Buongiorno cari lettori, la recensione di
oggi è dedicata a un libro un po’ particolare, Orchi-I guardiani dei lampi di Stan Nicholls.
Particolare perché? Ma semplice, perché i
protagonisti sono gli orchi ovvero una razza fantasy cattiva per definizione!
Ci troviamo a Maras-Danthia, una terra magica in cui ogni creatura è collegata e
alimentata da un flusso energetico che si sta esaurendo.
Da quando gli umani hanno invaso questo
mondo antico, la magia sta scomparendo e da Nord un ghiacciaio enorme divora,
giorno dopo giorno, metri di terreno.
A Maras-Danthia
vivono da sempre creature fantastiche come troll, elfi, orchi e nani, sono
chiamate razze antiche e sono state scacciate dalle loro terre e ridotte in
schiavitù dagli umani.
Quelli però che hanno risentito maggiormente di questa invasione sono gli orchi, la loro attitudine alla guerra li ha condannati a una vita di servizio nell’esercito, combattono una guerra non loro e muoiono per garantire la vittoria al padrone umano.
Quelli però che hanno risentito maggiormente di questa invasione sono gli orchi, la loro attitudine alla guerra li ha condannati a una vita di servizio nell’esercito, combattono una guerra non loro e muoiono per garantire la vittoria al padrone umano.
Gli uomini sono, infatti, divisi tra Uni e Mani, i primi sono fanatici che credono in unico Dio e odiano le
razze antiche, i secondi sono più tolleranti e venerano un
pantheon di varie divinità. Tra questi due gruppi è in corso una guerra che costringe le razze antiche a distruggersi a vicenda.
pantheon di varie divinità. Tra questi due gruppi è in corso una guerra che costringe le razze antiche a distruggersi a vicenda.
In mezzo a tutto ciò, noi lettori, seguiamo
le avventure di un gruppo di orchi: I
figli del Lupo.
Si tratta di una squadra di guerrieri
speciali mandata a recuperare un manufatto magico di estrema importanza.
Ovviamente le cose non andranno come
previsto e Strike e il suo gruppo dovranno scegliere se consegnare l’amuleto
alla loro spietata sovrana o se cambiare le sorti di Maras-Danthia, dando così la possibilità alle razze antiche di
liberarsi dalla sottomissione degli uomini.
Questo libro era stato regalato a mio
marito ancora quando leggeva qualcosa, ossia molto, molto tempo fa, lui ha letto
il primo volume e ha in seguito acquistato gli altri due che concludono la
trilogia.
Purtroppo, a metà del secondo, si è
stancato e ha lasciato la serie a metà.
Quest’anno mi ero ripromessa di leggerla e,
anche se non riuscirò a finirla entro il 2018, sono comunque contenta di averla
presa in mano.
Mi sono avvicinata al fantasy barbarico con
Martin, perché chiunque lo abbia letto sa perfettamente che “Le cronache del
ghiaccio e del fuoco” sono molto violente, spietate e brutali.
Diciamo che anche Orchi-I
guardiani dei lampi può essere
definito tale, le scene di combattimento sono continue ed estremamente violente,
sanguinose e splatter, alla lunga però stancano perché sono ripetitive e
sembrano inserite appositamente per creare questo sentore di barbarico.
Infatti,
a parte i combattimenti, questo romanzo manca di molti aspetti riguardanti il
genere.
Il
linguaggio è normale e non spietato, duro e scurrile, i protagonisti sono dei
finti cattivi
perché sono leali, coraggiosi, rispettosi delle regole, generosi e
caritatevoli.
Strike non è per nulla un personaggio
negativo ma un protagonista positivo a tutti gli effetti.
Quindi,
a questo punto, la novità non è che Stan Nicholls ha ribaltato le regole del
fantasy ma ha semplicemente messo una razza, di solito brutale e crudele, come
protagonista e gli ha dato tutte le caratteristiche che normalmente hanno elfi
e umani.
Insomma!
La trovo un’idea potenzialmente originale ma poi sviluppata in modo
approssimativo.
Mi aspettavo degli Orchi spietati e senza
scrupoli, una razza forte e potente che persegue il suo scopo schiacciando
tutti coloro che ostacolano il loro cammino, invece ho trovato una razza
schiavizzata, seviziata e ridicolizzata nella quale spiccano Strike e i suoi
Figli del Lupo, reietti che cercano di ritagliarsi uno straccio di libertà.
Mah! La
trama è carina, scorrevole e molto prevedibile, le varie missioni sono
ripetitive ma si leggono volentieri e si arriva alla fine senza troppo
entusiasmo.
Con
questo non voglio dire che è un brutto romanzo ma mi aspettavo qualcosa di
diverso,
probabilmente leggerò anche i seguiti così potrò raccontare a mio marito come
finisce.
Valutazione
AUTORE:
Scrive
a tempo pieno dal 1981 ed è l'autore di molti romanzi e racconti, anche se è
conosciuto soprattutto per la trilogia Orchi.
Suoi articoli sono apparsi, tra gli altri,
su The Guardian, The Independent, The Daily Mirror, Time Out, Sight and Sound,
Rolling Stone, SFX e Locus. Nicholls ha lavorato per un gran numero di librerie
ed è stato il primo manager della filiale londinese di Forbidden Planet.
Nel 2007 ha ricevuto il Le'Fantastique
Lifetime Achievement Award for Contributions to Literature al Trolls &
Legendes Festival di Mons in Belgio.
Vive nelle Midlands Occidentali con la
moglie Anne Gay, a sua volta autrice di libri di fantascienza. (Da Wikipedia)
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