Sull’onda
del successo di Martin tornano alla ribalta molti dei suoi vecchi titoli, Nightflyers è uno di questi, una
novella/libro pubblicata nel 1980 all’interno di una raccolta di racconti
fantascientifici con chiare sfumature horror.
In
Italia non era ancora arrivata ma, grazie a Netflix e alla sua serie tv
ispirata alla novella, ecco che Mondadori ci regala la possibilità di leggerla,
per di più, in edizione illustrata.
Amo
molto Martin e il suo stile ma devo ammettere che questa storia, nonostante mi
abbia coinvolta, non mi ha soddisfatta completamente. Ringrazio
molto la CE Mondadori per la copia omaggio.
Titolo: Nightflyers
§ Autore: George R.R. Martin §
Pagine: 168
Casa editrice: Mondadori
§ Genere: Sci-fi, Horror
Quando
ormai la terra è sull'orlo del tracollo, l'ultima speranza risiede in una
spedizione scientifica la cui missione consiste nell'avvicinare e studiare una
misteriosa razza aliena che si spera possa custodire la chiave per la
sopravvivenza dell'umanità. L'unico mezzo in grado di affrontare la spedizione
è la "Nightflyer", un'astronave completamente automatizzata,
controllata da un solo essere umano, il capitano Royd Eris. L'equipaggio però
si ritrova a viaggiare su una nave fantasma perché il capitano non si mostra mai
se non attraverso il suo ologramma e comunica solo tramite una voce
contraffatta. A rendere la permanenza sulla "Nightflyer" ancora più
inquietante, il sensitivo del gruppo inizia a percepire a bordo una presenza
oscura, un'entità pericolosa, incorporea, aliena. Il capitano sostiene di non
saperne nulla e, quando qualcosa o qualcuno inizia a uccidere i membri
dell'equipaggio, sembra non essere in grado o intenzionato a cercare di
arrestare questa scia di sangue. L'unica ad avere la possibilità di fermare
questa creatura sanguinaria è Melantha Jhirl, un'umana geneticamente
modificata, più forte, intelligente e veloce di tutti gli altri membri
dell'equipaggio. Ma per farlo, prima deve riuscire a restare viva...
In
un futuro non definito seguiamo il viaggio della Nightflyer alla ricerca dei Volcrym, una razza mitologica che
sembra custodire conoscenze inimmaginabili.
I
Volcrym si muovono nello spazio a una velocità molto bassa, definita subluce, viaggiano da millenni su navi
enormi: grandi arche che trasportano tutta la loro civiltà. Le leggende narrano
che il loro pianeta venne distrutto ma, grazie a una tecnologia avanzatissima,
i Volcryn s’imbarcarono su queste grandi navi e iniziarono a percorrere lo spazio
in tutta la sua ampiezza.
Non
entrano mai in contatto con altri popoli, non hanno bisogno di scendere sui
vari pianeti per fare rifornimento ma, quando decidono di farlo, la loro venuta
è vista come l’arrivo di potenti divinità benefiche.
Il
professore Karl D’Branin, dopo anni di studi, riesce a scoprire il percorso dei
Volcrym, è convinto di poterli raggiungere in un punto preciso dello spazio, una
zona dove poche navicelle sono disposte ad andare. L’università per la quale
insegna è disposta a fornirgli un po’ di fondi per compiere l’impresa e così, D’Branin
mette insieme una squadra di otto elementi e paga un passaggio sull’unico mezzo
che si è reso disponibile per la traversata: la Nightflyers.
Gli otto partecipanti s’imbarcano sulla nave e, pieni di aspettative, si preparano a compiere un viaggio epico che li condurrà alla scoperta di una civiltà leggendaria.
Gli otto partecipanti s’imbarcano sulla nave e, pieni di aspettative, si preparano a compiere un viaggio epico che li condurrà alla scoperta di una civiltà leggendaria.
