7 gennaio 2019

"Notte di marionette e torte" di Laini Taylor


Buongiorno appassionati dei libri, quella di oggi sarà una recensione veloce veloce ma assolutamente indispensabile!
Grazie al GDL organizzato da Una lettrice sulle nuvole stiamo leggendo la serie de La chimera di Praga di Laini Taylor, così, dopo un secondo volume doloroso e straziante, ci siamo trovate per le mani questa delizia: ovvero la novella Notte di marionette e torte dedicata a Zuzana e Mik, due personaggi che amo moltissimo!
Che dire? Leggetela perché è un piccolo gioiellino!


Titolo: Notte di marionette e torte § Autrice: Laini Taylor § Pagine: 98
Casa editrice: LainYa § Genere: Fantasy, Novella

In questa novella autoconclusiva di Laini Taylor, autrice della trilogia bestseller «La chimera di Praga», prende vita la storia di un divertente e fantasioso primo appuntamento. «Notte di marionette e torte» racconta di una notte solo accennata nella trilogia: il magico primo appuntamento tra Zuzana e Mik, due personaggi amatissimi dai fan. Narrata da prospettive alternate, è la storia d’amore perfetta per i fan della serie ma anche per chi non ha ancora letto la trilogia.
Per quanto piccola, Zuzana è tutt’altro che timida. La sua migliore amica, Karou, la chiama “fata rabbiosa”, si dice che i suoi “occhi vodoo” gelino il sangue e persino il fratello maggiore teme la sua ira. Ma quando si tratta di parlare con Mik, o “il ragazzo violinista”, il coraggio l’abbandona. Ma ora basta, quando è troppo è troppo. Zuzana è determinata a incontrarlo, accompagnata dalla sua magia e da un ingegnoso piano. È una caccia al tesoro meravigliosamente elaborata che porterà Mik in giro per tutta Praga in una fredda notte d’inverno prima di arrivare al tesoro: Zuzana!
La novella s’incastra perfettamente tra il secondo e il terzo volume della trilogia, più precisamente nel periodo in cui Karou sta vagando per il mondo alla ricerca di denti da utilizzare per il suo nuovo impegno.
Zuzana è da tempo innamorata di Mik, un ragazzo che lavora come violoncellista nell’orchestra del teatro dove lei si occupa della manutenzione delle marionette.
Zuze è una vera propria artista nella creazione di questi burattini animati con i fili e, proprio grazie al suo ingegno e al suo spirito battagliero, escogita un piano per attirare Mik e, dar vita, al primo appuntamento perfetto!

Sono una fata idrofoba.
Sono una pianta carnivora.
Sono Zuzana.
E il ragazzo del violino non avrà neppure il tempo per capire chi gli è piombato addosso.
Zuze


…devo attirarlo fuori come un folletto e farlo perdere nel profondo della foresta,
finché non sarà condannato.
Oppure niente foresta e condanna, solo l’adescamento,
come una Venere pigliamosche che dice «sono un fiore delizioso, vieni, assaggiami», e poi, snap!
Me lo mangio.
Senza la parte cannibale, chiaro.
Oppure no, lo divoro un pochino.
Eccomi pronta. In tasca ho degli scuppies e nel cuore la lussuria.
Zuze

Ovviamente ci riuscirà e noi, leggendo, vivremo la magia di questo incontro fuori dal comune e assolutamente unico e indimenticabile.
La Taylor sa narrare l’amore con dolcezza e passione allo stesso tempo, riesce a creare piccoli attimi di pura felicità, momenti di trepidante
attesa e sogni ad occhi aperti con una facilità che lascia sbalorditi.
In una notte incantata il piano di Zuze prende vita a poco a poco, seguiremo lei e Mik per le strade di Praga, un città gotica e misteriosa che sembra sorridere sorpresa dei due ragazzi che si destreggiano nel grande gioco dell’amore.
La neve che ammanta ogni cosa, i fiocchi che come zucchero scendono dal cielo rendendo tutto magico e poetico, in questo teatro di meraviglie Zuze e Mik daranno il meglio di loro.
Due personaggi bellissimi: Zuze, la fata idrofoba, che dimostra una personalità, una purezza d’animo e una forza incredibili, è divertente, appassionata e cinica al punto giusto, l’amica del cuore per eccellenza. E Mik, il ragazzo cup-cake, che sorprende per la dolcezza, il coraggio e la grande intraprendenza, ho adorato questo personaggio e sono convinta avrà un ruolo fondamentale nell’ultimo capitolo della trilogia.

Non credo sia buona o cattiva,
ma un po’ entrambe le cose, come un variegato all’amarena.
Mik

Una novella stupenda che riempie il cuore di belle sensazioni, trascina nel meraviglioso mondo dell’amore e infonde speranza.
Nel mio caso, la speranza che anche per Karou e Akiva possa esserci un lieto fine come questo.



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