23 dicembre 2022

"La stella del mattino" di Knausgård

 

Titolo: La stella del mattino § Autrice: Knausgård § Pagine: 666
Casa editrice: Feltrinelli § Genere: Narrativa nordica, Paranormale


In una lunga notte d’agosto, Arne e Tove sono con i figli nella loro casa estiva nel sud della Norvegia. Kathrine, pastora della chiesa luterana, corre a casa dopo un seminario sulla Bibbia, tormentata dal dubbio che il suo matrimonio sia finito. Il giornalista Jostein è fuori a bere, mentre sua moglie, Turid, un’infermiera in un ospedale psichiatrico, è di turno proprio quando uno dei pazienti scappa. Nel cielo, una stella enorme appare all’improvviso sfolgorante. Porta con sé un misterioso senso di presentimento. Iniziano ad accadere cose strane: centinaia di granchi si ammassano sulla strada mentre Arne guida di notte; Jostein riceve una telefonata su una band death metal trovata brutalmente assassinata durante un rituale satanico; Kathrine celebra un servizio funebre per un uomo che ha incontrato all’aeroporto, ma è davvero morto?
"La stella del mattino" è il romanzo più strano che ho letto quest'anno, un libro che mi ha trascinata per più di seicento pagine e che, alla fine, mi ha lasciato la sensazione di non aver capito nulla! 
Il romanzo di Knausgård ha una trama veramente interessante: in una calda e afosa serata di fine agosto appare una stella nuova nel cielo, fenomeno naturale o no, questa apparizione sembra avere un'influenza sulla vita delle creature viventi. 
Nel corso delle pagine seguiamo nove personaggi durante la fatidica giornata dell'apparizione e nel giorno successivo. 
Tutto è molto coinvolgente, succedono molte cose: visioni, allucinazioni, eventi naturali inspiegabili e molto altro ma, ad un certo punto, si ha la sensazione che la storia non arrivi da nessuna parte! 
Infatti, il romanzo si chiude con un nuovo inizio e il lettore comprende di aver avuto tra le mani un primo volume. 
"La stella del mattino" sembra essere una lunga e corposa introduzione a qualcosa che deve ancora avvenire.

19 dicembre 2022

"Una dote di sangue" di S.T. Gibson

 

Titolo: Una dote di sangue § Autrice: S.T. Gibson § Pagine: 336
Casa editrice: Mondadori § Genere: Horror


Gli uomini che hanno ucciso la sua famiglia e bruciato la sua casa l'hanno lasciata a terra agonizzante, vittima di una guerra che nessuno ricorda più. Ma un misterioso straniero riccamente vestito la trova, la salva a un soffio dalla morte e le dona una nuova vita e un nuovo nome: Constanta, colei che è determinata a vivere. È così che la figlia del fabbro di un villaggio della Romania medievale diventa la sposa perfetta per un re immortale. Insieme attraversano i secoli e i paesi, da Vienna alla Spagna, da Pietrogrado a Parigi. Quando però lui coinvolge nella sua rete di passioni e inganni anche una machiavellica gentildonna e un attore squattrinato, Constanta inizia a capire che il suo amato è capace di atti orribili. E dopo essersi alleata con i suoi consorti di sangue – la bellissima Magdalena, il brillante Alexi – inizia a svelare gli oscuri segreti del marito. Constanta si ritrova a scegliere tra libertà e amore. Ma i legami costruiti con il sangue possono essere spezzati solo dalla morte.
Cosa c'è di meglio di una storia di vampiri ben scritta? Assolutamente niente! 
Anche con questo romanzo sono andata sul sicuro, diciamo che avevo voglia di libri oscuri e mi sono buttata su titoli che mi ispiravano molto e che sapevo mi avrebbero dato soddisfazione. 
"Una dote di sangue" è una riscrittura molto interessante del mito di Dracula, all'interno della storia il suo nome non viene mai pronunciato ma non ci sono dubbi in merito. 
Uno degli elementi di forza di questo romanzo è, sicuramente, il punto di vista della narrazione infatti, non si tratta del solito vampiro e nemmeno di una donna umana succube e completamente affascinata ma, è quello di una vampira che riesce a sopravvivere a una relazione malata. 
La vicenda ha inizio su un campo di battaglia, la nostra protagonista è gravemente ferita e sta morendo quando, in un turbine nero, arriva l'oscuro signore che le donerà una nuova vita e un nuovo nome: Costanta.

15 dicembre 2022

[Classici] "La donna in nero" di Susan Hill

 

Titolo: La donna in nero § Autrice: Susan Hill § Pagine: 288
Casa editrice: Mondadori § Genere: Horror, Ghost story, Gotico


Arthur Kipps, giovane avvocato londinese, viene incaricato di gestire l'eredità e presenziare al funerale della signora Alice Drablow, l'unica abitante di Eel Marsh House. L'antica dimora si erge in fondo a un sentiero percorribile solo con la bassa marea, immersa nella nebbia e nel mistero; ma ciò non basta a spaventare Arthur. E solo quando al funerale scorge una giovane donna vestita di nero che un sottile senso di inquietudine inizia a pervaderlo. Una sensazione che diventa via via più pressante quando, a Eel Marsh House, Arthur rivede l'apparizione, mentre gli abitanti del luogo si mostrano sempre più reticenti a parlare di quella figura misteriosa, e dei suoi veri scopi. Nonostante questi oscuri presentimenti, Arthur decide di portare a termine il suo incarico e, per mettere ordine tra i documenti di Alice, trascorre la notte nella casa. Una decisione di cui presto si pentirà.
Ammetto che, con questa lettura, sono andata a colpo sicuro, adoro le storie di fantasmi ambientate nella cara vecchia Inghilterra quindi, "La donna in nero" è proprio nella mia confort zone! 
E' la Vigilia di Natale e, Arthur Kipps siede intorno al camino con la famiglia, come da tradizione i figli narrano racconti di fantasmi ma, nel passato del signor Kipps, c'è una storia oscura e inquietante che preme per tornare a galla. 
Arthur decide che è arrivato il momento di affrontare i demoni che infestano i suoi ricordi e, presa carta e penna, inizia a scrivere di quando, era un giovane e ingenuo avvocato londinese, che venne mandato a gestire la documentazione e l'eredità della defunta signora Alice Drablow, l'unica abitante di Eal Marsh House. 
Pieno di entusiasmo, Arthur parte per raggiungere lo sperduto paesino sul mare del Nord, non sapendo che questo viaggio avrebbe cambiato per sempre la sua vita.

