20 giugno 2018

"Le nemiche" di Carla Maria Russo


Come sempre mi sono ridotta all’ultimo minuto! Mi spiego meglio: ho letto questo libro per la challenge a cui sto partecipando (Tutti a Hogwarts con le tre ciambelle), diciamo che si tratta di un titolo imposto che mi sono procurata e ho letto molto volentieri ma, come sempre, il tempo stringe e oggi è l’ultimo giorno nel quale posso fare la recensione e vincere per la mia squadra qualche punticino.
In questo periodo sono un po’ così: sempre di corsa e sempre sul filo del rasoio, non riesco a organizzare bene i post e quindi poi bisogna darsi una mossa.
Ma torniamo al nostro libro, Le nemiche di Carla Maria Russo, un romanzo storico ambientato nelle corti italiane del 1500.
Amo molto questo periodo e ho una vera e propria passione per Lucrezia Borgia quindi, ho apprezzato moltissimo la lettura che ho trovato dettagliata, piacevole e intensa.


Titolo: Le nemiche § Autrice: Carla Maria Russo § Pagine: 353
Casa editrice: Piemme § Genere: Storico

Mantova, corte dei Gonzaga, giugno 1501. Quando Isabella d'Este scopre che suo padre, il duca di Ferrara Ercole I, ha scelto come moglie per l'erede al trono la donna più discussa della penisola, Lucrezia Borgia, figlia bastarda del papa, già sposa di due mariti, il primo ripudiato, il secondo ucciso in circostanze ambigue, il suo animo ne resta completamente sconvolto. La figlia di una tenutaria di bordello, come amava definirla, non può mischiare il suo sangue con quello purissimo e regale degli Este. Accolta con freddezza e disprezzo da tutti, Lucrezia, donna di fascino e di straordinaria bellezza, amante del lusso e del divertimento, riesce tuttavia a guadagnarsi i favori di almeno una parte della corte ferrarese, in particolare dei giovani e affascinanti fratelli di Isabella, attratti dalle feste memorabili e dalla folta schiera di damigelle di cui si circonda, fra le quali brilla l'astro della irresistibile Angela Borgia. Questo successo genera fra le due donne una ostilità ancora più marcata e nuovi e più accaniti contrasti, che culminano con il tentativo da parte di Lucrezia di umiliare la rivale nella sua femminilità, portandole via un affetto a lei molto caro. Ma la marchesa di Mantova, donna di impareggiabile classe, cultura e acume, abile e scaltra più delle sue stesse spie, non è persona da lasciare impuniti gli oltraggi subiti e la sua vendetta sarà feroce e implacabile. Intorno a queste due donne indimenticabili, gli intrighi, i tradimenti, le congiure che dilaniano due fra le più potenti corti del Rinascimento, ma anche gli amori travolgenti e impossibili, forieri di stragi e tragedie familiari. Il prezzo della sopravvivenza coincideva con la rinuncia definitiva al sogno di amare ed essere riamata. Questa, la vendetta di Isabella d'Este. Questo, l'amaro destino cui Lucrezia Borgia non sarebbe mai sfuggita.

Lucrezia Borgia e Isabella d’Este, due donne, due personalità di spicco del Rinascimento italiano, due persone potenti, ambiziose, vendicative, intelligenti e bellissime ma, due signore completamente diverse.
Da un lato Lucrezia, figlia illegittima di Papa Alessandro VI e di Vannozza Cattanei, “una tenutaria di bordello”.
Lucrezia è una donna stupenda ma profondamente sola, maledetta per sempre dalla fama negativa della sua famiglia che la precede in qualsiasi luogo lei vada.
Dall’altro lato c’è Isabella, definita dai suoi contemporanei “sole della nostra etate”, una donna incredibilmente intelligente, stimata nelle corti di tutta Europa per le sue doti umanistiche, le conoscenze e la sua bellezza. 
Una bambina prodigio che diventa una signora potente e astuta, dotata di un grandissimo intuito e capace di governare e tessere legami diplomatici e politici solidi e duraturi.
Consapevole della sua origine nobiliare, Isabella d’Este non accetterà mai di
dover accogliere Lucrezia, che considera inferiore, nella sua famiglia.
La giovane donna reduce di due matrimoni viene data in sposa al futuro duca di Ferrara: Alfondo d’Este, fratello maggiore di Isabella.
Quest’ultima si opporrà in tutti i modi all’unione delle due famiglia ma, l’immensa dote che il Papa fornisce alla figlia compra tutto.
L’elemento cardine del romanzo è la rivalità tra queste due potentissime donne che faranno di tutto per osteggiarsi e colpirsi a vicenda.
Ho amato moltissimo il ritratto che emerge di entrambe: Lucrezia il cui nome è da sempre associato a eccessi, tradimenti, intrighi e violenza è in realtà una donna triste e profondamente sola che viene accolta con estrema freddezza dalla famiglia del marito. Cercherà l’amore altrove anche a costo di creare seri problemi diplomatici.
Una ragazza che segue le sue emozioni e va contro la morale dell’epoca, una donna intelligente e passionale, ricca di sfumature e ingiustamente incolpata delle malefatte della sua famiglia di pazzi.
Isabella d’Este in primo momento mi infastidiva: piena di sé e sicura del suo potere nel ducato del fratello è convinta di non avere rivali e di non dover temere nessuno.
Una donna che risulta altezzosa, fredda e terribilmente astuta, sempre alla ricerca di un pretesto per ferire la rivale ma, ovviamente il rischio è di essere anch’essa colpita e, Isabella, dovrà fare i conti con molte sofferenze che
sveleranno il suo lato emotivo e umano.
Rimane comunque un personaggio incredibilmente intenso.
Intorno a queste due donne straordinarie si intrecciano le vite di moltissimi personaggi che, pur essendo secondario, mi hanno emozionato e colpito.
Ho provato un odio incredibile per il cardinale Ippolito d’Este, un ribrezzo pazzesco per il marchese Francesco Gonzaga e un affetto inevitabile per don Giulio d’Este la cui storia mi ha profondamente commossa.
L’autrice con un stile fluido ed elegante ci accompagna nelle corti italiane, la vita del Rinascimento è descritta con dovizia di dettagli: la moda, le feste, le tradizioni e le famiglie nobiliari, tutto è curato e preciso.
Consiglio vivamente questa lettura che mi ha appassionata e tenuta incollata alle pagine, una storia ricca di passioni e intrighi che vi farà scoprire due donne incredibili la cui fama ha varcato i confini del tempo.

Valutazione

CONOSCI L'AUTRICE
Carla Maria Russo è a Campobasso ma residente da molti anni a Milano, dove ha frequentato il liceo classico e si è laureata in Lettere Moderne. Ha iniziato l'attività di scrittrice con romanzi per ragazzi approdando alla narrativa per adulti nel 2005, con il romanzo "La sposa normanna" (Piemme) che ha vinto il premio Città di Cuneo come romanzo segnalato per le scuole e il premio Feudo di Maida. Sono seguiti Il cavaliere del giglio (2006), L'amante del Doge (2008) e Lola nascerà a diciott'anni (2010), vincitore del premio Fenice-Europa 2010, La regina irriverente (2012) La bastarda degli Sforza (2015), incentrato sulla figura di Caterina Sforza, figlia illegittima di Gian Galeazzo Sforza.

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