3 giugno 2022

"La valle al centro del mondo" di Malachy Tallack

 

Titolo: La valle al centro del mondo § Autrice: Malachy Tallack § Pagine: 432
Casa editrice: Bompiani § Genere: Narrativa contemporanea

Pecore e terra, vento e gelo, legami antichi e un modo di vivere sempre uguale, che sfida il passare del tempo. Queste solo le isole Shetland. Per David, che ci è nato e ha ereditato dal padre e dal nonno la fattoria che è la sua esistenza, sono il centro del mondo, il solo luogo possibile, la sola vita concepibile, condivisa in ogni momento con la moglie Mary. Per Alice, giallista di successo, sono il rifugio dopo la morte prematura del marito amatissimo. Per Sandy, il nuovo arrivato al seguito di Emma, figlia di David, rappresentano la sfida e un nuovo progetto di vita, anche dopo che Emma lo lascia per tornare da sola a Edimburgo. Disordine e dolore irrompono nelle esistenze sobrie e severe degli isolani, attratti dalla presenza magnetica di Terry, alcolista di lungo corso, e dall'arrivo di Ryan e Jo, giovane coppia cittadina molto fuori posto; mentre Alice si impegna nella scrittura di un manuale di storia locale per cercare di uscire dal suo lutto, si rende infine conto che non è possibile sperare di comprendere un'isola, per quanto piccola o limitata possa sembrare, perché non c'è isola e non c'è persona che si possa definire fino in fondo.
Buongiorno lettori, oggi sono qui per parlarvi di un romanzo poco conosciuto: "La valle al centro del mondo" di Malachy Tallack, un libro che aveva tutte le caratteristiche per potermi piacere e che invece mi ha delusa parecchio. 
L'idea alla base della storia è il raccontare un microcosmo, una valle solitaria nelle isole Shetland, un arcipelago a nord della Scozia battuto dai freddi venti oceanici, un luogo sperduto con caratteristiche naturali ben precise, paesaggi mozzafiato e una natura che sa essere molto crudele. 
Qui conosciamo le vite dei pochi abitanti: David che deve fare i conti con la vecchiaia che avanza e con la consapevolezza che la valle si sta svuotando, che le persone non vogliono vivere in luoghi così desolati e tutto pian piano andrà scomparendo; Mary con la sua ansia per la solitudine, per una vita che è passata da caotica e piena a vuota e noiosa una volta che le figlie sono cresciute; Sandy che ha scelto di seguire la fidanzata nelle isole per poi essere lasciato e non sapere più che fare e Alice, giallista di successo che, dopo la morte del marito, si rifugia in quel luogo ai confini del mondo per ritrovare se stessa e la sua scrittura.
L'ambientazione avrebbe potuto essere un punto di forza, almeno per me che amo i romanzi ambientati in luoghi remoti e inospitali ma, l'autore non ha sfruttato a pieno il potenziale della valle, la descrive ma sempre in modo superficiale, non ci permette di sentirla con i sensi della mente, di assaporare il vento salato e il profumo dei prati, quindi, nonostante sapessi che le vicende erano ambientate alle Shetland non riuscivo a figurarmi i luoghi mentre leggevo. Che tristezza! 
Il primo capitolo è forse la pecca più grande del romanzo, mi ha infastidita moltissimo e ho avuto il forte desiderio di abbandonare immediatamente la lettura (avrei dovuto farlo!), se siete sensibili nei confronti degli animali non leggetelo perché è crudo e truculento, assolutamente inutile ai fini della storia e sembra un tentativo futile di attirare l'attenzione del lettore. 
Personalmente l'ho trovato brutto e ho saltato a pie pari alcuni spezzoni. 
Detto questo, il romanzo perde completamente la crudezza delle prime pagine e assume un'andatura lenta e quieta, forse troppo, in pratica non succede nulla di eccezionale per tutto il libro che sembra la descrizione dei sentimenti e dei pensieri degli abitanti della valle. 
Pagine e pagine di riflessioni che non portano a nulla e che non riescono a farci empatizzare con i personaggi che rimangono sempre lontani, l'autore non è stato in grado di approfondire, di far crescere i suoi personaggi, queste introspezioni rimangono superficiali e non scavano mai abbastanza a fondo. 
E poi, diciamocelo, è la vallata del tutti tristi e perdenti! 
Nessuno dei personaggi descritti ha una vita soddisfacente, sono tutti affranti, smarriti e incapaci di vivere a pieno, una tristezza assurda. 
In conclusione non ve lo consiglio perché si tratta della solita bella idea mal sviluppata, è un libro che non mi ha lasciato nulla, peccato!





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