9 dicembre 2022

"Le strane storie di Fukiage" di Banana Yoshimoto

 

Titolo: Le strane storie di Fukiage § Autrice: Banana Yoshimoto § Pagine: 160
Casa editrice: Feltrinelli § Genere: Narrativa giapponese

Mimi e Kodachi sono due sorelle gemelle cresciute nella cittadina di Fukiage. Allevate da una coppia di amici dei genitori perché in un incidente stradale il padre è rimasto ucciso e la madre giace tuttora in coma, compiuti i diciotto anni decidono di trasferirsi a T?ky?, dove vivono una vita tranquilla, ciascuna intenta a inseguire le proprie inclinazioni. All'improvviso, però, Kodachi svanisce nel nulla. Mimi va a cercarla e torna a Fukiage, dove incontra personaggi misteriosi e scopre verità e leggende bizzarre sulla propria famiglia e su se stessa. Dove è finita Kodachi? Ritornerà? Si risveglierà la loro mamma? Una storia di amore e di sofferenza, di solitudine e spaesamento.
Mimi e Kodachi sono due gemelle particolari, sono nate a Fukiage un luogo magico e misterioso e hanno dei doni molto speciali, solo che ancora non lo sanno. 
Quando Kodachi scompare, Mimi non ha dubbi: la sorella deve essere tornata a Fukiage per salvare la madre. 
Le due ragazza vivono nel dolore della perdita dei loro genitori, quando erano molto piccoli un incidenti provocò la morte del padre e la malattia della madre che finì in coma. 
Ma cosa avrà fatto Kodachi per raggiungere la madre nel mondo del sonno? 
Mimi si recherà a Fukiage dopo molti anni di lontananza e, nel cercare la sorella, compirà un viaggio ben più importante: la ricerca di se stessa.

7 dicembre 2022

[Classici] "Il buio oltre la siepe" di Harper Lee

 

Titolo: Il buio oltre la siepe § Autrice: Harper Lee § Pagine: 352
Casa editrice: Mondadori § Genere: Narrativa americana, Classici

In una sonnolenta cittadina del profondo Sud degli Stati Uniti l'avvocato Atticus Finch è incaricato della difesa d'ufficio di un afroamericano accusato di aver stuprato una ragazza bianca. Riuscirà a dimostrarne l'innocenza, ma l'uomo sarà ugualmente condannato a morte. Questo, in poche righe, l'episodio centrale di un romanzo che da quando è stato pubblicato, oltre cinquant'anni fa, non ha più smesso di appassionare non soltanto i lettori degli Stati Uniti, ma quelli di tutti i paesi del mondo dove è stato tradotto. Non si esagera dicendo che non c'è americano che non l'abbia letto da bambino o da adolescente e che non l'abbia consigliato a figli e nipoti. Eppure non è un libro per ragazzi, ma un affresco colorito e divertente della vita nel Sud ai tempi delle grandi piantagioni di cotone, dei braccianti neri che le coltivavano, delle cuoche di colore che allevavano i figli dei discendenti delle grandi famiglie dell'Ottocento, della white trash, i "bianchi poveri" abbrutiti e alcolizzati; e anche, purtroppo, delle sentenze sommarie di giurie razziste e degli ultimi linciaggi americani della storia. Quale il segreto della forza di questo libro? La sua voce narrante, che è quella della piccola Scout, la figlia di Atticus, una Huckleberry Finn in salopette (dire "in gonnella" sarebbe inesatto, perché Scout è una maschiaccia impertinente e odia vestirsi da donna) che, ora sola ora in compagnia del fratello maggiore e del loro amico più caro (ispirato all'autrice dal suo amico d'infanzia Truman Capote), ci racconta la storia di Maycomb, Alabama, della propria famiglia, delle pettegole signore della buona società che vorrebbero farla diventare una di loro, di bianchi e neri per lei tutti uguali, e della vana battaglia paterna per salvare la vita di un innocente.
Con un po' di ansia mi accingo a parlarvi di "Il buio oltre la siepe", un classico americano famosissimo e amatissimo. 
Appena pubblicato, il libro riscosse un notevole successo e rimase primo in classifica per molti mesi, nel 1961 vinse il premio Pulitzer per la narrativa e, ancora oggi, è definito un capolavoro letterario. 
Era da tempo che desideravo leggerlo ma, non so perché, ero convinta si trattasse di un romanzo molto pesante sia per scrittura che per tematiche. 
Ora apro una piccola parentesi, dopo la tragica esperienza del GDL di "Una vita come tante", io e Laura, abbiamo deciso di creare un gruppetto molto più piccolo (poche lettrici ma molto buone) e di selezionare alcuni titoli che ritenevamo interessanti, da qui la decisione di leggere "Il buio oltre la siepe" e, meno male, perché l'ho amato!

28 novembre 2022

"Il popolo dell'autunno" di Ray Bradbury

 

Titolo: Il popolo dell'autunno § Autrice: Ray Bradbury § Pagine: 312
Casa editrice: Mondadori § Genere: Fantasy, Horror

Green Town, anonimo centro dell'Illinois. Manca una settimana alla festa di Halloween, quando la sonnecchiosa cittadina viene sconvolta da un "carnevale nero". Un circo misterioso sembra promettere l'avverarsi di tutti i desideri, e l'eterna giovinezza. Saranno due amici tredicenni, James Nightshade e William Halloway, con tutta l'innocenza della loro età, a sconfiggere le forze del Male e a riscattare le anime dell'intera comunità. Ma impareranno anche troppo presto a fare i conti con i propri incubi. Capolavoro della moderna letteratura gotica, Il popolo dell'autunno riesce magistralmente a svelare il lato oscuro che ognuno di noi porta dentro. E a farci osservare il mondo con gli occhi liberi e indagatori di un bambino.
"Per questi esseri l'autunno è la stagione normale, l'unica stagione, e non c'è per loro altra scelta. Da dove vengono? Dalla polvere. Dove banno? Verso la tomba. E' sangue quello che scorre nelle loro vene? No: è il vento della notte." 

Mancano pochi giorni ad Halloween quando, in città, arriva il misterioso luna park del signor Dark e del signor Cooger, giunge di notte su una strana locomotiva, è popolato da creature bizzare e nasconde un segreto oscuro. 
Solo Will e Jim, amici inseparabili sulla soglia dell'adolescenza, capiscono che qualcosa di sinistro sta per accadere, il luna park li attira e, allo stesso tempo, li spaventa terribilmente. 
Cosa nascondono il signor Dark e il signor Cooger dietro le luci scintillanti delle giostre? 
"Il popolo dell'autunno" è un romanzo unico, pioniere del genere horror fantastico, pone le basi per moltissime storie scritte successivamente. In questo libro Bradbury condensa molti temi: crescita, amicizia, perdita e rimpianto. 

9 novembre 2022

"Tutti nella mia famiglia hanno ucciso qualcuno" Di Benjamin Stevenson

 

Titolo: Tutti nella mia famiglia hanno ucciso qualcuno § Autrice: Benjamin Stevenson § Pagine: 384
Casa editrice: Feltrinelli § Genere: Giallo

A Ernie Cunningham le riunioni di famiglia non sono mai piaciute. Di sicuro c'entra il fatto che tre anni prima ha visto suo fratello Michael sparare a un uomo e lo ha denunciato, un oltraggio che non gli è ancora stato perdonato. Perché i Cunningham non sono una famiglia come le altre. C'è solo una cosa che li unisce: hanno tutti ucciso qualcuno. Ora hanno deciso di ritrovarsi per un'occasione speciale: trascorreranno un fine settimana in un resort di montagna per festeggiare l'uscita di prigione di Michael. Ma i Cunningham non sono tipi da stare in pantofole davanti al caminetto. Il giorno dell'arrivo di Michael, viene trovato il cadavere di un uomo. Ha le vie respiratorie ostruite dalla cenere, come se fosse morto in un incendio, ma non ha ustioni sul corpo. Mentre una bufera si abbatte sul resort isolandolo e la polizia brancola nel buio, spetterà a Ern capire se il colpevole è uno dei suoi familiari, prima che vengano uccisi.
Prendete una famiglia fuori dall'ordinario e con parecchi problemi interpersonali, mettetela in uno chalet in montagna per un bel ritrovo e, improvvisamente, fate arrivare una tempesta che li bloccherà tutti insieme appassionatamente per più giorni, avrete così il giallo perfetto e parecchi morti! 
I Cunningham sono una famiglia decisamente disfunzionale, piena di rancori e segreti ma hanno una cosa in comune: tutti, intenzionalmente o no, hanno ucciso qualcuno! 
Con queste premesse e con la lista del "Decalogo del giallo perfetto" di Knox sotto mano, Benjamin Stevenson ha scritto un giallo avvincente che si avvicina molto ai classici del genere ma, lo fa con un tocco in più: un protagonista ironico e divertente.

