Titolo: I
fratelli Kristmas-Un racconto di Natale § Autrice: Giacomo Papi § Pagine: 227
Casa editrice: Einaudi
§ Genere: Favola moderna
È la notte del 24 dicembre, ma il vecchio Niklas
Kristmas, alias Babbo Natale, non può consegnare i regali. Ha una febbre da
cavallo e una tosse spaventosa. Se uscisse al gelo - sentenzia l'elfo dottore -
ci lascerebbe le penne. Così, a malincuore, l'incarico viene affidato a
Luciano, il fratello minore di Niklas. I due hanno litigato anni prima, perché
Luciano è un uguagliatore: per lui tutti i bambini sono uguali, e vuole portare
a ciascuno lo stesso numero di doni. Mentre lo gnomo orologiaio rallenta il tempo,
Luciano ed Efisio, il nano picchiatore, partono a bordo della slitta volante.
Ma l'avido industriale dei giocattoli Panicus Flynch, che trama per
impadronirsi del Natale, ha sguinzagliato sulle loro tracce le feroci
valchirie. Ad aiutare Luciano ed Efisio saranno Maddalena e suo fratello
Pietro, due bambini di nove e dodici anni. Per portare a termine la missione
c'è bisogno del loro coraggio.
Come tutti gli anni, leggo un libro a tema natalizio,
questo è quello che ho scelto per il Gruppo di Lettura “Questa volta leggo”,
tema del mese di Dicembre: un libro
ambientato a Natale.
Il romanzo di Papi è una favola moderna che racconta
un Natale alternativo: Babbo Natale è gravemente malato e non può consegnare i
doni, al suo posto viene chiamato Luciano, suo fratello minore e, cosa
tremenda, uguagliatore!
Ma che cos’è un uguagliatore?
Per gran parte del libro questo rimane un mistero
anche se, l’autore, semina indizi qua e la per farci capire che questa
particolare caratteristica non è ben vista, anzi, molti non sopportano gli
uguagliatori!
“Grazie a lui aveva capito che neppure il Natale
rendeva uguali le persone.
Era diventato la festa in cui le differenze si facevano
ancora più visibili e
misurabili poiché si trasformavano in cose.”
Un Babbo Natale uguagliatore è un Babbo Natale che
considera i bambini uguali e meritevoli dello stesso numero di doni!
Perché una bimba ricca dovrebbe ricevere 135 regali
mentre un orfanello abbandonato nessuno?!
Luciano non ci sta! Il Natale è di tutti e tutti i
bambini hanno diritto di essere felici!
“… un bambino non è dei suoi genitori.
Non è una proprietà privata.
È di tutti, e tutti dovrebbero occuparsi di lui.”
Papi ha un
intento morale ben preciso: far comprendere al lettore quanto il Natale sia
diventato consumistico, materialista e privo di quella magia che dovrebbe
scaldare i cuori e far nascere
gesti d’amore.
gesti d’amore.
Oggi si tratta di una festa per ricchi, quelli che si
possono permettere numerosi regali super costosi, vestiti nuovi e cenoni da re!
I poveri sono poveri e quindi avranno solo ciò che si possono permettere oppure
rimarranno a guardare i ricchi che se la godono.
Ma non è
solo questo, fra le righe emerge un rimprovero verso l’uomo moderno che ripone
l’affermazione della propria identità nel possesso di determinati oggetti.
Da qui il
bisogno continuo di acquistare cose che non ci servono, montagne di vestiti, l’ultimo modello di smarthphone,
la macchina grossa e potente e molto altro.
Un continuo
bisogno di cose che soddisfano nel momento in cui le acquistiamo, ci fanno
sentire speciali, unici ma il piacere sfuma e, poco dopo, abbiamo bisogno di
comprare altro perché, per poter star bene, dovremmo cercare noi stessi dentro
di noi e non negli oggetti che ci circondano.
“Secondo voi perché compriamo così tante cose?”
Non capiva il potere degli oggetti di attrarre gli
uomini come calamite.
Pietro si passo una mano sul ciuffo.
“Forse perché comprare ci fa sentire uguali e scegliere
ci fa sentire speciali.”
Luciano esitò prima di rispondere.
“In pratica, compriamo la sensazione di essere uguali e
unici, anche se lo siamo già gratis.”
Un libro
ironico e divertente che mescola invenzioni fantastiche, trovate ingegnose e
divertenti, personaggi esilaranti a una scrittura brillante e fluida, un
romanzo fiaba che si legge d’un fiato e che fa riflettere sul vero significato
del Natale.
Una lettura natalizia che consiglio.
un libro che mi è completamente sconosciuto ma cavoli se sembra interessante. mi piace il modo in cui lo descrivi e mi piace cosa l'autore vuole esprimere. segno subito!
RispondiEliminaSono felice di averti incuriosita!
Eliminatantissimo
EliminaBellissima recensione. Questa favola moderna deve essere super interessante da come ne parli. Quindi ora la inserisco nel mio foglio di testo "LIbri da leggere nella vita". Grazie per la segnalazione. :)
RispondiEliminaDi nulla *-*
EliminaSempre belle le tue recensioni. Mi sembra un titolo molto interessante e poi di Papi ho già amato "Il censimento dei radical chic". Sono molto in linea con le sue idee. ;-) Ciao da Lea
RispondiEliminaGrazie Lea *-*
EliminaDi questo autore non avevo letto nulla ma credo recupererò qualche altro titolo.
sembra il libro ideale da leggere in questo periodo
RispondiEliminaNon lo conoscevo, ma lo segno perché anche a me piace fare letture a tema in questo periodo
RispondiEliminaNon conoscevo ma mi hai incuriosta tanto, me lo segno immediatamente
RispondiEliminaPur non amando (tantissimo) il Natale, credo che questo libro mi appartenga tantissimo! Lo metto in nota!
RispondiEliminaNon lo conoscevo, ma sembra molto carino 🥰
RispondiEliminaIl libro non lo conosco, la tua recensione è bellissima e mi ha incuriosito tanto
RispondiEliminaLa tua recensione mi ha intrigata molto, in particolar modo quando hai evidenziato gli intenti nascosti dell'autore... Ha davvero ragione sul valore ormai perso della festività natalizia... Tutto e tutti girano attorno all'idea di fare/ricevere i regali più costosi e, quindi, se ne deduce erroneamente, più "fighi"... Chissà dove andremo a finire :(
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