14 novembre 2017

"Il rifugio delle Ginestre" di Elisabetta Bricca

Ciaoooooo! Eccomi qui con una recensione nuova nuova, questo libro l’ho letto durante il durissimo periodo di chiusura del blog, direi all’inizio del trasloco, poco prima che prendessi la decisione di fare una pausa. Si tratta di un romanzo davvero carino che mi ha tenuto compagnia per qualche giorno: Il rifugio delle ginestre di Elisabetta Bricca.


La storia parla di Sveva, una giovane donna tormentata che non riesce a trovare il suo posto nel mondo. Sveva viene da una famiglia molto particolare, infatti la madre Ljuba non le ha mai rivelato l’identità del padre e ora che, proprio lei, se ne sta andando distrutta da un tumore, Sveva sente di non poter più aspettare. Ha bisogno di risposte, ha bisogno di trovare le proprie radici e con esse un po’ di stabilità.
Dopo la morte di Ljuba prende una decisione estrema: si licenzia e torna in Umbria, sulle rive del lago Trasimeno, nel vecchio rustico dove ha passato tutta la sua infanzia. 
Lì è sicura di ritrovare se stessa, lì ci sono le risposte che cerca e Sveva le desidera intensamente.
Purtroppo i segreti a lungo sepolti non vedono la luce facilmente e la ragazza dovrà lottare contro le emozioni che la affliggono: smarrimento, desolazione e
rabbia invadono il suo cuore. Perché tutti le hanno mentito per tanto tempo?
E dove si trova ora il padre che tanto le manca?
La storia che ci narra Elisabetta Bricca coinvolge e cattura, Sveva è una donna che appare forte e sfrontata ma che nasconde un animo fragile e devastato dalla perdita, si sente priva di una storia e spasima per ritrovare le proprie origini.
Il suo percorso verso la verità non sarà affatto facile ma, la presenza costante di personaggi meravigliosi come Malvina e Rurik, le darà la forza di proseguire e non abbandonare il suo obiettivo.
La storia è semplice e lineare, i colpi di scena non sono poi così eclatanti e i vari avvenimenti si susseguono scorrevoli.
Quello che ho amato di più di questo libro è la scrittura evocativa di Elisabetta, le righe sono intrise di magia e incanto: percepiamo gli odori e i sapori dei cibi, ci immergiamo nei tramonti e nelle notti stellate, spalanchiamo gli occhi davanti a panorami maestosi.
La natura esplode in tutta la sua magnificenza, la bellezza dei casolari, il gusto di antico, il sentore dei ricordi invade le pagine e le rende uniche.
La terra umbra prende vita sotto i nostri occhi con i suoi colori, le sue tradizioni e suoi i profumi.


Inoltre ho adorato Malvina, una donna ancorata al passato ma reale e vivida nel presente, una persona che racchiude la tradizione e la
bellezza della memoria. Un personaggio intenso ed emozionante che accompagna Sveva in questo percorso difficile e doloroso.
Unica pecca che ho riscontrato è il finale accelerato, mi spiego meglio: mi è sembrato che nelle ultime cinquanta pagine fosse tutto concentrato e velocizzato ma questa mia sensazione non riguarda solo gli eventi ma anche i sentimenti.
Non voglio fare spoiler quindi non mi addentrerò molto nella cosa, ma mi è parso che le emozioni della protagonista siano mutate in modo troppo rapido infatti credo che alcuni cambiamenti richiedano più tempo per essere metabolizzati, spero di essermi spiegata.
In sostanza avrei voluto che il romanzo fosse più lungo e che Sveva avesse potuto vivere con più calma gli eventi che sconvolgeranno per sempre la sua vita.


In conclusione consiglio vivamente questa lettura, Elisabetta Bricca scrive divinamente e spero che la sua penna ci regali altre storie così suggestive e appassionanti. Un bel libro da leggere!

Valutazione


AUTRICE: Elisabetta Bricca, nata e cresciuta ner core di Roma, è laureata in Sociologia, comunicazione e mass media; è copywriter, autrice e traduttrice. Vive con il marito e le due figlie al Rifugio del Daino, un antico casolare umbro circondato da ulivi e boschi, che domina il Lago Trasimeno. È appassionata di arte, cucina, vino e natura.

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