Titolo: Ferryman. Amore eterno § Autrice: Claire McFall § Pagine: 293
Casa editrice: Fazi editore, LainYa § Genere: Fantasy, Y/A
Dylan ha quindici anni e quando una mattina decide di andare a trovare
il padre, che non vede da molto tempo, la sua vita subisce un drastico
cambiamento: il treno su cui viaggia ha un terribile incidente. Dylan
sembrerebbe essere l'unica sopravvissuta tra i passeggeri e, una volta uscita,
si ritrova in aperta campagna, in mezzo alle colline scozzesi. Intorno non c'è
anima viva, a parte un ragazzo seduto sull'erba. L'adolescente si chiama
Tristan e, con il suo fare impassibile e risoluto, convince Dylan a seguirlo
lungo un cammino difficile, tra strade impervie e misteriose figure che girano
loro intorno, come fossero pronte ad attaccarli da un momento all'altro. È
proprio dopo essersi messi in salvo da questi strani esseri che Tristan le
rivela la verità... lui è un traghettatore di anime che accompagna i defunti
fino alla loro destinazione attraverso la pericolosa terra perduta. A ogni
anima spetta il suo paradiso, ma qual è quello di Dylan? L'iniziale ritrosia di
Dylan e l'indifferenza di Tristan si trasformano a poco a poco in fiducia e in
un'attrazione magnetica tra i due ragazzi che non sembrano più volersi
dividere. Arrivati al termine del loro viaggio insieme, Dylan proverà a sovvertire
le regole del suo destino e del mondo di Tristan, pur di non perderlo.
Con questa recensione partecipo al Gruppo di Lettura Questa volta leggo, eh sì! L'estate è passata e noi blogger siamo di nuovo al lavoro! Tema del mese: un libro acquistato durante l'estate, in realtà Ferryman non è un titolo che ho comprato ma che ho preso in prestito in biblioteca durante l'estate, spero di non subire le ire delle organizzatrici perché, solo oggi, al momento di pubblicare la recensione mi sono accorta del piccolo dettaglio. Abbiate pietà di me!
Qualche giorno fa ho concluso la lettura di Ferryman, un romanzo young/adult che mi aveva colpito fin dalla sua
uscita nelle librerie.
Purtroppo, si è rivelato una delusione! Vi accenno un po’ la trama e
poi andiamo a vedere perché non mi è piaciuto.
Dylan è una ragazza di quindici anni in viaggio su un treno verso la città
dove abita il padre, ha da poco riallacciato i rapporti con il genitore ed è
molto emozionata di poterlo rivedere dopo molti anni.
Il treno, però, ha un terribile incidente e Dylan sembra essere
l’unica sopravvissuta.
In preda al panico, la ragazza, riesce a uscire dal vagone su cui
viaggiava e ad uscire dalla galleria, qui, un ragazzo strano, bello e
tenebroso, sembra aspettare proprio lei.
Si chiama Tristan e ha, più o meno, la stessa età di Dylan, è
taciturno e impassibile di fronte alle difficoltà e alla paura della giovane,
tanto che, un po’ a forza la convince a seguirlo.
Dylan scoprirà, ben presto che, nell’incidente ferroviario, lei non è
l’unica sopravvissuta ma l’unica a essere morta e che Tristan non è altro che
un traghettatore di anime, il cui compito è accompagnarla fino alla fine della
terra spezzata, una landa desolata popolata da orribili creature che cercano di
divorare le anime di passaggio.