Oggi articolo strano ma assolutamente
interessante! Eh già! Così non ne troverete in circolazione parola mia!
Argomento
del giorno il “Trash”.
Che cos’è il Trash? E perché sta spopolando
in modo inarrestabile in tutti i filoni artistici?
Il
termine “Trash” significa spazzatura, per cui è spazzatura tutto quello che
viene definito trash. Ma questa parola ha una doppia connotazione: se da un
lato indica tutto ciò che è scadente dall’altro valorizza lo scadente elevandolo
a moda.
In
pratica sempre più spesso “trash” è sinonimo di figo!
Ma se ci immergiamo bene nel fenomeno
capiamo che molto raramente quello che è trash è veramente interessante e figo,
semplicemente crea dibattito e
attira l’attenzione, fa discutere e come si dice: meglio che se ne parli male piuttosto che non se ne parli!
attira l’attenzione, fa discutere e come si dice: meglio che se ne parli male piuttosto che non se ne parli!
Ecco quindi che ci troviamo circondati da film,
musica, libri e moda trash gettonata, seguita e acclamata.
Gli esempi non mancano basta pensare al
cinema invaso dai CinePanettoni e da pellicole allucinanti, se volete farvi un’idea
di cosa parlo potete andare a guardare le video recensioni di Yotobi: un ragazzo simpaticissimo che
sul suo canale YouTube commenta film tremendi come “Rambo Turco” o “Sharknado”.
Mio marito lo segue da parecchio tempo e le
risate non mancano.
Il “Trash” lo possiamo trovare nel mondo
della moda, un esempio lampante sono le trovate delle star in fatto di look,
tipo l’abito di carne di Lady Gaga o gli outfit di Miley Cyrus.
Lo stesso vale anche per le mode, come una
borsa o degli stivali orribili che diventano immediatamente fantastici e tutte
o tutti li vogliano indossare.
Un esempio evidente di “Trash” che ha fatto
successo sono i jeans strappati o bucati, in un primo momento furono
considerati spazzatura, chi mai potrebbe uscire di casa con un paio di
pantaloni rotti? Ma ora li abbiamo tutti e i modelli non mancano: strappati,
sgualciti, stropicciati, slavati, bucati e chi più ne ha più ne metta!
Altro mondo invaso dal “Trash” è quello
della musica, vogliamo parlare delle canzoni che girano in radio? Tormentoni
che durano una stagione e poi spariscono, canzoni senza senso, melodie che non
hanno nulla di melodico e qui non stiamo parlando di gusti ma di vero e proprio
buon senso.
Basta pensare alla canzone che ha fatto
impazzire milioni di persone nel mondo:
“I have a pen… I have a apple… Ahhh… Applepen!”
Oppure l’ultimo tormentone del momento “Le focaccine dell’Esselunga”, questo
tipo che si fa chiamare Oel che reppa in modo osceno una canzone dedicata alle
focaccine dell’Esselunga. Proprio oggi mio marito mi ha fatto vedere il video,
girato in un supermercato con tanto di ballerine, comparse, Lamborghini gialla
e chi più ne ha più ne metta.
E parliamoci chiaro questo tizio ha fatto
672.939 visualizzazioni, quindi sta già guadagnando soldi!
Ed
eccoci arrivati al mondo dell’editoria dove sempre più spesso troviamo libri
scadenti, montagne di romanzi che non avrebbero nemmeno senso di esistere!
Un
esempio chiaro sono i numerosi volumi scritti dalle persone famose, ce ne sono
centinaia: ricettari, manuali sull’arte di vivere, biografie e molto altro.
Basta pensare a Barbara d’Urso (portate
pazienza ma non la sopporto!) o Fabrizio Corona o ancora Ibrahimovic (forse
aveva finito i soldi come molti calciatori scrittori).
Oppure
ai numerosi romanzi romantici, Y/A, erotici, new adult, molti di questi sono
veramente allucinanti.
Insomma siamo accerchiati e devo ammettere
che non sono immune al fenomeno giacché mi è capito di leggere romanzi
considerati trash e di trovarli addirittura piacevoli o carini.
L’invasione
è così avanzata che molti Book Blogger o Book Tuber si sono eletti paladini o
demolitori del mondo “Trash”, troviamo video dove questi romanzi sono
osannati e adorati ma questa, diciamocelo, non è una novità.
La
grande novità è nello scoprire che esistono blogger o youtuber che creano vere
e proprie rubriche dove distruggere questi libri.
Ad esempio Christy di Un buon libro non finisce mai che ha inventato la rubrica “Il mondo del Trash: si può parlare di
libri?”.
Altri esempi sono la famosissima Book Tuber
Ilenia Zodiaco, che seguo e adoro,
la quale creò in un primo momento la rubrica Libri di Merda che fu
ribattezzata Libri di Melma. In questi video Ilenia demolisce con minuziosa perizia romanzi come “Uno splendido disastro” o “Paper princess”.
ribattezzata Libri di Melma. In questi video Ilenia demolisce con minuziosa perizia romanzi come “Uno splendido disastro” o “Paper princess”.
In realtà non seguo Ilenia per questa
rubrica ma perché adoro la sua preparazione, le capacità linguistiche e la
grande ironia.
Altro fanatico dei libri “Trash” è Matteo Fumagalli che sul suo canale
Youtube ha creato una rubrica chiamata proprio Libri Trash.
