19 luglio 2019

"Half Bad" di Sally Green


Buongiorno amici lettori, oggi sono qui con voi per parlarvi di un altro fantasy, Half Bad di Sally Green, primo libro di una trilogia dedicata al mondo dei maghi e della magia.
Devo ammettere, però, che questo primo volume mi ha lasciato un po’ perplessa e insoddisfatta, la storia non mi ha preso come avrei voluto ma, prima di entrare nel dettaglio, vi lascio qualche informazione sul libro.
Sto leggendo questa serie con il Gruppo di Lettura di Chiara “Una lettrice sulle nuvole” e, come sempre, vi ricordo che chi volesse unirsi è ben accetto!


Titolo: Half Bad § Autrice: Sally Green § Pagine: 390
Casa editrice: Rizzoli § Genere: Fantasy

La Magia esiste, ed è spaccata da una guerra millenaria. Appartenere a un fronte definisce il ruolo di ciascuno nel mondo, garantisce compagni e alleanze; ma soprattutto decide chi sono i nemici, che vanno giustiziati senza rimorso.
Nathan vive in una zona grigia: figlio di una maga Bianca e dell’Oscuro più terribile mai esistito, cresce nella famiglia materna, evitato da tutti, vessato dalla sorellastra, perseguitato dal Concilio che non si fida di lui e anno dopo anno ne limita la libertà, fino a rinchiuderlo in una gabbia.
La stessa guerra che divide il mondo della Magia si combatte nel cuore di Nathan, in perenne bilico tra le due facce della sua anima, che davanti alla dolcezza di Annalise vorrebbe essere tutta Bianca, e invece per reagire alle angherie si fa pericolosamente Nera.
Ma è difficile restare aggrappato alla tua metà Bianca quando non ti puoi fidare della tua famiglia, della ragazza di cui ti sei innamorato, e forse nemmeno di te stesso.
Nathan è un bambino speciale, nato dall’unione di un Incanto Bianca e di un Incanto Nero, non un Nero qualunque ma il più crudele e il forte mai esistito.
Ancora in fasce viene affidato alla nonna materna e cresce con la sorellastra e il fratellastro, purtroppo la sua vita è tutt’altro che felice, perseguitato dal consiglio dei Bianchi che lo vede come una minaccia e seviziato dalla sorellastra e dai compagni di scuola, Nathan capirà ben presto che il confine tra bene e male è molto labile e che, anche chi si auto proclama buono, non lo è affatto. 
Da secoli è in corso una guerra spietata tra Bianchi e Neri, due fazioni di maghi che si scontrano continuamente, i Bianchi hanno organizzato tutta la loro politica e la loro legge sulla distruzione dei Neri, ci sono cacciatori addestrati per eliminarli e meccanismi giudiziari tremendi per punirli.
Nathan non ha fatto nulla di male, se non essere l’unico che possiede il sangue di entrambe le parti e il ragazzo, crescendo, vive la stessa battaglia tra bene e male dentro di sé: stare con i Bianchi che hanno rovinato la sua vita ma che si professano come i buoni? O stare con il padre?
La scelta non sarà facile e Nathan subirà atroci sofferenze, ingiustizie e torture, verrà punito per le colpe del padre continuamente e dentro di lui quel desiderio di far parte della fazione buona si spegnerà sempre di più.
Alla vigilia dei diciotto anni Nathan non sa ancora se riceverà i tre doni che gli permetteranno di diventare un vero e proprio mago, glielo impediranno per paura che emerga la sua natura nera o,
glieli daranno e cercheranno di farlo collaborare nella cattura del padre?
Che dire, questo libro non mi ha entusiasmato e, anche se penso che sia pieno di ottime idee e di spunti originali, sono convinta che siano stati sviluppati male e con poca cura!
Ho letto da qualche parte che Half Bad è una versione più violenta di Harry Potter, assolutamente no! Ci sono i maghi, ci sono due fazioni e siamo nell’Inghilterra dei giorni nostri ma si tratta di due storie lontanissime.
Nathan è un bambino diviso a metà, la mamma era una maga Bianca e il padre uno dei più oscuri maghi Neri ancora in circolazione, dietro la loro storia c’è un vissuto di dolore e una famiglia uscita distrutta, infatti, il padre di Nathan ha ucciso il padre della sua sorellastra e del suo fratellastro, e infine a distanza di qualche anno, la madre si è suicidata!
Una tragedia che continua per tutto il corso della vita di questo bambino, lo seguiamo nella sua crescita, costellata da una serie infinita di punizioni e sconfitte, verrà picchiato, bullizzato, torturato, seviziato, escluso e demolito fisicamente e psicologicamente.
Nathan crescerà in mezzo all’odio schiacciato dai soprusi di chi dice di essere buono!
Quello che non ho apprezzato è stata l’estrema violenza e monotonia della prima metà del libro, un susseguirsi di punizioni e atti orribili nei confronti di un bambino che, crescendo, non può non diventare problematico, violento e arrabbiato con il mondo!
Ogni capitolo è un pestaggio o una punizione, capisco che l’autrice abbia voluto dare forza al contesto, mettere grande enfasi su quello che è il confine tra male e bene ma, in questo modo, nel corso delle pagine sono arrivata ad odiare tutti e alla fin fine, non ho empatizzato con nessuno!
Al termine del romanzo non mi piaceva nemmeno Nathan che si è dimostrato essere il risultato distorto di quello che gli è accaduto nella vita!
Altra pecca enorme è la mancanza di spiegazioni e la confusione incredibile che invade la storia fino a oltre la metà del libro, non si capisce nulla e quel poco che si capisce è descritto male e manca di spessore.
La magia sembra lì, solo per bellezza e non viene minimamente sviluppata, i maghi hanno poteri ma trascurabili, i cacciatori di maghi oscuri usano pistole e fucili, le prigioni dei maghi non sono protette da magia e non c’è nulla che impedisca ai prigionieri di fuggire.
Mah! Non mi ha convinta!
L’autrice poi, corre come una forsennata verso il finale che, lasciatemelo dire, lascia molto a desiderare! Per chi ha letto il libro posso solo accennare che il fatidico dialogo delle ultime pagine mi ha deluso moltissimo, insulso, veramente!
Non so se consigliare questo libro, voglio però dare una possibilità alla trilogia e quindi, leggere almeno il secondo sperando che la storia prenda un po’ di spessore e di forza.

6 commenti:

  1. Concordo assolutamente con te, che delusione!

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  2. Bhe a quanto pare questo libro è piaciuto solo a me!!!
    Però ho apprezzato molto la tua recensione, è scritta benissimo e spiega i motivi del tuo giudizio negativo

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  3. Il libro mi è piaciuto molto e proprio la cattiveria me lo ha fatto piacere perché non è il solito libro dove la cattiverie è tale solo di nome. Leggeró i seguiti con piacere, sperando in un'evoluzione.

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