15 maggio 2018

"Si spengono le stelle" di Matteo Raimondi

Buon pomeriggio cari lettori, in questi giorni post Salone Internazionale del Libro di Torino, devo recuperare parecchie recensioni.
Ho deciso di partire con il libro di Matteo Raimondi, Si spengono le stelle, un romanzo che mescola thriller e storia magistralmente, tenendoci incollati alle pagine fino alla fine.
Ringrazio moltissimo la casa editrice Mondadori per avermi contattata e per avervi propormi la lettura di questa storia, un libro uscito da pochissimo in tutte le librerie.


Titolo: Si spengono le stelle § Autore: Matteo Raimondi § Pagine: 459
Casa Editrice: Mondadori § Genere: Storico, Thriller

1691. York è un'inquieta città di frontiera da poco annessa alla Colonia della Massachusetts Bay, dove la legge è esercitata secondo una rigida morale puritana. Primogenita di Mary e Robert Walcott, capo della corporazione commerciale, Susannah è tormentata da un selvaggio bisogno d'indipendenza che la rende insofferente alle autorità e la porta a rifugiarsi negli antichi insegnamenti della sua vecchia nutrice indiana, Nagi, dalla quale ha imparato a scorgere in ogni cosa la profonda armonia del cosmo. Ma proprio il forte legame con la cultura dei nativi costa a Suze l'avversione dei suoi coetanei, che la accusano di essere strana, pericolosa, e per questo la schivano. Tutti tranne uno, il fragile e misterioso Angus Stone, che appare determinato a sfidare qualunque pregiudizio pur di averla. Le cose cambiano quando Robert viene inviato a Boston per presiedere il Congresso coloniale: mentre a York le stelle della ragione cominciano a spegnersi, Rob realizza di trovarsi nel mezzo di una spietata cospirazione tesa a inasprire odio e paura verso i "selvaggi". Il conflitto tra coloni e nativi assume così il valore di uno scontro fra bene e male che coinvolgerà proprio Susannah, ignara custode di un grande segreto.
Siamo nella città di York nel 1961, sono anni bui e pieni di paura dove i coloni devono affrontare numerose problematiche come la questione indiana, la sopravvivenza e la pressione della Corona inglese che esige continue tasse per poter fronteggiare le numerose guerre.
Proprio tra il 1961 e il 1962 nella vicina contea di Salem avverà il famoso processo sulle streghe, le persone hanno paura e la paura non controllata si trasforma in delirio e violenza. 
Anche York sta cercando di superare un periodo particolarmente difficile, gli indiani rendono le terre pericolose, la Corona cerca di assumere il controllo dei commerci e la popolazione vive in uno stato di agitazione a causa
dell’incarcerazione di tre ragazzi che si sono ribellati al regime inglese.
In questo particolare contesto conosciamo la famiglia Walcott: Mary e Robert sono una coppia felice, hanno una casa, terra e una buona posizione sociale, Robert, infatti, è il capo della corporazione commerciale di York.
Unica loro preoccupazione è la figlia Susannah, la primogenita è una giovane donna bellissima e inquieta, da sempre emarginata Suze è diventata negli anni una ragazza stupenda dai lunghi e selvaggi capelli rossi, occhi verdissimi colmi di coraggio e sogni, un animo ribelle e indomito, un temperamento fiero e la sensazione di non appartenere alla sua comunità.
Suze si sente diversa, cresciuta da Nagi, la sua balia indiana, la ragazza prova un profondo rispetto per i nativi, è affascinata dalla loro cultura e ne è fortemente attratta.
La gente della colonia le sembra vuota, insulsa e poco intelligente, purtroppo però dovrà iniziare a fare i conti con questo mondo che la circonda e che la mette costantemente alla prova.
Susannah è invidiata dalle ragazze che la isolano e la scherniscono, i ragazzi al contrario la desiderano e la corteggiano.
Sarà proprio a causa della gelosia di una di queste giovani donne che Suze attirerà sulla sua famiglia un destino atroce e crudele.
Ma la fanciulla è solo una pedina, una scusa per attaccare, un mezzo per arrivare al potere e controllare l’intera popolazione.
Ma chi sta orchestrando tutto ciò?
Non vi dirò altro, dovrete scoprirlo da soli immergendovi nelle pagine di questo romanzo che lascia con il fiato sospeso fino all’ultima pagina.



Per mia grande fortuna conosco molto bene le vicende accadute nella Colonia della Massachusetts Bay in quegli anni, i processi alle donne e il grande fenomeno storico della “Caccia alle Streghe” mi hanno sempre intrigato.
Per tutta l’adolescenza ho studiato processi, libri e letto tutto quello che riuscivo a trovare sull’argomento, Salem è stato uno degli episodi sulle streghe più significativi del periodo.
Quando sono sprofondata nelle pagine di questo romanzo sono rimasta veramente colpita dalla capacità di Raimondi di farmi percepire lo stato d’animo che alleggiava in quelle terre: paura, angoscia, ignoranza, inquietudine sono palpabili.
Mentre leggevo mi sentivo afferrare da queste emozioni, mi schiacciavano e opprimevano, riuscivo a respirare l’oscurità che avvolgeva quelle terre come una nebbia malsana.
La sensazione di non sapere cosa riservi il futuro, la paura costante per il domani, la scelleratezza dilagante, la continua preoccupazione per la propria vita
e la morsa schiacciante del regime puritano diedero vita a un mix di follia che si espanse come fuoco alimentato dal vento!
Questo clima di delirio si percepisce con una forza disarmante, l’autore con le sue descrizioni dure, crude e a volte insopportabili ci immerge in questo clima allucinato e fuori controllo.
Violenza chiama violenza, sangue chiama sangue e la follia alimenta altra follia.
Ci troviamo davanti a un romanzo corale che ci conduce in un periodo storico oscuro e terribile, grazie all'utilizzo di vari punti di vista vediamo la vicenda da più angolazioni: Mary, Susannah, Robert, Angus e il reverendo Randall, sono indispensabili per capire il prorompere degli eventi che ci investono senza darci tregua.
La storia è un continuo susseguirsi di colpi di scena, la narrazione procede rapida e incalzante, siamo travolti da un effetto valanga che ci conduce verso la fine del libro con un fortissimo stato di ansia e incredulità.
Il finale lascia senza fiato, interdetti, sconfitti.
Un romanzo intenso, corposo, duro e aspro.
Un storia forte e angosciante, un fermo immagine su un’umanità che ha nascosto dietro la maschera della legge divina atti scellerati e totalmente amorali.
Consigliatissimo.

Valutazione


CONOSCI L'AUTORE
Matteo Raimondi (1986, Roma), laureato presso la facoltà di Scienze politiche, sociologia e comunicazione dell’Università La Sapienza, è studioso di letteratura, società e storia americana. Nel 2018 ha esordito con il suo primo romanzo, Si spengono le stelle (Mondadori).

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