8 settembre 2018

"Io che amo solo te" di Luca Bianchini


Buongiorno cari lettori, oggi vi propongo una nuova recensione: Io che amo solo te di Luca Bianchini.
Questo romanzo mi è stato consigliato da un gruppo di care amiche e così, per concludere le letture estive, ho pensato di leggerlo.
Una vera sorpresa, non conoscevo l’autore e nemmeno il film tratto successivamente da questa storia, così ora non mi resta altro da fare che guardarlo e, forse, recuperare il suo seguito: La cena di Natale.


Titolo: Io che amo solo te § Autore: Luca Bianchini § Pagine: 259
Casa editrice: Mondadori § Genere: Narrativa contemporanea

Ninella ha cinquant'anni e un grande amore, don Mimì, con cui non si è potuta sposare. Ma il destino le fa un regalo inaspettato: sua figlia si fidanza proprio con il figlio dell'uomo che ha sempre sognato, e i due ragazzi decidono di convolare a nozze. Il matrimonio di Chiara e Damiano si trasforma così in un vero e proprio evento per Polignano a Mare, paese bianco e arroccato in uno degli angoli più magici della Puglia.
Gli occhi dei 287 invitati non saranno però puntati sugli sposi, ma sui loro genitori. Ninella è la sarta più bella del paese, e da quando è rimasta vedova sta sempre in casa a cucire, cucinare e guardare il mare. In realtà è un vulcano solo temporaneamente spento. Don Mimì, dietro i baffi e i silenzi, nasconde l’inquieto desiderio di riavere quella donna solo per sé. A sorvegliare la situazione c’è sua moglie, la futura suocera di Chiara, che a Polignano chiamano la “First Lady”. È lei a controllare e a gestire una festa di matrimonio preparata da mesi e che tutti vogliono indimenticabile: dal bouquet “semicascante” della sposa al gran buffet di antipasti, dall’assegnazione dei posti alle bomboniere – passando per l’Ave Maria -, nulla è lasciato al caso. Ma è un attimo e la situazione può precipitare nel caos, grazie a un susseguirsi di colpi di scena e a una serie di personaggi esilaranti. 

Acqua cristallina, case bianche aggrappate alle rocce, piccoli vicoli illuminati dal sole, cielo turchese e il profumo dell’estate nell’aria, questa è la location del matrimonio del secolo: Polignano a mare in Puglia.
Un luogo magico e sospeso nel tempo, un paese dove la tradizione impregna ogni cosa e dove il sugo si fa come si deve.
Qui, Chiara e Damiano si stanno per sposare, è venerdì e gli sposi si trovano presi da mille ansie e pensieri. 
Chiara è una sposa ansiosa, ha paura che qualcosa rovini tutto e, quando al mattino si sveglia con il Maestrale che scuote le persiane, il suo timore cresce a
dismisura.
Damiano è spaesato e incerto, lascia fare tutto agli altri incapace di farsi travolgere dalla festa che lo vedrà come protagonista.
I due giovani sembrano confusi, indecisi, frastornati e presi da mille impegni che gli impediscono di fermarsi a riflettere e, a porsi la fatidica domanda: ci amiamo davvero?
E poi ci sono loro: Ninella e Don Mimì.
Loro sì, sanno cos’è l’amore!
Ninella è la madre della sposa, la vedova più bella e affascinante del paese, una donna forte, dura e tremendamente realista.
Don Mimì è il magnate di Polignano, il Re delle patate, il ricco e sexy cinquantenne che tutte vorrebbero.
In paese tutti ricordano l’amore che ha unito Ninella e Mimì, tutti sanno che si amano ancora ma il loro, è un sentimento proibito e, allo stesso tempo, così forte e intenso da non poter essere sradicato!

Ci sono storie testardamente incapaci di finire, che ti torturano come un male. Quella di Mimì e Ninella era una di quelle: un duetto senza voce e senza futuro. Solo un ricordo, che come sempre amplifica tutto. Ora quel passato era di nuovo lì, in una chiesa che non li aveva uniti ma che avrebbe unito i loro figli.


Il libro ci conduce nel weekend del maestoso matrimonio di Chiara e Damiano: venerdì, sabato e domenica.
Tre giorni nei quali succederà di tutto!
In una girandola di eventi, cibo, parenti, scompiglio e dubbi, ripicche, tradimenti, segreti sconvolgenti e grandi risate, scopriremo che l’amore vince su tutto e che la vita è veramente imprevedibile!
Ammetto di non aver amato nessun personaggio in modo particolare, sono molto stereotipati: il futuro marito incerto, la sposa ansiosa, la suocera rompi balle, la madre egoista, il fratello gay e molto altro.
Anche il tema matrimonio è ricco di clichè ma, qui, il tutto fa ridere e divertire, perché si sa, la parente petulante che non apprezzerà nulla c’è sempre!
La storia tra Ninella e Don Mimì mi ha coinvolta molto, ha un sapore antico, è intensa, carica di passione ed emozioni che, a lungo sopite, esplodono dirompenti.
Al contrario quella tra Chiara e Damiano l’ho trovata un po’ piatta e, a tratti, veramente triste.
Nella prima parte del libro sembra che i due ragazzi si sposino solo per interesse o convinzioni personali, sono spenti e prendono decisioni per me assurde. Poi, improvvisamente, sboccia l’amore.
Ho trovato veramente inverosimile che i due sposi si scoprano innamorati proprio il giorno del matrimonio!
Nel complesso il libro mi è piaciuto molto, si legge tutto d’un fiato ed è la classica lettura spensierata e divertente ideale per l’estate.

Valutazione




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