Buona sera carissimi, oggi mi sento in vena di
riflessioni quindi ho deciso di parlare con voi del perché i libri dispotici
piacciono tanto.
Questa discussione è nata a pranzo con amici, io e Silvia (una delle mie
migliori amiche) parlavamo di libri, come sempre ;D e abbiamo iniziato a porci
il quesito del perché il genere dispotico stia spopolando e di come tutti ne
vadano letteralmente matti!
Fino a qualche anno fa il panorama fantasy era invaso da romanzi fantasy vampireschi, dopo Twilight il mondo editoriale ha sfornato così tanti libri con vampiri e annessi da rimanerne sommersi!
Invece, se ora andiamo a fare un giro in una libreria troveremo che i dispotici occupano sempre più spazio.
I gusti cambiano per fortuna ma come mai il genere dispotico ha preso così tanto piede?
Soprattutto tra i giovanissimi?
Partiamo con una spiegazione precisa di che cos'è un romanzo dispotico, questo tipo di storie ha sempre dei punti in comune:
- è ambientato in un futuro post-apocalittico o sull'orlo della rovina o con scarse risorse o in un ambiente claustrofobico
- il governo è di tipo dittatoriale palesato o nascosto
- la popolazione non ha nessuna libertà, ne individuale, ne economica
- i protagonisti sono costretti a sopravvivere
- la violenza e la crudeltà sono elementi molto spiccati
- gli adulti sono figure negative o inesistenti
- i protagonisti sono ragazzi e ragazze in un età compresa tra i quindici e i vent'anni.
Diciamo che questi sono i punti più frequenti nei romanzi dispotici, ovviamente con delle varianti.
Molti credono che questo genere sia nato con "Hunger Games", uno dei dispotici più famosi e meglio riusciti, in realtà esiste da parecchio tempo. Basta pensare a
"The Giver" scritto nel 1993, "Io sono leggenda" pubblicato nel 1954 e come questi ce ne sono tantissimi.
Questo ci fa capire che questo genere, pur essendo molto letto e apprezzato, non ha avuto la diffusione che ha avuto il resto del fantasy.
Ora come ora i titoli presenti in commercio sono così numerosi che si ha l'imbarazzo della scelta, inoltre sempre più spesso il loro successo ha portato a una trasposizione cinematografica. Ma cosa c'è dietro tutto questo interesse? Perché il genere dispotico piace così tanto?
Personalmente leggo tantissimi dispotici e, a volte, rimango sorpresa dal fatto che questi libri siamo considerati Young/Adults. Alcuni sono così violenti e diretti da colpire me che sono adulta non oso immaginare dei giovani.
Sicuramente gli adolescenti di oggi sono molto più svegli rispetto a quando ero adolescente io!
Credo che i ragazzi si identifichino nei personaggi e nella loro ricerca della libertà, la fase evolutiva che stanno vivendo li carica di molti obblighi e poche libertà, insomma tutto dovere e niente piacere: scuola, genitori, impegni sportivi e sociali, limitazioni. Come dice Isabella Del Monte (dottoranda all'università di Bologna, specialista in letteratura fantascientifica e dispotica) i giovani trovano in queste letture "un luogo di riflessione sui propri disagi, appagano la loro ansia di ribellione e di riscatto".
Inoltre "la facilità d’immedesimazione dei giovani lettori in protagonisti più o meno coetanei e che, in più, non hanno propriamente il calibro dell’eroe. A
differenza degli eroi del fantasy, infatti, il personaggio della distopia è più che altro un eroe involontario che si ritrova a fare i conti con la sua diversità rispetto al mondo di menti “fatte in serie” che lo circonda ed è spinto a cambiare il corso delle cose".
Altro punto sottolineato dalla dottoranda Del Monte è che il romanzo dispotico celebra l'adolescenza: "a differenza della distopia per adulti, dove prevale il finale negativo, la narrativa per ragazzi si mostra generalmente restia a cancellare la scintilla di speranza che le è propria. In mondi pervasi da un generale disfacimento morale e materiale, la fiaccola della speranza è consegnata nelle mani di gruppo di ragazzi resistenti. L’adolescenza viene così presentata come il motore di un mutamento sociale che prende le mosse dal rifiuto dell’ormai corrotta eredità degli adulti e giunge all'affermazione di nuovi valori e, magari, di un nuovo umanesimo."
Ovviamente il genere dispotico è bello perché ricco di emozioni e suspance, ritmato e pieno di colpi di scena, insomma una lettura che di certo non annoia.
Quello che però mi lascia davvero perplessa è la figura degli adulti, in questi libri i protagonisti sono spesso orfani o con genitori che non sanno sfamarli, proteggerli e tutelarli. Addirittura l'adulto è quasi sempre un personaggio negativo: bugiardo, traditore, codardo, meschino e crudele. Veramente un cattivo esempio!
Mi dispiace pensare che il mondo degli adulti sia visto in modo tanto negativo!
Voi cosa ne pensate?
