18 aprile 2018

"Dodici ricordi e un Segreto" di Enrica Tesio


Ecco cosa succede quando un libro ti ruba il cuore, ci vuole del tempo per fare una recensione, per capire cosa ci ha fatto provare e riuscire a metterlo per iscritto.
Dodici ricordi e un segreto parte piano ma poi colpisce, arriva il botto e l’emozione si espande facendoci sentire strani e spaesati.
Ho amato moltissimo questa lettura e sono felice di aver conosciuto la penna di Enrica Tesio, un’autrice di cui leggerò sicuramente il suo primo romanzo.


Titolo: Dodici ricordi e un segreto § Autrice: Enrica Tesio § Pagine: 272
Casa Editrice: Bompiani § Genere: Narrativa contemporanea

"Vuoi essere l'addetta al ricordo, bambina mia?" Attilio, il nonno che è stato per lei un padre, fa ad Aura questa richiesta sconcertante: non assistere alla malattia che divorerà la mia mente, ricordami nel pieno della vita. Aura è una ragazza speciale, ha il nistagmo - disturbo che fa muovere le pupille incessantemente e che le è valso il soprannome di Signorina Occhipazzi - e davvero il suo sguardo è sempre rivolto a qualcosa di diverso da quello che vedono gli altri, come alla ricerca di un dettaglio che eternamente le sfugge. Ma proprio per questo Aura è coraggiosa, sa stare sola, sa che gli uomini spesso guardano solo la superficie delle cose: così accetta la sfida e parte per un paese lontano. Quando però, al suo ritorno, scopre che Attilio è stato di parola e si è recluso in una casa di riposo, Aura capisce di non voler rispettare il patto e comincia a cercare il nonno ovunque: nei messaggi che lui ha seminato dietro di sé come sassolini bianchi nel bosco, nella memoria di chi gli ha voluto bene, nei propri ricordi e in quelli di sua madre Isabella, inadeguata all'amore eppure caparbiamente ostinata a cercarlo, sempre troppo "leggera" ma forse per questo capace di rialzarsi quando cade. È così che Aura raccoglie frammenti dell'esistenza del nonno ma anche di quelle dei molti personaggi che popolano il romanzo: "cocci" di vite autentiche, spesso dolenti, irrisolte ma capaci di incastrarsi le une con le altre in maniera sorprendente.
Se non sai dove andare a pescarlo, un segreto può restare lì per sempre.
E poi, come l’ago nel pagliaio, dopo tanto cercare un giorno lo trovi per caso,
pungendoti il dito.

Cosa ci rende unici e speciali? Cosa da significato alla nostra vecchiaia se non i ricordi?
E che si fa quando una beffarda e crudele malattia s’insinua pian piano nella nostra mente rubandoceli tutti?
Questo è quello che succede ad Attilio, un uomo speciale che ha trascorso la vita nella consapevolezza di non essere stato un ottimo padre per Isabella ma,
sicuro che sarà un nonno speciale per Aura.
Così, quando Attilio sente che i ricordi stanno scivolando via come sabbia fra le dita, chiede all’amata nipote di diventare la depositaria della sua memoria, Aura non deve fare altro che partire e ricordare il nonno così com’è: sano e presente.
Un compito difficile e doloroso che richiede coraggio e tenacia.
Al suo rientro Aura troverà una casa vuota e triste, Attilio ricoverato in un istituto e il rimorso che fa capolino da ogni angolo perché, improvvisamente, la promessa fatta al nonno sembra assurda e crudele.
Inizia così la ricerca di Attilio, Aura vuole trovarlo a tutti i costi, è convinta di aver sbagliato, non doveva accettare il patto e, sarà proprio scavando nei ricordi disseminati dal nonno che scoprirà qualcosa d’inaspettato.
Dodici ricordi e un segreto è un libro malinconico e intenso, un romanzo che racconta la storia di una famiglia particolare, sopra le righe ma così vivida da rimanere impressa nel cuore.
Una storia che parla di dolore, rabbia, insicurezze e amore ma soprattutto amore!
Sarà proprio questo sentimento prepotente e birichino che farà breccia nel cuore
di Aura, una ragazza abituata a stare da sola, una giovane donna che ha dovuto essere forte e matura ma che, sotto la superficie, è fragile e inquieta.
Non ci sono molti punti fermi nella sua vita ma lei è riuscita a restare salda nonostante la mancanza di un padre, la presenza ingombrante di una madre rimasta bambina e il nistagmo: un disturbo neurologico che comporta il movimento involontario delle pupille.
Questa è la vita di Signorina Occhipazzi con l’aggiunta di nonno Attilio, unico faro che illumina la via ma, la tempesta si abbatte anche su di lui e Aura si trova in balia di un mondo che non sembra più lo stesso.
Armata d’ironia e cinismo Aura è una protagonista che si ritaglia un posticino speciale dentro di noi, l’ho adorata da subito con le sue battute taglienti e la tenacia che la contraddistinguono.
Quello della Tesio è un romanzo che mi ha colta di sorpresa e mi è rimasto dentro per molti giorni.
Centro del libro i ricordi: quelli belli da assaporare ancora una volta, quelli teneri che ci tengono compagnia nei giorni di pioggia, quelli caldi che danno colore a un profumo, quelli dolorosi per ricordarci che la vita è difficile e infine, quelli che ci rendono noi, unici, speciali!
Che cosa aggiungere sennonché dovete leggerlo perché è un libro profondo che sa sussurrare al cuore, un romanzo in cui i personaggi scaturiscono così vividi dalle pagine da dare la sensazione che continuino a vivere anche quando la lettura è conclusa.
Sì, vorrei essere la con loro, immersa in quell’istante che sa di futuro per scoprire cosa faranno i miei amati Aura e Attilio.

Valutazione


CONOSCI L'AUTRICE
Torinese, due figli torinesi, due gatti, un mutuo, un lavoro in un’agenzia di pubblicità e un blog: “Tiasmo”, che nel prossimo giugno compirà due anni ma cresce ogni giorno a vista d’occhio. A oggi è tra i primi blog a tema mammesco in Italia, con picchi di 150.000 lettori per post. Tutto questo continua per lei ad avere dell’incredibile.

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