Titolo: La strada § Autore: Cormac McCarthy § Pagine: 218
Casa editrice: Einaudi § Genere: Classici della letteratura americana
“Un uomo e un bambino viaggiano attraverso le rovine
di un mondo ridotto a cenere in direzione dell'oceano, dove forse i raggi raffreddati
di un sole ormai livido cederanno un po' di tepore e qualche barlume di vita.
Trascinano con sé sulla strada tutto ciò che nel nuovo equilibrio delle cose ha
ancora valore: un carrello del supermercato con quel po' di cibo che riescono a
rimediare, un telo di plastica per ripararsi dalla pioggia gelida e una pistola
con cui difendersi dalle bande di predoni che battono le strade decisi a
sopravvivere a ogni costo. E poi il bene più prezioso: se stessi e il loro
reciproco amore.”
Questa credo sia stata una delle letture più
impegnative di quest’anno, una storia che mi ha travolta e colpita
profondamente, lasciandomi tramortita e senza forze.
Arrivata alla fine non volevo nemmeno parlarne sul
blog, provavo e provo, una sorta di soggezione nei confronti di questo classico
della letteratura americana, come la sensazione che la mia opinione sia
superflua, insignificante di fronte alla magnificenza di quest’opera.