia letto, la scrittura è avvolgente, i personaggi sono ben strutturati, la trama è ricca di intrighi e colpi di scena e l'ambientazione magica e carica delle atmosfere celtiche ammalia il lettore. </b></span></div><div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;"><span style="font-size: 12pt;">Potrebbe essere letto singolarmente perché, nonostante molti punti rimangano aperti, la storia ha una sua conclusione assolutamente soddisfacente. </span></div><div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;"><span style="font-size: 12pt;"><b>Non posso non consigliarvi di leggerlo, è un libro che vi dispiacerà concludere, lascia un forte senso di amore, commozione e nostalgia, è un viaggio emozionante che non dimenticherò tanto facilmente.</b></span></div>
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<center><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh3l03bvf8oJpXZ8LSnnVuVL1QheaeijWoRhOxdNbS4pXZ2BomTELCz2u5Yf7qhAhKYPyIukNAJent6PXji52emBgXrzCjiE06-ibQesRqsz-hF-3_EzRCzIRpZ77U9heqjnG1-2WU8Z5bq87elYOhhU7r9QBo6Zcby3WT1SDGOkWXhUE-P7dnBgnlQ/s690/Screenshot_2022-12-09-17-22-15-438.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" data-original-height="309" data-original-width="690" height="89" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh3l03bvf8oJpXZ8LSnnVuVL1QheaeijWoRhOxdNbS4pXZ2BomTELCz2u5Yf7qhAhKYPyIukNAJent6PXji52emBgXrzCjiE06-ibQesRqsz-hF-3_EzRCzIRpZ77U9heqjnG1-2WU8Z5bq87elYOhhU7r9QBo6Zcby3WT1SDGOkWXhUE-P7dnBgnlQ/w200-h89/Screenshot_2022-12-09-17-22-15-438.jpg" width="200" /></a></div><br /><center><br /></center>
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<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /></div><br />I libri di Cristinahttp://www.blogger.com/profile/05148825721859002829noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-6234447492249071158.post-73321515645914841852023-01-12T12:04:00.001+01:002023-04-09T09:36:33.155+02:00"L'orso e l'usignolo" di Katherine Arden<p> </p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjGSqxPKYNREIGXJfKiWoe9ctwT5gR6uvS_Jn0bg3bVWz2yMuoPQ30MJt1may7ymapGo-UrBLYnG8Bi5_BkbKnoXt88hfimwwAAkjloEe944hMk9LdJE2UkDugznS_xbOlHIG_mpJmH_wVcqrY3hnSzRqm84MSoyqE78JJ1a6-WAW8hEbxZDyjDzZlT/s2985/IMG_20221231_150129.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="2985" data-original-width="2984" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjGSqxPKYNREIGXJfKiWoe9ctwT5gR6uvS_Jn0bg3bVWz2yMuoPQ30MJt1may7ymapGo-UrBLYnG8Bi5_BkbKnoXt88hfimwwAAkjloEe944hMk9LdJE2UkDugznS_xbOlHIG_mpJmH_wVcqrY3hnSzRqm84MSoyqE78JJ1a6-WAW8hEbxZDyjDzZlT/w400-h400/IMG_20221231_150129.jpg" width="400" /></a></div><p></p>
<div align="center" class="MsoNoSpacing" style="text-align: center;">
<span style="font-size: 12pt;">Titolo: <b style="mso-bidi-font-weight: normal;">
L'orso e l'usignolo
</b> § Autrice: <b style="mso-bidi-font-weight: normal;">
Katherine Arden
</b> § Pagine: <b style="mso-bidi-font-weight: normal;">
304
</b><o:p></o:p></span></div>
<div align="center" class="MsoNoSpacing" style="text-align: center;">
<span style="font-size: 12pt;">Casa editrice: <b style="mso-bidi-font-weight: normal;">
Fanucci
</b>
§ Genere: <b style="mso-bidi-font-weight: normal;">
Fantasy
</b><o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNoSpacing" style="text-align: center;">
<br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgXDWk2CYtnSDcrBhF_r41lZ-D-s1ofQg3-HIJc1u-vnnsv7-7qUz5N-CV272cvcSS91wmvDPaiRGsHhPjbzt_uu_XQ4JLtAkAHaedw6YDn_am91BKSYVVKEwwDwPadG2DL471KKsrQfERBXuNsMfmVlCLtnYDxvjKrdDTRoVvbIBPUzHaDa_LC_V76/s880/IMG_20221209_174106.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="359" data-original-width="880" height="131" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgXDWk2CYtnSDcrBhF_r41lZ-D-s1ofQg3-HIJc1u-vnnsv7-7qUz5N-CV272cvcSS91wmvDPaiRGsHhPjbzt_uu_XQ4JLtAkAHaedw6YDn_am91BKSYVVKEwwDwPadG2DL471KKsrQfERBXuNsMfmVlCLtnYDxvjKrdDTRoVvbIBPUzHaDa_LC_V76/s320/IMG_20221209_174106.jpg" width="320" /></a></div><br />
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<span style="font-size: 12pt;">
In uno sperduto villaggio ai confini della tundra russa, l'inverno dura la maggior parte dell'anno e i cumuli di neve crescono più alti delle case. Ma a Vasilisa e ai suoi fratelli Kolja e Alësha tutto questo piace, perché adorano stare riuniti accanto al fuoco ascoltando le fiabe della balia Dunja. Vasja ama soprattutto la storia del re dell'inverno, il demone dagli occhi blu che tutti temono ma che a lei non fa alcuna paura. Vasilisa, infatti, non è una bambina come le altre, può "vedere" e comunicare con gli spiriti della casa e della natura. Il suo, però, è un dono pericoloso che si guarda bene dal rivelare, finché la sua matrigna e un prete da poco giunto nel villaggio, proibendo i culti tradizionali, compromettono gli equilibri dell'intera comunità: le colture non danno più frutti, il freddo si fa insopportabile, le persone vengono attaccate da strane creature e la vita di tutti è in pericolo. Vasilisa è l'unica che può salvare il villaggio dal Male, ma per farlo deve entrare nel mondo degli antichi racconti, inoltrarsi nel bosco e affrontare la più grande minaccia di sempre: l'Orso, lo spaventoso dio che si nutre della paura degli uomini.
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<img border="0" src="https://i.imgur.com/YSkCsKS.png" style="border: none; box-shadow: none;" /></span></center>
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<span style="font-size: 12pt;"><b>
"L'orso e l'usignolo" racchiude tutta la meraviglia delle fiabe con un tocco di inquietudine. </b></span></div><div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;"><span style="font-size: 12pt;">Siamo in uno sperduto villaggio della tundra russa, qui nasce Vasilisa, una bambina che custodisce la magia delle sue antenate, una magia potente che ha origine in un passato così remoto da essere raccontato solo nelle favole. </span></div><div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;"><span style="font-size: 12pt;">Nelle lunghe giornate invernali, Vasja e i suoi fratelli si riuniscono intorno al fuoco e ascoltano la vecchia Dunja che narra del re dell'inverno con i suoi occhi blu ghiaccio, dei demoni della foresta e delle loro avventure. </span></div><div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;"><span style="font-size: 12pt;">Per tutti sono solo racconti ma per Vasja no, lei vede questi demoni, può parlare con lo spirito della casa, con quello del lago e dei cavalli, da loro impara molte cose ma soprattutto comprende che queste creature magiche sono indispensabili per il benessere del villaggio. </span></div><div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;"><span style="font-size: 12pt;">Quando la matrigna e il prete iniziano a proibire i riti tradizionali, l'equilibrio magico si spezza e una grande oscurità inizia a calare sulla foresta. <a name='more'></a></span></div><div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;"><span style="font-size: 12pt;">Vasilisa è l'unica che può salvare il suo villaggio ma non dovrà combattere solo con il male che avanza ma anche con l'ignoranza e la crudeltà della gente. </span></div><div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;"><span style="font-size: 12pt;"><b>Ho amato tutto di questo romanzo che si è rivelato una bellissima storia, ricca di magia e di colpi di scena. </b></span></div><div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;"><span style="font-size: 12pt;"><b>L'ambientazione russa è protagonista tanto quanto Vasja, l'autrice racconta di inverni lunghi e glaciali, neve e tempeste, foreste stregate, demoni e creature del folklore russo, ho trovato tutto molto affascinante ed esotico. </b></span></div><div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;"><span style="font-size: 12pt;"><b>Vasilisa è la protagonista che fa per me, una ragazza con una magia unica, fortemente legata alla sua terra, alla sua famiglia e al valore delle antiche tradizioni, una donna indomita e selvaggia, sicura di sè e piena di vita. </b></span></div><div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;"><span style="font-size: 12pt;">La sua è una storia di ribellione, di rifiuto dei limiti imposti da una società maschilista, molti degli uomini presenti nella vita di Vasja cercheranno di imprigionare il suo spirito, intimoriti da tanta bellezza ma, Vasilisa combatterà per proteggere se stessa e la sua natura. </span></div><div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;"><span style="font-size: 12pt;"><b>"L'orso e l'usignolo" è un romanzo fantasy complesso, ricco di intrighi politici e religiosi, colpi di scena, una moltitudine di personaggi ben strutturati, il tutto impreziosito dal folklore russo e da una nota dark molto marcata nella parte finale. </b></span></div><div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;"><span style="font-size: 12pt;"><b>Inquietante e avvincente, mi ha tenuta incollata alle pagine, non vedo l'ora di leggere il seguito.
</b></span></div><div class="MsoNoSpacing" style="text-align: right;"><span style="font-size: 12pt;"><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiSMjfiKPUmYJ7HBZn7STpdYmInWfjQ9bjnS6d5Lfu6qPwLHb_w71-W3hgGCnnMGIWhVnhEBsTuuAEL9tY1qzhtY9LW9uJoAnHLLKSsttjmRaqM1FA5JUyVfB31Qt98y_u6oZ7yGfZP3A_JIYOyodk63fZF9sBNfcXx0x8p1b0B8cEKQjRlpXKUsRTi/s690/Screenshot_2022-12-09-17-22-15-438.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" data-original-height="309" data-original-width="690" height="89" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiSMjfiKPUmYJ7HBZn7STpdYmInWfjQ9bjnS6d5Lfu6qPwLHb_w71-W3hgGCnnMGIWhVnhEBsTuuAEL9tY1qzhtY9LW9uJoAnHLLKSsttjmRaqM1FA5JUyVfB31Qt98y_u6oZ7yGfZP3A_JIYOyodk63fZF9sBNfcXx0x8p1b0B8cEKQjRlpXKUsRTi/w200-h89/Screenshot_2022-12-09-17-22-15-438.jpg" width="200" /></a></div><br /><b><br /></b></span></div>
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<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /></div><br />I libri di Cristinahttp://www.blogger.com/profile/05148825721859002829noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-6234447492249071158.post-36889443813149171722022-12-23T11:27:00.003+01:002023-04-09T09:36:43.172+02:00"La stella del mattino" di Knausgård<p style="text-align: center;"> </p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhKzEBBR7MoQ_g9Ggh1fnhfB1MMUSLW7JOvb_XSb3VBeza6E9dbMTlsR_hLEKidFZ-53KIZfAN5c___Kp7OAoApnhg2UWmyWvRNtamr39hyrCugMkWVCCuypqACoQay8Q35e7hmi8PFPyTel8c1puBXALC-rLcgg_gwT6sqwR2b9T5L5PJFHprVBRmI/s3000/IMG_20221202_123907.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="3000" data-original-width="3000" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhKzEBBR7MoQ_g9Ggh1fnhfB1MMUSLW7JOvb_XSb3VBeza6E9dbMTlsR_hLEKidFZ-53KIZfAN5c___Kp7OAoApnhg2UWmyWvRNtamr39hyrCugMkWVCCuypqACoQay8Q35e7hmi8PFPyTel8c1puBXALC-rLcgg_gwT6sqwR2b9T5L5PJFHprVBRmI/w400-h400/IMG_20221202_123907.jpg" width="400" /></a></div><p></p>
<div align="center" class="MsoNoSpacing" style="text-align: center;">
<span style="font-size: 12pt;">Titolo: <b style="mso-bidi-font-weight: normal;">
La stella del mattino
</b> § Autrice: <b style="mso-bidi-font-weight: normal;">
Knausgård
</b> § Pagine: <b style="mso-bidi-font-weight: normal;">
666
</b><o:p></o:p></span></div>
<div align="center" class="MsoNoSpacing" style="text-align: center;">
<span style="font-size: 12pt;">Casa editrice: <b style="mso-bidi-font-weight: normal;">
Feltrinelli
</b>
§ Genere: <b style="mso-bidi-font-weight: normal;">
Narrativa nordica, Paranormale
</b><o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNoSpacing" style="text-align: center;">
<br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjCK3kAQX1Hemy0w6_LtgGKMZO_AOW0c4R_5M0rSVITxTcE-FJTk_vrbwSgNHlSru1Kufw91sLA2o40xW3mLVTbwDUDia5PcawANMISiuC-DTdlofEhYXlC-SmTBIkoUPKTrIoPDGkflnb6KLIWTzRGTmV6Pawah2TEfnurYkdQ4K3UBJXSmh2Eh3uP/s637/IMG_20221209_174319.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="333" data-original-width="637" height="167" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjCK3kAQX1Hemy0w6_LtgGKMZO_AOW0c4R_5M0rSVITxTcE-FJTk_vrbwSgNHlSru1Kufw91sLA2o40xW3mLVTbwDUDia5PcawANMISiuC-DTdlofEhYXlC-SmTBIkoUPKTrIoPDGkflnb6KLIWTzRGTmV6Pawah2TEfnurYkdQ4K3UBJXSmh2Eh3uP/s320/IMG_20221209_174319.jpg" width="320" /></a></div><br />
<div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;">
<span style="font-size: 12pt;">
In una lunga notte d’agosto, Arne e Tove sono con i figli nella loro casa estiva nel sud della Norvegia. Kathrine, pastora della chiesa luterana, corre a casa dopo un seminario sulla Bibbia, tormentata dal dubbio che il suo matrimonio sia finito. Il giornalista Jostein è fuori a bere, mentre sua moglie, Turid, un’infermiera in un ospedale psichiatrico, è di turno proprio quando uno dei pazienti scappa. Nel cielo, una stella enorme appare all’improvviso sfolgorante. Porta con sé un misterioso senso di presentimento. Iniziano ad accadere cose strane: centinaia di granchi si ammassano sulla strada mentre Arne guida di notte; Jostein riceve una telefonata su una band death metal trovata brutalmente assassinata durante un rituale satanico; Kathrine celebra un servizio funebre per un uomo che ha incontrato all’aeroporto, ma è davvero morto?
