Buongiorno amici lettori, oggi sono qui con voi per parlarvi di un
altro fantasy, Half Bad di Sally
Green, primo libro di una trilogia dedicata al mondo dei maghi e della magia.
Devo ammettere, però, che questo primo volume mi ha lasciato un po’
perplessa e insoddisfatta, la storia non mi ha preso come avrei voluto ma,
prima di entrare nel dettaglio, vi lascio qualche informazione sul libro.
Sto leggendo questa serie con il Gruppo di Lettura di Chiara “Una lettrice sulle nuvole” e, come
sempre, vi ricordo che chi volesse unirsi è ben accetto!
Titolo: Half Bad § Autrice: Sally Green § Pagine: 390
Casa editrice: Rizzoli § Genere: Fantasy
La Magia esiste, ed è spaccata da una guerra millenaria. Appartenere a
un fronte definisce il ruolo di ciascuno nel mondo, garantisce compagni e
alleanze; ma soprattutto decide chi sono i nemici, che vanno giustiziati senza
rimorso.
Nathan vive in una zona grigia: figlio di una maga Bianca e
dell’Oscuro più terribile mai esistito, cresce nella famiglia materna, evitato da
tutti, vessato dalla sorellastra, perseguitato dal Concilio che non si fida di
lui e anno dopo anno ne limita la libertà, fino a rinchiuderlo in una gabbia.
La stessa guerra che divide il mondo della Magia si combatte nel cuore
di Nathan, in perenne bilico tra le due facce della sua anima, che davanti alla
dolcezza di Annalise vorrebbe essere tutta Bianca, e invece per reagire alle
angherie si fa pericolosamente Nera.
Ma è difficile restare aggrappato alla tua metà Bianca quando non ti
puoi fidare della tua famiglia, della ragazza di cui ti sei innamorato, e forse
nemmeno di te stesso.
Nathan è un bambino speciale, nato dall’unione di un Incanto Bianca e di
un Incanto Nero, non un Nero qualunque ma il più crudele e il forte mai esistito.
Ancora in fasce viene affidato alla nonna materna e cresce con la
sorellastra e il fratellastro, purtroppo la sua vita è tutt’altro che felice,
perseguitato dal consiglio dei Bianchi che lo vede come una minaccia e seviziato dalla
sorellastra e dai compagni di scuola, Nathan capirà ben presto che il confine
tra bene e male è molto labile e che, anche chi si auto proclama buono, non lo
è affatto.