Titolo: Dracul § Autori: Dacre Stoker e J.D. Barker § Pagine: 467
Casa editrice: Nord § Genere: Horror, mistery
Colpi alla porta. Sempre più rapidi, sempre più forti. Barricato in
cima alla torre abbandonata, Bram Stoker prega che i cardini tengano e, nel
frattempo, si prepara. Appende crocifissi e specchi alle pareti, carica il
fucile e attende. Infine, temendo di non, arrivare vivo all'alba, prende carta
e penna e inizia a scrivere tutto quanto è accaduto fino a quel momento... La
storia comincia quando Bram ha cinque anni. È un bambino cagionevole, spesso
costretto a letto, che passa gran parte del tempo con la sorella Matilda.
L'unica persona in grado di farlo stare meglio è Ellen, la giovane tata. Eppure
c'è qualcosa di strano in lei, nei suoi modi enigmatici, nella sua carnagione
pallidissima. All'inizio è solo una sensazione, poi Bram si rende conto che, da
quando Ellen lo «cura», ha una strana ferita al polso, due forellini che non si
rimarginano mai. Inoltre spesso Ellen esce di nascosto di notte e, quando
capita, al mattino le pagine dei giornali riportano la notizia di brutali
omicidi avvenuti a Dublino. I sospetti di Bram e Matilda si fanno sempre più
concreti, ma poco tempo dopo, all'improvviso, Ellen sparisce. Gli anni passano.
Miracolosamente guarito, Bram continua gli studi al Trinity College, mentre
Matilda parte per Parigi. Al suo ritorno, corre da Bram con una notizia
inquietante: ha visto Ellen, ancora giovane e bella come quando loro erano
bambini. I due fratelli non lo sanno, ma quello sarà l'inizio di un incubo:
l'incontro di Bram con una creatura allo stesso tempo spaventosa e
affascinante, un incontro che, anni dopo, darà vita a un «romanzo» destinato a
diventare leggenda...
Ho ultimato la lettura di questo libro la settimana scorsa, una storia
che mi ha veramente catturata fin dalla prima pagine e che ho desiderato
centellinare nonostante volessi assolutamente sapere come si sarebbero svolti
gli eventi.
Si tratta di una sorta di spin off del celebre classico della
letteratura horror ottocentesca “Dracula” di Bram Stoker, un romanzo che ho
letto ben due volte in età giovanile.
L’idea di “Dracul” nasce da alcuni misteri che aleggiano sulla stesura
e sulla pubblicazione di “Dracula” e intorno alla stessa vita di Bram Stoker.
Dagli scritti personali dell’autore sembra proprio che lui fosse
convinto dell’esistenza del terribile conte vampiro, infatti, il suo desiderio
era quello di voler informare la popolazione londinese della presenza di questa
terribile creatura.
Gli editori dell’epoca rifiutarono nel modo più categorico di pubblicare l’opera completa, venne infatti censurata delle prime 100 pagine, nelle quali si suppone vi fossero scritte informazioni sulla reale esistenza di Dracula, una sorta di prologo in cui Bram Stoker raccontava di aver visto con i suoi occhi il vampiro.
Gli editori dell’epoca rifiutarono nel modo più categorico di pubblicare l’opera completa, venne infatti censurata delle prime 100 pagine, nelle quali si suppone vi fossero scritte informazioni sulla reale esistenza di Dracula, una sorta di prologo in cui Bram Stoker raccontava di aver visto con i suoi occhi il vampiro.
In quegli anni Londra, però, era sconvolta dagli omicidi di Jack lo
Squartatore e quindi non era il
caso di andare a creare ulteriore panico nella popolazione, da qui il motivo della censura.
caso di andare a creare ulteriore panico nella popolazione, da qui il motivo della censura.
Nonostante ciò intorno al romanzo e alla sua storia aleggia più di un
mistero ed è proprio su di essi che il discendente di Bram Stoker ha creato la
storia di “Dracul”.
Abraham Stoker era un bambino malaticcio che passava le sue giornate a
letto con la sola compagnia della madre, della sorella Matilda e dell’amata
tata Ellen.