15 ottobre 2022

"Il rosmarino non capisce l'inverno" di Matteo Bussola

 

Titolo: Il rosmarino non capisce l'inverno § Autrice: Matteo Bussola § Pagine: 160
Casa editrice: Einaudi § Genere: Narrativa contemporanea

Una donna sola che in tarda età scopre l'amore. Una figlia che lotta per riuscire a perdonare sua madre. Una ragazza che invece non vuole figli, perché non sopporterebbe il loro dolore. Una vedova che scrive al marito. Una sedicenne che si innamora della sua amica del cuore. Un'anziana che confida alla badante un terribile segreto. Le eroine di questo libro non hanno nulla di eroico, sono persone comuni, potrebbero essere le nostre vicine di casa, le nostre colleghe, nostra sorella, nostra figlia, potremmo essere noi. Fragili e forti, docili e crudeli, inquiete e felici, amano e odiano quasi sempre con tutte sé stesse, perché considerano l'amore l'occasione decisiva. Cadono, come tutti, eppure resistono, come il rosmarino quando sfida il gelo dell'inverno che tenta di abbatterlo, e rinasce in primavera nonostante le cicatrici. Un romanzo in cui si intrecciano storie ordinarie ed eccezionali, che ci toccano, ci interrogano, ci commuovono.
Non ero sicura di voler leggere questo romanzo e, quando mia mamma l'ha comprato, ne ho approffittato spudoratamente. 
Ero attirata dalla copertina meravigliosa ma, non amando i racconti, non ero convinta, in realtà il libro di Matteo Bussola è molto più di una serie di racconti. 
Dopo poche pagine ci troviamo immersi nella vita dei vari personaggi, scopriamo le loro paure, i loro desideri, cosa gli fa battere il cuore e cosa li fa soffrire, ogni storia è un viaggio prezioso che Bussola ci racconta con grande chiarezza. 
Filo conduttore di tutti i racconti è l'essere donna ai giorni nostri, un ruolo difficile che richiede compromessi e sacrifici. 

9 ottobre 2022

"Finchè non aprirai quel libro" di Michiko Aoyama

 

Titolo: Finchè non aprirai quel libro § Autrice: Michiko Aoyama § Pagine: 240
Casa editrice: Garzanti § Genere: Narrativa giapponese

Giappone. Per prima cosa si entra in biblioteca. Poi bisogna trovare la signora Komachi, dalla pelle candida e con uno chignon fissato da uno spillone a fiori. Infine, aspettare che ci chieda: «Che cosa cerca?». Sembra una domanda banale, ma non lo è. Perché la signora Komachi non è come le altre bibliotecarie. Lei riesce a intuire quali siano i desideri, i rimorsi e i rimpianti della persona che le sta di fronte. Così, sa consigliare il libro capace di cambiarle la vita. Perché in fondo, come dice Borges, «il libro è una delle possibilità di felicità che abbiamo noi uomini». È così per Tomoka che, fagocitata dalla vita di città, ha smarrito la serenità; per Ryō, che ha un sogno, ma è in eterna attesa del momento giusto per realizzarlo. Poi ci sono Natsumi, che ha visto arenarsi la propria carriera dopo la gravidanza e non ha più la forza di lottare per riavere quello che ha perso; e Hiroya, troppo concentrato su sé stesso per cogliere nuove opportunità. Ognuno di loro esce dalla biblioteca stringendo tra le mani un libro inaspettato, e tra quelle pagine troverà il coraggio di cambiare prospettiva e non arrendersi. A volte è facile smarrire la strada e farsi domande sbagliate che non dissipano la nebbia che si ha davanti. Allora, bisogna guardare oltre e scorgere il raggio di sole che filtra dalle nuvole. La signora Komachi è lì per indicare la strada grazie al potere mai sopito dei libri. Dal Giappone un fenomeno editoriale in corso di pubblicazione in tutto il mondo. In patria ha venduto più di 150.000 copie in poche settimane dall'uscita e vinto il premio Japan Booksellers' Award, assegnato dai librai. Una donna, un libro, la vita che cambia. Affidarsi a qualcuno può essere difficile ma anche liberatorio. Non abbiate paura: la signora Komachi è pronta a farvi bere un sorso di nuova felicità.
Siamo in Giappone, in una biblioteca di quartiere lavora la signora Komachi, una bibliotecaria molto speciale che sa consigliare il libro giusto al momento giusto. 
Il tema è sicuramente uno dei miei preferiti purtroppo sono rimasta un po' delusa dal fatto che la trama non coincide con il libro, mentre la leggiamo sembra che il libro racconti le vicende della signora Komachi e che quindi la storia sia dal suo punto di vista o abbia lei come protagonista, in realtà la magica bibliotecaria appare molto poco perchè il libro è diviso in racconti con protagonisti diversi. 
Queste persone, in un momento difficile della loro vita, capitano nella biblioteca della signora Komachi, lei, oltre alla lista di libri richiesti darà loro un consiglio libroso strano e particolare. 
"Che cosa cerca?" chiede la bibliotecaria che non si riferisce ai libri ma ad altro, perchè la signora Komachi ha il dono di vedere al di là della facciata, sa leggere l'anima delle persone e cogliere cosa stanno veramente cercando. 

