26 febbraio 2019

"Se i pesci guardassero le stelle" di Luca Ammirati


Buongiorno cari lettori, oggi vi parlo di un romanzo molto carino che ho letto grazie alla disponibilità della CE DeAPlaneta, si tratta di Se i pesci guardassero le stelle di Luca Ammirati.
Nel corso della lettura mi sono chiesta più volte se fosse il momento giusto per leggerlo perché, sarà che avevo delle aspettative molto alte, sarà che la cover mi aveva fatta innamorare ma, purtroppo la scintilla non è scattata.
Non dovete pensare che sia un libro brutto, anzi, è molto carino e si legge con scioltezza ma, a me non è piaciuto come pensavo e ora vi spiego perché.


Titolo: Se i pesci guardassero le stelle § Autore: Luca Ammirati § Pagine: 336
Casa editrice: DeAPlaneta § Genere: Narrativa Moderna

Samuele ha trent'anni, una gran voglia di essere felice e la fastidiosa sensazione di girare a vuoto, proprio come fa Galileo, l'amico "molto speciale" con il quale si confida ogni giorno. Sognatore nato, sfortunato in amore, vorrebbe diventare un creativo pubblicitario ma i suoi progetti vengono puntualmente bocciati. Così di giorno è un reporter precario e malpagato, mentre la sera soddisfa il proprio animo poetico facendo la guida al piccolo osservatorio astronomico di Perinaldo, sopra Sanremo: un luogo magico per guardare le stelle ed esprimere i desideri. Proprio lì, la notte di San Lorenzo incontra una misteriosa ragazza, che dice di chiamarsi Emma e di fare l'illustratrice di libri per bambini. Samuele ne rimane folgorato e la invita a cena, ma è notte fonda e commette il più imperdonabile degli errori: si addormenta. Quando si risveglia, Emma è scomparsa nel nulla. Ma come la trovi una persona di cui conosci soltanto il nome? Non sarà l'ennesimo sogno soltanto sfiorato? 
Samuele è un ragazzo di trent’anni che non si sente pienamente realizzato, ha un lavoro che non lo soddisfa e sogna da sempre di trovare la ragazza giusta.
Giorno dopo giorno, si confida con il fidato pesciolino rosso Galileo, Leo per gli amici, a lui rivela i desideri, le paure e le speranze per un futuro pieno di vita e felicità.
Samuele è un sognatore, un ragazzo pieno d’interessi e voglia di mettersi in gioco, un’anima poetica che si esprime pienamente solo quando la sera corre all’osservatorio astronomico di Perinaldo per fare la guida turistica.
Sarà proprio nella sera più magica dell’anno, quella di San Lorenzo, che Samuele incontrerà Emma, una ragazza misteriosa e magnetica con la quale passerà una notte unica e indimenticabile. 
Al risveglio, però, Emma è sparita e Samuele, scioccato e ormai innamorato perso, inizierà immediatamente a cercarla senza darsi pace.
Come trovare qualcuno che conosci appena?
Samuele non lo sa ma farà di tutto per riavere quella felicità unica e intensa provata solo con Emma, sarà disposto a mandare all’aria tutta la sua vita pur di toccare, ancora una volta, il cielo con un dito.
Raccontata così sembra una storia stupenda e, in realtà, ha tutti i presupposti per esserlo: è una
lettura scorrevole e fresca, il protagonista è il classico bravo ragazzo che tutte vorremmo incontrare e la storia è ricca di quei sentimenti positivi che riempiono il cuore.
Purtroppo però, per la maggior parte del libro, ho avuto la sensazione che tutto fosse troppo costruito, scritto in modo perfetto, quasi studiato, creato appositamente per ammaliare il lettore.
Le frasi riportate qui sotto sono solo alcuni esempi, sono bellissime, su questo non ci sono dubbi ma sembrano veramente scritte al solo scopo di incantare, un mix di belle parole e buoni sentimenti.

Mi metto a scrutare speranzoso il cielo stellato – libro fatto di storie meravigliose, casa di galassie e mondi sconosciuti, immenso palcoscenico incantato che tutti vorrebbero calcare – come se potesse rivelarmi i misteri più profondi e insondabili dell’universo.

«Non puoi spegnere il cielo, Samuele. I sogni non si comprano, si vincono con la determinazione e il coraggio di non lasciar perdere. Non smettere di crederci. Combatti per ciò che porti nel cuore. Perché tutto quello che resta, alla fine, è l’adorabile disordine della vita.»

Samuele è un sognatore e un poeta, bellissimi i suoi dialoghi con Galileo, mi hanno emozionata e scaldato il cuore ma, il suo continuo deprimersi e demoralizzarsi, il suo bisogno costante di approvazione e di sostegno mi hanno un po’ stancata e infastidita.
Inoltre, la ricerca di Emma, a lungo andare, è troppo lunga e folle mentre il finale, al contrario, è frettoloso e poco incisivo.
Grande nota positiva è Sanremo, una città meravigliosa che prende vita nelle pagine di questo libro inondandoci con i suoi profumi e i suoi colori, le stradine strette, la focaccia saporita, il luccichio del mare e la gente piena di sole.
Anche la descrizione dell’osservatorio di Perinaldo mi ha colpita molto, tanto da farmi desiderare di andare a visitarlo, di organizzare un viaggetto per vedere con i miei occhi questi luoghi magici e indimenticabili.
Mi sento di consigliare questo romanzo perché è una lettura piena di buoni sentimenti che, tutto sommato, raggiunge il cuore del lettore riempiendolo di sensazioni positive e voglia di sognare.
Nonostante questo, quella sensazione di costruzione studiata ad arte per commuovere, emozionare e indurre il lettore a sognare mi è rimasta addosso per tutta la lettura e, ahimè, mi ha condizionata molto.
Ovviamente se quello che resta è proprio la voglia di continuare a sperare, forse qualcosa di positivo in questo libro c’è.


4 commenti:

  1. Menomale che non l'ho accettato quando mi è stato proposto! Il sospetto che ti hai ben descritto nella recensione mi ha infatti frenato, la trama mi sembrava tessuta proprio per far breccia nel lettore, quasi fosse una forzatura. Per me passo!

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    1. So che a molti è piaciuto ma, a me, ha proprio dato fastidio!

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