23 novembre 2021

[Review tour] "Aki il Bakeneko e il risveglio della sacerdotessa" di Stefania Siano

 

Titolo: Aki il Bakeneko e il risveglio della sacerdotessa § Autrice: Stefania Siano § Pagine: 120
Casa editrice: Auto pubblicato § Genere: Fantasy, Libri per ragazzi, Giappone

Aki è tormentato dalle parole di rabbia di Yoko, ma è fermamente convinto nel volerla aiutare nel suo percorso. In un’atmosfera di incertezze e incomprensioni, a peggiorare la situazione sarà un demone misterioso che bloccherà Aki e i suoi amici in un tempo passato. Un luogo antico dove ha vissuto, per un periodo, il monaco Miroku.
Finalmente è uscito il terzo volume dedicato ad Aki il Bakeneko, il simpatico demone volpe nato dalla fantasia di Stefania, è passato qualche tempo dalla precedente avventura ed Aki è profondante angosciato per la rabbia di Yoko nei suoi confronti, il giovane demone è finito per caso nella vita della ragazzina infatti, Aki è un demone-gatto che si nutre della vita degli esseri umani per poi prenderne le sembianze, la sua esistenza procedeva tranquilla e solitaria finchè non decise di nutrirsi di Hiroshi per finire così catapultato nella sua vita. 
La famiglia di Hiroshi diventa una specie di famiglia per Aki e, Yoko,l'amica di Hiroshi diventa sua cara amica, un rapporto speciale che lui non aveva mai provato. Ma Yoko scopre la realtà dei fatti e, le sue parole di rabbia e dolore, sono terribili per Aki. 
Una nuova avventura, però, sta per cominciare e il demone si ritroverà catapultato indietro nel tempo, in un passato rigido e arcaico, alle prese con un Bakeneko ben più giovane e ingenuo.


9 novembre 2021

"In morte di una cicala" di Maria Silvia Avanzato


Titolo: In morte di una cicala § Autrice: Maria Silvia Avanzato § Pagine: 245
Casa editrice: Fazi Editore § Genere: Noir, Mistery

Azzurra ha il cuore spezzato e nulla da perdere. Sono gli anni Ottanta, la scuola è finita e l’aria di città è diventata irrespirabile. Desiderosa di tranquillità, la ragazza decide di ritirarsi in un piccolo paese con pochi, schivi abitanti, Cima d’Argile, prendendo in affitto la dépendance della villa di Ilda, una donna anziana e dimenticata da tutti, con un glorioso passato da attrice e un presente di solitudine e deliri. Nel borgo cupo e perennemente battuto dalla pioggia, Azzurra cerca Barbara, amica dei tempi della scuola, fuggita per inseguire il sogno della musica e poi scomparsa senza dare più notizie. Tutti, in paese, sostengono che Barbara sia morta, ma le stranezze e le voci che ha lasciato dietro di sé disegnano una scia che Azzurra non può e non vuole ignorare. La stessa Ilda, fra le nostalgie del grammofono e le finestre sempre socchiuse, ha qualcosa da nascondere.
Sullo sfondo di un paesino umido e cupo si intrecciano le storie dei suoi abitanti e dei segreti che hanno gelosamente nascosto, ce li racconta Azzurra che, spinta dal desiderio di allontanarsi da tutto e tutti, affitta un cottage diroccato la cui proprietaria è Ilda, una vecchia stella del cinema ormai dimenticata. 
A Cima d'Argile ogni cosa sa di muffa, le case e le persone sembrano imputridire dietro le finestre, nascondendo oscuri pensieri e un passato ancora più buio. 
Azzurra è alla ricerca di Barbara, migliore amica e donna ribelle, cantante, girovaga, drogata e allo sbando, non la sente da anni e spera di rivederla proprio lì, nel suo paese natale: Cima d'Argile. 
Barbara però è morta, si è suicidata senza lasciare nessuna traccia, nemmeno una tomba. 
Azzurra non crede a questa morte e inizia a indagare, cerca, fa domande ma la gente è chiusa, arcigna, non vuole parlare e rivelare i propri segreti, la ragazza non si rende conto di accendere una fiamma a lungo sopita e non percepisce il pericolo in agguato.

2 novembre 2021

IL BLOG RIAPRE, COSA HO IMPARATO DA QUESTI MESI DI PAUSA


Eccomi qui, dopo tanti mesi il blog riapre i battenti, la speranza è di ricominciare a scrivere per non fermarmi più ma, in verità, non so cosa accadrà. 
Quando ho deciso di prendermi una pausa ero in un periodo molto impegnativo della mia vita, stava iniziando la terza ondata Covid e mi accingevo a cambiare lavoro, una delle decisioni più difficili e sofferte di quest’anno, avevo bisogno di tempo per me, avevo la sensazione di dover togliere tutto ciò che era superfluo. 
 Con questo non voglio dire che il blog non fosse importante ma, in quel momento, non avevo energie e quindi era necessario tagliare per poter sopravvivere, così ho eliminato o messo da parte molte cose, volevo pace, riposo ma, soprattutto, avevo bisogno di non avere scadenze. 
Infatti, con la chiusura del blog ho chiuso anche tutte le collaborazioni con le CE, mi ero resa conto che, oltre a essere stressanti, erano anche poco vantaggiose. Le CE con cui collaboravo pretendevano troppo ma davano in cambio troppo poco, quindi perché darsi tanto da fare per niente? Inoltre leggere con i ritmi richiesti mi metteva moltissima ansia e, con essa, perdevo il piacere della lettura. 
Dopo tutti questi mesi posso affermare con certezza che le collaborazioni non mi mancano (ne ho mantenute pochissime ma buone) ma il blog sì, quindi eccomi qui.