Titolo: Mare
calmo, isolati misteri § Autrice: Simona
Soldano § Pagine: 240
Casa editrice: Garzanti
§ Genere: Narrativa moderna, Giallo
Martina
ce l’ha messa tutta per avere una vita come gli altri. È andata a feste,
aperitivi, pranzi di famiglia; ha persino avuto qualche fidanzato. Salvo
realizzare, anni dopo, che non ama la compagnia delle persone. A dire il vero,
proprio non la sopporta; in altre parole, si è scoperta un’incorreggibile
misantropa.
La
soluzione è andare via, lontano, trasferirsi in un luogo impossibile da
raggiungere per chiunque: un faro sperduto nel Mediterraneo. Su quell’isola
potrà starsene per i fatti suoi, con la sola compagnia del vento, del mare e
del cielo infinito. Ma si sa, nulla va mai come ci si immagina.
Il
mare non è mai davvero calmo e gli imprevisti sono sempre all’orizzonte. Per
Martina, l’inconveniente è rappresentato da un invito a cena da parte dell’uomo
che abita l’isola prospiciente la sua. Non può certo rifiutare ed è anzi
sorpresa di come il suo ospite parli di rado e faccia poche domande. L’alone di
mistero che lo avvolge svanisce appena Martina è di nuovo al sicuro sul suo
scoglio remoto, finché, qualche giorno dopo, le arriva la notizia che l’uomo è
morto. Si è impiccato. Per tutti si tratta di suicidio. Ma c’è una vocina che
non smette di farsi sentire nella testa di Martina: e se si fosse trattato di
un omicidio? Che le poche frasi pronunciate durante la cena fossero un indizio
per lei? Una richiesta di aiuto? Martina non può resistere alla tentazione di
indagare. Così, si trasforma in una detective per caso, o forse per sbaglio.
Perché solo lei può capire che cosa è successo davvero. Proprio lei a cui non
interessa degli altri. E chissà se poi è proprio così…
Martina
è una misantropa, una persona che non ama essere circondata dalla gente, ha
tentato in tutti i modi di adattarsi: cene, aperitivi, hobby, ma ora, superati
i quarant’anni, ha finalmente deciso di realizzare il suo più grande desiderio:
vivere in totale isolamento.
Meta
scelta per questa nuova avventura: un faro sperduto nel mar Tirreno, Martina
arriva, si sistema e scopre che quella vita tanto agognata fa proprio al caso
suo, dipinge, osserva l’orizzonte e si diverte a raccontare le sue giornate su
un blog dove si fa chiamare “guardiana del faro”.
L’idillio è presto interrotto da un invito a cena, l’arcipelago è composto da cinque isolette scogliose di cui solo due sono abitabili e proprio di fronte al faro c’è l’isola Grande, dove un ricco vedovo ha costruito una villa maestosa.
L’idillio è presto interrotto da un invito a cena, l’arcipelago è composto da cinque isolette scogliose di cui solo due sono abitabili e proprio di fronte al faro c’è l’isola Grande, dove un ricco vedovo ha costruito una villa maestosa.
Martina
non è convinta ma alla fine accetta e scopre con grande piacere che il vedovo è
come lei, un vero misantropo! Infatti, vive da qualche anno sull’isola e ha
come unica compagnia una cuoca, un tuttofare e la figlia con chiari problemi
mentali.
Martina
inizia a frequentare la casa del vedovo e in poco tempo il loro rapporto
diventa sempre più intimo, purtroppo, la quiete ritrovata viene spezzata da una
serie di eventi inquietanti che si
concludono con la morte del caro amico.
concludono con la morte del caro amico.
La
donna è sconvolta, non crede assolutamente che il vedovo si sia suicidato e
così inizia a indagare, i misteri sono molti e la verità sembra sempre più
oscura e terribile.
“In realtà l’isolamento è solo un’illusione. Siamo fin
troppo vicini a tutto. Ma spesso l’inganno è ben accolto. Il mare ci culla
protettivo e ci seduce, depositando nel dimenticatoio il resto del mondo.”
Martina è un personaggio bizzarro, da un
lato è spiritosa e simpatica, dall’altro lato passa la maggior parte del tempo
a lamentarsi, ad abbattersi, ad arrovellarsi in pensieri negativi.
La
sua indagine è fatta di continue ipotesi senza senso, a volte la soluzione era
così semplice che a volevo entrare nel libro e scuoterla, questo ruolo di
risveglio l’autrice lo impartisce ai cinque frequentatori assidui del blog che,
continuamente, le fanno notare cose lampanti che le sfuggono o le fanno
presente che sta prendendo un abbaglio!
Martina sembra sempre persa nel suo
mondo, alla costante ricerca di risposte che non arrivano, risposte che non
riguardano solo l’omicidio del vedovo ma anche la sua scelta da misantropa.
Ci
sono stati momenti in cui l’ho trovata veramente pesante, a tratti quasi troppo
stereotipata, una caricatura molto tirata di una donna che ama la solitudine ma
che è piena di dubbi su se stessa e la propria vita.
La storia invece è molto carina e ben
costruita, nonostante l’autrice abbia sparpagliato indizi ovunque, non ho
capito nulla fino alla fine, avevo
dei sospetti ma non riuscivo a mettere a fuoco il quadro complessivo che si è
rivelato più complicato di quello che pensavo.
Le
motivazione dell’assassino sono alquanto stiracchiate ma questo elemento non ha
pesato più di tanto sul gradimento della storia.
L’ambientazione è sicuramente il punto
forte del libro, la stessa storia in un altro luogo sarebbe risultata banale e priva di quella sensazione di sottile inquietudine
che tanto mi piace trovare in un bel mistery.
Nel
complesso Mare calmo, isolati misteri
è un libro carino e fresco che si legge velocemente e lascia una piacevole
sensazione, se non fosse stato per la protagonista la mia opinione sarebbe
stata molto più positiva.
Ottimo
come lettura sotto l’ombrellone!
Questo commento è stato eliminato da un amministratore del blog.
RispondiEliminaCiao! Sono una nuova iscritta! :)
RispondiEliminaSembra una lettura super interessante!
Molto carina e super fresca, una lettura giusta per l'estate!
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