11 agosto 2018

"Il Sognatore" di Laini Taylor


Buon sabato, sono qui con l’ultima recensione prima della mia chiusura feriale. Ebbene sì, vado in vacanza una settimana in Trentino, più precisamente sul Lago di Ledro, là non avrò molta tecnologia e i miei accessi a internet saranno molto brevi quindi, ho deciso di staccare la spina e allontanarmi dal mondo per un po’!
Ma prima, voglio assolutamente parlarvi di questo libro straordinario: Il Sognatore di Laini Taylor.
Come sempre nella traduzione dei titoli si perde qualcosa, quello originale è “Strange The dreamer”, Strange è il cognome del protagonista, una parola che gli appartiene solo in parte ma che rispecchia la verità. Strange tradotto significa: straniero, estraneo ma anche strano, particolare.
Il protagonista è un orfano di cui non si sanno le origini e quindi è uno straniero, una persona dall’identità sconosciuta e, allo stesso tempo, è un tipo davvero strano e notevole. Quindi il suo cognome, messo nel titolo, ha moltissime sfumature che in quello italiano non ci sono.


Titolo: Il Sognatore § Autrice: Laini Taylor § Pagine: 524
Casa editrice: Fazi-Collana LainYa § Genere: Fantasy, Y/A

È il sogno a scegliere il sognatore, e non il contrario: Lazlo Strange ne è sicuro, ma è anche assolutamente.certo che il suo sogno sia destinato a non avverarsi mai. Orfano, allevato da monaci austeri che hanno cercato in tutti i modi di estirpare dalla sua mente il germe della fantasia, il piccolo Lazlo sembra destinato a un'esistenza anonima. Eppure il bambino rimane affascinato dai racconti confusi di un monaco anziano, racconti che parlano della città perduta di Pianto, caduta nell'oblio da duecento anni: ma quale evento inimmaginabile e terribile ha cancellato questo luogo mitico dalla memoria del mondo? I segreti della città leggendaria si trasformano per Lazlo in un'ossessione. Una volta diventato bibliotecario, il ragazzo alimenterà la sua sete di conoscenza con le storie contenute nei libri dimenticati della Grande Biblioteca, pur sapendo che il suo sogno più grande, ossia vedere la misteriosa Pianto con i propri occhi, rimarrà irrealizzato. Ma quando un eroe straniero, chiamato il Massacratore degli Dèi, e la sua delegazione di guerrieri si presentano alla biblioteca, per Strange il Sognatore si delinea l'opportunità di vivere un'avventura dalle premesse straordinarie. 

