Buongiorno amici, la recensione di oggi
sarà davvero interessante, forse perché su questo blog troverete veramente
pochi libri di questo tipo.
Non amo molto i saggi ma non perché non
abbiano valore, anzi, più che altro perché mi annoiano.
L’argomento deve piacermi molto altrimenti mi stanco e salto le pagine!
L’argomento deve piacermi molto altrimenti mi stanco e salto le pagine!
Lo so, il mio comportamento è deplorevole
ma non ci posso fare nulla.
Oggi vi parlerò di un saggio molto
particolare: “Le donne erediteranno la terra”, già il titolo è tutto un
programma e devo dire che, cercando qua e là per il web, si trovano solo
opinioni femminili.
Nessun maschietto ha avuto il coraggio di leggere un libro con una trama così di parte?
Nessun maschietto ha avuto il coraggio di leggere un libro con una trama così di parte?
Un po’ di coraggio! Anche perché sarei
molto curiosa di avere qualche opinione maschile oltre a quella di mio marito.
TITOLO: Le donne erediteranno la terra
AUTORE: Aldo Cazzullo
PAGINE: 214
CASA EDITRICE: Mondadori
GENERE: Saggio
TRAMA: Aldo Cazzullo racconta perché il nostro sarà il secolo del sorpasso
della donna sull'uomo. I segni sono evidenti: a Berlino e a Londra governano
due donne, una donna si affaccia per la prima volta sulla soglia della Casa
Bianca. L'Italia resta un Paese maschilista; eppure sono donne la sindaca della
capitale, la presidente della Camera, le direttrici delle principali carceri,
l'astronauta più nota, la scienziata più importante. Ed è solo l'inizio. Le
donne erediteranno la terra perché sono più dotate per affrontare l'epoca
grandiosa e terribile che ci è data in sorte. Perché sanno sacrificarsi,
guardare lontano, prendersi cura; ed è il momento di prendersi cura della terra
e dell'uomo, che non sono immortali. L'autore evoca il genio femminile,
attraverso figure del passato e del presente, storie di grandi artiste e di
figlie che salvano i padri o ne custodiscono la memoria. Racconta le battaglie
che le donne conducono nel mondo e in Italia contro le ingiustizie che ancora
le penalizzano, contro il masochismo che ancora le mette l'una contro l'altra o
le induce a innamorarsi della persona sbagliata.
Parto con il dire che era la prima volta che leggevo un libro di questo autore e sono rimasta
piacevolmente colpita dalla scrittura fluida e schietta.
Cazzullo
non gira intorno alle cose ma va dritto al punto, spiega molto bene i concetti
e narra con passione le varie storie che si susseguono lungo le pagine.
Traspare
una profonda ammirazione per queste persone che hanno permesso al genere
femminile di emanciparsi e di emergere.
Il libro è suddiviso in varie parti,
abbiamo un introduzione in cui l’autore ci spiega in breve cosa troveremo nelle
pagine di questo saggio.
Poi si passa a un capitolo, intitolato “Il genio femminile”, in cui vengono
lodate
le donne per le loro molteplici doti.
le donne per le loro molteplici doti.
Troviamo un capitolo dedicato a Valeria, la
ragazza morta nell’attendato parigino del teatro Bataclan la notte del 13
novembre 2016.
Poi passiamo a “La femmina eterna”, una sezione piena di donne straordinarie:
Giovanna d’Arco, Caterina da Siena e moltissime altre.
L’autore procede con le “Soldate” ovvero le donne che hanno
partecipato alle due grandi guerre mondiali dando il loro contributo in
coraggio, forza, intelligenza e lealtà alla patria.
Dopo questa carrellata di donne eccezionali
passiamo alla sezione “La donna
masochista”, qui viene approfondito il grande problema femminile ovvero
quando una donna si innamora dell’uomo sbagliato pensando di cambiarlo,
aiutarlo o salvarlo e ne rimane travolta e sconfitta. Troveremo Maria Callas,
la principessa di Spagna l’Infanta e
molte altre vittime più o meno famose.
