Oggi
parliamo di Serie TV, è da parecchio che non lo faccio, credo più di tre mesi, e
le serie viste si sono accumulate.
Per
un certo periodo ve ne ho parlato nel Recap
del mese ma mi sono resa conto che la mole del post diventava eccessiva, non
favoriva la lettura e, soprattutto, non riuscivo in poche righe a parlarvi in
modo chiaro del mio pensiero.
Così,
ho deciso di fare delle mini recensioni dedicate a film e serie tv, si tratterà
di una nuova Rubrica con articoli senza una cadenza fissa, in questo modo
potremmo approfondire meglio e il post dedicato al Recap non diventerà eterno e
troppo pesante.
Partiamo
quindi con le prime tre serie!
Baby
Ho guardato questa serie tv per pura curiosità, proprio perché basata sulla vicenda dalla prostituzione minorile a Roma del 2014, Baby, è una serie che attira e cattura pubblico di tutte le età.
Ho guardato questa serie tv per pura curiosità, proprio perché basata sulla vicenda dalla prostituzione minorile a Roma del 2014, Baby, è una serie che attira e cattura pubblico di tutte le età.
Con i suoi sei episodi di circa 40
minuti l’uno si guarda in pochi giorni e lascia ben poco.
La
storia è ambientata nel quartiere dei Parioli e racconta le vicende di un
gruppo di liceali provenienti da famiglie facoltose ma problematiche.
Chiara
vive con i genitori separati in casa, Ludovica abita con una madre che crede di
essere ancora una ragazzina e cambia baby fidanzati ogni settimana, Niccolò e
Camilla hanno genitori assenti e presi dal lavoro, Damiano dopo la morte della
madre finisce a vivere con il padre, un importante ambasciatore, che non lo
degna nemmeno di uno sguardo.
Questi ragazzi hanno tutto ma in realtà
non hanno niente.
Circondati
dal lusso, soddisfatti in ogni loro richiesta ma assolutamente invisibili agli
occhi dei genitori, ragazzi giovani alla ricerca di emozioni forti, si buttano
nella droga, nel sesso e nelle amicizie pericolose, tutto è lecito per uscire
dalla noia che invade le loro vite.
La storia, piena di cliché, rimane piatta e incolore, un po’ insulsa, i personaggi sono stereotipati e la trama è veramente semplice. Accade qualcosa ma niente di ché, nulla che scandalizzi o che crei emozioni contrastanti nel telespettatore, le due attrici protagoniste sono belle, sensuali ma non mi hanno emozionato e non sono riuscita a empatizzare con loro.
La storia, piena di cliché, rimane piatta e incolore, un po’ insulsa, i personaggi sono stereotipati e la trama è veramente semplice. Accade qualcosa ma niente di ché, nulla che scandalizzi o che crei emozioni contrastanti nel telespettatore, le due attrici protagoniste sono belle, sensuali ma non mi hanno emozionato e non sono riuscita a empatizzare con loro.
Non
mi sento di consigliare più di tanto questa serie tv ma, per chi fosse curioso
come me e volesse farsi un’opinione, il tempo da dedicarvi è davvero poco.
Anche
in questo caso la curiosità e il continuo sentirne parlare hanno vinto e, anche
in questo caso, sono rimasta delusa e per nulla soddisfatta!
Le
terrificanti avventure di Sabrina è una serie che gioca moltissimo sugli stereotipi
e sull’attrattiva data da tematiche come la stregonerie, l’occulto e il
satanismo, purtroppo fa di tutto un gran calderone senza senso e pieno di
errori anche molto gravi.
Nel
vedere accostare la simbologia del pentacolo al satanismo mi sono venuti i
brividi e questo è solo un esempio!
La
versione simpatica e divertente della Sabrina degli anni novanta è stata
soppiantata da una più cupa e oscura che ha come protagonista un’adolescente
particolarmente ambigua.
Infatti,
l’unica nota positiva della serie è l’attrice
protagonista, Kiernan Shipka, che sa mescolare alla perfezione candore e
ingenuità, a sensualità, astuzia e crudeltà.
Sì,
perché questa Sabrina è davvero particolare, nonostante abbia appena sedici
anni e non abbia avuto molto a che fare con la chiesa del Signore Oscuro (deve
ancora essere iniziata) assiste senza batter ciglio a omicidi, torture,
banchetti cannibali, apparizioni demoniache e tutto quello che di macabro
potete immaginare.