Lazlo Strange è un orfano, la guerra che ha colpito il suo regno ha portato morte e distruzione ovunque, così, moltissimi bambini e neonati sono stati caricati su carri e condotti nei monasteri del paese.
Lazlo ha la fortuna di finire in un luogo di conoscenza, i monaci che si prendono cura di lui sono addetti alla scrittura di manoscritti, per questo motivo il bimbo cresce circondato da storie ma, solo una di queste, farà breccia nel suo animo.
Si tratta della storia di una bellissima città misteriosa, un luogo magico a cui solo pochi stranieri avevano accesso, un regno di cui non si ha più notizia da oltre duecento anni e che, proprio per questo, è diventato leggenda.
Nessuno ricorda il suo vero nome, per tutti è la città di Pianto e molti sono convinti che non sia mai esistita ma Lazlo sente che è tutto vero. 
Diventato bibliotecario nella prestigiosa città accademica di Zosma, passerà anni alla ricerca di qualsiasi scritto inerente a Pianto, per lui, scoprire il mistero che ha avvolto nell’oblio quel luogo incantato diventa una vera e propria ossessione.
Lazlo sogna ardentemente di visitarla, camminare per le sue strade ricche di
meraviglie e prodigi ma sa che, purtroppo, è un desiderio irrealizzabile.
Tutto cambia quando a Zosma giunge una delegazione proveniente proprio da Pianto, un gruppo di guerrieri capitanato da Eril-Fane, un eroe, il Massacratore di Dei.
La gente di Pianto è alla disperata ricerca di aiuto, un ombra schiaccia la loro città da secoli e loro hanno bisogno delle menti più intelligenti e abili del mondo per poterla sconfiggere.
Nonostante Lazlo sappia di non poter aiutare, trova il coraggio per proporsi al grande guerriero che, colpito da quanto il ragazzo conosca sul loro conto, decide di condurlo con se.
Inizia così l’avventura di Lazlo.
Questa è solamente la partenza ma non vi racconterò altro perché vi rovinerei la storia e le molte scoperte che potrete fare nel corso della lettura.
Se mi seguite su Instagram, saprete già quanto ho amato questo romanzo che mescola moltissimi elementi fantasy, tra le sue pagine troverete angeli, demoni e divinità.
Si ha la sensazione di immergersi in un mondo che ricorda “Le mille e una notte”, un luogo fantastico dove leggende, fiabe e misteri si intrecciano alla realtà.
Mi sono resa conto che raccontare la trama di questo romanzo è veramente complicato, molto spesso condivido le storie che leggo con mio marito che, pur non essendo un grande lettore, ama moltissimo ascoltare le trame dei miei libri.
Proprio mentre narravo le vicende a Matteo, ho capito che il mondo creato dalla Taylor è così ricco di elementi fantastici, strani e originali da sembrare assurdo ma, vi assicuro, che sulla carta funziona benissimo e risulta incredibile!
Per me è fantasia pura! Geniale!
Ho amato moltissimo i dettagli, come il nome della città: Pianto, un nome che non le appartiene ma che è l’unico che tutti ricordano.
Una città meravigliosa, ricca, colta e fiabesca non può chiamarsi così!
Ma proprio nel suo nome si cela tutta la disperazione del suo popolo, uomini, donne e bambini schiacciati da una coltre di dolore, paura e angoscia.
La Taylor ha lanciato un messaggio chiarissimo con questo romanzo, sotto la veste del fantastico ha parlato con grande delicatezza e profondità di quanto la guerra possa divorare l’animo umano!
Qui viene posto l’accento sui conflitti etnici, sulle guerre civili ossia quando l’odio tra due popoli porta alla catastrofe.
In questo tipo di conflitto non ci sono vincitori, non ci sono buoni o cattivi perché, anche se in principio, una delle due fazioni poteva avere ragione, alla fine entrambe si sono macchiate di atti così orribili, disumani e deplorevoli da passare dalla parte del male.
Nei conflitti etnici l’odio si radica nel cuore delle persone nel corso di generazioni
e generazioni, il passato è troppo pieno di dolore per essere dimenticato e così, la possibilità di creare una realtà nuova dove vivere insieme, in pace, sembra impossibile e irraggiungibile.
Il male agisce in modo subdolo e non sempre si può compiere scelte giuste per tutti, il senso di colpa divora l’animo come una malattia, non lascia scampo e trascina ogni cosa nel buio.
La Taylor riesce a spiegare tutto questo attraverso gli abitanti di Pianto e, in particolar modo, nel personaggio di Eril-Fane, il Massacratore di Dei.
Un personaggio secondario fondamentale, costruito alla perfezione, con una profondità spaventosa, in lui si riversano tutte le lacrime della città.
Nel corso del libro conosceremo molti altri personaggi e in particolar modo una bellissima protagonista femminile, però mi voglio soffermare sui poteri che possiedono questi essere straordinari perché, anche qui, la Taylor è stata bravissima nel creare dei doni che racchiudono luce e tenebre.
Sono poteri che possiedono un lato oscuro estremamente forte, affondano nelle profondità dell’animo umano e solo chi li usa può scegliere se renderli positivi o negativi.
Come per ogni potere c’è un prezzo da pagare, bisogna fare molta attenzione perchè il confine tra bene e male è estremamente labile, la magia di Pianto è ambigua e misteriosa proprio come la città stessa.
Per concludere voglio spendere due parole sulla scrittura della Taylor, non avevo mai letto nulla di suo ma vi assicuro che ora recupererò tutto.
Una prosa ricca, oggettivistica e pretenziosa, a tratti leggermente artificiosa ma l’ho amata perché sa dare vita a immagini uniche, sa catturare, emozionare, creare sfumature meravigliose. Poetica!
Ora mi fermo perché potrei tenervi qui in eterno.
Vi ribadisco solo che è bellissimo e fiabesco, leggetelo!

Valutazione


4 commenti:

  1. Sei l'ennesima persona entusiasta di questo romanzo, e la mia curiosità sale sempre di più! Possiedo il libro in ebook ma sto aspettando a leggerlo per via del troppo hype che sta scaturendo da questo titolo. Però ammetto che la curiosità è tanta. :) Bella recensione!

    Midori

    RispondiElimina
  2. però adesso come ci arriviamo al prossimo anno? Tortura

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Siiii, speriamo lo portino in Italia al più presto! Intanto ci sfoghiamo con "La chimera di Praga"! ;D

      Elimina