Buongiorno cari lettori, oggi vi propongo
una nuova recensione: Io che amo solo te di Luca Bianchini.
Questo romanzo mi è stato consigliato da un
gruppo di care amiche e così, per concludere le letture estive, ho pensato di
leggerlo.
Una vera sorpresa, non conoscevo l’autore e
nemmeno il film tratto successivamente da questa storia, così ora non mi resta
altro da fare che guardarlo e, forse, recuperare il suo seguito: La cena di Natale.
Titolo: Io che amo solo te §
Autore: Luca Bianchini § Pagine: 259
Casa editrice: Mondadori §
Genere: Narrativa contemporanea
Ninella ha cinquant'anni e un grande amore,
don Mimì, con cui non si è potuta sposare. Ma il destino le fa un regalo
inaspettato: sua figlia si fidanza proprio con il figlio dell'uomo che ha
sempre sognato, e i due ragazzi decidono di convolare a nozze. Il matrimonio di
Chiara e Damiano si trasforma così in un vero e proprio evento per Polignano a
Mare, paese bianco e arroccato in uno degli angoli più magici della Puglia.
Gli occhi dei 287 invitati non saranno però
puntati sugli sposi, ma sui loro genitori. Ninella è la sarta più bella del
paese, e da quando è rimasta vedova sta sempre in casa a cucire, cucinare e
guardare il mare. In realtà è un vulcano solo temporaneamente spento. Don Mimì,
dietro i baffi e i silenzi, nasconde l’inquieto desiderio di riavere quella
donna solo per sé. A sorvegliare la situazione c’è sua moglie, la futura
suocera di Chiara, che a Polignano chiamano la “First Lady”. È lei a
controllare e a gestire una festa di matrimonio preparata da mesi e che tutti
vogliono indimenticabile: dal bouquet “semicascante” della sposa al gran buffet
di antipasti, dall’assegnazione dei posti alle bomboniere – passando per l’Ave
Maria -, nulla è lasciato al caso. Ma è un attimo e la situazione può
precipitare nel caos, grazie a un susseguirsi di colpi di scena e a una serie
di personaggi esilaranti.
Acqua cristallina, case bianche aggrappate
alle rocce, piccoli vicoli illuminati dal sole, cielo turchese e il profumo
dell’estate nell’aria, questa è la location del matrimonio del secolo:
Polignano a mare in Puglia.
Un luogo magico e sospeso nel tempo, un
paese dove la tradizione impregna ogni cosa e dove il sugo si fa come si deve.
Qui, Chiara e Damiano si stanno per
sposare, è venerdì e gli sposi si trovano presi da mille ansie e pensieri.
Chiara è una sposa ansiosa, ha paura che qualcosa rovini tutto e, quando al mattino si sveglia con il Maestrale che scuote le persiane, il suo timore cresce a
dismisura.
Chiara è una sposa ansiosa, ha paura che qualcosa rovini tutto e, quando al mattino si sveglia con il Maestrale che scuote le persiane, il suo timore cresce a
dismisura.
Damiano è spaesato e incerto, lascia fare
tutto agli altri incapace di farsi travolgere dalla festa che lo vedrà come
protagonista.
I due giovani sembrano confusi, indecisi,
frastornati e presi da mille impegni che gli impediscono di fermarsi a
riflettere e, a porsi la fatidica domanda: ci amiamo davvero?
E poi ci sono loro: Ninella e Don Mimì.
Loro sì, sanno cos’è l’amore!
Ninella è la madre della sposa, la vedova
più bella e affascinante del paese, una donna forte, dura e tremendamente realista.
Don Mimì è il magnate di Polignano, il Re
delle patate, il ricco e sexy cinquantenne che tutte vorrebbero.
In paese tutti ricordano l’amore che ha
unito Ninella e Mimì, tutti sanno che si amano ancora ma il loro, è un
sentimento proibito e, allo stesso tempo, così forte e intenso da non poter
essere sradicato!
Ci sono storie testardamente incapaci di finire,
che ti torturano come un male. Quella di Mimì e Ninella era una di quelle: un
duetto senza voce e senza futuro. Solo un ricordo, che come sempre amplifica tutto.
Ora quel passato era di nuovo lì, in una chiesa che non li aveva uniti ma che
avrebbe unito i loro figli.
Il libro ci conduce nel weekend del maestoso
matrimonio di Chiara e Damiano: venerdì, sabato e domenica.
Tre giorni nei quali succederà di tutto!
In
una girandola di eventi, cibo, parenti, scompiglio e dubbi, ripicche,
tradimenti, segreti sconvolgenti e grandi risate, scopriremo che l’amore vince
su tutto e che la vita è veramente imprevedibile!
Ammetto
di non aver amato nessun personaggio in modo particolare, sono molto
stereotipati:
il futuro marito incerto, la sposa ansiosa, la suocera rompi balle, la madre
egoista, il fratello gay e molto altro.
Anche
il tema matrimonio è ricco di clichè ma, qui, il tutto fa ridere e divertire, perché si sa, la parente
petulante che non apprezzerà nulla c’è sempre!
La
storia tra Ninella e Don Mimì mi ha coinvolta molto, ha un sapore antico, è
intensa, carica di passione ed emozioni che, a lungo sopite, esplodono
dirompenti.
Al
contrario quella tra Chiara e Damiano l’ho trovata un po’ piatta e, a tratti,
veramente triste.
Nella prima parte del libro sembra che i due
ragazzi si sposino solo per interesse o convinzioni personali, sono spenti e
prendono decisioni per me assurde. Poi, improvvisamente, sboccia l’amore.
Ho
trovato veramente inverosimile che i due sposi si scoprano innamorati proprio
il giorno del matrimonio!
Nel
complesso il libro mi è piaciuto molto, si legge tutto d’un fiato ed è la
classica lettura spensierata e divertente ideale per l’estate.
Valutazione
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