3 ottobre 2022

"Chocolat" di Joanne Harris

 

Titolo: Chocolat § Autrice: Joanne Harris § Pagine: 340
Casa editrice: Garzanti § Genere: Realismo magico

A Lansquenet, quieto villaggio al centro della Francia, la vita scorre placida. Un po' troppo placida: è una comunità chiusa, dove sono rimasti soprattutto anziani contadini e artigiani, dominata con rude benevolenza dal giovane curato Francis Reynaud. È martedì grasso - una tradizione pagana avversata dalla chiesa - quando nel villaggio arrivano Vianne Rocher e la sua giovane figlia Anouk. La donna è assai simpatica e originale, sexy e misteriosa, forse è remissaria di potenze superiori (o magari inferiori). Vianne rileva una vecchia pasticceria, ribattezzata "La Celeste Praline", che ben presto diviene - agli occhi del curato - un elemento di disordine. Anche perché Vianne non frequenta la chiesa ma inizia ad aiutare a modo suo chi si trova in difficoltà: il solitario maestro in pensione Guillaume, l'adolescente ribelle Jeannot, la cleptomane Josephine, l'eccentrica Armande. Ben presto il tranquillo villaggio diventa più disordinato, ribelle e soprattutto felice. E lo scontro tra Benpensanti e Golosi, tra le delizie terrestri offerte da Vianne e quelle celesti promesse da padre Reynaud, tra Carnevale e Quaresima, diventa inevitabile. Da questo libro il film con Juliette Binoche e Johnny Depp.
La storia di Chocolat la conoscono quasi tutti, il film tratto dal romanzo di Joanne Harris ha avuto un enorme successo, credo sia uno dei miei film preferiti, una di quelle storie che fanno bene al cuore. 
Ma quanto coincidono il libro e il film? 
Devo ammettere che la pellicola è molto fedele al romanzo, ci sono dettagli che sono stati modificati, come la scelta del prete trasformato in sindaco e la gestione della storia d'amore principale, molti personaggi trovano maggiori possibilità di redenzione nel film rispetto al libro, diciamo che tutto risulta più buonista è allegro. 
Chocolat racconta la storia di Vianne Rocher, una donna misteriosa che insieme alla figlia Anouk, si sposta di paese in paese, sempre in fuga alla ricerca di un luogo dove trovare un po' di pace. 
In un giorno ventoso di febbraio giungono a Lansquenet, piccolo villaggio al centro della Francia.

29 settembre 2022

"Il Party" di Elizabeth Day

 

Titolo: Il Party § Autrice: Elizabeth Day § Pagine: 350
Casa editrice: Neri Pozza-Beat § Genere: Romanzo psicologico

Burtonbury, un ex collegio maschile per i figli dei diplomatici, è una scuola privata con una discreta reputazione e la vana ambizione di poter essere un giorno all’altezza di Eton o di Harrow. Quando vi mette piede per la prima volta, dopo aver vinto una borsa di studio, Martin Gilmour è un ragazzo con i maglioni scoloriti, i calzoncini per la ginnastica mai abbastanza bianchi e le camicie con macchie gialle indelebili. L’odore della tristezza di sua madre, rimasta prematuramente vedova, aleggia tra i suoi vestiti. Un giorno, però, alla Burtonbury School, il suo destino di adolescente imbronciato, con una costante sensazione di disagio e l’accento sbagliato, muta radicalmente. Martin incontra Ben Fitzmaurice, un ragazzo ricco, bello, ammirato da tutti, e ne diventa amico. Partite di tennis, cacce all’uovo tra prati curatissimi e aiuole sontuosamente fiorite, la tenuta dei Fitzmaurice spalanca le sue porte al giovane Gilmour. Ben diventa il fratello mai avuto, l’anima gemella da venerare, la ragione di vita da proteggere e custodire. Al punto che Martin si trasforma nella sua piccola ombra. Una piccola ombra capace di salvare l’amico dalle incresciose conseguenze della sua condotta, così sconsiderata e tipica di chi è stato troppo favorito dalla sorte. Durante i successivi venticinque anni, Martin serba nel suo cuore «il segreto» di quell’amicizia, un segreto che, più di un patto di sangue, lo lega indissolubilmente al rampollo dei Fitzmaurice, come soltanto un debito impagabile, una gratitudine eterna possono fare. Quando Ben organizza un party per il suo quarantesimo compleanno in un edificio del diciassettesimo secolo acquistato insieme con la moglie Serena, Martin, divenuto un noto, disincantato critico d’arte, e sua moglie Lucy, una donna perfettamente consapevole di essere sempre seconda, nella scala degli affetti del marito, alla sacra amicizia con Ben, si mescolano volentieri alla variopinta folla di invitati: politici, celebrità, vecchi e nuovi ricchi col volto lucido e ritoccato ed energiche strette di mano. La sensazione di un inusuale, sgradevole impaccio nell’accoglienza che Ben gli riserva, si fa, tuttavia, subito strada nella mente di Martin. Gesti, parole, apprezzamenti di Fitzmaurice rivelano una strana inquietudine. Che la gratitudine che l’amico gli deve non sia eterna? Che «il segreto» custodito così a lungo sia stato del tutto inutile? Che, soprattutto, quell’amicizia, che per Martin è la sua unica ragione di vita, stia inaspettatamente per finire?

"Alla fine siamo solo i due ventricoli dello stesso cuore avvelenato." 
 
Questa frase sintetizza perfettamente "Il Party" romanzo di Elizabeth Day che ho letto sulla scia di entusiasmo per "La Gazza". 
Sin dall'inizio ci rendiamo conto che i personaggi di questa storia sono talmente disturbati e malati da essere assolutamente irresistibili, ne ero attratta come le api dal miele e non vedevo l'ora di scoprire dove la storia mi avrebbe portato. 
Come per "La Gazza", anche "Il Party" non è un vero e proprio thriller, manca quella componente di suspance, adrenalina e inquietudine che caratterizza un thriller, non ci sono morti o scene truculente infatti, per me, la classificazione più adatta è romanzo psicologico, ovviamente un mistero da svelare c'è: cos'è successo durante il super party per i quarant'anni di Ben? 

11 settembre 2022

"Il maestro della cascata" di Christoph Ransmayr

 

Titolo: Il maestro della cascata § Autrice: Christoph Ransmayr § Pagine: 160
Casa editrice: Feltrinelli § Genere: Narrativa contemporanea, romanzo psicologico

In un futuro flagellato dalle guerre intercontinentali per l'acqua l'Europa è suddivisa in contee, staterelli, territori chiusi al fine di preservare la propria omogeneità e superiorità etnica. Il potere è di chi possiede e governa l'acqua. E un ingegnere idraulico è la voce narrante del romanzo, membro dell'unica casta a cui sia concesso spostarsi per il pianeta. Mentre si trova sulle rive del Rio Xingu, in Brasile, lo raggiunge la notizia della scomparsa del padre, il "maestro della cascata", guardiano di una chiusa in un'ombrosa contea del Vecchio continente, che un anno prima era stato responsabile involontario di una tragedia in cui avevano perso la vita cinque persone, precipitate nella grande cascata del Fiume Bianco. Ma era stata davvero una tragedia o un omicidio? E ora: quello del padre, tormentato dal rimorso, è un suicidio vero o simulato? Il viaggio all'indietro nella storia della propria famiglia - che ricorda quasi il movimento con cui un fiume interrompe talvolta il suo fluire e risale per un tratto il suo stesso corso -, nella colpa e nell'attesa del perdono, è fosco e doloroso.
Buongiorno lettori, oggi vi parlo di "Il maestro della cascata" un romanzo che mi ha profondamente colpito e che ho valutato positivamente solo alla fine. 
Diciamo che mi aspettavo qualcosa di completamente diverso, dalla trama il protagonista avrebbe dovuto indagare sulla morte del padre: il famoso maestro della cascata che, a distanza di un anno da un terribile incidente da lui provocato dove moriranno cinque persone, si suicida. 
In realtà non c'è quasi nulla di tutto ciò, il romanzo è il viaggio di questo ragazzo attraverso un'Europa oscura e devastata, alla ricerca di se stesso. 
L'autore immagina un futuro in cui l'acqua potabile è il bene più prezioso, l'inquinamento e l'aumento delle temperature hanno portato alla scomparsa di acqua pulita che diventa quindi il motivo di scontri e guerre, mezzo attraverso il quale detenere il potere.

