Meglio tardi che mai, dicono!
Ma qui mi sono ridotta proprio tardissimo!
Ho pensato più volte di non scrivere questo
post perché, a più di un mese di distanza, mi sembrava una stupidata parlarvi
della mia giornata al Salone Internazionale del Libro di Torino.
Purtroppo o per fortuna, ci tengo troppo e
poi ho scattato delle bellissime foto!
Così eccomi qui.
I segni di questo Salone sono ancora su di
me, penserete: cosa sta dicendo questa?
La questione è molto semplice: la mattina
della nostra partenza verso Lingotto, mi sono sfracellata sulle scale del
palazzo in cui alloggiavamo.
La caviglia si è piegata a un’angolazione poco
naturale e ha fatto crack, la spalla e il braccio che mi hanno permesso di
ancorarmi alla ringhiera così da evitare di fare quattro piani rotolando, hanno
fatto crack!
Quindi, dopo un sonoro crack generale, mi
sono accasciata dolorante e angosciata.
Niente paura perché sarei andata al Salone
anche con un arto amputato!
Così mi sono alzata e, prima zoppicante,
poi sempre più decisa, ho camminato sulla mia splendida caviglia per circa sei
ore!
Siamo arrivate in fiera con la metro e
abbiamo affrontato la ressa di persone che aveva invaso il Salone in tutta la
sua ampiezza.
Le ore migliori per girare sono state
quelle del pranzo, dove molti hanno deciso
di andare a mangiare ma verso le 16:00 era impossibile avvicinarsi a qualsiasi stand e così, affrante, siamo partite per la stazione.
di andare a mangiare ma verso le 16:00 era impossibile avvicinarsi a qualsiasi stand e così, affrante, siamo partite per la stazione.
Credo che, per visitarlo bene, sarebbe
opportuno potervi passare almeno due giornate, in un solo giorno si vede
moltissimo ma si è costretti a rinunciare alle file per le copie firmate e ai
vari eventi.
Alcuni stand erano meravigliosi come quello
della DeaPlaneta, delle Edizioni EO, della Sellerio, della Gallucci e della
Rusconi, questi sono stati i miei preferiti in assoluto.
C’è un mondo di case editrici da scoprire e
sono rimasta piacevolmente sorpresa nel vedere quanto l’editoria punti alla
letteratura d’infanzia.
Per i piccoli lettori c’è veramente di
tutto, numerosissimi stand e prodotti adatti a qualsiasi gusto, inoltre ci sono libri che sono veri e propri capolavori, con illustrazioni bellissime curate nei minimi dettagli.
Ho notato molti più sconti rispetto agli
anni precedenti, più anteprime e disponibilità da parte delle CE.
Grandi assenti del Salone sono le sedie, ci
sono pochi punti ristoro e non sono forniti di molte panche o sedie per poter
riposare, sembrerà una banalità ma
mangiare un panino seduti per terra o in pieni dopo ore di cammino è triste, soprattutto se quel panino costa una follia!
mangiare un panino seduti per terra o in pieni dopo ore di cammino è triste, soprattutto se quel panino costa una follia!
I prezzi sono altissimi, abbiamo pagato una
bottiglietta di Thè da 0.35cl 3.00 euro. Assurdo!!
Abbiamo comprato una montagna di libri (come
potete vedere dalla foto) ma vi assicuro che mi sono trattenuta!
Il rientro è stato tranquillo e man mano che
la caviglia si raffreddava la scarpa ha iniziato a diventare parecchio stretta,
ricominciare a camminare con un piede che sembrava un prosciutto è stato
difficile.
Il peggio è stato al risveglio il giorno
dopo, dove oltre alla caviglia gonfia avevo dolori intercostali e uno strappo
muscolare nella spalla sinistra con cui mi sono aggrappata alla ringhiera.
Spero di avervi tenuto compagnia, l’anno
prossimo se riesco vorrei andare a Tempo
di Libri, sarebbe più vicino e poi, vorrei incontrare molte amiche blogger!
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