27 febbraio 2020

"La figlia del peccato" di Emily Gunnis


Titolo: La figlia del peccato § Autore: Emily Gunnis § Pagine: 335
Casa editrice: Garzanti § Genere: Drammatico

Sussex, 1956. È calata la notte. Al convento di Saint Margaret tutte le luci sono spente e regna il silenzio. Protetta dal buio, Ivy si aggira furtiva per i corridoi. Spera di trovare una via di fuga dalla prigione che le ha tolto il suo unico figlio senza darle nemmeno il tempo di abbracciarlo. Per lei non c’è più possibilità di salvezza, ma forse può ancora aiutare Elvira, l’unica bambina cresciuta tra quelle mura. La piccola ha appena scoperto di avere una sorella gemella e vuole raggiungerla a tutti i costi. Ma scappare da Saint Margaret sembra impossibile. Il convento si fregia di essere una casa di accoglienza per ragazze madri che qui si rifugiano per dare alla luce bambini destinati all’adozione.
In realtà, è una fortezza che nasconde oscuri segreti. Un luogo in cui centinaia di giovani donne sono private degli affetti e della libertà, vittime di atrocità di cui nessuno ha mai saputo nulla.

Da allora sono passati sessant'anni e tutta la verità su Saint Margaret è ora contenuta in una lettera di Ivy. Poche righe scritte con mano tremante che Samantha, madre single e giornalista in cerca di uno scoop, rinviene per caso in un vecchio armadio della nonna. Non appena le legge, si rende conto di avere per le mani quello che aspetta da tempo: una storia che ha bisogno di essere raccontata. Sa che quel compito spetta a lei. È come se quella lettera l’avesse trovata e le chiedesse di andare fino in fondo perché quell'indagine potrebbe rivelarle particolari sconosciuti del proprio passato. Ma Samantha deve fare in fretta. Il convento sta per essere abbattuto e la verità rischia di restare sepolta sotto le macerie. 
Buon pomeriggio cari lettori, oggi vi propongo la recensione di un libro meraviglioso che ho letto grazie alla collaborazione con Garzanti che mi ha fornito la copia digitale, il romanzo in questione è La figlia del peccato di Emily Gunnis.
Devo ammettere di avere un debole perle storie proposte da questa casa editrice, amo le cover, la scelta del font, perfino la consistenza della carta e, anche questa volta, non mi ha affatto delusa.
La storia narrata in queste pagine è intensa, tragica, crudele, è una storia che entra nel cuore del lettore toccandolo in profondità e lasciandolo senza fiato, spaesato, pieno di orrore e incredulità. 
Con un gioco di continui e incalzanti flash back, l’autrice ci porta, in pochissime pagine, nel fulcro della storia: nel passato seguiamo le vicende di Ivy, una ragazza madre costretta dalla famiglia a rifugiarsi al convento di Saint Margaret, una dimora sperduta nella brughiera, dove giovani donne in
attesa vengono accolte per partorire e rientrare successivamente nella società pulite dal peccato. Un luogo di preghiera, dove pentirsi per le proprie colpe, dove si ha la possibilità di partorire in segretezza e di lasciare il bambino che verrà affidato alle cure amorevoli di coppie desiderose di avere un figlio.
Tutto sembra perfetto ma intorno al convento aleggiano storie oscure, racconti di sofferenza e di follia.
Sarà proprio quello che Ivy dovrà affrontare una volta superato il cancello della dimora, un luogo tremendo, di sofferenze fisiche e psicologiche perpetrate dalle suore su povere ragazze indifese, insulti, percosse, malnutrizione, lavori forzati sono il pane quotidiano delle giovani prigioniere, dal Saint Margaret non si può scappare!
Per non parlare poi di un’assistenza al parto inesistente, dolore e morte, e infine, l’obbligo a lasciare il proprio bambino, non c’è scelta! La creatura viene strappata dalle braccia delle madri senza che queste possano fare nulla.
Nel presente Sam, giornalista in crisi personale e sentimentale, si trasferisce a casa della nonna per ricominciare, qui tra gli oggetti d’antiquariato del nonno trova alcune lettere molto vecchie: sono le lettere di Ivy e, una volta lette, Sam non riesce a dimenticarle.
Deve sapere cosa è successo a quella povera ragazza, la verità sul convento e sulle atrocità che le suore infliggevano devono venire alla luce.
Sam però, non sa che la storia Ivy è legata alla sua in modo indissolubile e che, nello scavare nel passato, porterà a galla ben più dell’orrore nascosto tra le mura fatiscenti di Saint Margaret!
Un libro che mi ha spezzato il cuore e mi ha coinvolto profondamente, una storia che parla d’amore e devozione ma anche di odio, violenza, ignoranza e indifferenza, forse proprio quest’ultima è così intensa da lasciare senza fiato!
L’indifferenza della gente, di tutti coloro che collaborarono con le suore e resero possibili queste atrocità ma, perché mi scaldo così tanto? Vi chiederete, semplice, perché luoghi come il convento
Saint Margaret esistevano davvero!
In Irlanda e in alcune zone della Gran Bretagna, le ragazze in attesa venivano inviate in questi luoghi a partorire per non rovinare la reputazione della famiglia, sole, indifese, subivano orrori incredibili.
La società sapeva, la gente conosceva quello che accadeva dietro quelle spesse mura dei conventi ma non faceva nulla, preferiva tacere diventando complice di una sofferenza senza fine.

“Le suore sono il volto dell’istituzione, ma non sono le persone che ci hanno relegato qui.
Sono stati i nostri innamorati ad abbandonarci, i genitori, i medici, i parroci,
tutti coloro che avrebbero dovuto aver cura di noi.
Se non ci avessero voltato le spalle, i letti di Saint Margaret sarebbero vuoti.”

Ho amato moltissimo il personaggio di Ivy, così intensa e caparbia, disposta a sacrificare tutto per salvare un’anima innocente, la piccola Elvira, una bambina che vive al convento.
Elvira e la sorella Kitty saranno personaggi chiave per la risoluzione del mistero che aleggia in questo romanzo, un segreto oscuro che collega molte vite e molte morti.
Negli ultimi capitoli la storia diventa sempre più incalzante, carica di suspance, gli avvenimenti si susseguono in un crescendo di incredulità e orrore, tutto precipita verso il finale che lascia sconvolti!
Una lettura potente, una scrittura ammaliante, un esordio unico!

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