Eccomi qui, sono io: la rompiscatole, la
voce fuori dal coro, quella che deve per forza mettere i puntini sulle “i” perché
altrimenti non sta bene.
Cosa ci volete fare? O mi tenete o ciao!
Oggi vi parlo di un romanzo che ho letto
con un’aspettativa pazzesca: Per lanciarsi dalle stelle
di Chiara Parenti.
Un libro che ho desiderato appena è uscito
in libreria perché, dopo la folgorazione di La voce nascosta delle pietre non potevo non leggere questo suo
secondo lavoro edito da Garzanti.
Non so cosa sia successo, forse mi
aspettavo troppo, forse sono cambiata ma la lettura non è stata super come desideravo
fosse.
Quindi sono qui con un opinione che contrasta
con tutte quelle che troverete nel web.
Con questa recensione partecipo al gruppo
di lettura Questa volta leggo (ideato da Laura La libridinosa, Chiara La lettrice sulle nuvole e Dolci di Le mie ossessioni librose) l’ argomento
del mese è: un libro ambientato in
Italia.
Titolo: Per lanciarsi dalle stelle § Autrice: Chiara Parenti § Pagine: 345
Casa editrice: Garzanti § Genere: Narrativa contemporanea
Fai almeno una volta al giorno una cosa che
ti spaventi e vedrai che troverai la forza per farne altre. Sono queste le
parole che Sole trova nella lettera che la sua migliore amica le ha scritto
poco prima di ripartire per Parigi, subito dopo l’unico litigio della loro
vita. Quel litigio di cui Sole si pentirà per sempre, perché non rivedrà mai
più Stella, la persona più importante per lei. Sole non smette di guardare quel
foglio perché, anche se ha solo venticinque anni, non c’è nulla di più
difficile per lei che superare le proprie paure. Sa che, se le tiene strette a
sé, non c’è nulla da rischiare: il lavoro sicuro per cui ha rinunciato al sogno
di fare l’università; il primo bacio mai dato perché è meno pericoloso
immaginarlo tra le pagine di un libro che viverlo realmente. Ma ora Sole non
può più aspettare. Lo deve alla sua amica. Così per cento giorni affronta una
paura alla volta: dal lanciarsi con il paracadute al salire sulle montagne
russe; dall’attraversare un bosco sotto il cielo stellato al fare un viaggio da
sola a Parigi. Giorno dopo giorno, scopre il piacere dell’imprevisto e
dell’adrenalina che le fa battere il cuore. A sostenerla c’è Samanta,
un’adolescente in lotta con il mondo che ha paura persino della sua immagine
riflessa. Rivedendosi in lei, Sole prova a smuovere la sua insicurezza e a
insegnarle ciò che ha appena imparato: è normale avere paura, quello che serve
è solo un unico, singolo, magnifico istante senza di essa. Ma c’è un unico
istante che Sole non è ancora pronta a vivere. L’istante in cui deve confessare
la verità al ragazzo di cui è da sempre innamorata. Una prova più difficile di
tutte le altre. Perché anche l’amore può vestirsi d’abitudine e confondere. E
per amare davvero bisogna essere pronti a mettersi in gioco. Perché persino i
sogni possono cambiare quando sono solo una favola.
Sole e Stella sono migliori amiche, sono
sorelle, anime gemelle che il fato ha fatto incontrare ma, mentre Sole è
chiusa, timida ed estremamente paurosa; Stella invece è piena di vita, passione
e forza.
Per tutta l’infanzia si sono sostenute e
anche nell’età adulta, dove Sole è sempre rimasta nel piccolo paesino del
Molise affacciato sul mare ad aspettare il ritorno di Stella.
Per Sole la vita è semplicissima: sveglia,
caffè, una corsa in bicicletta fino al minimarket dove lavora, le facce di
sempre e la sicurezza della routine che non
cambia mai.
Un mondo piccolo e sicuro dal quale Sole non
vuole proprio allontanarsi.
Stella però, la pensa diversamente, vive da
tempo a Parigi e, desiderosa di condividere una super notizia con la migliore
amica, pensa bene di prenotare un biglietto aereo per la capitale francese a
nome di Sole.
Il litigio è immediato: Sole ha paura dell’aereo,
non vuole partire, la notizia tanto importante può comunicargliela anche lì,
nel loro sicuro e imperturbabile paesino.
Le due amiche litigano come non avevano mai
fatto.