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<img border="0" src="https://i.imgur.com/YSkCsKS.png" style="border: none; box-shadow: none;" /></span></center>
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<div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;">
<span style="font-size: 12pt;">
"La stella del mattino" è il romanzo più strano che ho letto quest'anno, un libro che mi ha trascinata per più di seicento pagine e che, alla fine, mi ha lasciato la sensazione di non aver capito nulla! </span></div><div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;"><span style="font-size: 12pt;">Il romanzo di Knausgård ha una trama veramente interessante: in una calda e afosa serata di fine agosto appare una stella nuova nel cielo, fenomeno naturale o no, questa apparizione sembra avere un'influenza sulla vita delle creature viventi. </span></div><div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;"><span style="font-size: 12pt;">Nel corso delle pagine seguiamo nove personaggi durante la fatidica giornata dell'apparizione e nel giorno successivo. </span></div><div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;"><span style="font-size: 12pt;"><b>Tutto è molto coinvolgente, succedono molte cose: visioni, allucinazioni, eventi naturali inspiegabili e molto altro ma, ad un certo punto, si ha la sensazione che la storia non arrivi da nessuna parte! </b></span></div><div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;"><span style="font-size: 12pt;"><b>Infatti, il romanzo si chiude con un nuovo inizio e il lettore comprende di aver avuto tra le mani un primo volume. </b></span></div><div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;"><span style="font-size: 12pt;"><b>"La stella del mattino" sembra essere una lunga e corposa introduzione a qualcosa che deve ancora avvenire. <a name='more'></a></b></span></div><div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;"><span style="font-size: 12pt;">Ovviamente non ho la certezza che sia così, l'autore ha scritto molti romanzi e tutti fanno parte di serie, inoltre sembra che Knausgård abbia inserito in questo romanzo molti riferimenti ad un altro suo libro, "A time for everything", mai tradotto in Italia. </span></div><div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;"><span style="font-size: 12pt;">Se tutto ciò non basta, vi posso dire che <b>tutte le story line non hanno una conclusione</b>, restano in sospeso, alcuni personaggi li seguiamo per un solo capitolo e poi spariscono, <b>è stato veramente frustrante scoprire solo alla fine che manca una fine! </b></span></div><div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;"><span style="font-size: 12pt;">Questo, purtroppo, ha cambiato irrimediabilmente la mia opinione nei confronti del romanzo. </span></div><div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;"><span><span style="font-size: 12pt;">Non mi sento di bocciarlo completamente perché ci sono moltissimi elementi positivi, </span><b style="font-size: 12pt;">Knausgård ha una scrittura ipnotica e riesce a entrare così bene nella psiche dei suoi personaggi che il lettore si immedesima immediatamente con loro e rimane </b><b>coinvolto</b><b style="font-size: 12pt;"> in quello che gli accade.</b><span style="font-size: 12pt;"> </span></span></div><div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;"><span><span style="font-size: 12pt;">Con poche pagine l'autore traccia un profilo completo delle varie persone con tanto di ricordi e aneddoti. </span></span></div><div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;"><span><span style="font-size: 12pt;">Altro elemento positivo è che, a poco a poco, ci si accorge di come <b>nulla sia casuale, il libro è ricchissimo di simboli, riferimenti biblici e filosofici</b>, lo stesso numero delle pagine, 666, non è un caso. </span></span></div><div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;"><span><span style="font-size: 12pt;"><b>La tematica principale del romanzo è il legame tra la vita e la morte</b>, Knausgård la indaga da molteplici punti di vista, proponendoci riflessioni di tipo religioso, teologico, mitologico e filosofico.</span></span></div><div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;"><span><span style="font-size: 12pt;">La stella è l'elemento che distrugge l'equilibrio naturale tra questi due mondi, il velo si solleva e iniziano ad accadere cose strane, i primi a rendersene conto sono l'individui che </span>vivono<span style="font-size: 12pt;"> sull'orlo della follia come gli </span>psichiatrici<span style="font-size: 12pt;">, o quelli che lavorano a contatto con la morte come infermieri, medici e sacerdoti. </span></span></div><div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;"><span><span style="font-size: 12pt;">Ma, un'altra forza serpeggia tra gli uomini: il male che, silenzioso, s'insinua nelle vite delle persone e mette in moto ingranaggi a lungo sopiti. </span></span></div><div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;"><span><span style="font-size: 12pt;"><b>"La stella del mattino" è un romanzo che mi ha catturata fin da subito, nonostante alcune riflessioni teologiche e filosofiche un po' prolisse, la storia coinvolge e le situazioni che si creano intrigano e inquietano il lettore ma, la mancanza di un finale mi ha veramente infastidita! </b></span></span></div><div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;"><span><span style="font-size: 12pt;"><b>Forse uscirà un seguito, forse lo leggerò, chissà.</b></span></span></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgb9x7LynA9N4QQpR60xp9x0Vq8h3Z9ObjJcNT-KSmDyfS_MPHc9AVeNrzi6SEACAIa4dzI2bW9_zhamWS5vP1m-vlceKilXM3WSt-AzBgI8uyC8YJVAglC493ywU7krlp7OVMe0jkywEdcA6H6tFsn3znV_pi1eXTlZUVazxqBMnw_Y9dV0w0f02mL/s690/Screenshot_2022-12-09-17-22-15-438.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" data-original-height="309" data-original-width="690" height="89" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgb9x7LynA9N4QQpR60xp9x0Vq8h3Z9ObjJcNT-KSmDyfS_MPHc9AVeNrzi6SEACAIa4dzI2bW9_zhamWS5vP1m-vlceKilXM3WSt-AzBgI8uyC8YJVAglC493ywU7krlp7OVMe0jkywEdcA6H6tFsn3znV_pi1eXTlZUVazxqBMnw_Y9dV0w0f02mL/w200-h89/Screenshot_2022-12-09-17-22-15-438.jpg" width="200" /></a></div>
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<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /></div><br />I libri di Cristinahttp://www.blogger.com/profile/05148825721859002829noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-6234447492249071158.post-78922085657882159092022-12-19T17:33:00.002+01:002023-04-09T09:37:01.118+02:00"Una dote di sangue" di S.T. Gibson<p style="text-align: center;"> </p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEga_7BQv6zUZMzCsu1GxRrp5V6cv-aINZCCdO-BzISbmG1ZaXAvPsHjpcEoXTW1Rg2_YRvzt61LZm_-23lUdWZ9WmJ5T_JDMCpyNMC9Gzk4GVAdmoAa4b5fQZiDNOKvJb6u1PBmPEdSJ4p4-Be0lFwn7Z54kM1PjeZ1hy1ht31VQnf01xqg0ZVtxGC2/s3000/IMG_20221202_123202.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="3000" data-original-width="3000" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEga_7BQv6zUZMzCsu1GxRrp5V6cv-aINZCCdO-BzISbmG1ZaXAvPsHjpcEoXTW1Rg2_YRvzt61LZm_-23lUdWZ9WmJ5T_JDMCpyNMC9Gzk4GVAdmoAa4b5fQZiDNOKvJb6u1PBmPEdSJ4p4-Be0lFwn7Z54kM1PjeZ1hy1ht31VQnf01xqg0ZVtxGC2/w400-h400/IMG_20221202_123202.jpg" width="400" /></a></div><p></p>
<div align="center" class="MsoNoSpacing" style="text-align: center;">
<span style="font-size: 12pt;">Titolo: <b style="mso-bidi-font-weight: normal;">
Una dote di sangue
</b> § Autrice: <b style="mso-bidi-font-weight: normal;">
S.T. Gibson
</b> § Pagine: <b style="mso-bidi-font-weight: normal;">
336
</b><o:p></o:p></span></div>
<div align="center" class="MsoNoSpacing" style="text-align: center;">
<span style="font-size: 12pt;">Casa editrice: <b style="mso-bidi-font-weight: normal;">
Mondadori
</b>
§ Genere: <b style="mso-bidi-font-weight: normal;">
Horror
</b><o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNoSpacing" style="text-align: center;">
<br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhtEUK7Sqd0MUH57zVTS6RytBL6y8MtmY8e86XcW2hZBFLYMeE1r4g07JKksqsbOSaw8xdsdNSCh0sQBBvJNpJ7XR88J8JRV5Ql9xX4P5rnYI6wpq682bV_QiT3KPML6V_mctjAX3_uXrkp_mTFAR368RMm5F1WA5pOzvdK-AJmvy0DPeKhynmUKGd6/s827/IMG_20221209_174419.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="333" data-original-width="827" height="129" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhtEUK7Sqd0MUH57zVTS6RytBL6y8MtmY8e86XcW2hZBFLYMeE1r4g07JKksqsbOSaw8xdsdNSCh0sQBBvJNpJ7XR88J8JRV5Ql9xX4P5rnYI6wpq682bV_QiT3KPML6V_mctjAX3_uXrkp_mTFAR368RMm5F1WA5pOzvdK-AJmvy0DPeKhynmUKGd6/s320/IMG_20221209_174419.jpg" width="320" /></a></div><div class="MsoNoSpacing" style="text-align: center;"><br /></div>
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<span style="font-size: 12pt;">
Gli uomini che hanno ucciso la sua famiglia e bruciato la sua casa l'hanno lasciata a terra agonizzante, vittima di una guerra che nessuno ricorda più. Ma un misterioso straniero riccamente vestito la trova, la salva a un soffio dalla morte e le dona una nuova vita e un nuovo nome: Constanta, colei che è determinata a vivere. È così che la figlia del fabbro di un villaggio della Romania medievale diventa la sposa perfetta per un re immortale. Insieme attraversano i secoli e i paesi, da Vienna alla Spagna, da Pietrogrado a Parigi. Quando però lui coinvolge nella sua rete di passioni e inganni anche una machiavellica gentildonna e un attore squattrinato, Constanta inizia a capire che il suo amato è capace di atti orribili. E dopo essersi alleata con i suoi consorti di sangue – la bellissima Magdalena, il brillante Alexi – inizia a svelare gli oscuri segreti del marito. Constanta si ritrova a scegliere tra libertà e amore. Ma i legami costruiti con il sangue possono essere spezzati solo dalla morte.
