Non è un segreto che io abbia amato alla
follia La chimera di Praga (primo volume di questa
serie) e Il sognatore (primo volume
della dualogia di cui aspetto il seguito con ansia, La musa degli Incubi), ormai lo sanno anche i muri che ho un debole
per la Taylor e che tutto, ma proprio tutto, quello che scrive mi colpisce
dritta al cuore.
Sarà il suo stile così poetico,
particolareggiato e ipnotico o la sua capacità di creare storie indimenticabili,
uniche e travolgenti che me la fanno amare tanto ma, sicuramente, lei è l’autrice
top del mio 2018!
La rivelazione!
Un colpo di fulmine che non ha lasciato
scampo!
Quindi, se non avete ancora letto nulla di
suo e amate il genere fantasy, correte a farvi un bel regalo!
Oggi parliamo di La città di Sabbia,
secondo capitolo della trilogia dedicata al mondo delle chimere e degli angeli.
Titolo: La città di Sabbia § Autore: Laini Taylor §
Pagine: 472
Casa editrice: LainYa-Fazi Editore § Genere: Fantasy
Dopo aver viaggiato nello straordinario
mondo de La chimera di Praga e aver scoperto i segreti di Karou, allieva di uno
stregone e talentuosa disegnatrice, chimera dai capelli blu che si innamora
pericolosamente di Akiva, un serafino bellissimo, ecco il secondo tempo di
questa grandiosa avventura, figlia della penna di una scrittrice già finalista
al prestigioso National Book Award.
La studentessa d’arte Karou ha finalmente
le risposte che ha sempre cercato. Sa chi è e cosa è. Ma, insieme a questa scoperta,
un’altra verità affiora in superficie, una realtà che la ragazza farebbe di
tutto pur di ignorare: ha amato un ragazzo che le è nemico, lui l’ha tradita e
per questo il suo mondo è sconvolto. Ora, in una kasbah dimenticata nel deserto
del Marocco, Karou e i suoi alleati si preparano a uno scontro definitivo
contro l’armata dei serafini e sotto la luce delle stelle plasmano creature di
potente forza distruttiva. Akiva, legato dall’appartenenza all’esercito degli
angeli, ma gravato da un profondo conflitto interiore, inizia a progettare un
altro tipo di battaglia: quella per il riscatto. Per la speranza. Costellato da
scene drammatiche e scenografie impossibili, La città di sabbia porta i due
protagonisti sui fronti opposti di una guerra antichissima che ha acquistato
nuovo vigore. In una dimensione fantastica descritta nei minimi particolari,
Laini Taylor dà vita a un mondo intero dove la combattuta storia d’amore tra
Karou e Akiva diventa il simbolo della lotta per la pace universale.
Ma la speranza può rinascere dalle ceneri
dei sogni infranti?
Parola
chiave di questo libro è la sofferenza, che sia fisica o psicologica non cambia
molto, le pagine ne sono intrise, ce né così tanta da traboccare e raggiungere
il lettore.
Tanto tempo fa
Un angelo e un diavolo strinsero fra le mani
Un osso del desiderio.
E il suo schianto spaccò il mondo in due.
Karou ha scoperto la verità sul suo passato
e Akiva non ha potuto non rivelarle la realtà dei fatti: accecato dal dolore
per la perdita di Madrigal, è diventato la Sciagura
delle Bestie, ha distrutto Loramendi e ucciso grande parte delle chimere
tra cui Sulphurus e la famiglia di Karou.
La ragazza fugge da Akiva e dal sentimento
che prova per lui, l’odio sovrasta l’amore e, tra le rovine di Loramendi,
distrutta e devastata dal dolore, Karou troverà una nuova ragione di vita: la
vendetta!
Insieme a Thiago, unico sopravvissuto al
massacro, si rifugerà in una kasbah nel deserto del Marocco e lì, diventerà il
nuovo resuscitatore.
Per
più della metà del romanzo Karou è un grumo di rimpianti e dolore, sola e senza
forza, diventa una pedina nelle mani di Thiago.
Non riesce a opporsi al lupo bianco,
rinnega se stessa, il suo amore per Akiva e nutre emozioni oscure di disprezzo
per il suo passato e per quel sentimento che l’ha accecata fino a fidarsi del
nemico.
Akiva, invece, cerca di redimersi aiutando
le chimere, vuole salvarle e ordisce un complotto molto ambizioso e pericoloso per
stravolgere i piani di suo padre.
Desidera un mondo migliore, un luogo, dove
non ci sia più la guerra, la morte e la violenza.
Ma com’è possibile cancellare anni di odio?
Come si può sopravvivere a un conflitto
così sanguinoso e terribile?
Questo
secondo capitolo è complesso e articolato, la Taylor introduce molti personaggi
nuovi, ci sorprende con vari punti di vista dai quali scopriamo una realtà
vasta e particolareggiata, un mondo unico fatto di città, misteri e popoli
diversi.
L’autrice riesce a darci l’idea dell’enorme
lavoro che c’è dietro a una vicenda così intensa e complicata, le storie s’intrecciano costantemente e per
parecchi capitoli il lettore si sente smarrito, ma, con una destrezza
incredibile, la
Taylor, in poche pagine, tira tutti i fili e il quadro diventa improvvisamente chiaro e perfetto.
Taylor, in poche pagine, tira tutti i fili e il quadro diventa improvvisamente chiaro e perfetto.
La
prima metà del libro risulta un po’ lenta e carica di emozioni fortemente
negative soprattutto legate al personaggio di Karou, a molti non è piaciuta ma
io l’ho trovata giusta, la ragazza ha subito un dolore e una sofferenza enormi
e la sua reazione è legittima e normale.
In preda alla disperazione la riscopriamo
depressa, afflitta e senza forze, si lascia guidare da Thiago, non vuole
prendere decisioni e si sente oppressa da un forte senso di colpa.
Ovviamente
questa Karou mi ha lasciato l’amaro in bocca ma il suo risveglio è incredibile
e i capitoli finali si divorano in un lampo!
Un
personaggio che ho amato moltissimo è Akiva, appare completamente opposto a
Karou, lui luminoso e lei oscura, disposto a prendere decisioni importanti e pronto
a tutto pur di lottare, intenso, vivo e lucido nonostante la disperazione che
lo avvolge.
Non
smette mai di amare Karou e, anche se il loro legame è contrastato da tutto
e da tutti, è presente e palpitante!
Anche in questo romanzo troviamo i temi
tanto cari alla Taylor: conflitti etnici, guerre civili, situazioni in cui l’odio
per il diverso e il desiderio di dominio danneggiano intere generazioni
cancellando tradizioni, famiglie e culture.
Un messaggio chiaro, forte e attualissimo.
Il finale mi ha lasciata piena di domande e
con una voglia incredibile di proseguire la lettura, per ora mi butto sulla
novella e poi, a gennaio, il terzo libro.
Consigliatissimo,
leggetelo!
sono sulla tua stessa linea di pensiero, ho amato questo romanzo, anche la parte iniziale più lenta. Sofferenza pura
RispondiEliminaChe bella recensione, complimenti.
RispondiEliminaLa storia fatica a decollare, ma dire che l'autrice tira i fili è il minimo perchè l'arazzo è piuttosto grande!
RispondiEliminaLa sofferenza è davvero grande da ambo le parti. Karou non riesce a reagire, offuscata da rabbia e dolore. Akiva invece è solo disperazione, ma non è offuscato dalla vendetta. Solo dalla voglia di migliorare le cose per gli altri, per sé sa che non c'è speranza.
Ed ora voliamo verso il terzo volume!