23 dicembre 2022

"La stella del mattino" di Knausgård

 

Titolo: La stella del mattino § Autrice: Knausgård § Pagine: 666
Casa editrice: Feltrinelli § Genere: Narrativa nordica, Paranormale


In una lunga notte d’agosto, Arne e Tove sono con i figli nella loro casa estiva nel sud della Norvegia. Kathrine, pastora della chiesa luterana, corre a casa dopo un seminario sulla Bibbia, tormentata dal dubbio che il suo matrimonio sia finito. Il giornalista Jostein è fuori a bere, mentre sua moglie, Turid, un’infermiera in un ospedale psichiatrico, è di turno proprio quando uno dei pazienti scappa. Nel cielo, una stella enorme appare all’improvviso sfolgorante. Porta con sé un misterioso senso di presentimento. Iniziano ad accadere cose strane: centinaia di granchi si ammassano sulla strada mentre Arne guida di notte; Jostein riceve una telefonata su una band death metal trovata brutalmente assassinata durante un rituale satanico; Kathrine celebra un servizio funebre per un uomo che ha incontrato all’aeroporto, ma è davvero morto?
"La stella del mattino" è il romanzo più strano che ho letto quest'anno, un libro che mi ha trascinata per più di seicento pagine e che, alla fine, mi ha lasciato la sensazione di non aver capito nulla! 
Il romanzo di Knausgård ha una trama veramente interessante: in una calda e afosa serata di fine agosto appare una stella nuova nel cielo, fenomeno naturale o no, questa apparizione sembra avere un'influenza sulla vita delle creature viventi. 
Nel corso delle pagine seguiamo nove personaggi durante la fatidica giornata dell'apparizione e nel giorno successivo. 
Tutto è molto coinvolgente, succedono molte cose: visioni, allucinazioni, eventi naturali inspiegabili e molto altro ma, ad un certo punto, si ha la sensazione che la storia non arrivi da nessuna parte! 
Infatti, il romanzo si chiude con un nuovo inizio e il lettore comprende di aver avuto tra le mani un primo volume. 
"La stella del mattino" sembra essere una lunga e corposa introduzione a qualcosa che deve ancora avvenire.

19 dicembre 2022

"Una dote di sangue" di S.T. Gibson

 

Titolo: Una dote di sangue § Autrice: S.T. Gibson § Pagine: 336
Casa editrice: Mondadori § Genere: Horror


Gli uomini che hanno ucciso la sua famiglia e bruciato la sua casa l'hanno lasciata a terra agonizzante, vittima di una guerra che nessuno ricorda più. Ma un misterioso straniero riccamente vestito la trova, la salva a un soffio dalla morte e le dona una nuova vita e un nuovo nome: Constanta, colei che è determinata a vivere. È così che la figlia del fabbro di un villaggio della Romania medievale diventa la sposa perfetta per un re immortale. Insieme attraversano i secoli e i paesi, da Vienna alla Spagna, da Pietrogrado a Parigi. Quando però lui coinvolge nella sua rete di passioni e inganni anche una machiavellica gentildonna e un attore squattrinato, Constanta inizia a capire che il suo amato è capace di atti orribili. E dopo essersi alleata con i suoi consorti di sangue – la bellissima Magdalena, il brillante Alexi – inizia a svelare gli oscuri segreti del marito. Constanta si ritrova a scegliere tra libertà e amore. Ma i legami costruiti con il sangue possono essere spezzati solo dalla morte.
Cosa c'è di meglio di una storia di vampiri ben scritta? Assolutamente niente! 
Anche con questo romanzo sono andata sul sicuro, diciamo che avevo voglia di libri oscuri e mi sono buttata su titoli che mi ispiravano molto e che sapevo mi avrebbero dato soddisfazione. 
"Una dote di sangue" è una riscrittura molto interessante del mito di Dracula, all'interno della storia il suo nome non viene mai pronunciato ma non ci sono dubbi in merito. 
Uno degli elementi di forza di questo romanzo è, sicuramente, il punto di vista della narrazione infatti, non si tratta del solito vampiro e nemmeno di una donna umana succube e completamente affascinata ma, è quello di una vampira che riesce a sopravvivere a una relazione malata. 
La vicenda ha inizio su un campo di battaglia, la nostra protagonista è gravemente ferita e sta morendo quando, in un turbine nero, arriva l'oscuro signore che le donerà una nuova vita e un nuovo nome: Costanta.

15 dicembre 2022

[Classici] "La donna in nero" di Susan Hill

 

Titolo: La donna in nero § Autrice: Susan Hill § Pagine: 288
Casa editrice: Mondadori § Genere: Horror, Ghost story, Gotico


Arthur Kipps, giovane avvocato londinese, viene incaricato di gestire l'eredità e presenziare al funerale della signora Alice Drablow, l'unica abitante di Eel Marsh House. L'antica dimora si erge in fondo a un sentiero percorribile solo con la bassa marea, immersa nella nebbia e nel mistero; ma ciò non basta a spaventare Arthur. E solo quando al funerale scorge una giovane donna vestita di nero che un sottile senso di inquietudine inizia a pervaderlo. Una sensazione che diventa via via più pressante quando, a Eel Marsh House, Arthur rivede l'apparizione, mentre gli abitanti del luogo si mostrano sempre più reticenti a parlare di quella figura misteriosa, e dei suoi veri scopi. Nonostante questi oscuri presentimenti, Arthur decide di portare a termine il suo incarico e, per mettere ordine tra i documenti di Alice, trascorre la notte nella casa. Una decisione di cui presto si pentirà.
Ammetto che, con questa lettura, sono andata a colpo sicuro, adoro le storie di fantasmi ambientate nella cara vecchia Inghilterra quindi, "La donna in nero" è proprio nella mia confort zone! 
E' la Vigilia di Natale e, Arthur Kipps siede intorno al camino con la famiglia, come da tradizione i figli narrano racconti di fantasmi ma, nel passato del signor Kipps, c'è una storia oscura e inquietante che preme per tornare a galla. 
Arthur decide che è arrivato il momento di affrontare i demoni che infestano i suoi ricordi e, presa carta e penna, inizia a scrivere di quando, era un giovane e ingenuo avvocato londinese, che venne mandato a gestire la documentazione e l'eredità della defunta signora Alice Drablow, l'unica abitante di Eal Marsh House. 
Pieno di entusiasmo, Arthur parte per raggiungere lo sperduto paesino sul mare del Nord, non sapendo che questo viaggio avrebbe cambiato per sempre la sua vita.

