Titolo:
Le strane storie di Fukiage
§ Autrice:
Banana Yoshimoto
§ Pagine:
160
Casa editrice:
Feltrinelli
§ Genere:
Narrativa giapponese
Mimi e Kodachi sono due sorelle gemelle cresciute nella cittadina di Fukiage. Allevate da una coppia di amici dei genitori perché in un incidente stradale il padre è rimasto ucciso e la madre giace tuttora in coma, compiuti i diciotto anni decidono di trasferirsi a T?ky?, dove vivono una vita tranquilla, ciascuna intenta a inseguire le proprie inclinazioni. All'improvviso, però, Kodachi svanisce nel nulla. Mimi va a cercarla e torna a Fukiage, dove incontra personaggi misteriosi e scopre verità e leggende bizzarre sulla propria famiglia e su se stessa. Dove è finita Kodachi? Ritornerà? Si risveglierà la loro mamma? Una storia di amore e di sofferenza, di solitudine e spaesamento.
Mimi e Kodachi sono due gemelle particolari, sono nate a Fukiage un luogo magico e misterioso e hanno dei doni molto speciali, solo che ancora non lo sanno.
Quando Kodachi scompare, Mimi non ha dubbi: la sorella deve essere tornata a Fukiage per salvare la madre.
Le due ragazza vivono nel dolore della perdita dei loro genitori, quando erano molto piccoli un incidenti provocò la morte del padre e la malattia della madre che finì in coma.
Ma cosa avrà fatto Kodachi per raggiungere la madre nel mondo del sonno?
Mimi si recherà a Fukiage dopo molti anni di lontananza e, nel cercare la sorella, compirà un viaggio ben più importante: la ricerca di se stessa.
Mimi è una giovane donna insicura, i misteri sulle proprie origini e la perdita dei genitori hanno riempito il suo cuore di paure e preoccupazioni.
In un vortice di nuovi incontri, creature magiche e piccole avventure, Mimi riuscirà a fare chiarezza nella propria vita.
Banana Yoshimoto crea un romanzo introspettivo ricco di magia e suggestione, ci immergiamo pagina dopo pagina in un mondo onirico popolato di sogni, esseri straordinari e fenomeni sorprendenti, qui seguiamo il flusso di pensieri di Mimi che, finalmente, comprende i suoi doni e i suoi poteri riuscendo così, ad affrontare il lutto e ad accettare la perdita dell'infanzia e dei genitori.
Con quella sensazione di leggera sospensione tipica dei libri della Yoshimoto camminiamo in questa cittadina incantata con Mimi, sentiamo le sue paure e il suo dolore ma anche la sua gioia e il grande amore per la famiglia.
Un romanzo delicato e limpido che ho apprezzato molto. Consigliato.
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