La
figura del vampiro affascina l’uomo da quasi tre secoli, infatti, nonostante
continui a cambiare ed evolvere, il
vampiro è sempre presente nell’immaginario collettivo.
Ma
quanto è cambiato nel corso del tempo?
Le sue caratteristiche sono talmente
diverse che il vampiro contemporaneo non si avvicina nemmeno lentamente al suo
capostipite ottocentesco!
Con
questo post desidero tenervi compagnia e fare una piccola analisi di come,
questa figura affascinante e conturbante, si sia evoluta nella letteratura da
ieri a oggi.
Molti
non sanno che il primo vampiro della letteratura non è il famosissimo Dracula di Bran Stoker ma, quello di The Vampyre scritto da Polidori in quel
particolare weekend in cui anche Mary Shelley scrisse Frankenstein.
Proprio
così, nel giugno del 1816, un gruppo d’intellettuali si riunì per una vacanza
sul lago di Ginevra, il maltempo li costrinse al chiuso e così, annoiati,
iniziarono a leggere storie dell’orrore fino
a quando Byron (famoso poeta inglese) non propose una sfida: ognuno di loro avrebbe dovuto scrivere una storia dell’orrore inedita.
a quando Byron (famoso poeta inglese) non propose una sfida: ognuno di loro avrebbe dovuto scrivere una storia dell’orrore inedita.
Tutti
conosciamo la storia che porto alla creazione della maestosa opera di Mary
Shelley ma pochi sanno che anche Polidoro sfornò qualcosa di molto
interessante: la prima figura di vampiro in letteratura.
The Vampyre fu tradotto in tutta Europa ed ebbe un successo
incredibile, il vampiro di Polidori
apparteneva all’alta società, era ricco, affascinante e intelligente, attirava
le donne come il miele fa con le api ed era pervaso da una malvagità senza
pari!
Le
leggende di quel tempo dipingevano i vampiri come creature animalesche, senza
senno che, guidate dall’istinto e dall’odore del sangue, attaccavano la gente
sperduta nelle campagne o nelle foreste. Quello che fece Polidoro fu umanizzare
il mostro delle storie popolari ammantandolo di mistero e fascino ma
impregnandolo di male e cupidigia, un essere potente e tenebroso che osserva
gli umani e li deride.
Il
salto successivo avvenne nel 1897 con la pubblicazione di Dracula di Bran Stoker, considerato da tutti il capolavoro della
letteratura horror vampiresca!
Per
la creazione del suo vampiro, Bram Stoker prese ispirazione dalla storia di
Vlad III di Valacchia, conosciuto con il nome di Vlad o Dracula per la sua
appartenenza alla Casa dei Draculesti, oppure l’Impalatore per la sua predilezione ad impalare i nemici.
La
reputazione di Vlad si diffuse in tutta Europa e le leggende non tardarono ad
arrivare, da qui il romanzo di Stoker, dove il vampiro è un essere crudele, sanguinario e profondamente malvagio,
sterile ma dotato di un fascino incredibile, ammaliante e seducente, nonostante
la sua incapacità nel compire l’atto sessuale, il vampiro ha una grande forza
erotica perché l’atto stesso di mordere al collo e di succhiare richiama un
immaginario erotico e di dominanza molto intenso.
Si tratta di una creatura di tenebra,
non può muoversi di giorno perché la luce del sole lo annienterebbe, è così
impuro e blasfemo da non sopportare la vista della croce, delle rose bianche e
da doversi allontanare in presenza di aglio e acqua santa.
È immortale, forte, potente, ha poteri
psichici, ammalia la mente degli umani e la plasma a suo piacimento, può essere
ucciso solo con un paletto di frassino piantato nel cuore o con il fuoco.
Questa è la figura di vampiro da cui
sono nati tutti i vampiri successivi, un essere che rappresenta la tenebra, il
lato oscuro, la sessualità sfrenata, gli istinti, la malvagità e la violenza che
si nascondono nell’animo umano; proprio per questi motivi ebbe tanto successo!
Ma
cosa è cambiato nel tempo?
