Titolo:
La donna in nero
§ Autrice:
Susan Hill
§ Pagine:
288
Casa editrice:
Mondadori
§ Genere:
Horror, Ghost story, Gotico
Arthur Kipps, giovane avvocato londinese, viene incaricato di gestire l'eredità e presenziare al funerale della signora Alice Drablow, l'unica abitante di Eel Marsh House. L'antica dimora si erge in fondo a un sentiero percorribile solo con la bassa marea, immersa nella nebbia e nel mistero; ma ciò non basta a spaventare Arthur. E solo quando al funerale scorge una giovane donna vestita di nero che un sottile senso di inquietudine inizia a pervaderlo. Una sensazione che diventa via via più pressante quando, a Eel Marsh House, Arthur rivede l'apparizione, mentre gli abitanti del luogo si mostrano sempre più reticenti a parlare di quella figura misteriosa, e dei suoi veri scopi. Nonostante questi oscuri presentimenti, Arthur decide di portare a termine il suo incarico e, per mettere ordine tra i documenti di Alice, trascorre la notte nella casa. Una decisione di cui presto si pentirà.
Ammetto che, con questa lettura, sono andata a colpo sicuro, adoro le storie di fantasmi ambientate nella cara vecchia Inghilterra quindi, "La donna in nero" è proprio nella mia confort zone!
E' la Vigilia di Natale e, Arthur Kipps siede intorno al camino con la famiglia, come da tradizione i figli narrano racconti di fantasmi ma, nel passato del signor Kipps, c'è una storia oscura e inquietante che preme per tornare a galla.
Arthur decide che è arrivato il momento di affrontare i demoni che infestano i suoi ricordi e, presa carta e penna, inizia a scrivere di quando, era un giovane e ingenuo avvocato londinese, che venne mandato a gestire la documentazione e l'eredità della defunta signora Alice Drablow, l'unica abitante di Eal Marsh House.
Pieno di entusiasmo, Arthur parte per raggiungere lo sperduto paesino sul mare del Nord, non sapendo che questo viaggio avrebbe cambiato per sempre la sua vita.
Eal Marsh House è un'antica dimora che si erge oscura e solitaria in mezzo alle paludi marine, un sentiero percorribile solo con la bassa marea la collega alla terra ferma ma, c'è di più, la casa nasconde un terribile segreto: una donna vestita di nero infesta le sue stanze.
In paese nessuno ne parla ma il giovane e razionale avvocato non vuole credere alle dicerie e decide di portare a termine l'incarico a tutti i costi, infervorato da questo spirito battagliero, dormirà nella casa convinto di poter sistemare i documenti e andarsene al più presto.
Le cose, ovviamente, non andranno come previsto.
"La donna in nero" è un romanzo gotico ben scritto, piacevole e di grande intrattenimento.
La storia non ha nulla di particolarmente originale ma sa regalare una leggera suspance e qualche brividino.
L'elemento vincente è l'ambientazione, se questa storia fosse avvenuta in un luogo diverso non avrebbe avuto lo stesso impatto sul lettore.
Immaginate una casa alta e diroccata, come una vecchia torre oscura che si eleva dalla palude nebbiosa, dove l'unico rumore è il vento tra i canneti e lo sciacquattare dell'acqua sulle sponde.
Immaginate queste stanze tetre, vecchie e marcescenti, le luci basse e giallognole, il freddo che si insinua ovunque ora, pensate di passarvi la notte in solitudine e di iniziare a sentire una presenza malvagia intorno a voi, probabilmente non sareste così tranquilli.
Eal Marsh House è la vera protagonista di questa storia.
Consigliato a tutti gli appassionati di fantasmi ma anche a tutti quelli che cercano una storia horror ma non troppo.
Il finale mi è piaciuto molto, inaspettato e inquietante, mi ha lasciata di sasso, la conclusione perfetta per una storia di fantasmi.
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