Fino a qualche anno fa il panorama fantasy era invaso da romanzi fantasy vampireschi, dopo Twilight il mondo editoriale ha sfornato così tanti libri con vampiri e annessi da rimanerne sommersi!
Invece, se ora andiamo a fare un giro in una libreria troveremo che i dispotici occupano sempre più spazio.
I gusti cambiano per fortuna ma come mai il genere dispotico ha preso così tanto piede?
Soprattutto tra i giovanissimi?
Partiamo con una spiegazione precisa di che cos'è un romanzo dispotico, questo tipo di storie ha sempre dei punti in comune:
- è ambientato in un futuro post-apocalittico o sull'orlo della rovina o con scarse risorse o in un ambiente claustrofobico
- il governo è di tipo dittatoriale palesato o nascosto
- la popolazione non ha nessuna libertà, ne individuale, ne economica
- i protagonisti sono costretti a sopravvivere
- la violenza e la crudeltà sono elementi molto spiccati
- gli adulti sono figure negative o inesistenti
- i protagonisti sono ragazzi e ragazze in un età compresa tra i quindici e i vent'anni.
Diciamo che questi sono i punti più frequenti nei romanzi dispotici, ovviamente con delle varianti.
Molti credono che questo genere sia nato con "Hunger Games", uno dei dispotici più famosi e meglio riusciti, in realtà esiste da parecchio tempo. Basta pensare a
"The Giver" scritto nel 1993, "Io sono leggenda" pubblicato nel 1954 e come questi ce ne sono tantissimi.
Questo ci fa capire che questo genere, pur essendo molto letto e apprezzato, non ha avuto la diffusione che ha avuto il resto del fantasy.
Ora come ora i titoli presenti in commercio sono così numerosi che si ha l'imbarazzo della scelta, inoltre sempre più spesso il loro successo ha portato a una trasposizione cinematografica. Ma cosa c'è dietro tutto questo interesse? Perché il genere dispotico piace così tanto?
Personalmente leggo tantissimi dispotici e, a volte, rimango sorpresa dal fatto che questi libri siamo considerati Young/Adults. Alcuni sono così violenti e diretti da colpire me che sono adulta non oso immaginare dei giovani.
Sicuramente gli adolescenti di oggi sono molto più svegli rispetto a quando ero adolescente io!
Credo che i ragazzi si identifichino nei personaggi e nella loro ricerca della libertà, la fase evolutiva che stanno vivendo li carica di molti obblighi e poche libertà, insomma tutto dovere e niente piacere: scuola, genitori, impegni sportivi e sociali, limitazioni. Come dice Isabella Del Monte (dottoranda all'università di Bologna, specialista in letteratura fantascientifica e dispotica) i giovani trovano in queste letture "un luogo di riflessione sui propri disagi, appagano la loro ansia di ribellione e di riscatto".
Inoltre "la facilità d’immedesimazione dei giovani lettori in protagonisti più o meno coetanei e che, in più, non hanno propriamente il calibro dell’eroe. A
differenza degli eroi del fantasy, infatti, il personaggio della distopia è più che altro un eroe involontario che si ritrova a fare i conti con la sua diversità rispetto al mondo di menti “fatte in serie” che lo circonda ed è spinto a cambiare il corso delle cose".
Altro punto sottolineato dalla dottoranda Del Monte è che il romanzo dispotico celebra l'adolescenza: "a differenza della distopia per adulti, dove prevale il finale negativo, la narrativa per ragazzi si mostra generalmente restia a cancellare la scintilla di speranza che le è propria. In mondi pervasi da un generale disfacimento morale e materiale, la fiaccola della speranza è consegnata nelle mani di gruppo di ragazzi resistenti. L’adolescenza viene così presentata come il motore di un mutamento sociale che prende le mosse dal rifiuto dell’ormai corrotta eredità degli adulti e giunge all'affermazione di nuovi valori e, magari, di un nuovo umanesimo."
Ovviamente il genere dispotico è bello perché ricco di emozioni e suspance, ritmato e pieno di colpi di scena, insomma una lettura che di certo non annoia.
Quello che però mi lascia davvero perplessa è la figura degli adulti, in questi libri i protagonisti sono spesso orfani o con genitori che non sanno sfamarli, proteggerli e tutelarli. Addirittura l'adulto è quasi sempre un personaggio negativo: bugiardo, traditore, codardo, meschino e crudele. Veramente un cattivo esempio!
Mi dispiace pensare che il mondo degli adulti sia visto in modo tanto negativo!
Voi cosa ne pensate?
Ti stupirà scoprire che per chi legge distopici doc (spesso vintage o comunque non i "soliti noti") considera i distopici che si trovano nelle librerie schifezze o poco ci manca. Hunger Games d'accordo perché spiega abbastanza a livello sociologico e politico, ma se non sono dei compari di 1984 parliamo di fuffa. In pratica c'è la divisione tra distopico di alto livello e di basso.
RispondiElimina