19 marzo 2019

"Tempesta di Guerra" di Victoria Aveyard


Oggi recensione cattiva! Dopo tre libri stupendi mi sono imbattuta in un finale veramente deludente, una tristezza unica!
Perché Victoria? Perché mi hai tradita così buttando tutto alle ortiche? Anni di aspettative finiti in questo modo, non ci credo, non ci voglio credere!
Purtroppo, però, è la verità! Tempesta di guerra, quarto volume della serie di Regina Rossa, non mi è piaciuto, se volete ascoltare una sfilza di polemiche infinite leggete la recensione qui sotto!
Come sempre SCONSIGLIO LA LETTURA DI QUESTA RECENSIONE A TUTTI COLORO CHE NON HANNO ANCORA LETTO I PRECEDENTI VOLUMI DELLA SERIE.

Titolo: Tempesta di Guerra § Autrice: Victoria Aveyard § Pagine: 585
Casa editrice: Mondadori § Genere: Fantasy, Distopico

Mare Barrow lo ha imparato fin troppo bene quando Cal l'ha tradita, ferendola a morte. Ora, desiderosa di proteggere il proprio cuore - e di assicurare la libertà ai rossi e ai novisangue come lei -, è determinata a rovesciare il regno di Norda una volta per tutte e togliere la corona dalla testa di Maven. Ma non esiste battaglia che si possa vincere da soli, perciò, in attesa che i rossi si preparino a insorgere, Mare è costretta a fare fronte comune proprio con il ragazzo che le ha spezzato il cuore. Solo così potrà forse riuscire nel suo intento e sconfiggere colui che l'ha quasi distrutta. Perché lei, insieme agli argentei, i potenti alleati di Cal, e alla Guardia Scarlatta, ha nelle mani una forza formidabile. Ma l'ossessione che guida le mosse di Maven è profonda e lui non si fermerà fintanto che non avrà di nuovo dalla sua parte Mare, anche se questo significa demolire tutto - e tutti - lungo la strada. La guerra è ormai alle porte e ciò per cui Mare ha lottato finora è in pericolo. Sarà sufficiente la vittoria per far cadere i regni argentei? Oppure la ragazza che controlla i fulmini sarà costretta per sempre al silenzio? Nel capitolo finale della serie di Victoria Aveyard, Mare dovrà finalmente abbracciare il suo destino e chiamare a sé l'intero suo potere, perché a questo punto tutto dovrà essere messo alla prova. Ma non tutto sopravviverà...
Il quarto volume si ricollega perfettamente al finale del precedente: la battaglia di Corvium si è conclusa, l’alleanza tra l’esercito argenteo di Cal, la Guardia Scarlatta di Mare e le truppe di Monforte ha portato alla sconfitta di Maven e dei lacustri.
È arrivato per Cal il momento di fare una scelta importantissima: rinunciare alla corona per iniziare a costruire uno stato democratico in cui rossi e argentei abbiano pari diritti o, tenere la corona ma, ovviamente, proseguire con un rinnovamento della realtà esistente.
Cal sceglie la corona e, con questa decisione, perde Mare, non può sposare una rossa e inoltre la ragazza non accetta l’idea di una nuova monarchia.
Iniziano così gli intrighi politici, le alleanze e i complotti: Monforte e la Guardia Scarlatta progettano in segreto di spodestare lo stesso Tiberias Calore una volta salito al trono, Volo Samos, auto proclamatosi sovrano del Regno degli Squarci costringe Evangeline a sposare Cal ma allo stesso tempo trama per distruggerlo e, la nonna e lo zio di Cal, complottano di nascosto con i lacustri per sconfiggere Maven.
Questo quarto volume è fatto di battaglie poco incisive e tanti, tantissimi complotti. 
Le sorti di Norda si capovolgeranno più volte, le alleanze si distruggeranno e si riformeranno a una velocità incredibile, gli amici diventeranno nemici, nessuno si può fidare di nessuno.
Ma arriviamo al punto cardine di questa recensione: perché sono rimasta delusa?
I motivi sono moltissimi, in primis i personaggi!
Mare rimane sempre la nostra Sparafulmini, terribile e coraggiosa in battaglia, feroce e senza scrupoli
quando si tratta di difendere chi ama ma, continuamente, sopraffatta dal suo sentimento per Cal.
La loro storia d’amore, all’inizio così bella ed emozionante, diventa un noioso tira e molla.
Mare non accetta che Cal voglia diventare sovrano, non accetta che lui preferisca una corona a lei e, coerente, con i suoi ideali si allontana ma poi, si riavvicina e poi si riallontana e così via per molte volte.
Cal diventa un personaggio piatto, insulso e senza spina dorsale, non è in grado di farsi valere, non sa prendere decisioni appropriate, risulta debole, sempre pensieroso, in crisi con se stesso, quasi depresso.
Evangeline, pur rimanendo un POV interessante, mi ha infastidita.
L’autrice a partire dal terzo volume decide di farci conoscere i pensieri di uno dei personaggi più perfidi della serie, una scelta che ho approvato perché i retroscena fanno capire molto di questa ragazza costretta a subire le angherie del padre, caricata di doveri che non vuole, impossibilitata a vivere la propria vita.
In questo quarto libro, però, Eve diventa quasi simpatica e, di conseguenza, anche il perfido fratello Ptolemus diventa simpatico, un ragazzo normale soggiogato dalla brama di potere di Volo Samos e costretto a essere quello che non vuole.
Ora, sono convinta che questi due personaggi abbiano un loro vissuto che li ha portati a essere quello che sono ma, non sono d’accordo sul trasformare due elementi negativi, due guerrieri
terribili, crudeli e spietati che hanno cercato di uccidere più volte Cal e Mare, in due personaggi buoni e simpatici!
Mi sono sentita presa in giro!
Passiamo al finale: atroce!
Piuttosto di un finale così avrei preferito morissero tutti! (Chiara Ropolo-Una lettrice sulle nuvole ne sa qualcosa ;D)
Non voglio fare spoiler per cui mi limito a dirvi che la morta che tutti aspettavamo è insulsissima!
La seconda morte che tutti aspettavamo è ancora peggio!
Il finale è decisamente aperto e, in un primo momento, ho pensato che ci fosse un quinto libro, l’ho quasi sperato perché non accettavo una cosa del genere, un piattume tale!
Aggiungo che Cal fa la figura del fesso, un personaggio rovinato e reso idiota all’ennesima potenza!
In pratica Eve finisce per essere l’unica furba di tutto il libro e Iris l’unica vera bad girl con gli attributi di tutta la serie e, stiamo parlando di un personaggio introdotto nel terzo volume!
Un disastro!
Mi aspettavo una battaglia epocale con fulmini e fiamme, pensavo avrei pianto e mi sarei emozionata moltissimo e invece niente, vuoto, non ho sentito nulla.
L’autrice ha buttato via una serie stupenda e originale, non ha investito nel finale che è stato frettoloso, descritto male e primo di intensità. Ho deciso di dare due stelline e mezzo solo perché ho amato tantissimo il background, i poteri dei casati e dei novisangue, l’originalità della storia e semplicemente perché mi sono affezionata a questa serie.
Fatemi sapere nei commenti cosa ne pensate, sono curiosa di capire se a qualcuno è piaciuto.


3 commenti:

  1. concordo lo sai. Una delusione tremenda, un finale che mi ha rovinato la serie. Sono ancora molto arrabbiata con lei

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