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<img border="0" src="https://i.imgur.com/YSkCsKS.png" style="border: none; box-shadow: none;" /></span></center>
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Cosa c'è di meglio di una storia di vampiri ben scritta? Assolutamente niente! </span></div><div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;"><span style="font-size: 12pt;">Anche con questo romanzo sono andata sul sicuro, diciamo che avevo voglia di libri oscuri e mi sono buttata su titoli che mi ispiravano molto e che sapevo mi avrebbero dato soddisfazione. </span></div><div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;"><span style="font-size: 12pt;"><b>"Una dote di sangue" è una riscrittura molto interessante del mito di Dracula</b>, all'interno della storia il suo nome non viene mai pronunciato ma non ci sono dubbi in merito. </span></div><div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;"><span><span style="font-size: 12pt;"><b>U</b></span><b style="font-size: 12pt;">no degli elementi di forza di questo romanzo è, sicuramente, il punto di vista della narrazione infatti, non si tratta del solito vampiro e nemmeno di una donna umana succube e completamente affascinata ma, è quello di una vampira che riesce a </b><b>sopravvivere</b><b style="font-size: 12pt;"> a una relazione malata.</b><span style="font-size: 12pt;"> </span></span></div><div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;"><span><span style="font-size: 12pt;">La vicenda ha inizio su un campo di battaglia, la nostra protagonista è gravemente ferita e sta morendo quando, in un </span>turbine<span style="font-size: 12pt;"> nero, arriva l'oscuro signore che le donerà una nuova vita e un nuovo nome: Costanta. <a name='more'></a></span></span></div><div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;"><span><span style="font-size: 12pt;">Nelle prime pagine, il flusso di pensieri della giovane vampira è confuso e ingarbugliato, si ha l'impressione di avere davanti una mente folle, sconvolta dal dolore e dalla paura ed è proprio in questo terreno che Dracula impianterà i semi della dipendenza e dell'ossessione. </span></span></div><div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;"><span><span style="font-size: 12pt;"><b>Costanta, senza rendersene conto, scambia un persecutore per un salvatore, ritrovandosi intrappolata in una relazione tossica! </b></span></span></div><div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;"><span><span style="font-size: 12pt;">L'autrice è bravissima nel raccontare l'evoluzione di Costanta, la sua lenta presa di coscienza, l'insinuarsi del sospetto fino al sopraggiungere della comprensione che, come un lampo, mette in luce l'oscurità e la cattiveria dell'amato marito, le sue manipolazioni mentali e la violenza psicologica. </span></span></div><div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;"><span><span style="font-size: 12pt;">Da quel momento nulla sarà più come prima, non è più possibile chiudere gli occhi e far finta di non vedere. </span></span></div><div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;"><span><span style="font-size: 12pt;"><b>Altro elemento vincente è la figura del vampiro che, finalmente, ritrova una sua identità storica e antropologica, in "Una dote di sangue" ritroviamo i cari vampiri dei classici gotici: creature oscure, sensuali, ammaliatrici e spesso crudeli, anime tormentate assetate di sangue, conoscenza e umanità.</b></span></span></div><div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;"><span><span style="font-size: 12pt;"><b>Infatti, in questo romanzo Dracula è colui che succhia la vita dei suoi prigionieri annullando la loro personalità</b>, non per niente, la vittima viene ribattezzata con un nuovo nome che va a eliminare tutto ciò che c'era prima del fatidico incontro. </span></span></div><div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;"><span><span style="font-size: 12pt;"><b>Nonostante in questo romanzo non accada nulla di particolare mi sono sentita travolta dalla storia di Costanta, l'autrice mette in luce le caratteristiche di una relazione malata</b>, la violenza non è mai fisica ma psicologica e subdola, la vittima viene, a poco a poco, isolata da tutto e da tutti così che le risulti impossibile chiedere aiuto e veda il proprio carnefice come l'unica salvezza. </span></span></div><div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;"><span><span style="font-size: 12pt;"><b>"Una dote di sangue" è un racconto carico di un'atmosfera antica, sensuale e conturbante, caratterizzato da una prosa densa e suntuosa, è il viaggio doloroso di una donna che cerca di riconquistare la propria libertà, un libro diverso dal solito ma molto valido.
</b></span></span></div>
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<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /></div><br />I libri di Cristinahttp://www.blogger.com/profile/05148825721859002829noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-6234447492249071158.post-42954902026861639882022-12-15T07:27:00.002+01:002023-04-09T09:37:12.050+02:00[Classici] "La donna in nero" di Susan Hill<p style="text-align: center;"> </p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEillYQcUu_RiNTaEfp0Lxr12vEZN7QQe1gmRHaNfhSmBrVxcIk_VfwtOAptxCbFctcOwqWKKp6kRlhNlP1rjWjNNZZ4vXY7nuBhdx6wldW51_octWs-Lpk_90KCsUu-JPGBLQ_DXImCepYsaPjOdlUzlnNku2CT38Ny7HmvDgh65iJLQ6M1_pgzdpnQ/s3000/IMG_20221125_155345.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="3000" data-original-width="3000" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEillYQcUu_RiNTaEfp0Lxr12vEZN7QQe1gmRHaNfhSmBrVxcIk_VfwtOAptxCbFctcOwqWKKp6kRlhNlP1rjWjNNZZ4vXY7nuBhdx6wldW51_octWs-Lpk_90KCsUu-JPGBLQ_DXImCepYsaPjOdlUzlnNku2CT38Ny7HmvDgh65iJLQ6M1_pgzdpnQ/w400-h400/IMG_20221125_155345.jpg" width="400" /></a></div><p></p>
<div align="center" class="MsoNoSpacing" style="text-align: center;">
<span style="font-size: 12pt;">Titolo: <b style="mso-bidi-font-weight: normal;">
La donna in nero
</b> § Autrice: <b style="mso-bidi-font-weight: normal;">
Susan Hill
</b> § Pagine: <b style="mso-bidi-font-weight: normal;">
288
</b><o:p></o:p></span></div>
<div align="center" class="MsoNoSpacing" style="text-align: center;">
<span style="font-size: 12pt;">Casa editrice: <b style="mso-bidi-font-weight: normal;">
Mondadori
</b>
§ Genere: <b style="mso-bidi-font-weight: normal;">
Horror, Ghost story, Gotico
</b><o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNoSpacing" style="text-align: center;">
<br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgJYsLmkBgCEjrVhpJeLmDZp9RgkdcP_73wDDJMRU5q6VjGRFrLHmpP5kybUfvJ5uRX3oxo-C-nQI3jh8sNTzR3sXJBvblyNklwlPIi_WfoD9Xf5ONSs1sHQ-EUOEK8GeYQuhaRpOY4sE9HNXjcwMlT5ASOWRZd-g2IRRXSnO-w8Qr5rIWSDtuv8tvS/s745/IMG_20221209_174401.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="335" data-original-width="745" height="144" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgJYsLmkBgCEjrVhpJeLmDZp9RgkdcP_73wDDJMRU5q6VjGRFrLHmpP5kybUfvJ5uRX3oxo-C-nQI3jh8sNTzR3sXJBvblyNklwlPIi_WfoD9Xf5ONSs1sHQ-EUOEK8GeYQuhaRpOY4sE9HNXjcwMlT5ASOWRZd-g2IRRXSnO-w8Qr5rIWSDtuv8tvS/s320/IMG_20221209_174401.jpg" width="320" /></a></div><br />
<div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;">
<span style="font-size: 12pt;">
Arthur Kipps, giovane avvocato londinese, viene incaricato di gestire l'eredità e presenziare al funerale della signora Alice Drablow, l'unica abitante di Eel Marsh House. L'antica dimora si erge in fondo a un sentiero percorribile solo con la bassa marea, immersa nella nebbia e nel mistero; ma ciò non basta a spaventare Arthur. E solo quando al funerale scorge una giovane donna vestita di nero che un sottile senso di inquietudine inizia a pervaderlo. Una sensazione che diventa via via più pressante quando, a Eel Marsh House, Arthur rivede l'apparizione, mentre gli abitanti del luogo si mostrano sempre più reticenti a parlare di quella figura misteriosa, e dei suoi veri scopi. Nonostante questi oscuri presentimenti, Arthur decide di portare a termine il suo incarico e, per mettere ordine tra i documenti di Alice, trascorre la notte nella casa. Una decisione di cui presto si pentirà.
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<img border="0" src="https://i.imgur.com/YSkCsKS.png" style="border: none; box-shadow: none;" /></span></center>
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<div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;">
<span style="font-size: 12pt;">
Ammetto che, con questa lettura, sono andata a colpo sicuro, adoro le storie di fantasmi ambientate nella cara vecchia Inghilterra quindi, "La donna in nero" è proprio nella mia confort zone! </span></div><div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;"><span style="font-size: 12pt;">E' la Vigilia di Natale e, Arthur Kipps siede intorno al camino con la famiglia, come da tradizione i figli narrano racconti di fantasmi ma, nel passato del signor Kipps, c'è una storia oscura e inquietante che preme per tornare a galla. </span></div><div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;"><span style="font-size: 12pt;">Arthur decide che è arrivato il momento di affrontare i demoni che infestano i suoi ricordi e, presa carta e penna, inizia a scrivere di quando, era un giovane e ingenuo avvocato londinese, che venne mandato a gestire la documentazione e l'eredità della defunta signora Alice Drablow, l'unica abitante di Eal Marsh House. </span></div><div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;"><span style="font-size: 12pt;">Pieno di entusiasmo, Arthur parte per raggiungere lo sperduto paesino sul mare del Nord, non sapendo che questo viaggio avrebbe cambiato per sempre la sua vita. <a name='more'></a></span></div><div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;"><span style="font-size: 12pt;">Eal Marsh House è un'antica dimora che si erge oscura e solitaria in mezzo alle paludi marine, un sentiero percorribile solo con la bassa marea la collega alla terra ferma ma, c'è di più, la casa nasconde un terribile segreto: una donna vestita di nero infesta le sue stanze. </span></div><div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;"><span style="font-size: 12pt;">In paese nessuno ne parla ma il giovane e razionale avvocato non vuole credere alle dicerie e decide di portare a termine l'incarico a tutti i costi, infervorato da questo spirito battagliero, dormirà nella casa convinto di poter sistemare i documenti e andarsene al più presto. </span></div><div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;"><span style="font-size: 12pt;">Le cose, ovviamente, non andranno come previsto. </span></div><div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;"><span style="font-size: 12pt;"><b>"La donna in nero" è un romanzo gotico ben scritto, piacevole e di grande intrattenimento. </b></span></div><div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;"><span style="font-size: 12pt;"><b>La storia non ha nulla di particolarmente originale ma sa regalare una leggera suspance e qualche brividino. </b></span></div><div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;"><span style="font-size: 12pt;"><b>L'elemento vincente è l'ambientazione, se questa storia fosse avvenuta in un luogo diverso non avrebbe avuto lo stesso impatto sul lettore. </b></span></div><div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;"><span style="font-size: 12pt;">Immaginate una casa alta e diroccata, come una vecchia torre oscura che si eleva dalla palude nebbiosa, dove l'unico rumore è il vento tra i canneti e lo sciacquattare dell'acqua sulle sponde. </span></div><div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;"><span style="font-size: 12pt;">Immaginate queste stanze tetre, vecchie e marcescenti, le luci basse e giallognole, il freddo che si insinua ovunque ora, pensate di passarvi la notte in solitudine e di iniziare a sentire una presenza malvagia intorno a voi, probabilmente non sareste così tranquilli. </span></div><div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;"><span style="font-size: 12pt;"><b>Eal Marsh House è la vera protagonista di questa storia. </b></span></div><div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;"><span style="font-size: 12pt;"><b>Consigliato a tutti gli appassionati di fantasmi ma anche a tutti quelli che cercano una storia horror ma non troppo. </b></span></div><div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;"><span style="font-size: 12pt;"><b>Il finale mi è piaciuto molto, inaspettato e inquietante, mi ha lasciata di sasso, la conclusione perfetta per una storia di fantasmi.
</b></span></div>
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<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /></div><br />I libri di Cristinahttp://www.blogger.com/profile/05148825721859002829noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6234447492249071158.post-51517423404016393772022-12-09T11:26:00.001+01:002023-04-09T09:37:27.108+02:00"Le strane storie di Fukiage" di Banana Yoshimoto<p style="text-align: center;"> </p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi7GTsXK_vicx2ApGPxyhgayr0PWJkJks8vAAsY51iuX4Ne0wfWayraa-huMQerQMK9myEY4LntIuI1-ritR2AOhyvN0IezyWU1G8eHZqMyVcdwdcGXMwdwyDqNr8cd4UTYWxUhc783pyMT28rbkdZRhkrn_JkbMTjjmawVXq0vO8iq98maWiCLOdih/s3000/IMG_20221014_110109.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="3000" data-original-width="3000" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi7GTsXK_vicx2ApGPxyhgayr0PWJkJks8vAAsY51iuX4Ne0wfWayraa-huMQerQMK9myEY4LntIuI1-ritR2AOhyvN0IezyWU1G8eHZqMyVcdwdcGXMwdwyDqNr8cd4UTYWxUhc783pyMT28rbkdZRhkrn_JkbMTjjmawVXq0vO8iq98maWiCLOdih/w400-h400/IMG_20221014_110109.jpg" width="400" /></a></div><p></p>
<div align="center" class="MsoNoSpacing" style="text-align: center;">
<span style="font-size: 12pt;">Titolo: <b style="mso-bidi-font-weight: normal;">
Le strane storie di Fukiage
</b> § Autrice: <b style="mso-bidi-font-weight: normal;">
Banana Yoshimoto
</b> § Pagine: <b style="mso-bidi-font-weight: normal;">
160
</b><o:p></o:p></span></div>
<div align="center" class="MsoNoSpacing" style="text-align: center;">
<span style="font-size: 12pt;">Casa editrice: <b style="mso-bidi-font-weight: normal;">
Feltrinelli
</b>
§ Genere: <b style="mso-bidi-font-weight: normal;">
Narrativa giapponese
</b><o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;">
<span style="font-size: 12pt;">
Mimi e Kodachi sono due sorelle gemelle cresciute nella cittadina di Fukiage. Allevate da una coppia di amici dei genitori perché in un incidente stradale il padre è rimasto ucciso e la madre giace tuttora in coma, compiuti i diciotto anni decidono di trasferirsi a T?ky?, dove vivono una vita tranquilla, ciascuna intenta a inseguire le proprie inclinazioni. All'improvviso, però, Kodachi svanisce nel nulla. Mimi va a cercarla e torna a Fukiage, dove incontra personaggi misteriosi e scopre verità e leggende bizzarre sulla propria famiglia e su se stessa. Dove è finita Kodachi? Ritornerà? Si risveglierà la loro mamma? Una storia di amore e di sofferenza, di solitudine e spaesamento.
