4 settembre 2022

"La città di Ottone" di S.A. Chakraborty

 

Titolo: La città di Ottone § Autrice: S.A. Chakraborty § Pagine: 525
Casa editrice: Mondadori § Genere: Fantasy

EGITTO, XVIII SECOLO. Nahri non ha mai creduto davvero nella magia, anche se millanta poteri straordinari, legge il destino scritto nelle mani, sostiene di essere un'abile guaritrice e di saper condurre l'antico rito della zar. Ma è solo una piccola truffatrice di talento: i suoi sono tutti giochetti per spillare soldi ai nobili ottomani, un modo come un altro per sbarcare il lunario in attesa di tempi migliori. Quando però la sua strada si incrocia accidentalmente con quella di Dara, un misterioso jinn guerriero, la ragazza deve rivedere le sue convinzioni. Costretta a fuggire dal Cairo, insieme a Dara attraversa sabbie calde e spazzate dal vento che pullulano di creature di fuoco, fiumi in cui dormono i mitici marid, rovine di città un tempo maestose e montagne popolate di uccelli rapaci che non sono ciò che sembrano. Oltre tutto ciò si trova Daevabad, la leggendaria città di ottone. Nahri non lo sa ancora, ma il suo destino è indissolubilmente legato a quello di Daevabad, una città in cui, all'interno di mura metalliche intrise di incantesimi, il sangue può essere pericoloso come la più potente magia. Dietro le Porte delle sei tribù di jinn, vecchi risentimenti ribollono in profondità e attendono solo di poter emergere. L'arrivo di Nahri in questo mondo rischia di scatenare una guerra che era stata tenuta a freno per molti secoli.
Se vi parlo di Oriente, geni della lampada, tappeti volanti e sultani che libro vi viene in mente? 
A me "Le mille e una notte" o al massimo "Aladdin" infatti, con questo ambientazione di libri ce ne sono veramente pochi. 
Per fortuna mi sono decisa a leggere "La città di Ottone", primo volume di una trilogia fantasy ambientata in un mondo arabeggiante. 
Nahri, la nostra protagonista, è una guaritrice ma non una qualsiasi, è nata con il dono di curare ogni male e lo fa per sopravvivere a una vita di povertà. Non sa da dove provenga questa sua capacità, è un orfana che vive al Cairo e cura e truffa le persone in egual misura. 
Sarà proprio durante un rituale curativo un po' fasullo che evocherà per sbaglio un jinn guerriero, Dara, e con esso attirerà un ifrit intenzionato ad ucciderla. 
Ma perché proprio lei?
Nahir sarà costretta a scappare con Dara e a mettere in discussione tutta la sua vita e il mondo dove ha sempre vissuto. 
Ben presto scoprirà che i jinn non sono solo leggende o storielle per bambini ma creature millenarie e potenti che vivono nella sacra e meravigliosa città di Daevabad divisi in tribù con caratteristiche ben definite. 
L'autrice ha creato un mondo ricchissimo, i jinn hanno una loro storia fatta di tradizioni, rituali, divisioni politiche e sociali, tutto è veramente interessante ma, per più della metà del libro, si ha la sensazione che le informazioni arrivino frammentate e centellinate e, nella seconda metà, ce ne sono così tante da creare confusione. 
Come se l'autrice avesse buttato tutto in un mega pentolone mescolando per bene. 
Le sei tribù dei jinn non sono spiegate in modo chiaro, alcuni passaggi sono caotici e ho dovuto a rileggere spezzoni precedenti per avere un po' di chiarezza. 
Questo è il grande difetto del romanzo che ha inciso solo in parte al piacere della lettura infatti, mi è piaciuto parecchio! 
Ho apprezzato l'ambientazione, molto rara nel panorama fantasy, adoro le atmosfere arabe, la mitologia e la magia di questi luoghi. 
La storia è complicata ma ha una struttura solida, sembra una contraddizione con quanto detto sopra ma, nonostante la confusione generata dal modo in cui ci vengono date le informazioni, ho percepito uno schema ben preciso. 
L'autrice ha lavorato molto per creare un background ampio e ben costruito, ciò emerge maggiormente nella struttura della società e della politica e nel bagaglio storico che ci viene fornito. 
I due punti di vista ampliano molto lo sguardo del lettore, inoltre questi due protagonisti sono interessanti, ben caratterizzati, ricchi di sfumature e nessuno dei due prevale sull'altro. 
La lettura è scorrevole, la storia è ricca di colpi di scena, combattimenti, intrighi politici, tradimenti e sotterfugi insomma non vi annoierete! 
Quindi non fatevi spaventare dalla confusione che diventerà più ordinata sia verso la fine di questo primo libro (a mio parere introduttivo) sia nel secondo (già in lettura) ma, lasciatevi travolgere da una storia che merita. Mi raccomando usate il glossario!





1 commento:

  1. Bellissima recensione, avevo sentito parlare di questo libro ma sempre in modo piuttosto negativo. Sono felicissima che nonostante le pecche ti sia piaciuto, mi incuriosisce molto soprattutto per l'ambientazione poco vista nei fantasy ❤️

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