20 agosto 2018

"La principessa e la regina" di G.R.R. Martin e Gadner Dozois


Eccomi qui, fresca fresca di vacanza, infatti, a differenza della bella Verona, nella valle di Ledro si stava benissimo, temperature che non superavano i ventotto gradi, venticello e qualche bella pioggerella pomeridiana.
In questa settimana di relax ho fatto parecchie letture e oggi vi voglio parlare di una di queste: La principessa e la regina, un antologia di storie le cui protagoniste sono donne pericolose e molto particolari.
La comprai principalmente per un motivo: conteneva un racconto che m’interessava moltissimo, ovvero La principessa e la regina (da cui prende il nome la raccolta) che narrava le vicende accadute a Westeros nel corso della guerra chiamata Danza dei Draghi, un approfondimento sul mondo creato dalla diabolica penna di G.R.R. Martin.
Ovviamente non potevo lasciarmelo scappare e così, ho acquistato il volume che è, in realtà, il primo di due. L’antologia originale era un unico librone di quasi ottocento pagine, in Italia la Mondadori l’ha diviso di due parti, la seconda s’intitola: La ragazza nello specchio.


Titolo: La principessa e la regina e altre storie di donne pericolose
Autori: George R.R. Martin e Gadner Dozois § Pagine: 420
Casa editrice: Mondadori § Genere: Raccolta di racconti

Due secoli prima della storia narrata nelle “Cronache del Ghiaccio e del Fuoco” una terribile guerra civile dilaniò la famiglia Targaryen alla morte del re Viserys I. Tanto la principessa Rhaenyra, figlia di primo letto del sovrano, quanto la regina Alicent reclamarono il Trono di Spade. La prima per sé, la seconda per il figlio, il giovanissimo principe Aegon. Il risultato fu un conflitto terribile, di una violenza senza precedenti, che vide contrapporsi fratello e sorella, draghi contro draghi. I Sette Regni di Westeros divennero il teatro di una battaglia tetra e cruenta tra le maestose creature e furono bagnati dal sangue che cadde dal cielo… Racconto di grande intensità epica, La principessa e la regina illumina un’epoca mai narrata prima dello straordinario universo creato da Martin. È una delle tante storie che compongono questa antologia, curata da Martin stesso assieme a Gardner Dozois (il più importante editor americano di fantasy e fantascienza): un libro imperdibile premiato con il prestigioso World Fantasy Award. 