</span></div>
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<img border="0" src="https://i.imgur.com/YSkCsKS.png" style="border: none; box-shadow: none;" /></span></center>
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<span style="font-size: 12pt;">
Mimi e Kodachi sono due gemelle particolari, sono nate a Fukiage un luogo magico e misterioso e hanno dei doni molto speciali, solo che ancora non lo sanno. </span></div><div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;"><span style="font-size: 12pt;">Quando Kodachi scompare, Mimi non ha dubbi: la sorella deve essere tornata a Fukiage per salvare la madre. </span></div><div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;"><span style="font-size: 12pt;">Le due ragazza vivono nel dolore della perdita dei loro genitori, quando erano molto piccoli un incidenti provocò la morte del padre e la malattia della madre che finì in coma. </span></div><div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;"><span style="font-size: 12pt;">Ma cosa avrà fatto Kodachi per raggiungere la madre nel mondo del sonno? </span></div><div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;"><span style="font-size: 12pt;">Mimi si recherà a Fukiage dopo molti anni di lontananza e, nel cercare la sorella,<b> compirà un viaggio ben più importante: la ricerca di se stessa. <a name='more'></a></b></span></div><div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;"><span style="font-size: 12pt;">Mimi è una giovane donna insicura, i misteri sulle proprie origini e la perdita dei genitori hanno riempito il suo cuore di paure e preoccupazioni. </span></div><div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;"><span style="font-size: 12pt;">In un vortice di nuovi incontri, creature magiche e piccole avventure, Mimi riuscirà a fare chiarezza nella propria vita. </span></div><div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;"><span style="font-size: 12pt;"><b>Banana Yoshimoto crea un romanzo introspettivo ricco di magia e suggestione, ci immergiamo pagina dopo pagina in un mondo onirico popolato di sogni, esseri straordinari e fenomeni sorprendenti, qui seguiamo il flusso di pensieri di Mimi che, finalmente, comprende i suoi doni e i suoi poteri riuscendo così, ad affrontare il lutto e ad accettare la perdita dell'infanzia e dei genitori. </b></span></div><div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;"><span style="font-size: 12pt;"><b>Con quella sensazione di leggera sospensione tipica dei libri della Yoshimoto camminiamo in questa cittadina incantata con Mimi, sentiamo le sue paure e il suo dolore ma anche la sua gioia e il grande amore per la famiglia. </b></span></div><div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;"><span style="font-size: 12pt;"><b>Un romanzo delicato e limpido che ho apprezzato molto. Consigliato.
</b></span></div>
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<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /></div><br />I libri di Cristinahttp://www.blogger.com/profile/05148825721859002829noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6234447492249071158.post-79549393841626482482022-12-07T07:13:00.003+01:002023-04-09T09:37:45.154+02:00[Classici] "Il buio oltre la siepe" di Harper Lee<p style="text-align: center;"> </p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj8Q0REy-QgRk9o1vmddbUG-bzL6Sx0h6cQJz2QcoQ2wKSyFKBh9gHpdZmn8igWrjwQAPsNZAk4iFaM9b9d6LGDjDYqOyGoPvQAkQpYqZXVqTfA-jPGoAYjwP2T7Tg-KAYWu4UO-9dyEoGr3GtYpJip1fBptMK_1p2UXRh0dYSP8zoTBICnNLodgfwZ/s1080/png_20221126_132234_0000.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1080" data-original-width="1080" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj8Q0REy-QgRk9o1vmddbUG-bzL6Sx0h6cQJz2QcoQ2wKSyFKBh9gHpdZmn8igWrjwQAPsNZAk4iFaM9b9d6LGDjDYqOyGoPvQAkQpYqZXVqTfA-jPGoAYjwP2T7Tg-KAYWu4UO-9dyEoGr3GtYpJip1fBptMK_1p2UXRh0dYSP8zoTBICnNLodgfwZ/w400-h400/png_20221126_132234_0000.jpg" width="400" /></a></div><p></p>
<div align="center" class="MsoNoSpacing" style="text-align: center;">
<span style="font-size: 12pt;">Titolo: <b style="mso-bidi-font-weight: normal;">
Il buio oltre la siepe
</b> § Autrice: <b style="mso-bidi-font-weight: normal;">
Harper Lee
</b> § Pagine: <b style="mso-bidi-font-weight: normal;">
352
</b><o:p></o:p></span></div>
<div align="center" class="MsoNoSpacing" style="text-align: center;">
<span style="font-size: 12pt;">Casa editrice: <b>Mondadori</b></span><b style="font-size: 12pt; mso-bidi-font-weight: normal;"> </b><span style="font-size: 12pt;">§ Genere: </span><b style="font-size: 12pt; mso-bidi-font-weight: normal;">
Narrativa americana, Classici</b></div>
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<br /></div>
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<span style="font-size: 12pt;">
In una sonnolenta cittadina del profondo Sud degli Stati Uniti l'avvocato Atticus Finch è incaricato della difesa d'ufficio di un afroamericano accusato di aver stuprato una ragazza bianca. Riuscirà a dimostrarne l'innocenza, ma l'uomo sarà ugualmente condannato a morte. Questo, in poche righe, l'episodio centrale di un romanzo che da quando è stato pubblicato, oltre cinquant'anni fa, non ha più smesso di appassionare non soltanto i lettori degli Stati Uniti, ma quelli di tutti i paesi del mondo dove è stato tradotto. Non si esagera dicendo che non c'è americano che non l'abbia letto da bambino o da adolescente e che non l'abbia consigliato a figli e nipoti. Eppure non è un libro per ragazzi, ma un affresco colorito e divertente della vita nel Sud ai tempi delle grandi piantagioni di cotone, dei braccianti neri che le coltivavano, delle cuoche di colore che allevavano i figli dei discendenti delle grandi famiglie dell'Ottocento, della white trash, i "bianchi poveri" abbrutiti e alcolizzati; e anche, purtroppo, delle sentenze sommarie di giurie razziste e degli ultimi linciaggi americani della storia. Quale il segreto della forza di questo libro? La sua voce narrante, che è quella della piccola Scout, la figlia di Atticus, una Huckleberry Finn in salopette (dire "in gonnella" sarebbe inesatto, perché Scout è una maschiaccia impertinente e odia vestirsi da donna) che, ora sola ora in compagnia del fratello maggiore e del loro amico più caro (ispirato all'autrice dal suo amico d'infanzia Truman Capote), ci racconta la storia di Maycomb, Alabama, della propria famiglia, delle pettegole signore della buona società che vorrebbero farla diventare una di loro, di bianchi e neri per lei tutti uguali, e della vana battaglia paterna per salvare la vita di un innocente.
</span></div>
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<img border="0" src="https://i.imgur.com/YSkCsKS.png" style="border: none; box-shadow: none;" /></span></center>
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Con un po' di ansia mi accingo a parlarvi di "Il buio oltre la siepe", un classico americano famosissimo e amatissimo. </span></div><div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;"><span style="font-size: 12pt;">Appena pubblicato, il libro riscosse un notevole successo e rimase primo in classifica per molti mesi, nel 1961 vinse il premio Pulitzer per la narrativa e, ancora oggi, è definito un capolavoro letterario. </span></div><div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;"><span style="font-size: 12pt;">Era da tempo che desideravo leggerlo ma, non so perché, ero convinta si trattasse di un romanzo molto pesante sia per scrittura che per tematiche. </span></div><div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;"><span style="font-size: 12pt;">Ora apro una piccola parentesi, dopo la tragica esperienza del GDL di "Una vita come tante", io e Laura, abbiamo deciso di creare un gruppetto molto più piccolo (poche lettrici ma molto buone) e di selezionare alcuni titoli che ritenevamo interessanti, da qui la decisione di leggere "Il buio oltre la siepe" e, meno male, perché l'ho amato! <a name='more'></a></span></div><div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;"><span style="font-size: 12pt;"><b>Il tema principale del romanzo è il razzismo ma c'è molto di più. </b></span></div><div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;"><span style="font-size: 12pt;">Attraverso gli occhi di Scout, una bambina di sette anni, ripercorriamo due anni di vita di Maycomb (per chi non lo sapesse questo paese non esiste), piccola città dell'Alabama nel "profondo Sud". </span></div><div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;"><span style="font-size: 12pt;"><b>Scout ci introduce al paese, descrivendoci la vita e la mentalità dei cittadini, i loro segreti e le tradizioni ma, soprattutto, ci mostra che ognuno di loro riveste un ruolo ben preciso, un'immagine pubblica difficile da scrollarsi di dosso. </b></span></div><div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;"><span style="font-size: 12pt;">Così conosciamo Atticus, il padre di Scout, un avvocato fuori dal comune che crede nella giustizia e che cresce i figli nel rispetto del prossimo e nella libertà di pensiero; la zitella Miss Moody, donna eccezionale e anticonformista che viene snobbata dalle signore "a modo" del paese; i Radley, famiglia emarginata sulla quale si racconta di tutto; lo sceriffo, la maestra e molti altri. </span></div><div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;"><span style="font-size: 12pt;"><b>"Il buio oltre la siepe" tratta il delicato tema del razzismo</b> infatti, Atticus deciderà di difendere Tom, un uomo di colore accusato ingiustamente di violenza carnale. </span></div><div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;"><span style="font-size: 12pt;">Atticus è consapevole di sfidare l'opinione pubblica e di mettere la propria famiglia in una situazione spiacevole ma, il suo senso di giustizia è più forte e, purtroppo, non si rende conto di quanto le persone possano essere malvage. </span></div><div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;"><span style="font-size: 12pt;"><b>Scout, con i suoi occhi di bambina, ci racconterà i vari eventi con grande semplicità e un pizzico di ingenuità. </b></span></div><div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;"><span style="font-size: 12pt;"><b>Da un lato ciò impedisce un approfondimento completo della vicenda che rimane un fatto marginale nella vita della piccola ma, dall'altra, questo punto di vista rende meno pesante la storia e le tematiche trattate. </b></span></div><div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;"><span style="font-size: 12pt;"><b>Ne "Il buio oltre la siepe" c'è veramente tanto su cui riflettere non solo il razzismo, questo libro parla di come la gente non voglia vedere oltre, di come sia comodo rimanere all'interno di regole sociali ingiuste solo per essere accettati, di ingiustizia, di sessismo e di maschilismo.</b> </span></div><div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;"><span style="font-size: 12pt;"><b>C'è tanto e infatti, è stata una lettura intensa, immersiva, molto bella ma anche dolorosa. </b></span></div><div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;"><span style="font-size: 12pt;"><b>Ho amato Atticus e Scout ma credo che ogni personaggio abbia un ruolo ben preciso all'interno della storia. La Harper traccia un quadro ricco e dettagliato di una tipica cittadina dell'America del Sud degli anni '60 chiamando in gioco elementi storici, sociali e psicologici. </b></span></div><div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;"><span style="font-size: 12pt;"><b>Da leggere assolutamente una volta nella vita.