"I Greenwood" di Michael Christie

 

Titolo: I Greenwood § Autrice: Michael Christie § Pagine: 592
Casa editrice: Marsilio § Genere: Romanzo familiare

Jacinda "Jake" Greenwood lavora come guida naturalistica e accompagna ricchi turisti appassionati di ecologia a visitare le rigogliose foreste di un'isola della British Columbia, che curiosamente – una coincidenza? – porta il suo nome. Senza radici e senza una famiglia alle spalle, un giorno Jake entra in possesso del diario della nonna, un aiuto inatteso che le permette di ricostruire il suo passato. Come se percorresse la circonferenza di un albero secolare, un cerchio dopo l'altro, è finalmente in grado di attraversare il tempo che è stato, gli anni che si sono accumulati come fa il legno: strato su strato. Leggendo quelle pagine, Jake si rende conto che anche la sua esistenza poggia su strati invisibili, racchiusi nelle vite di quelli che l'hanno preceduta, nella serie di crimini e miracoli, casualità e scelte che ha portato a lei: ogni strato è la conseguenza di un altro, così come ogni successo e ogni disastro vengono conservati per sempre. Ripercorrendo a ritroso il Novecento, scoprirà che quello che unisce tutti i membri della dinastia dei Greenwood sin dal lontano 1908 – quando la stirpe mise radici in seguito allo scontro frontale tra due treni – è proprio il bosco. Con il loro pulsare silenzioso, gli alberi offrono rifugio, ma custodiscono anche delitti, decisioni estreme, rinunce ed errori. Imponente, trascinante e strutturato come gli anelli concentrici di un tronco, "I Greenwood" mette in scena l'intreccio di menzogne, omissioni e mezze verità che segna le origini di ogni famiglia, un groviglio di segreti e tradimenti che ricade su quattro generazioni unite nel destino delle foreste del Canada.
Ho deciso di leggere "I Greenwood" spinta dal desiderio di sentire la natura e le foreste più vicine, mancava poco alla partenza per la montagna e desideravo già assaporarne i profumi e l'immensità ed è proprio questo che ho trovato: una storia immensa, il respiro di un secolo raccontato con originalità e maestria. 
"I Greenwood" è un romanzo con una struttura molto particolare, il libro inizia nel 2038 ed è suddiviso in cinque parti, rispettivamente 2038, 2008, 1974, 1934 e 1908, l'autore ci guida in strati sempre più profondi della storia come quando, superata la corteccia, avanziamo nella floema, cerchio dopo cerchio, sempre più all'interno fino a raggiungere il cuore del tronco. 
Partiamo dal 2038 e procediamo sempre più all'interno, una volta toccato il fulcro si risale strato dopo strato fino al 2038, la storia si srotola pagina dopo pagina svelando, poco a poco, un'architettura meravigliosa e complessa.

4 settembre 2022

"La città di Ottone" di S.A. Chakraborty

 

Titolo: La città di Ottone § Autrice: S.A. Chakraborty § Pagine: 525
Casa editrice: Mondadori § Genere: Fantasy

EGITTO, XVIII SECOLO. Nahri non ha mai creduto davvero nella magia, anche se millanta poteri straordinari, legge il destino scritto nelle mani, sostiene di essere un'abile guaritrice e di saper condurre l'antico rito della zar. Ma è solo una piccola truffatrice di talento: i suoi sono tutti giochetti per spillare soldi ai nobili ottomani, un modo come un altro per sbarcare il lunario in attesa di tempi migliori. Quando però la sua strada si incrocia accidentalmente con quella di Dara, un misterioso jinn guerriero, la ragazza deve rivedere le sue convinzioni. Costretta a fuggire dal Cairo, insieme a Dara attraversa sabbie calde e spazzate dal vento che pullulano di creature di fuoco, fiumi in cui dormono i mitici marid, rovine di città un tempo maestose e montagne popolate di uccelli rapaci che non sono ciò che sembrano. Oltre tutto ciò si trova Daevabad, la leggendaria città di ottone. Nahri non lo sa ancora, ma il suo destino è indissolubilmente legato a quello di Daevabad, una città in cui, all'interno di mura metalliche intrise di incantesimi, il sangue può essere pericoloso come la più potente magia. Dietro le Porte delle sei tribù di jinn, vecchi risentimenti ribollono in profondità e attendono solo di poter emergere. L'arrivo di Nahri in questo mondo rischia di scatenare una guerra che era stata tenuta a freno per molti secoli.
Se vi parlo di Oriente, geni della lampada, tappeti volanti e sultani che libro vi viene in mente? 
A me "Le mille e una notte" o al massimo "Aladdin" infatti, con questo ambientazione di libri ce ne sono veramente pochi. 
Per fortuna mi sono decisa a leggere "La città di Ottone", primo volume di una trilogia fantasy ambientata in un mondo arabeggiante. 
Nahri, la nostra protagonista, è una guaritrice ma non una qualsiasi, è nata con il dono di curare ogni male e lo fa per sopravvivere a una vita di povertà. Non sa da dove provenga questa sua capacità, è un orfana che vive al Cairo e cura e truffa le persone in egual misura. 
Sarà proprio durante un rituale curativo un po' fasullo che evocherà per sbaglio un jinn guerriero, Dara, e con esso attirerà un ifrit intenzionato ad ucciderla. 
Ma perché proprio lei?

5 agosto 2022

"Loro volevano essere noi" di Jessica Goodman

 

Titolo: Loro volevano essere noi § Autrice: Jessica Goodman § Pagine: 264
Casa editrice: Fanucci-True Crime § Genere: Thriller, Young/Adult

A Gold Coast, Long Island, tutto sembra perfetto, dai costosi negozi del centro alle spiagge ben curate, alle uniformi stirate di Jill Newman e delle sue amiche. Ma come Jill ha scoperto tre anni prima, niente è come sembra. La sua migliore amica, la brillante e abbagliante Shaila Arnold, è stata uccisa dal suo ragazzo. Dopo quella notte di tragedia in spiaggia, Graham ha confessato, il caso è stato chiuso e Jill ha cercato di andare avanti. È l'ultimo anno del college e Jill è determinata a renderlo indimenticabile. Dopotutto, è un'anziana e una Player, un membro dell'esclusiva società segreta - anche se non così segreta - Gold Coast Prep. Ai giocatori senior spettano le migliori feste, i voti più alti e l'ammirazione di tutta la scuola. Questo sarà il suo anno. Ne è proprio sicura. Ma quando Jill inizia a ricevere messaggi che proclamano l'innocenza di Graham, i suoi sogni dell'ultimo anno perfetto iniziano a sgretolarsi. Se Graham non ha ucciso Shaila, chi l'avrebbe fatto? Jill giura di scoprirlo, ma scavare più a fondo potrebbe significare mettere a rischio le sue amicizie e il suo stesso futuro.
Buongiorno lettori, oggi parliamo di "Loro volevano essere noi", thriller young/adult da cui verrà tratta una serie TV. 
Jill vive a Gold Coast cittadina di ville coloniali affacciate sull'oceano e abitata da persone molto ricche. Jill ha diciassette anni e frequenta l'ultimo anno di superiori in una prestigiosa scuola privata, ha una media scolastica eccellente, è bella, è fidanzata con il capitano della squadra di lacrosse, come se non bastasse, fa parte dei Players un gruppo di giovani talenti che spadroneggia sulla scuola ed è invidiato da tutti. 
La vita di Jill è perfetta ma, forse, solo in apparenza! 
Shaila è morta tre anni fa assassinata del fidanzato Graham. 
Shaila era la migliore amica di Jill e, proprio ora che sta per iniziare l'ultimo anno, l'anno dove Jill sarà Player, l'anno del potere assoluto e del divertimento, il momento fatidico in cui verrà impostato tutto il suo futuro, il fantasma di Shaila ritorna a farsi sentire. 
La sorella di Graham contatta Jill, ha bisogno del suo aiuto per discolpare il ragazzo, ci sono prove che dimostrano che non ha ucciso Shaila! 
E allora chi è l'assassino?

