2 febbraio 2020

"Il guardiano degli innocenti-The Witcher #1" di Andrzej Sapkowski Libro e serie tv



Titolo: Il guardiano degli innocenti-The Witcher #1 § Autore: Andrzej Sapkowski § Pagine: 372
Casa editrice: Nord § Genere: Fantasy, Raccolta di racconti

Geralt è uno 'strigo', un individuo più forte e resistente di qualsiasi essere umano, che si guadagna da vivere uccidendo quelle creature che sgomentano anche i più audaci: demoni, orchi, elfi malvagi... Strappato alla sua famiglia quand'era soltanto un bambino, Geralt è stato sottoposto a un durissimo addestramento, durante il quale gli sono state somministrate erbe e pozioni che lo hanno mutato profondamente. Non esiste guerriero capace di batterlo e le stesse persone che lo assoldano hanno paura di lui. Lo considerano un male necessario, un mercenario da pagare per i suoi servigi e di cui sbarazzarsi il più in fretta possibile. Anche Geralt, però, ha imparato a non fidarsi degli uomini: molti di loro nascondono decisioni spietate sotto la menzogna del bene comune o diffondono ignobili superstizioni per giustificare i loro misfatti. Spesso si rivelano peggiori dei mostri ai quali lui dà la caccia. Proprio come i cavalieri che adesso sono sulle sue tracce: hanno scoperto che Geralt è gravemente ferito e non vogliono perdere l'occasione di eliminarlo una volta per tutte. Per questo lui ha chiesto asilo a Nenneke, sacerdotessa del tempio della dea Melitele e guaritrice eccezionale, nonché l'unica persona che può aiutarlo a ritrovare Yennefer, la bellissima e misteriosa maga che gli ha rubato il cuore...

Ho concluso questa lettura secoli fa, tipo a dicembre prima dell’inizio della serie tv Netflix, nonostante sia passato tanto tempo, avevo voglia di parlarvi di questo romanzo che mi ha veramente conquistata.
Questo primo libro è strutturato come raccolta di racconti ma ha dei capitoli intermedi nei quali seguiamo un filone narrativo in divenire, Geralt è ospite di Nenneke, sacerdotessa del tempio della dea Melitele e guaritrice, ha bisogno di cure e sa che la saggia è l’unica in grado di aiutarlo.
Durante il suo soggiorno al tempio è Geralt che ci parla di sé stesso, i racconti sono come flash back di avventure passate nelle quali scopriamo sempre di più su questo personaggio complesso e sfaccettato. 
Geralt è uno Strigo, un guerriero addestrato a uccidere mostri grazie alla sua prodigiosa resistenza, ai sensi molto più sviluppati del normale e all’uso della magia ma, Geralt non è uno Strigo qualunque, è “Il lupo bianco”, uno dei più potenti e longevi della sua specie.
Purtroppo questi guerrieri non hanno vita facile, oltre a dover combattere creature mostruose vengono anche maltrattati dalla popolazione che ha bisogno di loro per sanare le terre da qualche abominio
ma, allo stesso tempo, li teme a tal punto da non volerli tra i piedi.
Nei vari racconti seguiamo Geralt di paese in paese alla ricerca costante di nuovi incarichi, tra corti principesche, vallate incantate, castelli infestati e molto altro.
L’autore ha giocato molto con il folklore delle favole, i racconti sono retelling di molte fiabe per bambini come Biancaneve, La bella addormentata e Raperonzolo, alcuni ricordano altre storie, uno in particolare prende parecchi spunti da Dracula.
Il mio preferito è sicuramente l’ultimo, nel quale Geralt conosce la bellissima e indomita Yennefer, una maga potentissima dal passato oscuro che riuscirà a conquistare il cuore dello Strigo, come? Non è ben chiaro nemmeno nel racconto! Mah!
Gerald rimane comunque il personaggio più sfaccettato e completo del romanzo: è un duro, un guerriero, un uomo solitario, parla poco ma quando lo fa tutti si zittiscono, è magnetico e possiede un’aura di potere che lo avvolge costantemente, le donne sono attratte dalla sua prestanza e dalla sua mascolinità.
Leggendo però scopriamo che è compassionevole, ama essere corretto e giusto, non sopporta i vigliacchi e i prepotenti, segue un codice personale che cerca di rispettare per rimanere saldo e presente in mondo di nefandezze, si affeziona a Ranuncolo, un menestrello un po’ pazzo che lo accompagnerà in molti suoi viaggi.
Nota più divertente dell’intera narrazione è la capacità di Geralt di finire sempre in situazioni ridicole o inverosimili, lo vediamo combattere con creature orribili ma rimanere fregato come un fesso in tranelli davvero banali.
Le risate sono assicurate ma anche i momenti di suspance, infatti, in questo romanzo l’autore riesce a mescolare senza sforzo humor nero e horror,  momenti di risate con momenti di vera adrenalina.
A marzo inizierò la lettura del secondo volume, Seli e Stefania (se siete curiosi le potete seguire su Ig) hanno deciso di proseguire con il gruppo di lettura dedicato alla serie, come potevo non partecipare?!


Due parole sulla serie tv!
Devo ammettere che la serie non mi ha entusiasmato e i motivi sono moltissimi.
Le puntate sono un miscuglio del primo e del secondo volume della serie, quindi troviamo tre filoni
narrativi: Gerarlt, Yennefer e Cirilla.
Queste tre storie si snodano su periodi temporali diversi e solo alla fine si uniscono dando un senso all’intreccio, sta di fatto che dei tre filoni, quello di Geralt è quello con meno spessore e meno interessante.
Nei libri lui è il protagonista indiscusso, nella serie sembra un contorno, c’è in tutte le puntate che ricalcano lo schema dei racconti ma, allo stesso tempo le sue peripezie sono marginali e non hanno nessuno scopo per l’intreccio.
Inoltre lo Strigo perde molto della sua personalità, nella serie è estremamente freddo e senza cuore, rigido e privo di espressività, troppo compassato e austero, il lato umano e ironico va a farsi benedire!
Credo che la serie sia stata pensata per un pubblico young e per questo è stata meno curata da un punto di vista scenografico e artistico e ha perso di profondità, in alcuni momenti l’ho trovata un po’ trash!

2 commenti:

  1. ho amato tantissimo questo libro, spero di recuperare presto la serie tv

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