</b></span></div>
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</center>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /></div><br />I libri di Cristinahttp://www.blogger.com/profile/05148825721859002829noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-6234447492249071158.post-3406082214127052892022-11-28T10:11:00.003+01:002023-04-09T09:37:59.710+02:00"Il popolo dell'autunno" di Ray Bradbury<p style="text-align: center;"> </p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgaAzxZfBeKmzXVhNkWAIxJDAbwMjyVEhAiisKqYFPxR1AUk6sX2gRYSDjhl1dGWRzvX7nQuyQudBA97f7p8Pje6clfcnZBPXUVyIxjC94KgybOxl6swSO0--Q_9Di4oCkovzX6OKv4tLgVIN9E8eZVigz03T_n5-T1d8RI63VO6Pnmb9Gf7VnKzEFV/s3000/IMG_20221105_132706.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="3000" data-original-width="3000" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgaAzxZfBeKmzXVhNkWAIxJDAbwMjyVEhAiisKqYFPxR1AUk6sX2gRYSDjhl1dGWRzvX7nQuyQudBA97f7p8Pje6clfcnZBPXUVyIxjC94KgybOxl6swSO0--Q_9Di4oCkovzX6OKv4tLgVIN9E8eZVigz03T_n5-T1d8RI63VO6Pnmb9Gf7VnKzEFV/w400-h400/IMG_20221105_132706.jpg" width="400" /></a></div><p></p>
<div align="center" class="MsoNoSpacing" style="text-align: center;">
<span style="font-size: 12pt;">Titolo: <b style="mso-bidi-font-weight: normal;">
Il popolo dell'autunno
</b> § Autrice: <b style="mso-bidi-font-weight: normal;">
Ray Bradbury
</b> § Pagine: <b style="mso-bidi-font-weight: normal;">
312
</b><o:p></o:p></span></div>
<div align="center" class="MsoNoSpacing" style="text-align: center;">
<span style="font-size: 12pt;">Casa editrice: <b style="mso-bidi-font-weight: normal;">
Mondadori
</b>
§ Genere: <b style="mso-bidi-font-weight: normal;">
Fantasy, Horror
</b><o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;">
<span style="font-size: 12pt;">
Green Town, anonimo centro dell'Illinois. Manca una settimana alla festa di Halloween, quando la sonnecchiosa cittadina viene sconvolta da un "carnevale nero". Un circo misterioso sembra promettere l'avverarsi di tutti i desideri, e l'eterna giovinezza. Saranno due amici tredicenni, James Nightshade e William Halloway, con tutta l'innocenza della loro età, a sconfiggere le forze del Male e a riscattare le anime dell'intera comunità. Ma impareranno anche troppo presto a fare i conti con i propri incubi. Capolavoro della moderna letteratura gotica, Il popolo dell'autunno riesce magistralmente a svelare il lato oscuro che ognuno di noi porta dentro. E a farci osservare il mondo con gli occhi liberi e indagatori di un bambino.
</span></div>
<div class="MsoNoSpacing" style="text-align: center;">
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<span style="font-size: 12pt;">
<img border="0" src="https://i.imgur.com/YSkCsKS.png" style="border: none; box-shadow: none;" /></span></center>
</div>
<div class="MsoNoSpacing" style="text-align: center;">
<span style="font-size: 12pt;"><b><i>
"Per questi esseri l'autunno è la stagione normale, l'unica stagione, e non c'è per loro altra scelta. Da dove vengono? Dalla polvere. Dove banno? Verso la tomba. E' sangue quello che scorre nelle loro vene? No: è il vento della notte." </i></b></span></div><div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;"><span style="font-size: 12pt;"><br /></span></div><div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;"><span style="font-size: 12pt;">Mancano pochi giorni ad Halloween quando, in città, arriva il misterioso luna park del signor Dark e del signor Cooger, giunge di notte su una strana locomotiva, è popolato da creature bizzare e nasconde un segreto oscuro. </span></div><div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;"><span style="font-size: 12pt;">Solo Will e Jim, amici inseparabili sulla soglia dell'adolescenza, capiscono che qualcosa di sinistro sta per accadere, il luna park li attira e, allo stesso tempo, li spaventa terribilmente. </span></div><div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;"><span style="font-size: 12pt;">Cosa nascondono il signor Dark e il signor Cooger dietro le luci scintillanti delle giostre? </span></div><div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;"><span style="font-size: 12pt;"><b>"Il popolo dell'autunno" è un romanzo unico, pioniere del genere horror fantastico, pone le basi per moltissime storie scritte successivamente. In questo libro Bradbury condensa molti temi: crescita, amicizia, perdita e rimpianto.</b> <a name='more'></a></span></div><div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;"><span style="font-size: 12pt;">La storia è ambientata in una cittadina americana poco prima di Halloween, l'estate è ormai giunta al termine e l'autunno avanza veloce portando con sè le sue atmosfere magiche e oscure. </span></div><div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;"><span style="font-size: 12pt;">Le pagine sono intrise di una malinconia dolce amara, come i pensieri dei vari personaggi che si trovano a combattere demoni interiori e paure. </span></div><div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;"><span style="font-size: 12pt;">Il desiderio di Jim di crescere, di lasciare la madre e la casa in cui si sente in trappola, di vivere libero da regole e aspettative lo lancia in una corsa forsennata verso l'età adulta, una corsa che Will non comprende e gli fa sentire l'amico sempre più lontano. </span></div><div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;"><span style="font-size: 12pt;">Ma Bradbury ci racconta anche la perdita della giovinezza, quella sensazione sconfortante di non aver realizzato i propri sogni e aver seminato il passato di rimpianti e desideri infranti. </span></div><div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;"><span style="font-size: 12pt;">Il luna park si nutre di tutto ciò, attira le anime tormentate della città per assaporare la loro tristezza, la paura e il desiderio. </span></div><div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;"><span style="font-size: 12pt;">Come si può sconfinggere questo circo maledetto di creature grottesche e tenebrose? </span></div><div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;"><span style="font-size: 12pt;">E anche qui <b>Bradbury introduce un tema importante e doloroso da affrontare: la capacità di accettare la vita così com'è, senza tristezza per il passato né paura per il futuro, vivendo nel qui e ora! </b></span></div><div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;"><span style="font-size: 12pt;"><b>"Il popolo dell'autunno" è un romanzo molto suggestivo, ricco di quelle atmosfere crepuscolari e oscure che tanto amo, la prosa poetica dona alla storia un senso di malinconia e sospensione, come se le vicende avvenissero nel mondo del sogno e non nella realtà. </b></span></div><div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;"><span style="font-size: 12pt;"><b>Le riflessioni che scaturiscono da questa lettura sono moltissime, è un viaggio struggente e doloroso ma bellissimo, un romanzo che mi ha incatata.
</b></span></div>
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<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /></div><br />I libri di Cristinahttp://www.blogger.com/profile/05148825721859002829noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-6234447492249071158.post-53421982704228707042022-11-09T18:38:00.003+01:002023-04-09T09:38:15.559+02:00"Tutti nella mia famiglia hanno ucciso qualcuno" Di Benjamin Stevenson<p style="text-align: center;"> </p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjn6FaZ3O_lmauB7F6k1qOIGE0xdJ7cirSr689pTiQzWItwknsTHROqaENYWWJ41WJI1AjQ4E2leKUAhF8-Ms3GPp2rFN8MNirNWwvOdoCvrI_BeKtQ-HGKO4GaifUFnnRNa2Kr7n6sNFfjM0Sipb3pAGaDwVzydPR8sfZYt-GwNftjq7D89xWd7_4S/s3000/IMG_20221014_105854.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="3000" data-original-width="3000" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjn6FaZ3O_lmauB7F6k1qOIGE0xdJ7cirSr689pTiQzWItwknsTHROqaENYWWJ41WJI1AjQ4E2leKUAhF8-Ms3GPp2rFN8MNirNWwvOdoCvrI_BeKtQ-HGKO4GaifUFnnRNa2Kr7n6sNFfjM0Sipb3pAGaDwVzydPR8sfZYt-GwNftjq7D89xWd7_4S/w400-h400/IMG_20221014_105854.jpg" width="400" /></a></div><p></p>
<div align="center" class="MsoNoSpacing" style="text-align: center;">
<span style="font-size: 12pt;">Titolo: <b style="mso-bidi-font-weight: normal;">
Tutti nella mia famiglia hanno ucciso qualcuno
</b> § Autrice: <b style="mso-bidi-font-weight: normal;">
Benjamin Stevenson
</b> § Pagine: <b style="mso-bidi-font-weight: normal;">
384
</b><o:p></o:p></span></div>
<div align="center" class="MsoNoSpacing" style="text-align: center;">
<span style="font-size: 12pt;">Casa editrice: <b style="mso-bidi-font-weight: normal;">
Feltrinelli
</b>
§ Genere: <b style="mso-bidi-font-weight: normal;">
Giallo
</b><o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;">
<span style="font-size: 12pt;">
A Ernie Cunningham le riunioni di famiglia non sono mai piaciute. Di sicuro c'entra il fatto che tre anni prima ha visto suo fratello Michael sparare a un uomo e lo ha denunciato, un oltraggio che non gli è ancora stato perdonato. Perché i Cunningham non sono una famiglia come le altre. C'è solo una cosa che li unisce: hanno tutti ucciso qualcuno. Ora hanno deciso di ritrovarsi per un'occasione speciale: trascorreranno un fine settimana in un resort di montagna per festeggiare l'uscita di prigione di Michael. Ma i Cunningham non sono tipi da stare in pantofole davanti al caminetto. Il giorno dell'arrivo di Michael, viene trovato il cadavere di un uomo. Ha le vie respiratorie ostruite dalla cenere, come se fosse morto in un incendio, ma non ha ustioni sul corpo. Mentre una bufera si abbatte sul resort isolandolo e la polizia brancola nel buio, spetterà a Ern capire se il colpevole è uno dei suoi familiari, prima che vengano uccisi.
</span></div>
<div class="MsoNoSpacing" style="text-align: center;">
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<img border="0" src="https://i.imgur.com/YSkCsKS.png" style="border: none; box-shadow: none;" /></span></center>
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<div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;">
<span style="font-size: 12pt;">
Prendete una famiglia fuori dall'ordinario e con parecchi problemi interpersonali, mettetela in uno chalet in montagna per un bel ritrovo e, improvvisamente, fate arrivare una tempesta che li bloccherà tutti insieme appassionatamente per più giorni, avrete così il giallo perfetto e parecchi morti! </span></div><div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;"><span style="font-size: 12pt;">I Cunningham sono una famiglia decisamente disfunzionale, piena di rancori e segreti ma hanno una cosa in comune: tutti, intenzionalmente o no, hanno ucciso qualcuno! </span></div><div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;"><span style="font-size: 12pt;">Con queste premesse e con la lista del "Decalogo del giallo perfetto" di Knox sotto mano, Benjamin Stevenson ha scritto un giallo avvincente che si avvicina molto ai classici del genere ma, lo fa con un tocco in più: un protagonista ironico e divertente. <a name='more'></a></span></div><div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;"><span style="font-size: 12pt;">Il nostro narratore, Ernest Cunningham, è la pecora nera della famiglia, tre anni prima ha testimoniato contro il fratello Michael accusato di omicidio, da allora la madre non gli rivolge più la parola e tutta la famiglia lo evita ma, la trama è molto più complessa di così e i legami che avvolgono i Cunningham lo sono ancora di più. </span></div><div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;"><span style="font-size: 12pt;">Ernest ci racconterà le vicende che delineeranno un weekend fuori dall'ordinario (tanti morti!), sarà il nostro investigatore, ci coinvolgerà nelle ricerche e ci svelerà indizi interessanti e lo farà con dark humor spiazzante e con grande ironia tanto che, anche nelle situazioni meno improbabili, riuscirà a strapparci qualche risata e, per finire, come ogni Poirot che si rispetti, riunirà tutti gli interessati e svelerà il grande segreto. </span></div><div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;"><span style="font-size: 12pt;">Quello di Stevenson è forse uno dei gialli più ricchi di cliché degli ultimi tempi, gli elementi classici del romanzo investigativo alla Agatha Christie ci sono tutti, compreso il finale assolutamente inaspettato. </span></div><div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;"><span style="font-size: 12pt;">Tutti i nodi vengono al pettine e il lettore conclude il romanzo con grande soddisfazione anche se, bisogna essere onesti, non ha capito praticamente niente, ha fatto supposizioni errate continuamente ed è stato condotto per mano alla soluzione dalla bravura dell'autore! </span></div><div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;"><span style="font-size: 12pt;">Un romanzo divertente e ironico, una scrittura scattante che rende tutto più scorrevole e, finalmente, un giallo con la "G" maiuscola che non cade nei soliti trucchetti dell'ultimo momento. </span></div><div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;"><span style="font-size: 12pt;">Cosa aspettate a conoscere la famiglia Cunningham?