28 luglio 2022

"La Gazza" diElizabeth Day

 

Titolo: La Gazza § Autrice: Elizabeth Day § Pagine: 390
Casa editrice: Neri Pozza § Genere: Thriller psicologico

La porta grigia, i mattoni del colore delle nocciole tostate, la strada alberata e silenziosa per Londra, il quartiere ben frequentato: una casa perfetta per Marisa, illustratrice di libri per ragazzi, il rimedio a tutto ciò che nella sua vita chiede di essere riparato. Come lo è Jake, naturalmente, confortante come una pietra calda sul palmo della mano. Certo, quando la signora dell'agenzia immobiliare ha aperto la vetrata sul giardino, un uccello è volato dentro. Una gazza bianca e nera, che ha sbattuto contro le pareti prima di sfrecciare fuori, mandando in frantumi un vaso. Per Marisa, però, quell'apparizione improvvisa ha prodotto soltanto una lieve punta di disagio. Nessun segno infausto può offuscare il suo sogno di vivere con Jake e formare con lui una famiglia. Nei mesi successivi trascorsi in quella casa, la vita si svolge perciò, per la giovane illustratrice, come una vera e propria commedia romantica in cui le basta un semplice sguardo di Jake per capire che quell'uomo, cosí poco espansivo nei gesti e nelle parole, è la persona con cui condividere il resto dei suoi giorni. Finché un mattino arriva Kate, l'inquilina destinata a occupare la stanza di sopra, dato che i soldi non bastano mai. Bruna e disinvolta – l'esatto opposto di Marisa nell'aspetto –, trentaseienne critica cinematografica, Kate fa subito suo lo spazio comune della casa, abbandona le scarpe all'ingresso, si intrufola in ogni angolo, lascia lo spazzolino da denti accanto al loro anziché nel bagno di sopra, rivolge indelicate domande sul loro desiderio di avere un figlio, lancia sguardi insistiti a Jake. La sua invadenza si fa via via insopportabile per Marisa. Jake tenta di rassicurarla, ma nemmeno la notizia della sospirata gravidanza riesce a distogliere Marisa dalla sensazione sgradevole di avere un ospite ingrato in casa. Qualcosa non va in Kate: quella donna coltiva qualche oscuro disegno e non si fermerà finché non l'avrà realizzato. Dopo il successo de Il party, Elizabeth Day ritorna con un romanzo psicologico che ha ottenuto grande consenso di critica e di pubblico in Inghilterra. Un'opera che parla di maternità desiderata, di relazioni disfunzionali, dell'irreparabile danno del dolore, della realtà che prende la forma dell'ossessione. Con due voci narranti che si contendono la scena in un gioco di prospettive dal finale sorprendente.
Questo non è il solito thriller ma un thriller psicologico molto particolare e diverso dal solito. Ci tengo a specificarlo perché quando si parla di thriller ci si aspetta un notevole quantitativo di scene adrenaliniche, suspance e violenza. 
Qui non troverete molto di questi elementi quindi, non è detto che "La gazza" faccia per voi! 
Marisa è una giovane donna in cerca dell'amore, un rapporto solido e sicuro che l'aiuti a dimenticare una volta per tutte i vari abbandoni subiti nel corso degli anni. 
Tutto ciò si realizza con Jake, un uomo conosciuto su un sito d'incontri che le trasmette da subito quella sensazione di protezione di cui ha tanto bisogno. 
Nell'arco di tre mesi i due si ritrovano a convivere e a cercare un bambino, Marisa è al settimo cielo, il suo sogno di famiglia e amore si sta finalmente realizzando finché, non arriva l'inquilina.

21 luglio 2022

"A casa prima di sera" di Riley Sager

 

Titolo: A casa prima di sera § Autrice: Riley Sager § Pagine: 360
Casa editrice: Fanucci-True Crime § Genere: Thriller psicologico

«Com'era vivere in quella casa?». Maggie Holt è abituata a questa domanda. Venticinque anni fa, lei e i suoi genitori, Ewan e Jess, si trasferirono a Baneberry Hall, una sconfinata tenuta vittoriana nei boschi del Vermont. Trascorsero lì tre settimane prima di fuggire nel cuore della notte, un calvario che Ewan raccontò in seguito in un libro di saggistica intitolato La casa degli orrori (House of Horrors). La sua storia di eventi spettrali e incontri con spiriti maligni è diventata un fenomeno mondiale, rivaleggiando con The Amityville Horror in popolarità e scetticismo. Oggi, Maggie è una restauratrice di case antiche ed era troppo piccola per ricordare gli eventi menzionati nel libro di suo padre. In più non crede a una parola: i fantasmi, dopotutto, non esistono. Quando Maggie eredita Baneberry Hall, torna in quella casa per a ristrutturarla e prepararla per la vendita. Ma il suo ritorno è tutt'altro che caloroso. Persone del passato, raccontate in La casa degli orrori, si nascondono nell'ombra. E la gente del posto non è entusiasta del fatto che la loro piccola città sia diventata famosa grazie al successo del libro del padre di Maggie. Ancora più inquietante è la stessa Baneberry Hall, un luogo pieno di cimeli di un'altra epoca che suggeriscono una storia dalle tinte oscure. Mentre Maggie sperimenta strani eventi usciti direttamente dal libro di suo padre, inizia a credere che ciò che lui ha scritto, fosse più realtà che finzione.
Da sempre i libri dedicate a case maledette o infestate mi attirano terribilmente infatti, "A casa prima di sera", rientra sicuramente nella mia confort zone. 
La storia si svolge su due filoni narrativi a capitoli alternati: da un lato c'è Maggie che riceve in eredità Baneberry Hall, una dimora maledetta in cui ha vissuto venticinque anni prima con i genitori per soli venti giorni; dall'altro c'è il romanzo del padre di Maggie, "La casa degli orrori", nel quale l'uomo racconta quei venti giorni deliranti. 
I due filoni si intrecciano perfettamente dandoci la possibilità di comprendere a poco a poco sempre maggiori dettagli ma anche di passare da un genere all'altro: thriller e horror. 
Maggie non ha mai compreso quanto di vero ci fosse nel romanzo scritto dal padre, i suoi genitori non ne parlano e lei è convinta che sia tutta una grande bugia costruita al solo scopo di fare soldi ma, quando decide di trasferirsi a Baneberry Hall per far luce sul suo passato e comprendere cosa sia nascosto tra quelle mura, inizia a sospettare che qualcosa di malvagio infesti la casa.