Infine l’ultimo capitolo è dedicato alle
storie dei lettori: un elenco di piccoli racconti scritti a Cazzullo dopo che
il giornalista aveva annunciato l’intenzione di scrivere questo saggio. Ci sono
storie di madri, sorelle, amiche, figlie e ancora badanti, persone
straordinarie che hanno donato amore e coraggio al prossimo.
Voi donne siete meglio di noi.
Non pensiate che gli uomini non lo sappiano;
lo sappiamo benissimo, e sono millenni che ci organizziamo per
sottomettervi, spesso con il vostro aiuto.
Ma quel tempo sta finendo. È finito.
Comincia il tempo in cui le donne prenderanno il potere.
Questo
saggio è stata una lettura piacevole che ho condiviso con mio marito, ero
curiosa di avere un opinione maschile su un libro tanto femminista.
La
mia prima impressione è che l’autore abbia voluto puntare sul
pubblico femminile e abbia infarcito il libro di moltissime lodi.
pubblico femminile e abbia infarcito il libro di moltissime lodi.
Non prendetemi per matta, sono convinta che
le donne in molti casi abbiamo una marcia in più (d’altronde sono una donna ;D)
e che siano sottovalutate e schiacciate dall’uomo ma, sono altrettanto convinta,
che anche l’uomo abbia le sue capacità e le sue doti e che queste non vadano
sminuite.
In
questo saggio però si percepisce il tentativo di far passare le donne per
esseri superiori e non paritari.
Ecco questa visione a me non piace.
Non mi hanno mai convinti gli estremismi,
maschilismo e femminismo, esagerazioni a mio parere, perché in fondo non è necessario interrogarsi su
chi sia migliore ma è fondamentale capire che siamo diversi e proprio da questa
differenza nasce armonia e completezza.
Nei secoli gli uomini hanno dominato la
figura femminile relegandola alla casa, alla cura dei bambini, dei vecchi e dei
malati, tutti compiti materni.
Le donne sono state schiacciate, abusate e
prigioniere di una vita che non volevano. Quindi
quello che secondo me è giusto sottolineare non è la supremazia futura delle
femmine ma l’importanza dell’uguaglianza, pari diritti e possibilità e la messa
al bando di atteggiamenti propri del potere maschile!
Punire seriamente chi molesta, perseguita,
violenta e uccide le donne!
Nessun perdono e nessuna giustificazione!
Ecco a questo tengo particolarmente.
Il libro rimane comunque molto
interessante, ho apprezzato tantissimo l’approfondimento di Giovanna d’Arco ma
anche Rita Levi Montalcini, Maria
Callas e Valeria.
Callas e Valeria.
Altro passaggio che mi è piaciuto è quando l’autore
parla della “Generazione Hermione”,
ovvero una generazione di ragazza che vede come punto di riferimento eroine del
mondo dei libri o del cinema tipo Hermione, Katniss, Tris e molte altre.
Queste giovani donne sono portatrici di una
ventata di energia, vedono nelle protagoniste dei libri la possibilità di una
rivalsa, Hermione non è la predestinata ma nonostante questo emerge
notevolmente, grazie alle sue doti, all’intelligenza e alla sua caparbietà
aiuta i suoi amici in molteplici situazioni diventando così un elemento
indispensabile per la vittoria.
Il “Girl
power” è tangibile nei romanzi fantasy dispotici, nei cartoni Disney e
nella musica.
Al contrario l’autore sottolinea che un
altro libro che ha solcato le classifiche mondiale è “50 sfumature di Grigio”, da un lato la “Generazione Hermione” e dall’altra le donne che desiderano ancora
essere dominate e controllate o che sognano di salvare il loro compagno!
In
conclusione posso dire che ho apprezzato questa lettura per gli approfondimenti
storici e per la scrittura limpida e scorrevole ma l’ho trovato un po’ troppo
di parte.
AUTORE: Aldo Cazzullo
(Alba 1966), dopo 15 anni alla «Stampa», dal 2003 è inviato e editorialista del
«Corriere della Sera», per il quale ha seguito i principali avvenimenti
italiani e internazionali. Ha dedicato diciassette saggi alla storia e
all'identità del nostro Paese. Sia Viva l'Italia! (2010), sia Basta piangere!
(2013), sia Possa il mio sangue servire (2015) hanno superato le centomila
copie; La guerra dei nostri nonni (2014) le trecentomila.
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