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<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /></div><br />I libri di Cristinahttp://www.blogger.com/profile/05148825721859002829noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-6234447492249071158.post-42928712872367381542022-10-15T08:15:00.002+02:002023-04-09T09:38:24.634+02:00"Il rosmarino non capisce l'inverno" di Matteo Bussola<p style="text-align: center;"> </p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiVKSyngzh5VYe9N9R4hxjcjCpK4EAL70TFOE6b8pNbf0KDjLxTrpdmcDu6560EzzMpmJ1B_fipMOOpWKmzcCXMN9ojvg_qrZf2kTOvcPLQu9wgrb4MYOHc_cp66HaVRswlWgUu1u5Kc-XG_EvslBAdklEEsNXzuaCDqTEWtnQ9J1Tv-T6UTcLavAyQ/s3000/IMG_20220908_121154.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="3000" data-original-width="3000" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiVKSyngzh5VYe9N9R4hxjcjCpK4EAL70TFOE6b8pNbf0KDjLxTrpdmcDu6560EzzMpmJ1B_fipMOOpWKmzcCXMN9ojvg_qrZf2kTOvcPLQu9wgrb4MYOHc_cp66HaVRswlWgUu1u5Kc-XG_EvslBAdklEEsNXzuaCDqTEWtnQ9J1Tv-T6UTcLavAyQ/w400-h400/IMG_20220908_121154.jpg" width="400" /></a></div><p></p>
<div align="center" class="MsoNoSpacing" style="text-align: center;">
<span style="font-size: 12pt;">Titolo: <b style="mso-bidi-font-weight: normal;">
Il rosmarino non capisce l'inverno
</b> § Autrice: <b style="mso-bidi-font-weight: normal;">
Matteo Bussola
</b> § Pagine: <b style="mso-bidi-font-weight: normal;">
160
</b><o:p></o:p></span></div>
<div align="center" class="MsoNoSpacing" style="text-align: center;">
<span style="font-size: 12pt;">Casa editrice: <b style="mso-bidi-font-weight: normal;">
Einaudi
</b>
§ Genere: <b style="mso-bidi-font-weight: normal;">
Narrativa contemporanea
</b><o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;">
<span style="font-size: 12pt;">
Una donna sola che in tarda età scopre l'amore. Una figlia che lotta per riuscire a perdonare sua madre. Una ragazza che invece non vuole figli, perché non sopporterebbe il loro dolore. Una vedova che scrive al marito. Una sedicenne che si innamora della sua amica del cuore. Un'anziana che confida alla badante un terribile segreto. Le eroine di questo libro non hanno nulla di eroico, sono persone comuni, potrebbero essere le nostre vicine di casa, le nostre colleghe, nostra sorella, nostra figlia, potremmo essere noi. Fragili e forti, docili e crudeli, inquiete e felici, amano e odiano quasi sempre con tutte sé stesse, perché considerano l'amore l'occasione decisiva. Cadono, come tutti, eppure resistono, come il rosmarino quando sfida il gelo dell'inverno che tenta di abbatterlo, e rinasce in primavera nonostante le cicatrici. Un romanzo in cui si intrecciano storie ordinarie ed eccezionali, che ci toccano, ci interrogano, ci commuovono.
</span></div>
<div class="MsoNoSpacing" style="text-align: center;">
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<span style="font-size: 12pt;">
<img border="0" src="https://i.imgur.com/YSkCsKS.png" style="border: none; box-shadow: none;" /></span></center>
</div>
<div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;">
<span style="font-size: 12pt;">
Non ero sicura di voler leggere questo romanzo e, quando mia mamma l'ha comprato, ne ho approffittato spudoratamente. </span></div><div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;"><span style="font-size: 12pt;">Ero attirata dalla copertina meravigliosa ma, non amando i racconti, non ero convinta, in realtà il libro di Matteo Bussola è molto più di una serie di racconti. </span></div><div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;"><span style="font-size: 12pt;">Dopo poche pagine ci troviamo immersi nella vita dei vari personaggi, scopriamo le loro paure, i loro desideri, cosa gli fa battere il cuore e cosa li fa soffrire, ogni storia è un viaggio prezioso che Bussola ci racconta con grande chiarezza. </span></div><div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;"><span style="font-size: 12pt;"><b>Filo conduttore di tutti i racconti è l'essere donna ai giorni nostri, un ruolo difficile che richiede compromessi e sacrifici.</b> <a name='more'></a></span></div><div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;"><span style="font-size: 12pt;">Così entriamo nelle vite di queste donne, nelle loro case, sul posto di lavoro, al tavolino di un bar o in una stanza di ospedale. </span></div><div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;"><span style="font-size: 12pt;"><b>In questo libro ci sono tutte le sfumature di donna: madri, mogli, figlie, tutte con condizioni economiche, sociali, culturari e di identità di genere diverse tra loro. </b></span></div><div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;"><span style="font-size: 12pt;"><b>Allo stesso tempo vengono trattate tante tematiche, una su tutte l'amore e le sue mille sfumature:</b> l'amore materno, l'amore combattuto e giudicato, il tradimento, il rancore e l'abbandono. </span></div><div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;"><span style="font-size: 12pt;"><b>Altri temi sono la malattia, il lutto e la libertà</b>, ossia la gioia di essere finalmente se stesse, di poter esprimere il proprio orientamento sessuale, la libertà di poter vivere senza la paura del giudizio altrui, di compiere scelte per noi anche se faranno soffrire chi amiamo. </span></div><div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;"><span style="font-size: 12pt;">C'è tutto in questo romanzo e molto di più! </span></div><div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;"><span style="font-size: 12pt;">A poco a poco, mi sono accorta che alcuni personaggi tornavano tra le pagine di altri racconti, comparse o co-protagoniste, così mi sono resa conto che i racconti non erano solo legati da un tema comune ma che <b>stavo leggendo un romanzo polifonico che trova il suo apice nel racconto finale, una storia toccante che unisce tutto. </b></span></div><div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;"><span style="font-size: 12pt;"><b>Bussola scrive di queste donne con grande semplicità, trattando argomenti forti e dolorosi con delicatezza e onestà, attraverso le sue parole empatizziamo con le varie protagoniste, alcune ci assomigliano e le sentiamo più vicine, altre meno ma restano comunque nei nostri pensieri. </b></span></div><div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;"><span style="font-size: 12pt;"><b>Un libro bello da leggere e da regalare.
</b></span></div>
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<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /></div><br />I libri di Cristinahttp://www.blogger.com/profile/05148825721859002829noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-6234447492249071158.post-91590381486264671562022-10-09T08:02:00.002+02:002023-04-09T09:38:34.241+02:00"Finchè non aprirai quel libro" di Michiko Aoyama<p style="text-align: center;"> </p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiA1ccoC96-7rcw5e1YN_Jeofx7FbEDMLWBDKVu-4t2hwNIl7R5V1Hwo4_ol7DeKmyDu4g3deunRLh0TtksqGxm1KRhfr584OgrnjctlZzTtZXCViZxGtjS7OzImjaF109D6tNzchzGXMHYOOpaUbO3QTr7cXc7uO0-JnCrLhdmGEFHprnL7_EXAlyW/s3000/IMG_20220904_160926.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="3000" data-original-width="3000" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiA1ccoC96-7rcw5e1YN_Jeofx7FbEDMLWBDKVu-4t2hwNIl7R5V1Hwo4_ol7DeKmyDu4g3deunRLh0TtksqGxm1KRhfr584OgrnjctlZzTtZXCViZxGtjS7OzImjaF109D6tNzchzGXMHYOOpaUbO3QTr7cXc7uO0-JnCrLhdmGEFHprnL7_EXAlyW/w400-h400/IMG_20220904_160926.jpg" width="400" /></a></div><p></p>
<div align="center" class="MsoNoSpacing" style="text-align: center;">
<span style="font-size: 12pt;">Titolo: <b style="mso-bidi-font-weight: normal;">
Finchè non aprirai quel libro
</b> § Autrice: <b style="mso-bidi-font-weight: normal;">
Michiko Aoyama
</b> § Pagine: <b style="mso-bidi-font-weight: normal;">
240
</b><o:p></o:p></span></div>
<div align="center" class="MsoNoSpacing" style="text-align: center;">
<span style="font-size: 12pt;">Casa editrice: <b style="mso-bidi-font-weight: normal;">
Garzanti
</b>
§ Genere: <b style="mso-bidi-font-weight: normal;">
Narrativa giapponese
</b><o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;">
<span style="font-size: 12pt;">
Giappone. Per prima cosa si entra in biblioteca. Poi bisogna trovare la signora Komachi, dalla pelle candida e con uno chignon fissato da uno spillone a fiori. Infine, aspettare che ci chieda: «Che cosa cerca?». Sembra una domanda banale, ma non lo è. Perché la signora Komachi non è come le altre bibliotecarie. Lei riesce a intuire quali siano i desideri, i rimorsi e i rimpianti della persona che le sta di fronte. Così, sa consigliare il libro capace di cambiarle la vita. Perché in fondo, come dice Borges, «il libro è una delle possibilità di felicità che abbiamo noi uomini». È così per Tomoka che, fagocitata dalla vita di città, ha smarrito la serenità; per Ryō, che ha un sogno, ma è in eterna attesa del momento giusto per realizzarlo. Poi ci sono Natsumi, che ha visto arenarsi la propria carriera dopo la gravidanza e non ha più la forza di lottare per riavere quello che ha perso; e Hiroya, troppo concentrato su sé stesso per cogliere nuove opportunità. Ognuno di loro esce dalla biblioteca stringendo tra le mani un libro inaspettato, e tra quelle pagine troverà il coraggio di cambiare prospettiva e non arrendersi. A volte è facile smarrire la strada e farsi domande sbagliate che non dissipano la nebbia che si ha davanti. Allora, bisogna guardare oltre e scorgere il raggio di sole che filtra dalle nuvole. La signora Komachi è lì per indicare la strada grazie al potere mai sopito dei libri.
Dal Giappone un fenomeno editoriale in corso di pubblicazione in tutto il mondo. In patria ha venduto più di 150.000 copie in poche settimane dall'uscita e vinto il premio Japan Booksellers' Award, assegnato dai librai. Una donna, un libro, la vita che cambia. Affidarsi a qualcuno può essere difficile ma anche liberatorio. Non abbiate paura: la signora Komachi è pronta a farvi bere un sorso di nuova felicità.
</span></div>
<div class="MsoNoSpacing" style="text-align: center;">
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<span style="font-size: 12pt;">
<img border="0" src="https://i.imgur.com/YSkCsKS.png" style="border: none; box-shadow: none;" /></span></center>
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<div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;">
<span style="font-size: 12pt;">
Siamo in Giappone, in una biblioteca di quartiere lavora la signora Komachi, una bibliotecaria molto speciale che sa consigliare il libro giusto al momento giusto. </span></div><div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;"><span style="font-size: 12pt;"><b>Il tema è sicuramente uno dei miei preferiti purtroppo sono rimasta un po' delusa dal fatto che la trama non coincide con il libro</b>, mentre la leggiamo sembra che il libro racconti le vicende della signora Komachi e che quindi la storia sia dal suo punto di vista o abbia lei come protagonista, in realtà la magica bibliotecaria appare molto poco perchè il libro è diviso in racconti con protagonisti diversi. </span></div><div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;"><span style="font-size: 12pt;">Queste persone, in un momento difficile della loro vita, capitano nella biblioteca della signora Komachi, lei, oltre alla lista di libri richiesti darà loro un consiglio libroso strano e particolare. </span></div><div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;"><span style="font-size: 12pt;">"Che cosa cerca?" chiede la bibliotecaria che non si riferisce ai libri ma ad altro, perchè la signora Komachi ha il dono di vedere al di là della facciata, sa leggere l'anima delle persone e cogliere cosa stanno veramente cercando. <a name='more'></a></span></div><div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;"><span style="font-size: 12pt;">I vari personaggi tornano a casa con un libro che sembra non avere niente a che fare con loro ma, pagina dopo pagina, li aiuterà a superare paure e difficoltà, a realizzare sogni e progetti. </span></div><div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;"><span style="font-size: 12pt;"><b>La struttura di "Finchè non aprirai quel libro" assomiglia molto a quella della serie "Finchè il caffè è caldo", l'atmosfera è molto diversa ma i personaggi e le tematiche proposte si avvicinano. </b></span></div><div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;"><span style="font-size: 12pt;"><b>Sempre più spesso i romanzi giapponesi ci propongono storie che raccontano una società infelice</b>, persone che non amano il proprio lavoro fatto di competitività e mancanza di empatia, persone che hanno difficoltà a vivere serenamente la loro vita perchè stritolate da orari improponibili, difficoltà economiche e dalla rinucia continua dei loro sogni e delle loro aspirazioni. </span></div><div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;"><span style="font-size: 12pt;"><b>Questi libri sembrano voler donare speranza e dolcezza a una vita fatta di stress e preoccupazioni.</b>
In questo caso a essere la cura sono i libri che, con le loro storie, aprono il cuore e la mente dei vari protagonisti e li invogliano a compiere un cambiamento, a dare una svolta alla loro esistenza. </span></div><div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;"><span style="font-size: 12pt;"><b>Nel complesso, "Finchè non aprirai quel libro", è un romanzo molto dolce ma non mi ha catturata come avrei voluto, purtroppo quando mi aspetto qualcosa che poi viene disatteso la delusione non mi fa apprezzare completamente la lettura, quindi le case editrici dovrebbero lavorare meglio sui contenuti delle trame. </b></span></div><div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;"><span style="font-size: 12pt;">Inoltre <b>per apprezzare pienamente questi racconti è necessario leggerli con molta leggerezza e un pizzico di ingenuità</b>, in alcuni casi i libri consigliati erano così strani e particolari che non capivo come il lettore potesse associarli alla sua vita e trarne beneficio. </span></div><div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;"><span style="font-size: 12pt;"><b>Avrei voluto un maggiore approffondimento del personaggio della signora Komachi che rimane sempre ai margini. </b></span></div><div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;"><span style="font-size: 12pt;"><b>Nonostante questo il romanzo si legge con piacere, è scorrevole e il continuo cambio di personaggio invoglia a proseguire, è un libro che fa bene il suo lavoro perchè rilassa il lettore e lascia sensazione positive. </b></span></div><div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;"><span style="font-size: 12pt;">Consigliato assolutamente a chi ha amato "Finchè il caffè e caldo" e tutti quelli che vogliono un libro coccola.