17 luglio 2022

[Classici] "Via col vento" di Margaret Mitchell


Titolo: Via col vento § Autrice: Margaret Mitchell § Pagine: 1194
Casa editrice: Neri Pozza § Genere: Romanzo storico, Narrativa americana

Opera pressoché unica di Margaret Mitchell, nata ad Atlanta nel 1900 e cresciuta ascoltando i racconti dei veterani della guerra di Secessione, «Via col vento» conquista i lettori di tutto il mondo grazie a una trama avvincente caratterizzata da colpi di scena, rovesci di fortuna e da un'appassionata storia d'amore; trama che portò i critici a parlare di Grande Romanzo Americano e a osare il paragone con Tolstoj. Ma a rendere straordinarie queste pagine è soprattutto l'anticonvenzionale protagonista: Scarlett O'Hara, la viziata e volubile ereditiera della grande piantagione di Tara, la quale, contando sulle sue sole forze, dovrà cavarsela mentre l'esercito nordista avanza in Georgia. A oltre ottant'anni dalla sua pubblicazione, «Via col vento» è considerato un intramontabile classico, al punto che anche chi non ha mai avuto il piacere di approcciarsi al romanzo ricorderà, grazie all'omonima versione cinematografica, una manciata di battute ormai divenute celebri: il «non soffrirò mai più la fame» pronunciata da Scarlett stringendo un pugno di terra; il «francamente me ne infischio» sul finale, e la stizza e la speranza di «domani è un altro giorno». Con il presente volume viene riproposta l'edizione integrale in una nuova traduzione che punta non solo a ripristinare la versione originale del romanzo, ma anche a rinnovare la traduzione italiana del 1937, oggi terribilmente "agée" poiché vittima dell'autarchia linguistica imposta dal fascismo. Seguendo il costume dei nostri tempi, la nuova traduzione lascia in originale i nomi di personaggi, di istituzioni e i toponimi, e utilizza termini stranieri ormai ampiamente diffusi in italiano. Soprattutto, introduce un radicale e importante cambiamento nel modo di parlare degli schiavi, che, nelle traduzioni italiane precedenti, sia del romanzo sia del film, sfiorava il grottesco. In questo modo, i lettori di oggi potranno godere appieno di ogni sfumatura di un romanzo leggendario che dalla sua pubblicazione non ha mai smesso di appassionare e conquistare nuove generazioni.
Sono stata molto indecisa se scrivere o no qualcosa su "Via col vento", di fronte a un capolavoro di questa portata mi sentivo presuntuosa nel fare una recensione ma, alla fine, ho deciso di scrivere solo le mie impressioni. 
Parto con il dirvi che "Via col vento" è un libro che resta nel cuore, un romanzo che non si può dimenticare perché entra dentro, ti travolge completamente e ti riempie. 
La storia è così ricca, così piena che al termine della lettura ci si sente traboccanti, pervasi da mille emozioni. I due punti di forza, per me, sono stati: il contesto storico e i personaggi. 

5 luglio 2022

"Mexican Gothic" di Silvia Morero-Garcia

Titolo: Mexican Gothic § Autrice: Silvia Moreno-Garcia § Pagine: 348
Casa editrice: Mondadori § Genere: Horror

Noemí Taboada riceve una lettera angosciata e delirante da sua cugina Catalina, che ha appena sposato un inglese altolocato e che implora il suo aiuto. E così si reca a High Place, una tetra dimora sperduta tra le montagne del Messico. Noemí è poco credibile nei panni della crocerossina: è una raffinata debuttante, più adatta ai cocktail party che alle indagini poliziesche, ma è anche caparbia, sveglia, e non si lascia intimorire facilmente: certo non dal marito di Catalina, uno sconosciuto dall'aria sinistra ma intrigante; né dal padre, l'anziano patriarca che sembra particolarmente attratto da lei; e neppure dalla casa, che inizia a invadere i suoi sogni con visioni di sangue e sventure. Il suo unico alleato in questo luogo inospitale è il più giovane membro della famiglia. Ma forse anche lui ha un oscuro segreto da nascondere. Mentre dal passato riemergono storie di violenza e follia, Noemí viene lentamente risucchiata in un mondo terrificante e seducente al tempo stesso. Un mondo dal quale potrebbe essere impossibile fuggire.
"Mexican gothic" è il classico libro che rientra perfettamente nella mia confort zone, gli elementi ci sono tutti: un mistero da scoprire, una dimora maledetta sperduta nel nulla e una protagonista femminile forte e intraprende. 
Purtroppo non è stata la lettura elettrizzante che mi aspettavo. 
Diciamo che con questo tipo di trama la possibilità di uno scivolone e di scadere nel banale è molto facile, qui non c'è un vero e proprio scivolone ma la seconda metà del libro non da grandi soddisfazioni.
Noemì è una giovane rampolla messicana degli anni cinquanta che passa le sue giornate tra università, feste, cene con ragazzi e aperitivi, molto affezionata alla cugina Catalina, rimane subito turbata da alcune sue lettere dove racconta di essere prigioniera nella casa maledetta del marito. 
La donna sembra molto malata, delirante e impossibilitata a lasciare la dimora, Noemì parte quindi per risolvere il mistero e capire l'effettiva gravità della situazione.

4 luglio 2022

"I miei giorni alla libreria Morisaki" di Satoshi Yagisawa


Titolo: I miei giorni alla libreria Morisaki § Autrice: Satoshi Yagisawa § Pagine: 149
Casa editrice: Feltrinelli § Genere: Narrativa contemporanea, Narrativa Giapponese