Sono
persone dotate che sono state scelte dal professore per le loro capacità:
Melantha è una donna geneticamente modificata fornita di una super intelligenza
e di una forza incredibile e Thale è un sensitivo molto potente, poi ci sono
esperti di lingue antiche, di computer e un medico con una capacità empatica
molto sviluppata.
Il
viaggio procede bene, unico grande mistero è il capitano della nave: Royd Eris,
l’uomo si mostra solo come ologramma e comunica attraverso interfoni
posizionati ovunque, non partecipa alla vita della nave ma rimane isolato in un
area sigillata, ogni cosa è automatizzata e, nonostante tutto sembri andare per
il meglio, una sensazione di grande inquietudine inizia a strisciare nel
gruppo.
Accadono
piccoli incidenti, Thale afferma di sentire chiaramente una presenza oscura, pericolosa
e le
congetture sulla reale identità di Royd si fanno sempre più fantasiose.
congetture sulla reale identità di Royd si fanno sempre più fantasiose.
In
un crescendo di tensione gli eventi precipitano e il terrore e la morte invadono
la Nightflyers!
Come potete vedere si tratta di una storia molto avvincente ma, noterete, un po’ diversa dalla trama del libro: non si tratta di una spedizione per salvare l’umanità ma di un viaggio di conoscenza e scoperta. Inoltre, se da un lato, le vicende narrate mi hanno catturata impedendomi di posare il libro, dall’altra le spiegazioni non mi hanno soddisfatta.
Come potete vedere si tratta di una storia molto avvincente ma, noterete, un po’ diversa dalla trama del libro: non si tratta di una spedizione per salvare l’umanità ma di un viaggio di conoscenza e scoperta. Inoltre, se da un lato, le vicende narrate mi hanno catturata impedendomi di posare il libro, dall’altra le spiegazioni non mi hanno soddisfatta.
Per
gran parte del libro non capivo come, delle persone dotate d’intelligenza e
poteri sopra la media, avessero potuto imbarcarsi su una nave che li avrebbe
portati verso l’ignoto senza aver conosciuto il capitano e visitato i propri
alloggi almeno una volta prima di sceglierla.
Il professore sembra un uomo ottuso e
credulone, talmente assorbito dal suo desiderio di conoscere i Volcrym da dimenticare
tutto il resto, anche dopo la prima
terrificante morte, rimane impassibile e assolutamente fiducioso nel buon
successo dell’impresa.
La sua ossessione per i suoi studi lo
rende cieco di fronte al pericolo impedendogli di prendere in mano la
situazione.
Melantha è uno dei personaggi
principali, un mix di forza bruta, sensualità e intelligenza ma, anche qui, il
suo essere un passo avanti agli altri la porterà verso la disfatta, la sua
convinzione di superiorità la farà agire come una sciocca mettendo in pericolo
tutto l’equipaggio.
I restanti personaggi sono quasi
insignificanti, pedine mosse da Martin per costellare la storia di morti
violente e splatter! Non impegnatevi a memorizzarne il nome!
Il finale, nonostante dia delle
spiegazioni valide, non mi ha entusiasmato, l’ho trovato poco incisivo, privo
di quella forza espressiva che tanto amo di Martin.
Non
credo guarderò la serie, le scene descritte nel libro sono così sanguinolente e
rivoltanti che non voglio viverle con l’impatto visivo degli effetti speciali
dei giorni nostri, credo che si possa
definire un horror solo per queste immagini macabre e violente, la suspance c’è
ma non tale da generare ansia nel lettore, solo una lieve inquietudine e la
curiosità di capire chi c’è dietro le morti assurde che avvengono nel corso
delle pagine.
Un
libro diverso dal solito che si legge d’un fiato, non so se mi sento di consigliarlo,
è molto diverso dal Martin che amo e apprezzo ma, nonostante questo, l’edizione
illustrata merita e la storia non deluderà gli appassionati del genere.
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