Avevamo
veramente bisogno di Midnight Sun?
A
mio parere NO!
Provo
a spiegarvi la mia opinione partendo dal presupposto che è solo la mia
opinione.
Midnight Sun è il nuovo romanzo di Stephanie Meyer dedicato alla
serie di Twilight, si tratterebbe
della storia di Bella ed Edward raccontata dal punto di vista di quest’ultimo.
Non
ho nessun problema a dire che anch’io, come molti di voi, sono stata una fan
della serie, non una di quelle sfegatate perché quando uscì il primo volume
avevo già 22 anni, ero un po’ grandicella e, se da un lato Twilight e Breaking Down
mi piacquero molto, dall’altro i due volumi centrali non mi entusiasmarono,
soprattutto il secondo che era molto introspettivo (Bella si faceva un sacco di
pippe mentali!) e con poca azione.
Non
andai al cinema a vedere i film, anche se li ho riguardati di recente in una
maratona casalinga e trovo siano molto carini, una visione piacevole.
Il
progetto di Midnight Sun prese vita
già nel 2008 ma fu abbandonato quando una parte del manoscritto apparve online
contro la volontà della Meyer, ora, a distanza di quindici anni l’autrice ha
dato la grande notizia ed il web è impazzito!
Sinceramente,
trovo tutto questo entusiasmo esagerato (so che mi odierete in molti),
tantissimi fan della serie originale hanno ormai dai trenta ai quarant’anni
quindi un’età un po’ matura per una storia d’amore di questo tipo.
Mi
spiego meglio: la storia tra Bella ed Edward non è una storia d’amore
convenzionale, ci sono degli elementi alquanto discutibili che già a vent’anni
mi fecero storcere il naso ma che accettai senza farmi molte domande, ma che ora,
a 36 anni non potrei far finta di non vedere.
Bella è una ragazza di diciassette anni che, dopo aver
cambiato casa, s’innamora del figo della scuola, già nella descrizione dei due
protagonisti la Meyer mette bene in chiaro l’enorme differenza tra i due: lei
goffa, impacciata, convinta di non essere particolarmente carina (autostima
zero); lui bellissimo, irraggiungibile e misterioso.
Se questo non bastasse per creare un rapporto squilibrato
dobbiamo aggiungere il fatto che lui è un vampiro e lei sarebbe la sua cena
ideale e che, senza che lei lo sappia lui la segue ovunque arrivando perfino a
entrare nella sua camera di notte per guardarla dormire.
Quando Edward la osserva dall’angolo della sua stanza
in piena notte possiamo tutte pensare “che romantico” (a 16 anni) ma, se riflettiamo
bene, non è proprio una bella cosa, sa un po’ di stalker!
Sta di fatto che anche successivamente il rapporto tra
Bella ed Edward rimane sempre sbilanciato, lui dominante e lei sottomessa,
passiva nel suo struggersi d’amore per lui a tal punto che, quando il vampiro
decide di lasciarla, lei cade in una depressione tremenda, così intensa da
toglierle completamente la voglia di vivere e, anche qui, l’autrice gioca un po’
troppo facendoci passare una malattia psichiatrica, come la depressione, per
qualcosa di romantico!
Edward la costringe a sposarlo, usando a suo favore il
desiderio di lei di diventare una vampira, una sua pari. Possiamo raccontarci
tutte le fantasticherie romantiche del mondo ma il coltello dalla parte del
manico ce l’ha sempre lui che risulta estremamente possessivo tanto da
allontanarla dagli amici e dalla famiglia.
Tutto ciò viene trasmesso al lettore in una chiave
distorta ma, non possiamo far finta di non vedere che questo rapporto, almeno
fino alla trasformazione di Bella, è un rapporto non sano, non equilibrato e
che mette Bella di fronte a scelte pesanti.
Ora come ora non mi piacerebbe leggere un libro che
maschera questi elementi sotto una coltre di glassa romantica, a vent’anni
potevo lasciar perdere ma adesso no!
Questo non vuol dire che non è bene leggere un libro
dove la coppia è sbilanciata, il mondo dell’editoria erotica o romance è piano
di queste storie ma sono appunto dedicate a un pubblico adulto, mentre in
questo caso si parla di un pubblico molto, molto giovane.
Il messaggio che passa alle lettrice adolescenti è
quello di accettare qualsiasi cosa in nome dell’amore ma non è un buon
messaggio, anzi!
Un
altro motivo, di cui ho già accennato qualcosa sopra, è che i fan della serie
sono cresciuti e non di poco, se Midnight
Sun fosse uscito nel 2010 o 2011 avrei capito ma ora non tanto.
Personalmente
non amo questi cambi di POV, mi piacciono molto i prequel, i sequel, gli
approfondimenti e le novelle annesse a una serie ma rifare la storia dal punto
di vista di un altro personaggio, a mio parere, è solo un’azione di marketing molto
comoda che, se dieci anni fa era giustificata perché cavalcava l’onda del successo
della serie e dei film, ora non trovo abbia molto senso.
In
conclusione non credo leggerò Midnight
Sun e non capisco neppure tutto l’entusiasmo che circonda questa nuova
uscita, ovviamente non giudico le persone che decideranno di leggerlo, siano
esse fan vecchi o nuovi.
Probabilmente
la serie ritornerà in auge e si parlerà a breve di un film!
Lo scopriremo solo vivendo!P.S.: La cover non mi piace per niente!
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