Titolo:
Clinamen
§ Autrice:
Sara Gavioli
§ Pagine:
250
Casa editrice:
Self Publishing
§ Genere:
Mosaic Novel
Sospesa tra il passato, distante ma ancora significativo, e il futuro che sembra non decidersi ad arrivare, osserva quella città piena di occasioni, così diversa dalla Sicilia che continua a richiamarla indietro. E mentre muove i primi passi in cerca di uno spazio nel mondo, le scorre attorno l’umanità che sussurra piccole storie quotidiane. C’è la voce dell’uomo gentile dietro il muro, c’è il vecchietto incontrato in ascensore o la donna che beve birra alla fermata del tram. C’è la madre, rimasta su una poltrona nella vecchia casa, e poi un ragazzo, l’unico con cui si può parlare davvero. Ci sono progetti e speranze, e c’è soprattutto la domanda fatta da quel padre che non c’è più: cosa sei, cosa sarai?
Buongiorno cari lettori, oggi sono qui per parlarvi del libro di un'autrice emergente, proprio così! Difficilmente leggo romanzo di scrittori auto pubblicati, i motivi sono tanti ma, uno su tutti, il fatto che spesso dietro un self publishing non c'è un lavoro di editing e questo, purtroppo, rende la lettura poco piacevole.
In questo caso mi fidavo ciecamente dell'autrice ed ero sicurissima che il suo libro fosse scritto ed editato con cura perchè, Sara Gavioli, lavora come redattrice freelance per scrittori, editori e agenzie, in pratica si prende cura delle storie degli altri.
Il suo romanzo è stato amore a prima riga e sono molto felice di aver avuto la possibilità di leggerlo, spesso noi blogger veniamo sommersi di richieste di recensione da parte di autori emergenti e, nel marasma delle continue auto pubblicazioni, si perde la possibilità di incontrare storie meravigliose.
"Clinamen" è un romanzo particolare, un mosaic novel, l'insieme di piccoli frammenti della vita della protagonista, attimi apparentemente scollegati che nel loro susseguirsi danno vita a una visione ben più ampia.
Non avevo mai letto un libro scritto con questa tecnica narrativa e ne sono rimasta affascinata e colpita, la sensazione che mi ha dato è di un viaggio onirico e sospeso ma allo stesso tempo tangibile e intenso.
Ogni racconto, ogni momento vissuto dalla protagonista è uno spunto di riflessione, un invito a guardare dentro di noi perché la ragazza di questo libro non ha nome, per questo l'ho sentita così vicina, come se attraverso il suo sguardo potessi vedere attimi della mia vita.
Non posso dire di aver fatto un percorso simile al suo, le nostre esistenze non potrebbero essere più diverse ma, chi non ha provato quel senso di incertezza dato dai primi tentativi di spiccare il volo, la paura di non trovare lavoro, di non riuscire ad arrivare a fine mese con le proprie risorse, quella sensazione di doversi fare spazio nella vita con forza, a volte annaspando, a volte spingendo.
Sara, con delicatezza e saggezza, ci parla delle insicurezze dei giovani d'oggi, la percezione di una continua precarietà dovuta alla mancanza di un lavoro sicuro, la paura del futuro, la diffidenza e lo sconforto nei confronti di un sistema che non valorizza le giovani menti ma le costringe a svolgere professioni deludenti, poco redditizie, instabili.
Da un lato ho percepito con forza questo smarrimento, la malinconia e la frustrazione della protagonista che sembra affannarsi senza sosta per trovare il proprio posto nel mondo; dall'altra si sente anche la forza di questa ragazza e la sua determinazione nel voler realizzare i propri sogni.
Altro tema importante è la difficoltà di vivere le emozioni e i sentimenti, la mancanza di certezze e la non realizzazione personale rendono fragili e le relazioni ne risentono, diventano traballanti, incerte, l'autostima si abbassa, emerge la paura di non essere all'altezza, di non riuscire a impegnarsi.
Il romanzo di Sara conquista e lo fa narrando momenti di normalità, piccoli attimi di felicità, sconforto, forza e desiderio, la protagonista non è un'eroina ma una di noi, una giovane donna alle prese con le difficoltà di tutti giorni, con gli ostacoli che dobbiamo superare, con le insicurezze e le paure che albergano nel suo cuore.
Ma quanto coraggio occorre per trovare la propria strada in questo mondo?
Tanto.
Alla fine, sotto sotto, siamo tutti speciali, siamo tutti eroi!
Assolutamente consigliato.
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