Sempre
al suo fianco le immancabili zie, il fidanzato un po’ troppo ingenuo e un paio
di amiche davvero speciali. Ad aggiungere un pizzico di già visto abbiamo pure l’accademia per streghe e maghi, una specie
di scuola dove i futuri adepti alla setta dell’Oscuro Signore possono imparare
le arti magiche, peccato che, la maggior parte delle scene nella scuola, siano
dedicate al coro!
Ovviamente,
anche qui, c’è il cliché delle tre bulle super gnocche e potenti che spadroneggiano
per le aule in cerca di nuovi giocattolini per la loro noia, Sabrina non sarà
una preda così facile e saprà sfruttare al meglio il malefico trio.
Ho apprezzato lo stile retrò e alcuni
elementi innovativi ma nel complesso non mi è piaciuta, ho fatto fatica ad
arrivare alla fine e non credo guarderò il seguito.
La
Seconda Guerra Mondiale è finita e, come molte coppie, anche Claire e Frank si
riscoprono diversi e pieni di dubbi sul futuro. Dopo un matrimonio frettoloso e
carico di aspettative, si sono dovuti separare per molti anni, decidono così di
partire per una luna di miele nelle Highlands, un modo per stare insieme,
riscoprirsi e fare piccoli progetti.
Sarà
proprio in questa terra magica e carica di energie ancestrali che Claire
entrerà in un cerchio di pietre e verrà catapultata nel passato, nel 1743.
La
Scozia è sotto il dominio Inglese ma le lontane Highlands rimangono un luogo
pericoloso, selvaggio e indomabile.
Tra
battaglie, intrighi, duelli, bei scozzesoni, paesaggi che incantano, streghe e
magia, Claire dovrà combattere per se stessa e per chi ama, perché l’amore può
manifestarsi nei modi più inspiegabili, tingendosi di tenerezza, passione,
audacia e coraggio.
Se
mi conoscete sapete quanto mi piaccia questa serie tv, ho adorato i libri e
quando è iniziata la trasposizione sul piccolo schermo mi sono subito
appassionata.
Amo
tutto: gli attori, la ricostruzione storica, le ambientazioni e le musiche. Ogni cosa è stata curata nei minimi
dettagli e, nonostante l’abbia guardata due volte, ne resto sempre ammaliata!
Punto forte di questa serie è l’intesa
tra i due personaggi principali, i due attori, Catriona Balfe e Sam Heughan,
sono perfettamente in sintonia, i loro sguardi emozionano e sprigionano un’energia
palpabile, sono appassionati e intensi, una coppia unica.
Anche
Tobias Menzies è incredibile nel suo doppio ruolo: passa da essere l’adorato
Frank, marito di Claire nel 1945 a, essere il crudele e spietato Black Jack
Randall, un’antagonista oscuro e carico di negatività, perverso e malvagio; un’interpretazione
davvero meritevole.
Consiglio vivamente la visione di questa
serie che mescola con grande abilità romance e drama storico, qualcuno potrebbe
pensare che sia completamente incentrata sull’amore tra i due protagonisti ma
in realtà c’è molto di più!
La storia coinvolge fin da subito e, per
tutti gli amanti della saga letteraria, è molto fedele alla trama dei libri
della Gabaldon.
Io Sabrina l'ho amata alla follia in tutte le sue parti. Dalla fotografia alla sceneggiatura. Come hai detto tu ci sono molti errori e molti stereotipi, ma credo sia stato fatto apposta per ironizzare su alcune questioni. Ma se gustibus!
RispondiEliminaPer quanto riguarda Outlander, invece, ho amato la prima stagione. Sono bloccato all'inizio della seconda perché boh, manca quel brio per continuare. Ma sicuramente non la abbandonerò!
La seconda di Outlander è decisamente più lenta, soprattutto nella prima metà ambientata in Francia, poi al ritorno in Scozia, le cose si fanno serie, interessanti e drammatiche.
EliminaSabrina m elo sono vista con piacere, non è perfetta, on è un capolavoro ma mi ha piacevolmente intrattenuta! Le atmosfere un po dark e molto più oscure di come me le aspettavo sono la cosa che più mi è piaciuta. Ti dirò che di Baby ho sentito parlare solo male, quindi non mi attira molto ;)
RispondiEliminaDi solito mi piacciono queste serie dark ma con Sabrina ho fatto veramente fatica ad arrivare in fondo... Baby non lascia molto, alla fine della serie rimane tutto un po' sospeso, non so se vogliono fare un seguito, mah!
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