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<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /></div><br />I libri di Cristinahttp://www.blogger.com/profile/05148825721859002829noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-6234447492249071158.post-75804097124270677872022-10-03T10:21:00.004+02:002023-04-09T09:38:42.461+02:00"Chocolat" di Joanne Harris<p style="text-align: center;"> </p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjULqnptvbIFCKRAerAUFsMHRM44azbeu_i_R15WF7x4iznCA6U3RYD8bwg10t0lVufkNn07-BdUyHfCyN2LrlZ5RNVpnyEaNusEjLhIVlNP329I1r1bMKu0KRoaUyfFEfcbfvY3Hy_htVyW5zZQgl6UdpyHD1EX8elHyEwBWd4wSYx0gPDWjw7xGTL/s3000/IMG_20220917_112358.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="3000" data-original-width="3000" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjULqnptvbIFCKRAerAUFsMHRM44azbeu_i_R15WF7x4iznCA6U3RYD8bwg10t0lVufkNn07-BdUyHfCyN2LrlZ5RNVpnyEaNusEjLhIVlNP329I1r1bMKu0KRoaUyfFEfcbfvY3Hy_htVyW5zZQgl6UdpyHD1EX8elHyEwBWd4wSYx0gPDWjw7xGTL/w400-h400/IMG_20220917_112358.jpg" width="400" /></a></div><p></p>
<div align="center" class="MsoNoSpacing" style="text-align: center;">
<span style="font-size: 12pt;">Titolo: <b style="mso-bidi-font-weight: normal;">
Chocolat
</b> § Autrice: <b style="mso-bidi-font-weight: normal;">
Joanne Harris
</b> § Pagine: <b style="mso-bidi-font-weight: normal;">
340
</b><o:p></o:p></span></div>
<div align="center" class="MsoNoSpacing" style="text-align: center;">
<span style="font-size: 12pt;">Casa editrice: <b style="mso-bidi-font-weight: normal;">
Garzanti
</b>
§ Genere: <b style="mso-bidi-font-weight: normal;">
Realismo magico
</b><o:p></o:p></span></div>
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<br /></div>
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<span style="font-size: 12pt;">
A Lansquenet, quieto villaggio al centro della Francia, la vita scorre placida. Un po' troppo placida: è una comunità chiusa, dove sono rimasti soprattutto anziani contadini e artigiani, dominata con rude benevolenza dal giovane curato Francis Reynaud. È martedì grasso - una tradizione pagana avversata dalla chiesa - quando nel villaggio arrivano Vianne Rocher e la sua giovane figlia Anouk. La donna è assai simpatica e originale, sexy e misteriosa, forse è remissaria di potenze superiori (o magari inferiori). Vianne rileva una vecchia pasticceria, ribattezzata "La Celeste Praline", che ben presto diviene - agli occhi del curato - un elemento di disordine. Anche perché Vianne non frequenta la chiesa ma inizia ad aiutare a modo suo chi si trova in difficoltà: il solitario maestro in pensione Guillaume, l'adolescente ribelle Jeannot, la cleptomane Josephine, l'eccentrica Armande. Ben presto il tranquillo villaggio diventa più disordinato, ribelle e soprattutto felice. E lo scontro tra Benpensanti e Golosi, tra le delizie terrestri offerte da Vianne e quelle celesti promesse da padre Reynaud, tra Carnevale e Quaresima, diventa inevitabile. Da questo libro il film con Juliette Binoche e Johnny Depp.
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<img border="0" src="https://i.imgur.com/YSkCsKS.png" style="border: none; box-shadow: none;" /></span></center>
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La storia di Chocolat la conoscono quasi tutti, il film tratto dal romanzo di Joanne Harris ha avuto un enorme successo, credo sia uno dei miei film preferiti, una di quelle storie che fanno bene al cuore. </span></div><div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;"><span style="font-size: 12pt;">Ma quanto coincidono il libro e il film? </span></div><div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;"><span style="font-size: 12pt;">Devo ammettere che la pellicola è molto fedele al romanzo, ci sono dettagli che sono stati modificati, come la scelta del prete trasformato in sindaco e la gestione della storia d'amore principale, molti personaggi trovano maggiori possibilità di redenzione nel film rispetto al libro, diciamo che tutto risulta più buonista è allegro. </span></div><div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;"><span style="font-size: 12pt;">Chocolat racconta la storia di Vianne Rocher, una donna misteriosa che insieme alla figlia Anouk, si sposta di paese in paese, sempre in fuga alla ricerca di un luogo dove trovare un po' di pace. </span></div><div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;"><span style="font-size: 12pt;">In un giorno ventoso di febbraio giungono a Lansquenet, piccolo villaggio al centro della Francia. <a name='more'></a></span></div><div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;"><span style="font-size: 12pt;">Qui, Vianne decide di affittare un vecchio panificio per trasformarlo in una cioccolateria e stabilirsi per un po' ma a Lansquenet gli stranieri non sono visti di buon occhio, si tratta di una comunità chiusa e bigotta, il cui leader indiscusso è il giovane curato Francis Reynoud, un uomo freddo, austero, severo intransigente che si opporrà con tutte le sue forze a Vianne e al suo negozio di prelibatezze aperto proprio in periodo di Quaresima. </span></div><div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;"><span style="font-size: 12pt;">Se prima la vita a Lansquenet era lenta e noiosa, scandita dalla Messa della domenica e da rigide regole, con l'arrivo della giovane donna le cose si fanno decisamente più movimentate. </span></div><div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;"><span style="font-size: 12pt;">Vianne ha il dono di leggere il cuore delle persone e, con la giusta spinta e un po' di cioccolata, guidarle verso scelte decisive e importanti per il loro benessere. </span></div><div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;"><span style="font-size: 12pt;">Così la Celeste Praline diventa un luogo di incontro per molte persone: l'eccentrica e anziana Armand, la triste e sconfitta Josephine, il solitario e dolce Guilaume e molti altri. </span></div><div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;"><span style="font-size: 12pt;">La faccenda diventa ancora più caotica quando sulla Tannes arrivano gli abitanti del fiume nelle loro case galleggianti. </span></div><div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;"><span style="font-size: 12pt;">Per il curato questo è troppo! </span></div><div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;"><span style="font-size: 12pt;"><b>Chocolat è un romanzo che si legge tutto d'un fiato, le atmosfere campagnole si mescolano con la magia portata da Vianne creando un mix elettrizzante, l'autrice però spezza questa sensazione di aspettativa e incanto inserendo momenti oscuri e cupi. </b></span></div><div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;"><span style="font-size: 12pt;"><b>Infatti i due punti di vista, Vianne e il curato, creano un'alternanza di chiaro scuro che ho apprezzato.</b> <b>Vianne è un personaggio molto più complesso di quello che appare a una prima lettura</b>, ci dà l'idea di una donna spavalda, sicura di sé e incurante del pensiero altrui, in realtà nasconde un animo tormentato, segnato da un'infanzia difficile e molto particolare, perseguitato dal fantasma di una madre inquieta e avvolta nella nebbia del passato. </span></div><div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;"><span style="font-size: 12pt;">Non tutto ciò che riguarda Vianne è chiaro, l'autrice ha voluto avvolgere ogni cosa di segreto e magia. <b>Ho apprezzato anche il punto di vista del curato</b>, un uomo fortemente malato, insicuro, convinto di trovare la salvezza dello spirito nella rinuncia e nella sofferenza. </span></div><div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;"><span style="font-size: 12pt;"><b>I temi trattati in questo romanzo sono moltissimi, la Harris ci parla di razzismo, di violenza domestica, di malattia, di lutto e lo fa con grande competenza, dolcezza e un po' di umorismo british e una punta di distacco. </b></span></div><div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;"><span style="font-size: 12pt;"><b>Un libro che profuma di cioccolato, panna e zucchero ma che non è mai sdolcinato o troppo godereccio, una storia ammaliante e magica che, alla fine, lascia un po' l'amaro in bocca proprio come una pralina con un ripieno fondente. Da assaporare!
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<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /></div><br />I libri di Cristinahttp://www.blogger.com/profile/05148825721859002829noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-6234447492249071158.post-15347408867904475122022-09-29T11:48:00.002+02:002023-04-09T09:50:40.116+02:00"Il Party" di Elizabeth Day<p style="text-align: center;"> </p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjPljxmlwujrtHDaLUrm8gq_cHaFQLERgdMqUhKRp0cr6dzwZzbGvq1ICiWw69Dq_7wegj4o_CwabWOlL8IoMIlXDDcnUeg0r3dtWAy4iVuabVnWXzTQa2v9iVCVnpQzArtx9g2vLI4X9EZAULQVhPbEbqncL-s5ER88b5ko66uOyQU9mbYLG_GUimz/s3000/IMG_20220831_141645.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="3000" data-original-width="3000" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjPljxmlwujrtHDaLUrm8gq_cHaFQLERgdMqUhKRp0cr6dzwZzbGvq1ICiWw69Dq_7wegj4o_CwabWOlL8IoMIlXDDcnUeg0r3dtWAy4iVuabVnWXzTQa2v9iVCVnpQzArtx9g2vLI4X9EZAULQVhPbEbqncL-s5ER88b5ko66uOyQU9mbYLG_GUimz/w400-h400/IMG_20220831_141645.jpg" width="400" /></a></div><p></p>
<div align="center" class="MsoNoSpacing" style="text-align: center;">
<span style="font-size: 12pt;">Titolo: <b style="mso-bidi-font-weight: normal;">
Il Party
</b> § Autrice: <b style="mso-bidi-font-weight: normal;">
Elizabeth Day
</b> § Pagine: <b style="mso-bidi-font-weight: normal;">
350
</b><o:p></o:p></span></div>
<div align="center" class="MsoNoSpacing" style="text-align: center;">
<span style="font-size: 12pt;">Casa editrice: <b style="mso-bidi-font-weight: normal;">
Neri Pozza-Beat
</b>
§ Genere: <b style="mso-bidi-font-weight: normal;">
Romanzo psicologico
</b><o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;">
<span style="font-size: 12pt;">
Burtonbury, un ex collegio maschile per i figli dei diplomatici, è una scuola privata con una discreta reputazione e la vana ambizione di poter essere un giorno all’altezza di Eton o di Harrow. Quando vi mette piede per la prima volta, dopo aver vinto una borsa di studio, Martin Gilmour è un ragazzo con i maglioni scoloriti, i calzoncini per la ginnastica mai abbastanza bianchi e le camicie con macchie gialle indelebili. L’odore della tristezza di sua madre, rimasta prematuramente vedova, aleggia tra i suoi vestiti. Un giorno, però, alla Burtonbury School, il suo destino di adolescente imbronciato, con una costante sensazione di disagio e l’accento sbagliato, muta radicalmente. Martin incontra Ben Fitzmaurice, un ragazzo ricco, bello, ammirato da tutti, e ne diventa amico. Partite di tennis, cacce all’uovo tra prati curatissimi e aiuole sontuosamente fiorite, la tenuta dei Fitzmaurice spalanca le sue porte al giovane Gilmour. Ben diventa il fratello mai avuto, l’anima gemella da venerare, la ragione di vita da proteggere e custodire. Al punto che Martin si trasforma nella sua piccola ombra. Una piccola ombra capace di salvare l’amico dalle incresciose conseguenze della sua condotta, così sconsiderata e tipica di chi è stato troppo favorito dalla sorte. Durante i successivi venticinque anni, Martin serba nel suo cuore «il segreto» di quell’amicizia, un segreto che, più di un patto di sangue, lo lega indissolubilmente al rampollo dei Fitzmaurice, come soltanto un debito impagabile, una gratitudine eterna possono fare. Quando Ben organizza un party per il suo quarantesimo compleanno in un edificio del diciassettesimo secolo acquistato insieme con la moglie Serena, Martin, divenuto un noto, disincantato critico d’arte, e sua moglie Lucy, una donna perfettamente consapevole di essere sempre seconda, nella scala degli affetti del marito, alla sacra amicizia con Ben, si mescolano volentieri alla variopinta folla di invitati: politici, celebrità, vecchi e nuovi ricchi col volto lucido e ritoccato ed energiche strette di mano. La sensazione di un inusuale, sgradevole impaccio nell’accoglienza che Ben gli riserva, si fa, tuttavia, subito strada nella mente di Martin. Gesti, parole, apprezzamenti di Fitzmaurice rivelano una strana inquietudine. Che la gratitudine che l’amico gli deve non sia eterna? Che «il segreto» custodito così a lungo sia stato del tutto inutile? Che, soprattutto, quell’amicizia, che per Martin è la sua unica ragione di vita, stia inaspettatamente per finire?
