19 settembre 2019

"Ferryman. Amore eterno" di Claire McFall


Titolo: Ferryman. Amore eterno § Autrice: Claire McFall § Pagine: 293
Casa editrice: Fazi editore, LainYa § Genere: Fantasy, Y/A

Dylan ha quindici anni e quando una mattina decide di andare a trovare il padre, che non vede da molto tempo, la sua vita subisce un drastico cambiamento: il treno su cui viaggia ha un terribile incidente. Dylan sembrerebbe essere l'unica sopravvissuta tra i passeggeri e, una volta uscita, si ritrova in aperta campagna, in mezzo alle colline scozzesi. Intorno non c'è anima viva, a parte un ragazzo seduto sull'erba. L'adolescente si chiama Tristan e, con il suo fare impassibile e risoluto, convince Dylan a seguirlo lungo un cammino difficile, tra strade impervie e misteriose figure che girano loro intorno, come fossero pronte ad attaccarli da un momento all'altro. È proprio dopo essersi messi in salvo da questi strani esseri che Tristan le rivela la verità... lui è un traghettatore di anime che accompagna i defunti fino alla loro destinazione attraverso la pericolosa terra perduta. A ogni anima spetta il suo paradiso, ma qual è quello di Dylan? L'iniziale ritrosia di Dylan e l'indifferenza di Tristan si trasformano a poco a poco in fiducia e in un'attrazione magnetica tra i due ragazzi che non sembrano più volersi dividere. Arrivati al termine del loro viaggio insieme, Dylan proverà a sovvertire le regole del suo destino e del mondo di Tristan, pur di non perderlo.
Con questa recensione partecipo al Gruppo di Lettura Questa volta leggo, eh sì! L'estate è passata e noi blogger siamo di nuovo al lavoro! Tema del mese: un libro acquistato durante l'estate, in realtà Ferryman non è un titolo che ho comprato ma che ho preso in prestito in biblioteca durante l'estate, spero di non subire le ire delle organizzatrici perché, solo oggi, al momento di pubblicare la recensione mi sono accorta del piccolo dettaglio. Abbiate pietà di me!

Qualche giorno fa ho concluso la lettura di Ferryman, un romanzo young/adult che mi aveva colpito fin dalla sua uscita nelle librerie.
Purtroppo, si è rivelato una delusione! Vi accenno un po’ la trama e poi andiamo a vedere perché non mi è piaciuto.
Dylan è una ragazza di quindici anni in viaggio su un treno verso la città dove abita il padre, ha da poco riallacciato i rapporti con il genitore ed è molto emozionata di poterlo rivedere dopo molti anni.
Il treno, però, ha un terribile incidente e Dylan sembra essere l’unica sopravvissuta.
In preda al panico, la ragazza, riesce a uscire dal vagone su cui viaggiava e ad uscire dalla galleria, qui, un ragazzo strano, bello e tenebroso, sembra aspettare proprio lei.
Si chiama Tristan e ha, più o meno, la stessa età di Dylan, è taciturno e impassibile di fronte alle difficoltà e alla paura della giovane, tanto che, un po’ a forza la convince a seguirlo.
Dylan scoprirà, ben presto che, nell’incidente ferroviario, lei non è l’unica sopravvissuta ma l’unica a essere morta e che Tristan non è altro che un traghettatore di anime, il cui compito è accompagnarla fino alla fine della terra spezzata, una landa desolata popolata da orribili creature che cercano di divorare le anime di passaggio. 
Per Tristan è di vitale importanza che Dylan arrivi a destinazione perché, alla fine del viaggio, la ragazza potrà finalmente raggiungere la pace che le spetta.
Con questi presupposti la storia poteva essere molto bella, infatti, l’idea di una rivisitazione del mito di Caronte in chiave fantasy young/adult è una genialata ma, l’autrice l’ha sviluppata
molto male, ci sono dei dettagli carini, come l’idea di questa terra desolata che prende la forma delle emozioni delle anime di passaggio o, il fatto che il traghettatore abbia l’aspetto desiderato sempre dall’anima (poi sarà un’arma a doppio taglio) ma, per il resto, abbiamo un background scarno e poco consistente.
Le descrizioni sono poche e poco approfondite, ci troviamo davanti a una specie di brughiera battuta dal vento, senza alberi e foreste ma solo cespugli e rocce, salite e discese, non c’è nient’altro.
La storia è una sorta di loop a ripetizione: Dylan è in pericolo, scappano, Tristan la salva e poi a ruota ancora, ancora e ancora.
E ora passiamo alla vera pecca del libro: la protagonista!
Dylan è un personaggio che fa acqua da tutte le parti, non ha spessore e quel poco di personalità che l’autrice le ha donato la rende odiosa.
I primi capitoli sono un susseguirsi di giudizi nei confronti del mondo intero, è vero che a quindici anni gli adulti e, in particolar modo i genitori, sembrano insopportabili ma Dylan ce l’ha con tutti: compagni di classe, professori, genitori e passanti.
Attraverso i suoi occhi si ha l’idea che lei sia l’unica furba e intelligente e che il resto del mondo sia composto da un branco di idioti!
Per non parlare del suo atteggiamento quando scopre di essere morta: niente!
La ragazza è completamente piatta, vuota, inconsistente!
Non piange, non prova dolore o sofferenza per le persone lasciate, non ha un pensiero d’amore per i suoi genitori che dovranno superare la terribile perdita della figlia, al contrario, il suo viaggio è fatto di lamentele continue e di sbalzi di umore che, alternano momenti di odio
profondo verso Tristan, a momenti in cui lo ama e gli fa gli occhi a cuoricino.
Dylan non sembra una ragazza di quindici anni ma una bambina capricciosa ed egoista, proprio per questo, a mio parere, il libro potrebbe benissimo essere un Middle Grade, infatti, credo che non l’avrei apprezzato nemmeno da adolescente.
E poi vogliamo parlare del folle amore nei confronti di Tristan?
Altro personaggio che, seppur riuscito meglio, ha comunque poco spessore!
Questa storia d’amore che dovrebbe travolgere il lettore, in realtà, fa acqua da tutte le parti, in ventiquattro ore Dylan è cotta stracotta del suo traghettatore che, oltretutto, ha le sembianze del ragazzo dei suoi sogni, quindi è ovvio che lei sia attratta da lui!
Un’esplosione di sentimenti che non ha né capo né coda, arrivano troppo velocemente e senza un vero motivo, non che per innamorarsi serva un motivo ma è un rapporto quasi di sola attrazione e, in questo caso,  l’attrazione è basata principalmente sull’aspetto di Tristan che, come dicevo sopra, è determinato dai desideri di Dylan.
Non mi ha convinto e, come ormai avrete capito, non mi ha convinto nemmeno il resto del libro!
Un’idea che poteva essere sviluppata meglio aumentando lo spessore dei personaggi, arricchendo il background e creando situazioni molto più interessanti, purtroppo non lo consiglio e non leggerò nemmeno i seguiti!

