Titolo: La
lettrice testarda § Autrice: Amy
Witting § Pagine: 176
Casa editrice: Garzanti
§ Genere: Narrativa contemporanea
Isobel
ha nove anni e il suo compleanno si avvicina. Ma, come ogni volta, non ci
saranno regali per lei. C'è solo una cosa che fa volare Isobel lontano dalle
rigide regole che la famiglia le impone: leggere. Ma deve farlo di nascosto
perché sua madre crede che non sia un'attività adatta a una bambina, che
dovrebbe limitarsi a riordinare la casa e a preparare la cena. Isobel cresce
alimentando la sua passione segreta di notte, alla luce di una flebile candela.
Finché, a sedici anni, la sua vita non cambia radicalmente, quando è costretta
a lasciare tutto, cercarsi un lavoro e una nuova sistemazione. È la prima volta
che Isobel si scontra con il mondo. Con un mondo che non è solo la sua famiglia
e il suo quartiere. È convinta di non avere gli strumenti per relazionarsi con
gli altri. Le sembra di dire la cosa sbagliata, si sente fuori luogo. In fondo
sua madre l'ha fatta sempre sentire così. Tanto che, quando incontra un gruppo
di ragazzi che amano i libri come lei e passano le serate a discuterne, Isobel
all'inizio rimane in silenzio. Ora che finalmente è in un contesto in cui può
essere sé stessa, in cui può parlare liberamente di letteratura, ha paura. Ma
piano piano le parole di Byron, Auden e Dostoevskij fanno breccia nelle sue
insicurezze e le insegnano il coraggio di dire quello che pensa. Di far valere
la propria opinione senza nascondere la cultura che si è costruita negli anni
con le sue letture. Di aprire il cassetto in cui riposa il suo sogno. Il sogno
di prendere una penna in mano e liberare quel flusso di parole che ha
trattenuto per troppo tempo. Perché anche per una donna tutto è possibile.
Il
primo pensiero che ho avuto riguardo a questo romanzo è che non era quello che
mi aspettavo, forse ho interpretato male la trama, forse avevo in mente il
romanzo della connazionale della Witting, Madeline St. John “Le signore in nero”, e pensavo di avere
per le mani una storia di donne con la stessa freschezza.
Purtroppo
i due libri non si assomigliano per niente e, nonostante la lettura di “La
lettrice testarda” sia stata scorrevole, non sono riuscita ad apprezzarla a
pieno.
La
prima parte racconta di un’Isobel bambina che vive nell’incubo costante di una
madre che la maltratta, una donna insopportabile che adora la figlia maggiore a
cui viene concesso tutto e non sopporta la minore, Isobel.
Tutti
si accorgono di quanto la bambina sia sminuita, demolita psicologicamente dalla
madre ma nessuno fa nulla, ne il padre assolutamente inesistente, ne la sorella
che ne approfitta in modo spudorato e cinico.
Isobel
allora trova rifugio nei libri, le storie contenute nelle pagine di un romanzo
le permettono di uscire dalla vita orribile che conduce in famiglia.