Purtroppo il destino è beffardo, crudele e
si porta via Stella con tutta la sua luce.
Cosa farà ora Sole?
La sua migliore amica non tornerà più e il
buio cala sulla sua vita.
Sarà proprio una lettera di Stella, scritta
a Sole prima di andarsene, che farà ritrovare la voglia di vivere alla giovane
donna:
“Fai almeno una
volta al giorno una cosa che ti spaventi!”
E Sole esaudirà la richiesta della sua
carissima amica sorella, compilerà una lista di cento paure e inizierà ad
affrontarle una per una, riscoprendosi e
accorgendosi di essersi sempre limitata in una vita strettissima e piena di fobie assurde, di aver perso anni dietro timori infondati, di non aver mai vissuto veramente.
accorgendosi di essersi sempre limitata in una vita strettissima e piena di fobie assurde, di aver perso anni dietro timori infondati, di non aver mai vissuto veramente.
La
storia scritta da Chiara Parenti è davvero tenera e toccante, un inno alla vita
e al desiderio di viverla completamente perché, in fin dei conti la vita è un
avventura e quindi bisogna rischiare, avere coraggio e avere la forza di
affrontarla.
Quello
che mi ha fatto storcere il naso è che molte cose mi sono sembrate parecchio
surreali e poco realistiche.
Se si decide di scrivere una storia
ambientata nella realtà i fatti narrati devono essere fattibili, in questo caso
molte delle prove che decide di affrontare Sole sono alquanto stravaganti, un
esempio su tutti: andare a lavorare in pigiama!
Ora ditemi quale datore di lavoro lascerebbe
che una dipendente lavorasse tutto il giorno con un pigiamino succinto. Mah!
Per fortuna non sono particolarmente
paurosa e quindi, alcune paure, mi sono sembrate estremamente esagerate tipo:
usare un bagno pubblico, fare una radiografia, fare volontariato alla mensa dei
poveri o andare in cantina da sola.
Altre ancora mi sono apparse poco utili nel
percorso di rinascita di una persona estremamente paurosa, come tenere in mano
una tarantola, a quale scopo?!
Ho amato alla follia il primo libro della
Parenti, credo sia stata una delle
letture più belle del 2017 ma, purtroppo, Per
lanciarsi dalle stelle non mi ha fatto
impazzire.
impazzire.
Mi viene in mente una recensione di Laura (La
libridinosa) scritta sempre per questa rubrica, parlava di un libro che non le
era piaciuto perché la protagonista sprizzava arcobaleni da tutti i pori, ecco,
anche in questo romanzo il rosa è il colore dominante!
Tutto
brilla dietro un paio di lenti colorate di rosa confetto!
La protagonista incontra solo persone
gentili e comprensive e se, non sono immediatamente gentili e comprensive, è perché
soffrono e hanno paura di qualcosa ma, grazie a lei e al suo esempio,
guariscono, si aprono e si confidano.
Sole supera tutte le cento prove e la
modalità è sempre la stessa: una paura folle, panico totale ma, in un attimo di
lucidità, la ragazza sente che quello che le fa così paura le farà bene e
quindi si butta.
In più, come se tutto ciò non bastasse, incontra un ragazzo perfetto: Samuele. Ho
adorato questo personaggio, ve lo giuro, l’uomo che tutte noi vorremo
incontrare!
Peccato
che non sia realistico perché parla come un libro stampato, non scherzo! Per
parlare a Sole e darle coraggio cita Erasmo da Rotterdam, Gandhi e chi più ne
ha più ne metta.
Dopo questa trafila di puntini sulle “i” (forse
non sono proprio puntini), voglio ribadire che amo lo stile di Chiara Parenti e
se dovesse scrivere altro sono sicura che lo leggerei con la stessa
aspettativa.
Quest’autrice
è in grado di parlare di sentimenti con una delicatezza e una dolcezza
infinita, alcune scene mi hanno emozionata moltissimo, ho sospirato e sognato
con Sole e ripeto, ho adorato Samuele.
Sono convinta che questa storia meriti di
essere letta anche se, sono altrettanto convinta, non faccia per me!
Valutazione
CONOSCI L'AUTRICE
Chiara Parenti (1980) è nata a Lucca dove
vive con il marito, il figlio e due gatti combina guai.
Laureata in Filosofia, è giornalista
pubblicista e lavora nell’ambito della comunicazione. Ama disegnare, leggere e
viaggiare.