Nato in una famiglia benestante Bram disponeva di tutte le cure
necessarie ma, sembrava che l’unica cura veramente efficace fosse tata Ellen, non
è chiaro cosa lei facesse al bambino ma era lampante come lui guarisse in modo
rapido dopo che la ragazza eseguiva un trattamento.
Ellen però era strana, pallida, bellissima, sembrava non mangiare mai,
si incappucciava per uscire durante il giorno e viveva in una stanzetta in
soffitta dove nessuno era mai entrato.
Come se non bastasse ogni volta che Bram riceveva uno dei suoi
trattamenti, la tata aveva bisogno di allontanarsi dalla famiglia per un paio
di giorni, partiva sciupata e quasi invecchiata per ritornare giovane e bella.
Sarà proprio dopo un trattamento più intenso del solito che tata Ellen
sparirà nel nulla, lasciando Bram e Matilda pieni di domande.
Miracolosamente guarito Bram cresce, diventa un uomo forte, sano e
intelligente, la vita va avanti finchè Matilda, di ritorno da Parigi svela al
giovane di aver visto proprio tata Ellen e che, per di più, questa non era
assolutamente cambiata.
Bram e Matilda inizieranno così a investigare sul mistero della donna;
sarà l’inizio di un incubo che li trascinerà faccia a faccia con il male in
persona.
“Dracul” è romanzo di grande atmosfera. In una Dublino vittoriana, tra
cimiteri sconsacrati, abazie diroccate, obitori e foreste oscure è palpabile
quel senso di inquietudine che solo le storie
gotiche sanno dare.
gotiche sanno dare.
La storia è un susseguirsi di eventi che trascinano il lettore sempre
più vicino alla verità, il mistero però rimane sempre celato, invisibile agli
occhi e il piacere della scoperta aumenta di pagina in pagina.
L’inquietudine cresce pagina dopo pagina e con essa la sensazione che
il nemico sia sempre dietro l’angolo pronto a balzarci alla gola, un nemico
potente e oscuro, le cui risorse non hanno mai fine.
Ho apprezzato moltissimo la scelta di alternare capitoli
nel presente, in cui Bram si trova in una torre
ignota a contrastare un essere mostruoso, e
capitoli nel passato dove di dipanano le indagini dei fratelli Stoker.
Altro elemento interessante e di grande
arricchimento è la scelta del cambio di POV, infatti,
abbiamo capitoli in cui entriamo nel pensiero di Bram, di Matilda e di altri
personaggi che si aggiungono via via alla storia.
Dracul è sicuramente un romanzo ben pensato, un’avventura
spaventosa che fa palpitare ma che non terrorizza mai completamente, ci sono
parecchi momenti clou che rispettano le regole fondamentali dell’horror e sanno
creare quella giusta dose di suspance.
Una lettura che ho apprezzato moltissimo, con una
trama costruita alla perfezione, un ritmo narrativo incalzante, personaggi
intensi e ben riusciti e ricca di quelle scene che tanto piacciono a chi ama,
come me, i romanzi gotici.
Continua a ispirarmi un sacco *_* prima però voglio leggere Dracula, che ho in casa da secoli!
RispondiEliminaDracula è stupendo ma cerca di far passare un po' di tempo tra le due letture per non rovinarti l'effetto.
EliminaSicuramente la più bella lettura della mia estate! E sono stata ben felice di averlo letto tanti e tanti anni dopo "Dracula", perché temo che averlo ben fresco in mente, avrebbe rovinato le sensazioni che ho provato.
RispondiEliminaHai ragione ma credo che per fine autunno rileggerò Dracula un'altra volta.
EliminaDevo leggerlo ;)
RispondiEliminaEh sì! Leggilo ;D
EliminaFinito di leggere ieri. Un bel librone che malgrado le oltre 400 pagine, ti prende e non vedi l'ora di arrivare alla fine. E quando è finito, torni indietro con la scusa di riprendere qualche passaggio che ti era sfuggito, ma in realtà è perchè ti sei affezionato ai personaggi.
RispondiEliminaComplimenti a Dacre Stoker, di certo non era facile scrivere un romanzo vampiresco nel 2019, dato che il personaggio di Dracula è stato trito e ritrito in centinaia di film e varianti.