Matteo mi ha dato l’idea di un lettore che
si è imbarcato in una crociata davvero impegnativa ossia la lettura di libri
molto famosi che disprezza e che demolisce senza lasciare possibilità di scampo,
tutto per salvare lettori ignari da una lettura a suo parere tremenda. I suoi
video sono lunghe disquisizioni su quanto faccia schifo un determinato fenomeno
editoriale.
Ora, non mi voglio esprimere sulle letture
di cui si occupano Ilenia e Matteo nella loro rubrica, visto che come vi ho
detto prima anch’io leggo romanzi definiti “Trash”, ma come mai, questi due
appassionati lettori amino sprecare il loro tempo a leggere libri che
considerano orribili, è un mistero!
Insomma, chi glielo fa fare?
Io non mi metto a leggere romanzi che
considero spazzatura sprecando i pochi momenti preziosi che dedico alla
lettura.
Il mio pensiero è: So many books so little time!
Lungi
da me giudicare infatti il Trash può portare anche a sprazzi di arte, momenti
di pura ispirazione!
Comunque
qui sto cercando di condurre una ricerca non di puntare il dito, si tratta di
un esperimento sociale nel quale sto provando a capire cosa ne pensano le altre
Blogger del “Trash” quindi ho trovato delle damigelle pronte ad aiutarmi: tre
bravissime Book Blogger che hanno accettato di rispondere a qualche domanda.
Partiamo con la prima volontaria, qui sotto
troverete la piccola intervista a cui l’ho sottoposta. Le successive interviste
arriveranno a breve!
Roberta, blogger di “Dolci&Parole”
Sempre
più spesso troviamo in commercio romanzi scadenti o ritenuti scadenti, secondo
te che cosa differenzia un buon libro da uno definito “Trash” ovvero
“Spazzatura”?
Sicuramente
la storia stessa. Per lo più vengono riconosciuti come romanzetti d’amore che,
spesso e volentieri catturano l’attenzione del piccolo/medio lettore non
abituato ad avere un rapporto di lettura costante ogni anno e, perciò, tende ad
identificarsi con storie ricche di cliché letterari, talvolta prive di una
stessa trama, ma allo stesso tempo capaci di indurre un ampio coinvolgimento emotivo
attraverso l’uso del colpo di scena (a volte anche senza alcun senso).
Mentre
un romanzo di diversa natura, e quindi non determinabile come “spazzatura”,
solitamente è caratterizzato da un linguaggio studiato, metodico, i quali
sentimenti non sono lasciati al caso, e spesso non si ricorre neppure a colpi
di scena “spietati” per cambiare le sorti della trama. Il messaggio trasmesso è
il vero e solo protagonista, che pone le basi per dialogare su temi difficili o
comunque importanti.
Quali
libri inseriresti nella categoria “Editoria Trash”? E che cos’è per te il
“Trash”?
Quasi
tutte le serie di libri young adult o new adult, che basino prevalentemente la
loro trama su un genere romance ed erotico o di fan-fiction, possono essere
definite trashume. Ultimamente la grande popolarità di Wattpad, piattaforma
ideata per lettori e giovani scrittori in erba, ha permesso al trash di
espandersi ulteriormente, traendo guadagno da storie scritte col cellulare e
dalla prosa scadente, e naturalmente prive di profondità d’animo. È questo,
fondamentalmente, il significato che ha per me il trash.
Leggi
questo genere?
Mi è
capitato di essere stata tratta in inganno dal grande entusiasmo collettivo e,
nella lettura, capire anche il perché di tanto successo. Ma l’assenza di un
filo logico o di un linguaggio vero o di una propria morale, mi hanno
destabilizzato nel continuare a leggerli.
Il
“Trash” ha invaso tutto: moda, cinema, musica e editoria. Ti piace questo nuovo
“genere”?
Lo
apprezzo solo nell’attimo in cui diventa arte. Nei libri c’è una completa assenza
di arte, ma nel cinema, nella moda e frequentemente nella musica, il trash
diventa un punto di partenza per un dialogo con lo spettatore, venendo a
costruire un vero e proprio linguaggio.
E voi cosa ne pensate? Vi piace il “Trash”?
Grazie Cristy per l'opportunità di dialogare su un tema così complesso e di aver pubblicato ciò che penso del Trash. Un bacione
RispondiEliminaDi nulla! *-*
EliminaIo mi considero una lettrice onnivora, riesco ad apprezzare Stilton come i grandi classici, e amo dare una chance a generi e autori di cui sento molto parlare. Il tempo è poco, ma ammetto che di tanto in tanto il mio lato masochista viene fuori e mi porta a scegliere una lettura trash... anche se al 99% so che finirò per demolirlo. Mi rendo conto che detta così posso passare per una pazza ahaha! Ovviamente sono letture che mi concedo una volta all'anno e solo se il romanzo mi viene prestato, non sono così folle da spenderci soldi, però sì, di tanto in tanto ammetto di trovare divertente stroncare una lettura trash, che posso farci? U.U
RispondiEliminaCiao Seli, anch'io come te leggo di tutto, molto spesso evito certe letture ma se ne sento molto parlare (sia nel bene che nel male) voglio metterci il naso. Eh eh, a volte fa anche bene staccare la spina e leggere qualcosa di immediato e trash!
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