18 novembre 2019

"Fidanzati dell'inverno" di Christelle Dabos


Titolo: Fidanzati dell'Inverno-Serie dell'Attraverspecchi #1 § Autrice: Christelle Dabos § Pagine: 504
Casa editrice: Edizioni E/O § Genere: Fantasy

"Fidanzati dell'inverno" è il primo volume di una saga fantastica (L'Attraversaspecchi) che si snoda tra le mirabolanti peripezie della protagonista Ofelia, una ragazza un po' goffa ma dotata di due doni assolutamente speciali (può attraversare gli specchi e leggere il passato degli oggetti), e dei bizzarri personaggi che la circondano. 
Avevo promesso che non mi sarei divulgata più di tanto nella trama ma, in questo caso, una minima spiegazione è d’obbligo.
Il mondo creato dalla Dabos è unico e molto complesso, tanto che, in un primo momento, si ha difficoltà a orientarsi e comprenderlo.
Ci troviamo in un universo in cui la Terra è esplosa lasciando dietro di sé un nucleo centrale intorno al quale ruotano ventuno arche, isole più meno grandi sulle quali delle divinità (la cui origine non è ben chiara) hanno dato vita a vere e proprie civiltà.
Ogni essere divino ha, però delle caratteristiche e dei poteri ben precisi e così, la progenie, ha acquisito a sua volta delle doti e dei talenti in linea con la sua essenza.
Ofelia, la nostra protagonista, vive su Anima, è ha la capacità di “leggere” con il tocco delle mani gli oggetti scoprendo, in questo modo, il loro passato ma, è anche un’attraversaspecchi, quindi in grado di spostarsi da un luogo all’altro entrando e uscendo da uno specchio. 
La sua vita cambierà drasticamente quando verrà data in sposa a Thorn, un uomo proveniente da un’altra arca: la temutissima e sconosciuta Polo!
Ofelia non può sottrarsi, è costretta a partire con il suo futuro sposo: altissimo, magro, biondo e dallo sguardo tagliente come ghiaccio, freddo come il gelo della notte e scorbutico come un orso!
Ma non finisce qui, perché quando la ragazza arriverà a Polo, scoprirà che nulla è come sembra e, per salvarsi dagli intrighi e dalle minacce che la circondano, dovrà accettare situazioni assurde e al limite del sopportabile!
A un primo sguardo, Ofelia, appare timida, goffa e gracile, infagottata in vestiti che le donano poco e avvolta dalla sua fedele sciarpa, silenziosa e schiva, non è proprio il personaggio femminile dei fantasy cui sono abituata.
Ma, sotto sotto, questa giovane donna si è rivelata tenace e coraggiosa, capace di sopportare prove incredibili e di superare ostacoli che sembravano insuperabili!
Devo ammettere che, in alcuni momenti, l’avrei voluta un po’ più combattiva, avrei desiderato che si ribellasse alle continue pretese di Thorn ma, alla fine, credo che la vera forza di Ofelia sia la perseveranza, la tenacia e la resilienza.
Ofelia si piega ma non si spezza, si adatta ma non cambia nella sua essenza, è in grado di trasformare in ricchezza ogni esperienza, rimanendo fedele a se stessa anche nei momenti di maggiore oscurità!
Al contrario il personaggio di Thorn non mi è piaciuto per niente, confido in un suo cambiamento, ma in questo primo libro è insopportabile: freddo, calcolatore, sgarbato e cafone!
Ci sono stati brevi attimi nei quali mi stavo ricredendo ma sono svaniti alla stessa velocità con cui sono arrivati.
A dire il vero, a parte qualche rara eccezione, l’intera corte di Chiardiluna è insopportabile, mi ha ricordato moltissimo la sfarzosa reggia del Re Sole ma condita da illusioni, intrighi, allucinazioni,
pazzia generale, manipolazioni, delirio, falsità e cupidigia a non finire!
Alla fin fine, Ofelia, è l’unico personaggio veramente limpido, circondato da una schiera di maschere multicolore che celano la verità, tutti mentono e tutti hanno un secondo fine, quindi la storia rimane come sospesa in superficie perché l’autrice non approfondisce e non svela completamente le carte di nessuno.
Punto forte di questo libro è la grande immaginazione della Dabos che ha saputo mescolare con maestria elementi del fantasy classico con quelli del fantasy moderno, risulta quindi una storia accattivante e ben costruita, piena di colpi scena e di punti si svolta inaspettati.
La costruzione del mondo è impeccabile e sofisticata, le Arche sono mondi galleggianti che rispecchiano le caratteristiche delle persone che vi vivono, ad esempio Polo è insidiosa e piena di illusioni proprio come i suoi abitanti: falsi e volubili.
In conclusione qualche difetto c’è ma la storia è così coinvolgente che restano marginali e di poca importanza. Continuerò sicuramente con la serie!

Nessun commento:

Posta un commento