Parto subito con il dirvi che quest’antologia non mi è piaciuta, ovviamente ci sono racconti che ho apprezzato e racconti che non mi hanno entusiasmato ma, se devo soffermarmi sulle singole storie, a nessuna darei quattro o cinque stelline.
Già da qui potete capire che non è stata una lettura piacevole e i motivi sono più di uno. 
In primis mi aspettavo qualcosa di completamente diverso, ero convinta che i racconti parlassero di donne pericolose, creature selvagge, indomite, fiere, intelligenti, astute e bastarde, donne che non guardano in faccia nessuno, donne che lottano per quello in cui credono o desiderano senza preoccuparsi delle conseguenze, guerriere, eroine, femmine maledette e potenti ma, di tutto ciò c’è veramente poco.
Su dieci racconti sono solo due, massimo tre, quelli in cui troviamo donne di questo tipo, negli altri si parla sempre di donne ma in una
chiave più oscura, malata e problematica.
Lo so, forse ho voluto vedere solo un lato della medaglia, eliminando in questo modo tutte le figure femminili pregne di negatività ma non mi sarei mai aspettata di trovare storie di madri psicologicamente malate e mogli assassine.
Altro difetto dell’antologia è la mancanza di un genere conduttore, infatti, si tratta di un mega calderone all’interno del quale troverete: fantasy, sci-fi, storico, western, mistery, thriller e molto altro.
Avendo come autore trainante G.R.R. Martin mi aspettavo che il genere predominante fosse il fantasy e quindi credevo di avere per le mani una raccolta di racconti fantastici. Purtroppo non è stato così e, anche se, amo leggere di tutto e di più, non ho apprezzato molto questa scelta perché non sapevo mai cosa avevo davanti.
Ultima considerazione è che molte di queste storie sono prequel o sequel di altri romanzi o serie, alcune mai arrivate in Italia. Diventa, così, difficile entrare in mondi molto complicati e riuscire a coglierne la bellezza con un racconto di trenta/quaranta pagine.
La storia più corposa (circa 120 pagine) è quella di G.R.R. Martin e, come potete immaginare, è anche quella che ho apprezzato di più.
Narra le vicende accadute circa duecento anni prima delle Cronache del Ghiaccio
e del Fuoco, in particolare narra lo scoppio della terribile guerra che prende il nome di Danza dei draghi, un conflitto, causato dalla brama di due donne, che porterà morte e distruzione.
Il tutto è narrato sotto forma di cronaca scritta, un susseguirsi di date, nomi, battaglie ed eventi che nel loro complesso spiegano le cause e le origini della guerra. Questa scelta è molto interessante ma risulta pensante e noiosa.
Il racconto resta comunque utilissimo per comprendere gli avvenimenti che porteranno alla caduta dei Targaryen e agli eventi che colpiranno Westeros negli anni successivi. Solo per fan!
Con il secondo racconto, Desperados, veniamo catapultati nel selvaggio west, dove una ragazza piena di risorse riuscirà a sbaragliare i suoi inseguitori.
Carino.
Il terzo, O il mio cuore è spezzato, non mi è piaciuto affatto.
Una madre con seri problemi psicologici viene accusata della sparizione della figlia, i fatti narrati dal punto di vista del marito sono poco chiari e lasciano una strana sensazione di incompletezza.
Il quarto, La canzone di Nora, racconta un episodio della vita di Nora, figlia della regina Eleonora d’Aquitania e re Enrico II, in questo caso viene dato per scontato il contesto storico e la storia lascia poco o nulla.
Procediamo con Le mani che non c’erano, un racconto sci-fi molto complesso dove troviamo alieni, mutazioni genetiche e complotti politici. Qui manca del tutto la donna pericolosa che è appena accennata.
Il sesto è La conchiglia esplosiva, sequel della serie urban fantasy The dresden files. La storia è molto carina di per sé: Molly una potente maga deve far luce
sulla sparizione di un vampiro. Peccato che, essendo il seguito di una saga fantasy, riveli molte cose sugli avvenimenti accaduti nella suddetta serie, facendo degli spoiler clamorosi!
Anche qui per soli fan che, ovviamente molto pochi, perché la serie non è mai arrivata in Italia!
Nel settimo racconto, Raisa Stepanova, ci troviamo sulle linee del fronte russo durante la Seconda Guerra Mondiale e, nonostante la storia mi abbia lasciato l’amaro in bocca, la nostra combattente è una donna veramente pericolosa: una pilota di aerei che compie missioni estreme e affronta i nemici senza paura.
In Better Jesus viene narrata la vicenda di due uomini costretti a combattere, ogni cinque anni, per contendersi una donna bellissima e crudele: Felina. Quest’ultima non appare mai nel corso del racconto, viene solamente citata. Mah!
Vicine di casa parla di un mondo parallelo oscuro e surreale dove due amiche si rincontreranno a distanza di molti anni, anche in questo caso non ci sono donne pericolose ma solo inquiete e strane.
La raccolta finisce con Me lo so scegliere, dove una donna bellissima e pericolosa (finalmente) seduce un uomo per coinvolgerlo nell’omicidio del marito.
In conclusione la raccolta, con un tema principale così interessante e raro, poteva essere incredibile, aveva tutto il potenziale per colpire e appassionare, ma ho fatto molta fatica a leggerla e non credo acquisterò il volume successivo.

Valutazione


2 commenti:

  1. non è facile scrivere racconti e farne antologie ma concordo con te che un filo conduttore sia d'obbligo

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    1. Per me è stato molto difficile cambiare continuamente genere quindi mi sarebbe piaciuta di più una raccolta omogenea.

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