IL VAMPIRO MODERDO-DALLA RICE
A TWILIGHT
La
letteratura moderna ha abbandonato la figura del vampiro per parecchio tempo,
infatti, lo scettro di regina indiscussa del genere horror vampiresco, è appartenuto
per anni a Anne Rice, un’autrice che amo follemente e di cui ho letto tutto!
I vampiri della Rice mantengono
caratteristiche simili a quelle di Dracula, sono creature
immortali che possono essere uccise solo con un paletto nel cuore, con il fuoco ma anche con il dissanguamento e il taglio della testa (come sono macabra! ;D), hanno forza sovra umana, possiedono poteri particolari, ammaliano le loro vittime e si muovono nella notte.
immortali che possono essere uccise solo con un paletto nel cuore, con il fuoco ma anche con il dissanguamento e il taglio della testa (come sono macabra! ;D), hanno forza sovra umana, possiedono poteri particolari, ammaliano le loro vittime e si muovono nella notte.
Ma,
oltre a nuovi modi per ucciderli, la
Rice ha aggiunto altri dettagli, infatti i suoi vampiri sono esseri bellissimi, di una perfezione incredibile,
terribilmente affascinanti, non sono attivi sessualmente perché come Dracula
sono incapaci di compiere l’atto sessuale vero e proprio ma, sono però attivi
per quanto riguarda tutto il mondo delle effusioni amorose, sono quasi sempre
bisessuali, non hanno vera e propria predilezione per donne o uomini, vanno
alla ricerca del piacere e si nutrono di sangue umano come apice di questo
momento di intimità, il morso, alla fin fine, rappresenta l’orgasmo!
La
Rice, avvolge i suoi vampiri di mistero e oscurità ma, da loro la possibilità
di resistere al sole quando diventano estremamente longevi.
Ma il tratto più distintivo di questo
gruppo di creature è che possiedono un’anima e una coscienza, non sono male assoluto, sono dannati, sono egoisti e
lussuriosi ma non sono completamente
malvagi, anzi, si può dire che si
muovano e agiscano sulla base di quello che muove gli essere umani: l’amore.
Ecco
la prima grande trasformazione!
Il
vero cambiamento però è arrivato con i romanzi di Stephenie Meyer e la sua
famosissima saga
Twilight, con la sua storia l’autrice ha rivoluzionato la figura del vampiro rendendolo il prototipo perfetto del ragazzo bello e dannato!
Twilight, con la sua storia l’autrice ha rivoluzionato la figura del vampiro rendendolo il prototipo perfetto del ragazzo bello e dannato!
Una
sorta di James Dean vampiresco!
I vampiri della Meyer non solo hanno un
anima ma sono anche coscienziosi, rispettano gli umani, bevono solo sangue
animale, possono muoversi sia di giorno che di notte, hanno forza sovraumana,
possono fare l’amore e procreare, vivono ai margini della società pur cercando,
a loro modo, di aiutare gli umani.
In pratica, non sono vampiri ma super
eroi imbellettati!
Non
vi nascondo che questo nuovo tipo di vampiro che spopola nel genere fantasy
young/adult (perché qui non si può più parlare di horror) non mi entusiasma, a
mio parere ha perso la maggior parte del suo fascino!
IL VAMPIRO DA PRINCIPE DELLE
TENEBRE A PRINCIPE AZZURRO!
Il vampiro, dopo Edward Cullen, assume
connotazioni romantiche, pochi sono i
romanzi che si avvicinano al tanto amato, oscuro e malvagio vampiro ottocentesco,
forse l’unico libro che, in questo momento, è riuscito a riproporre quel tipo
di vampiro è Dracul di Drake Stoker (la
mia recensione QUI).
Per
quanto riguarda gli altri libri o serie degli ultimi anni siamo ben lontani ma,
andiamo a vedere cosa c’è di diverso.
-Stephen
King con Le notti di Salem e George
R.R. Martin con Il battello del delirio,
ci donano due horror vampireschi di tutto rispetto, qui il vampiro ritorna ad
essere una creatura oscura, malvagia e assetata di sangue ma perde la sua connotazione elegante e
aristocratica, tipica di Dracula, per
assumere tinte più mostruose, si tratta, infatti, di esseri orribili, animaleschi, feroci e istintivi.
assumere tinte più mostruose, si tratta, infatti, di esseri orribili, animaleschi, feroci e istintivi.