9 dicembre 2022

"Le strane storie di Fukiage" di Banana Yoshimoto

 

Titolo: Le strane storie di Fukiage § Autrice: Banana Yoshimoto § Pagine: 160
Casa editrice: Feltrinelli § Genere: Narrativa giapponese

Mimi e Kodachi sono due sorelle gemelle cresciute nella cittadina di Fukiage. Allevate da una coppia di amici dei genitori perché in un incidente stradale il padre è rimasto ucciso e la madre giace tuttora in coma, compiuti i diciotto anni decidono di trasferirsi a T?ky?, dove vivono una vita tranquilla, ciascuna intenta a inseguire le proprie inclinazioni. All'improvviso, però, Kodachi svanisce nel nulla. Mimi va a cercarla e torna a Fukiage, dove incontra personaggi misteriosi e scopre verità e leggende bizzarre sulla propria famiglia e su se stessa. Dove è finita Kodachi? Ritornerà? Si risveglierà la loro mamma? Una storia di amore e di sofferenza, di solitudine e spaesamento.
Mimi e Kodachi sono due gemelle particolari, sono nate a Fukiage un luogo magico e misterioso e hanno dei doni molto speciali, solo che ancora non lo sanno. 
Quando Kodachi scompare, Mimi non ha dubbi: la sorella deve essere tornata a Fukiage per salvare la madre. 
Le due ragazza vivono nel dolore della perdita dei loro genitori, quando erano molto piccoli un incidenti provocò la morte del padre e la malattia della madre che finì in coma. 
Ma cosa avrà fatto Kodachi per raggiungere la madre nel mondo del sonno? 
Mimi si recherà a Fukiage dopo molti anni di lontananza e, nel cercare la sorella, compirà un viaggio ben più importante: la ricerca di se stessa.

7 dicembre 2022

[Classici] "Il buio oltre la siepe" di Harper Lee

 

Titolo: Il buio oltre la siepe § Autrice: Harper Lee § Pagine: 352
Casa editrice: Mondadori § Genere: Narrativa americana, Classici

In una sonnolenta cittadina del profondo Sud degli Stati Uniti l'avvocato Atticus Finch è incaricato della difesa d'ufficio di un afroamericano accusato di aver stuprato una ragazza bianca. Riuscirà a dimostrarne l'innocenza, ma l'uomo sarà ugualmente condannato a morte. Questo, in poche righe, l'episodio centrale di un romanzo che da quando è stato pubblicato, oltre cinquant'anni fa, non ha più smesso di appassionare non soltanto i lettori degli Stati Uniti, ma quelli di tutti i paesi del mondo dove è stato tradotto. Non si esagera dicendo che non c'è americano che non l'abbia letto da bambino o da adolescente e che non l'abbia consigliato a figli e nipoti. Eppure non è un libro per ragazzi, ma un affresco colorito e divertente della vita nel Sud ai tempi delle grandi piantagioni di cotone, dei braccianti neri che le coltivavano, delle cuoche di colore che allevavano i figli dei discendenti delle grandi famiglie dell'Ottocento, della white trash, i "bianchi poveri" abbrutiti e alcolizzati; e anche, purtroppo, delle sentenze sommarie di giurie razziste e degli ultimi linciaggi americani della storia. Quale il segreto della forza di questo libro? La sua voce narrante, che è quella della piccola Scout, la figlia di Atticus, una Huckleberry Finn in salopette (dire "in gonnella" sarebbe inesatto, perché Scout è una maschiaccia impertinente e odia vestirsi da donna) che, ora sola ora in compagnia del fratello maggiore e del loro amico più caro (ispirato all'autrice dal suo amico d'infanzia Truman Capote), ci racconta la storia di Maycomb, Alabama, della propria famiglia, delle pettegole signore della buona società che vorrebbero farla diventare una di loro, di bianchi e neri per lei tutti uguali, e della vana battaglia paterna per salvare la vita di un innocente.
Con un po' di ansia mi accingo a parlarvi di "Il buio oltre la siepe", un classico americano famosissimo e amatissimo. 
Appena pubblicato, il libro riscosse un notevole successo e rimase primo in classifica per molti mesi, nel 1961 vinse il premio Pulitzer per la narrativa e, ancora oggi, è definito un capolavoro letterario. 
Era da tempo che desideravo leggerlo ma, non so perché, ero convinta si trattasse di un romanzo molto pesante sia per scrittura che per tematiche. 
Ora apro una piccola parentesi, dopo la tragica esperienza del GDL di "Una vita come tante", io e Laura, abbiamo deciso di creare un gruppetto molto più piccolo (poche lettrici ma molto buone) e di selezionare alcuni titoli che ritenevamo interessanti, da qui la decisione di leggere "Il buio oltre la siepe" e, meno male, perché l'ho amato!