Buongiorno lettori, come state? Sono
finalmente riuscita a sedermi con tranquillità davanti al computer e spero di
riuscire a preparare qualche post da farvi leggere nelle prossime settimane.
Oggi voglio parlarvi di un romanzo molto
particolare: Annientamento, primo
volume della Trilogia
dell’Area X scritta da Jeff Vandermeer.
Desidero fare una premessa: non conoscevo
questo libro, l’ho scoperto grazie al film che potete trovare su Netflix. La
pellicola in questione mi è piaciucchiata, l’ho trovata estremamente
interessante ma mancante di molti elementi, da qui la curiosità di scoprire di
più sull’Area X.
Il libro però, racconta una storia molto
diversa, ci sono delle similitudini ed elementi che si riscontrano in entrambe
le trame ma in realtà siamo davanti a due racconti che prendono strade
differenti.
Non vi svelerò altro: leggete e guardate!
Titolo: Annientamento §
Autore: Jeff Vardermeer § Pagine: 182
Casa editrice: Einaudi §
Genere: Fantascienza
Per trent'anni l'Area X - un territorio
dove un fenomeno in costante espansione e dall'origine sconosciuta altera le
leggi fisiche, trasforma gli animali, le piante, sembra manipolare lo stesso
scorrere del tempo - è rimasta tagliata fuori dal resto del mondo. La Southern
Reach, l'agenzia governativa incaricata di indagarne gli enigmi e nasconderla
all'opinione pubblica, ha inviato numerose missioni esplorative. Nessuna però è
mai tornata davvero dall'Area X: chi, inspiegabilmente, ricompariva al di qua
del confine era condannato a un destino peggiore della morte. Questa volta, però,
sarà diverso: la dodicesima missione è composta unicamente da donne. Quattro
donne che non conoscono nulla l'una dell'altra, nemmeno il nome - sono indicate
con la funzione che svolgono: l'antropologa, la topografa, la psicologa e la
biologa - accettano di partecipare a un viaggio che assomiglia molto a un
suicidio. Cosa le ha spinte a imbarcarsi in una missione tanto pericolosa? La
biologa spera di ritrovare il marito, uno dei membri dispersi della spedizione
precedente. Ma forse cerca anche di fuggire dai suoi fantasmi. E le altre? Cosa
nasconde la psicologa, ambigua leader del gruppo? Quando le quattro
esploratrici incappano in una strana costruzione mai segnalata da nessuna
mappa, capiranno che fino a quel momento i disturbanti misteri dell'Area X erano
stati appena sfiorati.
Una biologa, una psicologa, un’antropologa
e una topografa vengono inviate dall’agenzia governativa Southern Reach
nell’Area X, una zona misteriosa che nasconde pericoli e insidie e, da cui
molti partecipanti delle spedizioni precedenti non hanno fatto ritorno.
Il compito di queste quattro scienziate è
raccogliere campioni, informazioni e impressioni personali sullo sviluppo del
territorio e sulla sua evoluzione.
Il romanzo inizia proprio con l’arrivo del gruppo all’interno dell’Area, hanno passato il confine sotto ipnosi grazie alla psicologa che ha il compito di mantenere il controllo sul gruppo garantendo calma e tranquillità.
Il romanzo inizia proprio con l’arrivo del gruppo all’interno dell’Area, hanno passato il confine sotto ipnosi grazie alla psicologa che ha il compito di mantenere il controllo sul gruppo garantendo calma e tranquillità.
Non
sappiamo nulla di queste donne, l’autore ci nega perfino i nomi, per tutto il
romanzo sapremo solo che sono una biologa, una psicologa, un’antropologa e una
topografa, solo della voce narrante: la biologa, coglieremo qualcosa.
Si tratta di un personaggio tosto, una
donna che ama la solitudine e che, a causa del suo lavoro, è abituata a vivere
lontana dal mondo e a stretto contatto con la natura selvaggia per lunghi
periodi. Sembra avere maggiore affinità con piante e animali che con gli esseri
umani, molto schiva e silenziosa, con una grande capacità di adattamento e con
doti intuitive notevoli.
La biologa compie questo viaggio nell’Area
X per scoprire cosa è realmente accaduto al marito, partito con la precedente
spedizione e mai tornato, o quasi!
«Mi ami, uccello fantasma?
mi bisbigliò una volta al buio, prima di partire per
l'addestramento, anche se il fantasma era lui. «Hai bisogno di me, uccello
fantasma?»
Io lo amavo, ma non avevo bisogno di lui, e secondo me era
giusto così.
Le quattro scienziate devono accamparsi al
Campo Base e poi proseguire fino al faro, queste sono le direttive ma, sul loro
cammino incapperanno in qualcosa di molto strano e non segnalato sulle mappe:
una specie di torre che sprofonda nel terreno, solo l’ingresso è visibile.
Di comune accordo decidono di scendere per
esplorare la strana costruzione ma, proprio a causa di questa scoperta, gli
equilibri del gruppo salteranno e inizieranno le prime sparizioni.
Ci sarebbero molte cose da dire, mi
piacerebbe soffermarmi su vari dettagli ma farei una recensione lunga
chilometri, Annientamento
è un libro che lascia spiazzati, le
domande si accatastano le une sulle altre, le risposte sono centellinate e la
sensazione di smarrimento attanaglia il lettore.
La
lettura è rapida, gli avvenimenti si susseguono veloci senza darci tregua,
dovevo leggere, dovevo capire ma più leggevo meno capivo.
Alcune
cose s’intuiscono ma non si ha mai la certezza di aver colto a pieno il
significato di quello che è accaduto e che sta accadendo nell’Area X.
Si ha
la sensazione inquietante che tutto sia in corso d’opera, che ogni elemento
stia compiendo una mutazione e che gli stessi esploratori umani vengano a loro
volta coinvolti in questo processo, mutando fino a essere completamente
fagocitati dall’Area X.
Quel luogo non emanava alcun senso di pace, solo la sensazione
di qualcosa di irrisolto o ancora in svolgimento.
Un
forte senso d’inquietudine mi ha accompagnata per tutta la lettura, la
sensazione di essere osservati costantemente perché, la mia immedesimazione è
stata tale, che percepivo uno sguardo sulla nuca come se fossi stata anch’io accanto
alla biologa.
Alcuni
colpi di scena mi hanno lasciato sconvolta e, giunta alla fine, un forte senso d’incompletezza
mi ha angosciata parecchio, ovviamente mi sono fatta delle idee che dovrò
validare leggendo i prossimi volumi.
Mi
sento di consigliare questa lettura, anche se si tratta di un romanzo fantascientifico
di puro intrattenimento ma, in fin dei conti, perché no!
CONOSCI L'AUTORE
Jeff VanderMeer è autore di racconti e
romanzi con cui ha vinto il BSFA Award, il World Fantasy Award, il Nebula
Award, e con cui è stato finalista allo Hugo Award. Scrive per numerose testate
fra cui il «New York Times», il «Guardian» e il «Washington Post». Einaudi ha
pubblicato l'intera trilogia dell'Area X: Annientamento, Autorità e
Accettazione (nei Supercoralli nel 2015 e nei Super ET, in un unico volume, nel
2018) e Borne (2018).
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