In
sostanza, possiamo definirlo come il vampiro splatter che tanto piace nei film
horror ma che io ho sempre odiato!
Per
quel che mi riguarda il vampiro non si sporca quando si nutre!
-Laurelle
Hamilton con la serie di Anita Blake,
Charleine Harris con la serie di Sookie
Stackhouse (da cui è stata tratta una serie tv) e J.R. Ward con la serie di
La confraternita del pugnale nero, ci
regalano storie di horror con forte sfumature
romance ma, soprattutto, con vampiri sessualmente super attivi!
La
Hamilton ha creato un gruppo di creature che non fa altro che fare sesso,
vampiri che si muovono e agiscono solo in base a pulsioni sessuali o alla sete
di sangue o al desiderio di potere, mantengono le caratteristiche di base del
vampiro ottocentesco, infatti, sono creature della notte, sono malvagi,
egoisti, capricciosi, non hanno nessuna considerazione per gli esseri umani che
vedono come veri e propri giocattoli ma sono contaminati da elementi moderni.
Hanno
super poteri di vario genere e tipo, sono bellissimi e sessualmente attivi (anche
troppo) e sembra si possano innamorare, vivono in mezzo a noi in una società
che ha accettato senza troppi problemi la loro presenza.
Per
la Harris i vampiri sono sempre forti, potenti, vivono di notte e si nutrono di
sangue, fanno parte della società che ha preso atto della loro presenza ma che
non li ha accettati, mantengono però dei tratti più brutali, sono più splatter,
pur rimanendo belli e tenebrosi, sono sessualmente attivi,
lussuriosi e possono innamorarsi.
lussuriosi e possono innamorarsi.
Per
quanto riguarda la Ward diciamo che non
si parla più molto di horror ma di romance horror o ancora di più di dark romance,
l’elemento horror, ovvero la figura del vampiro è utile alla storia perché rende
le vicende amorose della protagonista ancora più conturbanti.
-Infine
arriviamo al vampiro adolescente! Il
diretto discendente di Edward Cullen!
Lisa
Jane Smith ha venduto milioni di copie con la serie Il diario del vampiro, dove due bellissimi vampiri rivali, uno
buono e l’altro cattivo, si contendono la bella, brillante ragazza della porta
accanto: Elena.
Richelle
Mead con la sua serie l’Accademia dei
vampiri ci porta addirittura all’interno delle mura di un college
frequentato da vampiri adolescenti, perché ovviamente i vampiri si possono
riprodurre ed esistono vere e proprie casate di vampiri puri e nobili (avete
presente i Purosangue, i Mezzosangue e i Babbani? Ecco, uguale!)
Come per Twilight anche qui il vampiro non è più una
figura horror ma una figura fantasy, un elemento fantastico che rende la serie
più intrigante e maliziosa.
Alla fin fine il vampiro si trasforma
nel prototipo perfetto di principe azzurro, un essere sovrannaturale terribilmente
bello e affascinante che sceglie di innamorarsi di una mortale: a volte è una strega, a volte è una negromante, a
volte è una donna dotata di straordinario fascino ma molto spesso è la ragazza
un po’ sfigata della porta accanto!
Lui
le dichiara amore eterno, le dona la sua protezione imperitura, la riempie di
attenzioni e la seduce con notti di sesso folle e appassionato (vuoi mettere?
Con l’esperienza che ha!), cosa volere di più?
Ecco qui la trasformazione: da essere
malvagio, oscuro, affascinante e soprattutto non morto, a principe azzurro, adolescente
o adulto che sia ma “finto non morto”, sempre premuroso, amorevole e protettivo
con la propria conquista quasi al limite del possesso e dell’ossessione!
Piccolo dettaglio che ci sfugge è,
che mentre prima le donne erano ammaliate contro la loro volontà da Dracula,
ora le donne si buttano letteralmente ai piedi di Edward, Jean Claude, Bill,
Damon e molti altri.
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