Ciao a tutti, eccomi qui con la recensione
di un libro davvero unico e particolare: il primo volume della saga de La torre Nera di Stephen King, ossia L'ultimo cavaliere.
Non ho mai letto nulla del re dell’horror, ho sempre guardato ai
suoi libri con timore, le trame mi attirano ma, per il mio debole cuore, credo
siano troppo forti.
Con la saga de La torre Nera mi sono lanciata, ho voluto provare, l’idea di un
fantasy dalla sfumature dark ambientato in una sorta di far west mi intrigava
moltissimo e allo stesso tempo non mi preoccupava più di tanto.
A lettura conclusa vi posso dire che sono
soddisfatta e proseguirò sicuramente questa storia.
«L'uomo
in nero fuggì nel deserto e il pistolero lo seguì»
«The man in black fled across the
desert and the gunslinger followed»
Il pistolero sta inseguendo senza tregua l’uomo
in nero, ormai è molto tempo che vaga nel grande deserto a est, i giorni si
susseguono uguali e monotoni, il caldo schiaccia e distrugge, la mente vaga e
si dilata lasciando spazio a pensieri, ricordi e segreti.
La storia narrata da Stephen King non è
molto chiara all’inizio, sappiamo solo che Roland De Gilead sta braccando lo
stregone nero, lo vuole prendere a tutti i costi ma lungo la strada dovrà
superare trappole ordite dallo stesso uomo oscuro e ostacoli ambientali non
indifferenti.
Il pistolero ci conduce attraverso un vasto
deserto, in una cittadina maledetta, sulle cime di una catena montuosa e
attraverso gallerie oscure.
Abbiamo
davanti un mondo post apocalittico, devastato e corrotto, la natura è stata
distrutta e manipolata, animali mutati e abnormi.
Le
persone sembrano uscite da un incubo, esseri alla deriva che cercano di
sopravvivere a un’esistenza di stenti e sofferenza, aggrappati a
qualsiasi
possibile conforto: alcool, droga o sesso.
Dalle
pagine traspira decadenza, oscurità e pazzia.
Ogni volta che il pistolero incontra qualcuno,
non sa mai se sia reale o se sia una visione creata dall’uomo in nero per annientarlo,
il dubbio di una trappola ci perseguita, quale sarà il prossimo tranello?
Quando colpirà lo stregone?
Le
atmosfere create da Stephen King sono veramente dark e creepy, tradotte: oscure
e raccapriccianti.
Luoghi
desolati, avvolti dalle tenebre, si respira follia e brivido, la sensazione di
essere circondati dal male è palpabile e a momenti soffocante.
Insomma non si può dire che King non ci
sappia fare, l’horror è proprio nel suo DNA!
La
scrittura è elaborata, ricca di similitudini veramente macabre e ricercate, è
necessario abituarsi e entrare nel libro per poter leggere con fluidità.
Vi lascio qui alcuni esempi: “era un coro lugubre, come il suono del
vento nella cavità di un albero putrescente” o “la sua voce distorta e traviata tagliava il fracasso come una lama
ottusa di ascia nelle cervella di un vitello”.
Ora capite cosa intendo per similitudini
ricercate, forti e grottesche?
La
storia che si apre con questo primo volume è ricca di misteri, i ricordi di
Roland aprono brecce sul suo passato e sul passato di questa terra devastata ma
ci sono ancora moltissime domande senza risposte.
Vi consiglio la versione che ho preso in
biblioteca perché contiene un’introduzione interessantissima scritta dallo
stesso autore che ci spiega, in modo ironico e tagliente, la nascita della saga
e cosa l’ha spinto a terminarne la stesura a distanza di molti anni dal quarto
volume.
Ci racconta da chi ha preso ispirazione e perché
abbia deciso di rivedere, modificare e ampliare i primi capitoli scritti in
giovanissima età.
L’ultimo cavaliere è un romanzo che ci introduce a una saga
epica e sicuramente d’impatto, non pensate che sia più leggero di un horror
solo perché sfocia nel fantasy, in realtà le pagine sono intrise di atmosfere raccapriccianti,
macabre e oscure.
Un romanzo che non si dimentica!
Valutazione
Dopo avervi parlato in lungo e in largo del
libro desidero spendere due parole per il film: “La torre Oscura”, uscito proprio quest’anno.
Ho visto questo film al cinema e devo dire
che mi è piaciuto moltissimo, da qui è nato il mio desiderio di approfondire la
storia e di entrare nel mondo del nostro amato pistolero. Credo, ma non sono
sicura, che il film sia una revisione della storia e non rispecchi
completamente la trama dell’ultimo libro della serie La torre Nera, molti elementi non quadrano con il primo libro e
quindi la mia supposizione sembra fondata.
Nonostante
la trasposizione cinematografica sia molto curata, interessante e ricca di
azione è priva delle atmosfere cupe e raccapriccianti del romanzo.
Nel
film non si ha quella sensazione di follia, paura, decadimento e oscurità che invece
è onnipresente nelle pagine del libro, le ambientazioni cinematografiche ci
mostrano un luogo desolato e post apocalittico ma che manca di forza, sulla
carta non possiamo restare indifferenti perché siamo risucchiati da sensazioni
oscure, demenziali e ai confini con la realtà.
A parte questo il film merita e vale la
pena guardarlo.
Qualche informazione sulla Saga de “La Torre Nera”
Il romanzo fu pubblicato originariamente in
cinque parti sulla rivista The Magazine of Fantasy and Science Fiction:
Il cavaliere (The Gunslinger) - ottobre 1978
La stazione di posta (The Way Station) -
aprile 1980
L'oracolo e le montagne (The Oracle and the
Mountains) - febbraio 1981
I lenti mutanti (The Slow Mutants) - luglio
1981
Fu poi raccolto in volume nel 1982 in
un'edizione limitata della piccola casa editrice Donald M. Grant Publisher di
West Kingston, Rhode Island, con illustrazioni di Michael Whelan.
-L'ultimo cavaliere 1982
-La chiamata dei Tre 1987
-Terre desolate 1991
-La sfera del buio 1997
-I lupi della Calla 2003
-La canzone di Susannah 2004
-La torre nera 2004
-La leggenda del vento 2012
AUTORE: Stephen Edwin King
(Portland, 21 settembre 1947) è uno scrittore statunitense, uno dei più celebri
autori di letteratura fantastica, in particolare horror, dell'ultimo quarto del
XX secolo.
Scrittore prolifico, nel corso della sua
carriera, iniziata nel 1974 con Carrie,
ha pubblicato oltre ottanta opere, fra romanzi e antologie di racconti, entrate
regolarmente nella classifica dei bestseller, vendendo complessivamente più di
500 milioni di copie. Buona parte dei suoi racconti ha avuto
trasposizioni cinematografiche o televisive, anche per mano di autori
importanti. (Wikipedia)
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