4 giugno 2020

Il mio pensiero sull'uscita di "Midnight Sun"

Avevamo veramente bisogno di Midnight Sun?
A mio parere NO!
Provo a spiegarvi la mia opinione partendo dal presupposto che è solo la mia opinione.



Midnight Sun è il nuovo romanzo di Stephanie Meyer dedicato alla serie di Twilight, si tratterebbe della storia di Bella ed Edward raccontata dal punto di vista di quest’ultimo.
Non ho nessun problema a dire che anch’io, come molti di voi, sono stata una fan della serie, non una di quelle sfegatate perché quando uscì il primo volume avevo già 22 anni, ero un po’ grandicella e, se da un lato Twilight e Breaking Down mi piacquero molto, dall’altro i due volumi centrali non mi entusiasmarono, soprattutto il secondo che era molto introspettivo (Bella si faceva un sacco di pippe mentali!) e con poca azione.
Non andai al cinema a vedere i film, anche se li ho riguardati di recente in una maratona casalinga e trovo siano molto carini, una visione piacevole.
Il progetto di Midnight Sun prese vita già nel 2008 ma fu abbandonato quando una parte del manoscritto apparve online contro la volontà della Meyer, ora, a distanza di quindici anni l’autrice ha dato la grande notizia ed il web è impazzito!
Sinceramente, trovo tutto questo entusiasmo esagerato (so che mi odierete in molti), tantissimi fan della serie originale hanno ormai dai trenta ai quarant’anni quindi un’età un po’ matura per una storia d’amore di questo tipo.
Mi spiego meglio: la storia tra Bella ed Edward non è una storia d’amore convenzionale, ci sono degli elementi alquanto discutibili che già a vent’anni mi fecero storcere il naso ma che accettai senza farmi molte domande, ma che ora, a 36 anni non potrei far finta di non vedere.
Proviamo a guardarli insieme.


Bella è una ragazza di diciassette anni che, dopo aver cambiato casa, s’innamora del figo della scuola, già nella descrizione dei due protagonisti la Meyer mette bene in chiaro l’enorme differenza tra i due: lei goffa, impacciata, convinta di non essere particolarmente carina (autostima zero); lui bellissimo, irraggiungibile e misterioso.
Se questo non bastasse per creare un rapporto squilibrato dobbiamo aggiungere il fatto che lui è un vampiro e lei sarebbe la sua cena ideale e che, senza che lei lo sappia lui la segue ovunque arrivando perfino a entrare nella sua camera di notte per guardarla dormire.
Quando Edward la osserva dall’angolo della sua stanza in piena notte possiamo tutte pensare “che romantico” (a 16 anni) ma, se riflettiamo bene, non è proprio una bella cosa, sa un po’ di stalker!
Sta di fatto che anche successivamente il rapporto tra Bella ed Edward rimane sempre sbilanciato, lui dominante e lei sottomessa, passiva nel suo struggersi d’amore per lui a tal punto che, quando il vampiro decide di lasciarla, lei cade in una depressione tremenda, così intensa da toglierle completamente la voglia di vivere e, anche qui, l’autrice gioca un po’ troppo facendoci passare una malattia psichiatrica, come la depressione, per qualcosa di romantico!
Edward la costringe a sposarlo, usando a suo favore il desiderio di lei di diventare una vampira, una sua pari. Possiamo raccontarci tutte le fantasticherie romantiche del mondo ma il coltello dalla parte del manico ce l’ha sempre lui che risulta estremamente possessivo tanto da allontanarla dagli amici e dalla famiglia.
Tutto ciò viene trasmesso al lettore in una chiave distorta ma, non possiamo far finta di non vedere che questo rapporto, almeno fino alla trasformazione di Bella, è un rapporto non sano, non equilibrato e che mette Bella di fronte a scelte pesanti.
Ora come ora non mi piacerebbe leggere un libro che maschera questi elementi sotto una coltre di glassa romantica, a vent’anni potevo lasciar perdere ma adesso no!
Questo non vuol dire che non è bene leggere un libro dove la coppia è sbilanciata, il mondo dell’editoria erotica o romance è piano di queste storie ma sono appunto dedicate a un pubblico adulto, mentre in questo caso si parla di un pubblico molto, molto giovane.
Il messaggio che passa alle lettrice adolescenti è quello di accettare qualsiasi cosa in nome dell’amore ma non è un buon messaggio, anzi!

Un altro motivo, di cui ho già accennato qualcosa sopra, è che i fan della serie sono cresciuti e non di poco, se Midnight Sun fosse uscito nel 2010 o 2011 avrei capito ma ora non tanto.
Personalmente non amo questi cambi di POV, mi piacciono molto i prequel, i sequel, gli approfondimenti e le novelle annesse a una serie ma rifare la storia dal punto di vista di un altro personaggio, a mio parere, è solo un’azione di marketing molto comoda che, se dieci anni fa era giustificata perché cavalcava l’onda del successo della serie e dei film, ora non trovo abbia molto senso.

In conclusione non credo leggerò Midnight Sun e non capisco neppure tutto l’entusiasmo che circonda questa nuova uscita, ovviamente non giudico le persone che decideranno di leggerlo, siano esse fan vecchi o nuovi.
Probabilmente la serie ritornerà in auge e si parlerà a breve di un film!
Lo scopriremo solo vivendo!

P.S.: La cover non mi piace per niente!

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