Jinbocho, Tokyo: il quartiere delle librerie, paradiso dei lettori. Benché si trovi a pochi passi dalla metropolitana e dai grandi palazzi moderni, è un angolo tranquillo, un po’ fuori dal tempo, con file di vetrine stipate di volumi, nuovi e di seconda mano. Non tutti lo conoscono, i più vengono attratti dalle mille luci di Shibuya o dal lusso di Ginza, e neppure Takako – venticinquenne dalla vita piuttosto incolore – lo frequenta, anche se proprio a Jinbocho si trova la libreria Morisaki, che appartiene alla sua famiglia da tre generazioni: un negozio di appena otto tatami in un vecchio edificio di legno, con una stanza adibita a magazzino al piano superiore. È il regno dello zio Satoru, che ai libri e alla Morisaki ha dedicato la vita, soprattutto da quando la moglie lo ha lasciato. Entusiasta e un po’ squinternato, Satoru è l’opposto di Takako, che non esce di casa da quando l’uomo di cui era innamorata le ha annunciato che sposerà un’altra. Ed è proprio lui, l’eccentrico zio, a lanciarle un’imprevista ancora di salvezza proponendole di trasferirsi al piano di sopra della libreria in cambio di qualche ora di lavoro. Takako non è certo una gran lettrice ma, quasi suo malgrado, si lascia sorprendere e conquistare dal piccolo mondo di Jinbocho. Tra discussioni sempre più appassionate sulla letteratura moderna giapponese, un incontro in un caffè con uno sconosciuto ossessionato da un misterioso romanzo e rivelazioni sulla storia d’amore di Satoru, scoprirà pian piano un modo di comunicare e di relazionarsi che parte dai libri per arrivare al cuore. Un modo di vivere più intimo e autentico, senza paura del confronto e di lasciarsi andare.
"I miei giorni alla libreria Morisaki" è il libro che ogni lettore sogna di trovare, un libro che parla di vita attraverso i libri senza essere una fregatura! 
Quante volte ci è capitato di prendere in mano un romanzo perché è ambientato in una libreria, con protagonista un libraio o una sprovveduta futura libraia? E spesso, per non dire quasi sempre, sono libri "cattura lettori", vere e proprie fregature, specchietti per le allodole perché noi amanti dei libri, si sa, amiamo le storie che parlano di libri. In questo caso andate sul sicuro! 
Jinbocho, a Tokyo, è il paradiso dei lettori: un quartiere antico e appartato pieno di librerie. 
Immaginate di passeggiare per le sue strade, ovunque si posi il vostro sguardo troverete una libreria, che delizia! 
Proprio in questo quartiere si trova la libreria Morisaki, un negozietto di libri usati intimo e appartato che appartiene alla famiglia di Takako da molte generazioni. 
Quando conosciamo Takako ci rendiamo immediatamente conto di quanto la sua vita sia a un punto di svolta, doloroso ma necessario.

21 giugno 2022

"La madre scomparsa" di Emily Gunnis

 

Titolo: La madre scomparsa § Autrice: Emily Gunnis § Pagine: 312
Casa editrice: Garzanti § Genere: Giallo, mistery

Inghilterra, 1960. Rebecca Waterhouse ha solo tredici anni quando viene portata alla centra - le di polizia. Mentre un detective la interroga, lei, in silenzio, stropiccia con le mani la vesta - glia infangata e ripercorre quella terribile notte. Nella sua testa sente ancora l’eco delle grida del padre e nelle narici l’odore acre della polvere da sparo. Si ripromette di non parlare mai più del giorno in cui la sua vita è cambiata. Inghilterra, oggi. Quando Jessie Waterhouse scompare insieme alla figlia neonata, la sorella Iris salta sul primo treno per tornare nella tenuta di Seaview Cottage, dove è cresciuta. Sono passati anni dall’ultima volta. Lì, il tempo sembra non essere mai trascorso: è come se la vecchia casa in pietra fosse rimasta in - trappolata nella nebbia. O forse è Iris che non riesce a perdonare la madre Rebecca, che si è sempre dimostrata fredda e scostante con lei e Jessie. Ma per scoprire quello che è accaduto alla sorella e alla nipote è disposta persi - no a condividere lo stesso tetto con l’anziana donna. Quello che ancora non sa è che dietro la loro scomparsa potrebbe celarsi un segreto che Rebecca custodisce da anni. Perché il passato è una fragile ragnatela di ricordi e di azioni che si ripetono di generazione in gene - razione. Una trappola che si può evitare solo trovando il coraggio di parlare. Perché i segreti hanno potere solo quando non hanno voce.
Buongiorno lettori oggi parliamo di "La madre scomparsa" di Emily Gunnis un giallo psicologico che mi ha un po' deluso. 
La storia si articola su tre piani temporali: 2014, 1960 e 1945. 
Motore della vicenda è la fuga di Jessie dall'ospedale appena dopo il parto, in preda a un attacco di psicosi puerperale, scappa portando con sé la bambina perché convinta che le vogliano fare del male, purtroppo siamo in pieno inverno in Inghilterra e quindi il rischio di una tragedia è dietro l'angolo. 
Nel 2014 troviamo 4 punti di vista diversi: Rebecca, la madre di Jessie, Harvey, il padre, Iris la sorella e un punto di vista sconosciuto. A questi bisogna aggiungere il pov di Rebecca nel 1960 e quello di Harriet, la madre di Rebecca e nonna di Jessie e Iris, nel 1945. 
Ovviamente, sei punti di vista diversi che si muovono su tre piani temporali causano moltissima confusione se gestiti male!

18 giugno 2022

"Le impure" di Kim Liggett

 

Titolo: Le impure § Autrice: Kim Liggett § Pagine: 312
Casa editrice: Mondadori § Genere: Distopico

Nessuno parla mai dell'anno di grazia. È proibito. Nella Garner County, tutte le ragazze, al compimento del loro sedicesimo anno, vengono bandite dalla comunità e obbligate a vivere nella foresta per un anno, affinché sfoghino la loro magia nella natura selvaggia per poi tornare nella civiltà, sempre che sopravvivano, purificate e pronte per il matrimonio. Nella società patriarcale in cui sono cresciute, infatti, si è convinti che a quell'età le ragazze abbiano il potere di persuadere gli uomini ad abbandonare i loro letti coniugali, di far perdere la testa ai coetanei e di far impazzire di gelosia le mogli. Si crede che la loro stessa pelle emani un forte afrodisiaco, l'essenza potente della gioventù, delle ragazze sul punto di diventare donne. Tierney James, però, non si sente potente. Né si sente magica. Ma, questo sì, sente che dietro l'esperienza che la attende si cela qualcosa di più spaventoso dei pericoli nascosti nella foresta o dei bracconieri pronti a rapire lei e le altre ragazze per ucciderle, farle a pezzi e venderle al mercato nero. La minaccia più grande e terribile potrebbe arrivare proprio dalle sue compagne di sventura, ma Tierney non è disposta a subire passivamente la sorte che le è stata assegnata...
Buongiorno lettori, Oggi sono qui per dirvi la mia opinione su "Le impure" di Kim lidgett, un romanzo molto particolare di cui ho sentito parlare pochissimo! 
Non è facile collocarlo in un genere preciso, lo definirei un distopico al femminile ma è un po' riduttivo. Tierny viva nel villaggio, un paesino immerso in una foresta dove gli uomini hanno il dominio totale sulle donne. 
Quando nasce una bambina le viene intrecciato per i capelli un nastro bianco simbolo di purezza, al compimento dei sedici anni il nastro diventa rosso, a questo punto è idonea al matrimonio ma solo dopo l'Anno di Grazia! 
Gli uomini, infatti, sono convinti che le ragazze con la maturità fisica sviluppino il potere di Eva, ciò le rende in grado di controllare e ammaliare la mente maschile inducendoli a compiere atti disdicevoli. Quindi, le giovani donne sono costrette a lasciare la loro casa per un anno e vivere nella natura selvaggia, nei boschi la loro magia verrà smaltita e potranno tornare purificate. 
Purtroppo non tutte tornano dall' Anno di Grazia, nessuno sa cosa accada, non si può parlare di questa esperienza e chi torna non è più la stessa persona che è partita, qualsiasi cosa accada è devastante è terribile.