E` autrice di tre romanzi ebook per la
collana Youfeel di Rizzoli: Tutta colpa del mare (e anche un po’ di un mojito),
Con un poco di zucchero e L’importanza di chiamarsi Cristian Grei.
Che hai chiamato me? Meno male che, quando l’autrice mi ha proposto il libro, ho declinato l’offerta!
RispondiEliminaLa tua recensione mi è balzata agli occhi mentre lo leggevo, decisamente non fa per te!
EliminaNon ho amato La voce nascosta delle pietre, mentre ho adorato i precedenti, più ironici. Leggerò presto anche io questo libro, ti dirò
RispondiEliminaNe ho letti altri due oltre a questo ma "La voce nascosta delle pietre" mi era piaciuto un sacco, forse è proprio l'eccessiva aspettativa che mi ha fregato.
EliminaFinora ho letto tutto della Parenti e mi piace il suo stile e le sue storie, presto prevedo di recuperare anche questo.
RispondiEliminaAnch'io amo il suo stile ma qui la storia non mi ha entusiasmato.
Eliminami spiace che tu non abbia trovato quello che cercavi capita qualche volta. della parenti ho letto un solo libro, che ho trovato carino e a suo modo emozionante. non so se questo lo leggerò, al momento ho una caterva di libri da leggere che la metà basta :D
RispondiEliminaPurtroppo, a parte qualche lettura che merita, è un periodo di letture "Ni", speriamo che la ruota giri anche per me!
EliminaMi trovo completamente in disaccordo con te ma è anche questo il bello della lettura. Io invece ho adorato questo libro, i suoi messaggi positivi e la storia molto bella che mi ha anche commosso. Bellissima in tutti i suoi punti mi dispiace che a te non abbia colpito allo stesso modo
RispondiEliminaEh già, ognuno ha la propria sensibilità e i propri gusti!
EliminaMah guarda, io non l'ho letto ma leggendo il tuo post, soprattutto per quanto riguarda la trama...sinceramente mi pare che l'idea sia un po' copiata da "Per dieci minuti" della Gamberale, libro che mi è panciuto molto anche perché tratta di un esperienza di vita dell'autrice.
RispondiEliminaPartendo da questo presupposto non credo lo leggerei proprio perché mi sembra poco originale ;)
Anch'io l'ho trovato poco originale.
EliminaGià un libro dove due amiche si chiamano Sole e Stella mi fa storcere il naso. per ora passo. In futuro si vedrà.
RispondiEliminaeh, in effetti, pare un po' na trashata :D
EliminaNo, secondo me non fa nemmeno per me...
RispondiEliminaNon l'avevo nemmeno preso in considerazione e ora invece dopo la tua recensione penso proprio che lo leggerò. Ho proprio voglia di una storia simile e le lenti rosa le indosso spesso e soprattutto ho letto un libro di questa autrice che aveva del potenziale, quella lieve follia che mi piace tanto. Adoro la stravaganza e so che può sembrare inverosimile, ma siccome ogni tanto la "pratico" so anche che non è impossibile.
RispondiEliminaUn saluto da Lea
Sono contenta che la mia recensione abbia acceso la tua curiosità!
EliminaNon ho mai letto nulla di questa autrice e leggendo la tua recensione credo di poter affermare che non fa per me.
RispondiEliminaBacci
Ciao Cri,
RispondiEliminaho in attesa anche io questo libro, amo lo stile della Parenti ma devo ammettere che ho sentito molti pareri un po' poco lusinghieri. Vedremo!
Ciaooo, mi sono guardata un po' in giro nel web ma ho trovato pareri positivissimi, tanto che, mi dispiaceva molto ammettere che non mi era piaciuto granchè!
Eliminaciao! Non ho mai letto nulla di questa autrice e prima o poi magari la leggerò anche se .continuo a ricevere feedback contrastanti, mara Blog Romance e altri rimedi
RispondiEliminaA dire il vero io vorrei proprio leggerlo, la tua recensione mi ha un po' gelata, ma sono attratta da questo libro. Veramente mi ha conquistato già dalla copertina...
RispondiEliminaLa cover è bellissima! Comunque prova, magari a te piace un sacco!
EliminaL'ho comprato la settimana scorsa in offerta lampo. Non vedo l'ora di leggerlo!
RispondiEliminaIo ho voglia di leggerlo perchè è ambientato in Molise. Ma "il piccolo paesino del Molise affacciato sulla costa'della tua recensione è Termoli?
RispondiElimina