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<img border="0" src="https://i.imgur.com/YSkCsKS.png" style="border: none; box-shadow: none;" /></span></center>
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<div class="MsoNoSpacing" style="text-align: center;"><span style="font-size: 12pt;"><br /></span></div><div class="MsoNoSpacing" style="text-align: center;">
<span style="font-size: 12pt;"><i><b>
"Alla fine siamo solo i due ventricoli dello stesso cuore avvelenato." </b></i></span></div><div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;"><span style="font-size: 12pt;"> </span></div><div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;"><span style="font-size: 12pt;">Questa frase sintetizza perfettamente "Il Party" romanzo di Elizabeth Day che ho letto sulla scia di entusiasmo per "La Gazza". </span></div><div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;"><span style="font-size: 12pt;"><b>Sin dall'inizio ci rendiamo conto che i personaggi di questa storia sono talmente disturbati e malati da essere assolutamente irresistibili</b>, ne ero attratta come le api dal miele e non vedevo l'ora di scoprire dove la storia mi avrebbe portato. </span></div><div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;"><span style="font-size: 12pt;">Come per "La Gazza", anche <b>"Il Party" non è un vero e proprio thriller</b>, manca quella componente di suspance, adrenalina e inquietudine che caratterizza un thriller, non ci sono morti o scene truculente infatti, per me, la classificazione più adatta è romanzo psicologico, ovviamente un mistero da svelare c'è: cos'è successo durante il super party per i quarant'anni di Ben? <a name='more'></a></span></div><div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;"><span style="font-size: 12pt;">La storia si articola su vari piani temporali: in una stanza della polizia dove Martin viene interrogato, nell'infanzia di Martin alla scoperta delle sue perversioni, la sera della festa e il diario di Lucy, la moglie di Martin, che ci dona uno sguardo nuovo e molto più realistico del nostro protagonista e del rapporto con il suo migliore amico. </span></div><div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;"><span style="font-size: 12pt;">Nonostante questi molteplici piani narrativi, il tutto è orchestrato magnificamente e narrato con umorismo nero e un tocco di british super patinato. </span></div><div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;"><span style="font-size: 12pt;">Ma cosa è accaduto al party? Un incidente domestico, una cosa senza importanza ma quanto è stato nascosto grazie al denaro di Ben? </span></div><div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;"><span style="font-size: 12pt;">L'autrice ricostruisce la vita di Martin Gilmour, bambino orfano di padre e maltrattato dall'odiosissima madre, un emarginato, lo strambo che fa paura. </span></div><div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;"><span style="font-size: 12pt;">A 12 anni diventa il mostro della scuola compiendo un'azione orribile, l'anno successivo si libera dall'arcigna genitrice partendo per una scuola esclusiva dove incontrerà Ben, la sua nuova ossessione.</span></div><div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;"><span style="font-size: 12pt;">Ben è bello, ricco, ambizioso e padrone di sé in qualsiasi circostanza, Martin ne è ammaliato e ordisce un piano complesso e organizzato per diventare suo amico. </span></div><div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;"><span style="font-size: 12pt;"><b>Il desiderio di attenzione di Ben entra in collisione con il bisogno di accettazione di Martin che, poco alla volta, riesce a crearsi uno spazio nella vita del ragazzo.</b> </span></div><div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;"><span style="font-size: 12pt;"><b>Quando il lettore conosce Martin, diventato critico letterario e scrittore alla moda, non può fare a meno di notare come la sua presenza stoni nella vita di Ben. </b></span></div><div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;"><span style="font-size: 12pt;">Cosa ci fa alla festa più chic della stagione, uno è una stella in ascesa che brilla luminosa nella ricca società britannica, l'altro, insieme alla sgraziata isterica moglie Lucy, cerca di mimetizzarsi con la tappezzeria della villa.
Ma perché Ben non riesce a sganciarsi da Martin? </span></div><div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;"><span style="font-size: 12pt;">Cosa lo tiene legato a una persona che non sente più amica e che, oltretutto, lo mette a disagio? </span></div><div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;"><span style="font-size: 12pt;">Non c'è da scherzare con Martin Gilmour perché sa cose che non dovrebbe sapere. </span></div><div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;"><span style="font-size: 12pt;"><b>Quella raccontata da Elizabeth Day e la storia di un'amicizia malata tra un'anima nera e disturbata e il classico figlio di papà narciso ed egoista, un rapporto di amore a senso unico che sfocia nell'ossessione, nella paranoia, il tutto condito da personaggi secondari avidi e scintillanti che danno la sensazione di una società vuota e fatta di apparenze. </b></span></div><div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;"><span style="font-size: 12pt;"><b>Vi divertirete un mondo a conoscere il malatissimo Martin e la sua infinita lista di perversioni e di ossessioni, ad affondare sempre di più nella sua mente e poi, come cambiando occhiali, sorprenderlo attraverso lo sguardo disincantato e sconfitto della moglie, Lucy è il personaggio con cui ho empatizzato di più, il più umano e sensibile, gli altri li odierete tutti con grande gioia! </b></span></div><div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;"><span style="font-size: 12pt;"><b>Un romanzo acuto che analizza con precisione la mente umana e le sue più profonde oscurità. Consigliato.
</b></span></div>
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<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /></div><br />I libri di Cristinahttp://www.blogger.com/profile/05148825721859002829noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-6234447492249071158.post-52940304941991612582022-09-11T00:42:00.002+02:002023-04-09T09:50:31.176+02:00"Il maestro della cascata" di Christoph Ransmayr<p style="text-align: center;"> </p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgjuMIQrUSurLGPugZsjILygVvNXP6nI_Gp8xHZJrhOLzQn7C2wnIggRu5OAra3kegsP_NHrODSeAFiOPw3d2xxey3Rkj0vIAnvp3YU-T0ep3EbxzHRv8Q4QNnlT4XB0CwBrX_lfvt7Zc-pwb8jYH89PiJnq6mXrms4SIpw8Wg4d6hCc3WaB20-xfbb/s3000/IMG_20220831_141627.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="3000" data-original-width="3000" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgjuMIQrUSurLGPugZsjILygVvNXP6nI_Gp8xHZJrhOLzQn7C2wnIggRu5OAra3kegsP_NHrODSeAFiOPw3d2xxey3Rkj0vIAnvp3YU-T0ep3EbxzHRv8Q4QNnlT4XB0CwBrX_lfvt7Zc-pwb8jYH89PiJnq6mXrms4SIpw8Wg4d6hCc3WaB20-xfbb/w400-h400/IMG_20220831_141627.jpg" width="400" /></a></div><p></p>
<div align="center" class="MsoNoSpacing" style="text-align: center;">
<span style="font-size: 12pt;">Titolo: <b style="mso-bidi-font-weight: normal;">
Il maestro della cascata
</b> § Autrice: <b style="mso-bidi-font-weight: normal;">
Christoph Ransmayr
</b> § Pagine: <b style="mso-bidi-font-weight: normal;">
160
</b><o:p></o:p></span></div>
<div align="center" class="MsoNoSpacing" style="text-align: center;">
<span style="font-size: 12pt;">Casa editrice: <b style="mso-bidi-font-weight: normal;">
Feltrinelli
</b>
§ Genere: <b style="mso-bidi-font-weight: normal;">
Narrativa contemporanea, romanzo psicologico
</b><o:p></o:p></span></div>
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In un futuro flagellato dalle guerre intercontinentali per l'acqua l'Europa è suddivisa in contee, staterelli, territori chiusi al fine di preservare la propria omogeneità e superiorità etnica. Il potere è di chi possiede e governa l'acqua. E un ingegnere idraulico è la voce narrante del romanzo, membro dell'unica casta a cui sia concesso spostarsi per il pianeta. Mentre si trova sulle rive del Rio Xingu, in Brasile, lo raggiunge la notizia della scomparsa del padre, il "maestro della cascata", guardiano di una chiusa in un'ombrosa contea del Vecchio continente, che un anno prima era stato responsabile involontario di una tragedia in cui avevano perso la vita cinque persone, precipitate nella grande cascata del Fiume Bianco. Ma era stata davvero una tragedia o un omicidio? E ora: quello del padre, tormentato dal rimorso, è un suicidio vero o simulato? Il viaggio all'indietro nella storia della propria famiglia - che ricorda quasi il movimento con cui un fiume interrompe talvolta il suo fluire e risale per un tratto il suo stesso corso -, nella colpa e nell'attesa del perdono, è fosco e doloroso.
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<img border="0" src="https://i.imgur.com/YSkCsKS.png" style="border: none; box-shadow: none;" /></span></center>
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Buongiorno lettori, oggi vi parlo di "Il maestro della cascata" un romanzo che mi ha profondamente colpito e che ho valutato positivamente solo alla fine. </span></div><div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;"><span style="font-size: 12pt;">Diciamo che <b>mi aspettavo qualcosa di completamente diverso</b>, dalla trama il protagonista avrebbe dovuto indagare sulla morte del padre: il famoso maestro della cascata che, a distanza di un anno da un terribile incidente da lui provocato dove moriranno cinque persone, si suicida. </span></div><div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;"><span style="font-size: 12pt;"><b>In realtà non c'è quasi nulla di tutto ciò, il romanzo è il viaggio di questo ragazzo attraverso un'Europa oscura e devastata, alla ricerca di se stesso. </b></span></div><div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;"><span style="font-size: 12pt;">L'autore immagina un futuro in cui l'acqua potabile è il bene più prezioso, l'inquinamento e l'aumento delle temperature hanno portato alla scomparsa di acqua pulita che diventa quindi il motivo di scontri e guerre, mezzo attraverso il quale detenere il potere. <a name='more'></a></span></div><div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;"><span style="font-size: 12pt;">Il mondo si disintegra, l'Europa è divisa in contee in continuo conflitto tra di loro, le grandi potenze sono smembrate in staterelli che cercano di mantenere il controllo su fiumi, dighe e laghi e, in questo mondo in fiamme, il nostro protagonista compie un viaggio fisico e mentale per raggiungere la pace e il perdono interiore. </span></div><div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;"><span style="font-size: 12pt;">Noi seguiamo questo ragazzo su barche in mezzo a fiumi impetuosi, in lagune disabitate, in acquitrini e paludi, in canoa tra isole che appaiono e scompaiono con le maree, sul mare del Nord che mugghia e divora pezzi di terra, in un mondo fatiscente e alla deriva. </span></div><div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;"><span style="font-size: 12pt;"><b>La storia è a tratti confusa, delirante, densa di pensieri inquieti e sconvolgenti perché, nel corso del viaggio, il protagonista ci trasporta nel passato, nel flusso tortuoso della storia della sua famiglia.</b> Ho avuto la sensazione di rivedere "Apocalypse now", il protagonista come il capitano Benjamin sprofonda nell'oscurità del suo animo mentre risale fiumi e correnti per scoprire la verità. </span></div><div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;"><span style="font-size: 12pt;">Ma quale verità? </span></div><div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;"><span style="font-size: 12pt;"><b>Le atmosfere create dall'autore sono quasi deliranti, ci sono passaggi densi di pensieri, ossessioni e paure che emergono dal protagonista e lo travolgono come la marea, la lettura diventa molto lenta e impegnativa, il viaggio reale alla ricerca della sorella e poi della madre sono un pretesto per compiere un viaggio ben più difficile, quello dentro il protagonista, quindi ci sono interi capitoli di pensieri e ricordi. </b></span></div><div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;"><span style="font-size: 12pt;">Ho avuto spesso la sensazione di non capire dove la storia volesse condurmi, mi sono sentita sopraffatta dalla lettura nonostante la trovassi suggestiva e potente, infatti questo peso mi ha accompagnato fino alle ultime pagine. </span></div><div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;"><span style="font-size: 12pt;"><b>Lo ammetto, a pagina 130 non avrei dato un giudizio molto positivo alla storia che mi era apparsa come un groviglio di pensieri folli senza uno scopo ma le ultime 20 pagine hanno letteralmente ribaltato la mia opinione. </b></span></div><div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;"><span style="font-size: 12pt;">Vi ho trovato speranza, amore, una sensazione di rinascita e, oltre a dare una direzione alla storia, mi hanno emozionata molto. </span></div><div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;"><span style="font-size: 12pt;"><b>Si tratta di un viaggio cupo, inquietante e impegnativo che sfocia in un finale con un messaggio positivo e luminoso, quasi poetico.</b> </span></div><div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;"><span style="font-size: 12pt;">Non mi sento di consigliare questo libro con leggerezza ma, sorprendentemente, mi è piaciuto molto!
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