23 commenti:

  1. che delusione e che peccato! Questo libro mi aveva incuriosita, anche per le molte recensioni positive viste in giro, ma credo che per il momento passerò!
    PS Tranquilla, anche se sono una dittatrice non c'è problema, il senso dell'obiettivo era quello ;)

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    1. Non vale la pena, ero molto perplessa di vedere così tanti pareri super positivi, mah!

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  2. nuuuuuuuuuuuuuuuu una trama splendida con un tema innovativo e per me davvero nuovo. sono dispiaciutissima che si sia rivelato un buco nell'acqua. un peccato enorme per una storia con così tanto potenziale

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  3. No, volevo comprarlo! Fiuuuu che fortuna che ancora non l'ho preso...

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  4. Che peccato che si sia rivelato una delusione, sembrava interessante.

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  5. Inizialmente questo libro mi aveva attirata tantissimo, ma per fortuna non l'ho mai letto. Fino ad oggi ho letto solo una recensioni positiva nella community italiana!

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    1. Comunque uscirà sicuramente anche il seguito perchè all'estero ha riscosso moltissimo successo! Mah!

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  6. La storia sembrava molto avvincente, ma se non va non va! Ed il tuo giudizio per me conta tantissimo! Quindi? Niente libro!!!

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  7. L'inizio secondo me è molto lento, alcune cose non sono piaciute nemmeno a me ma nel complesso la storia l'ho apprezzata molto invece

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    1. Ho sentito anche altre lettrici che hanno apprezzato il messaggio finale e la storia nel suo complesso, purtroppo alcune cose mi hanno dato così fastidio da non riuscire a godermi il resto.

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  8. Niente libro nemmeno per me, Dylan sembra proprio una bamboccia.
    Ciao da Lea

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  9. Come partire da una buona idea e poi rovinarla in corsa! Peccato... poteva diventare un buon libro.

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  10. Ho sentito e letto molte recensioni che esponevano le tue stesse perplessità per cui non mi attira per nulla.

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  11. Questo è un libro che avrebbe ingannato più o meno tutte noi a quanto ho visto dai commenti. E io come tutte loro mi sarei fatta trasportare proprio dalla trama. Meno male che hai scritto questa recensione per tutte noi e ci hai evitato una delusione :)

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  12. Sento pareri molto discordanti su questo libro, per lo più ampiamente negativi... Io però l'ho comprato lo stesso perché rimango di natura una curiosona XD Prima di leggerlo, comunque, aspetterò i volumi successivi... Odio affrontare solo parte di una serie per l'ancora mancata pubblicazione dei seguiti XD

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  13. la tua recensione è bellissima, super dettagliata, apprezzo molto quando una blogger sa spiegare con chiarezza cosa non le è piaciuto. Brava, brava, brava

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