23 dicembre 2020

[Questa volta leggo] "La felicità sulla porta di casa" di Jason F. Wright


Titolo: La felicità sulla porta di casa § Autore: Jason F. Wright § Pagine: 144
Casa editrice: Garzanti § Genere: Narrativa Natalizia

È il 25 dicembre quando Hope Jensen riceve un dono inaspettato: sulla porta di casa trova un barattolo di vetro pieno di monete, avvolto in un grande fiocco rosso. Nessuna traccia del mittente, nessun biglietto. Il regalo, però, riesce a strapparle un sorriso, dopo tanto tempo. Questo, per lei, è un Natale particolarmente difficile, perché ha appena perso la donna che l'ha cresciuta come una figlia. Quando, grazie al suo talento di giornalista, Hope scopre di non essere l'unica persona ad aver ricevuto un «barattolo di Natale» da parte di un benefattore anonimo, non riesce a crederci. Si trova di fronte a una vera e propria gara di solidarietà, un'iniziativa ispirata da sentimenti di amore e gentilezza. Un piccolo gesto, capace di cambiare la vita di persone che attraversano un momento di sofferenza. Per questo, ognuno di loro decide di farlo proprio e di ricambiarlo. Hope deve scoprire dove tutto ha avuto inizio, perché trovare quel barattolo le ha aperto gli occhi sulla magia delle luci che addobbano la città. Ha fatto crescere dentro di lei un senso di speranza che credeva perduto. Ancora non riesce a immaginare dove la porterà quella ricerca, ma in fondo il desiderio più bello è quello che non abbiamo mai espresso. Il libro che ha dato vita al fenomeno dei barattoli di Natale, sempre più diffuso e apprezzato. Perché basta poco per fare del bene e rendere gli altri felici. E quell'amore tornerà indietro, custodito in un vaso di vetro o in altre mille forme. Ma sempre pronto a cambiarci la vita.
Buongiorno cari lettori, oggi sono qui per parlarvi di un libro natalizio molto dolce: “La felicità sulla porta di casa” di Jason F. Wright, con questo libro partecipo al Gruppo di Lettura "Questa volta leggo", tema del mese, ovviamente, libro natalizio!
Questo piccolo romanzo racconta la storia di Hope, una neonata abbandonata in un fast food la sera della vigilia di Natale, la vera madre preferisce lasciarla alle cure di uno sconosciuto piuttosto di farle vivere l’orrore e la sofferenza di un padre violento e così, Hope diventa la figlia di Louise. 
La piccola cresce in fretta e con gli anni è sempre più evidente la sua grande passione per la scrittura, Hope diventa una giornalista e inizia a lavorare nel giornale locale. 
Sarà proprio quando i suoi progetti sembrano finalmente decollare che, Louise, malata da molto tempo, viene a mancare. 
La Vigilia di Natale è vicina e Hope si sente più sola che mai, come da tradizione torna al famoso fast food e dopo una cena triste si dirige verso casa, lì troverà la porta spalancata e tutto sotto sopra, i ladri sono entrati e hanno distrutto gran parte delle cose. 
Hope è disperata, la speranza e la gioia sembrano un ricordo lontano, scossa dal pianto la ragazza si siede sotto il portico e vede in un angolo un grande barattolo di vetro, un grande fiocco rosso lo avvolge e, al suo interno, c’è un numero spropositato di monetine.

21 dicembre 2020

"I demoni di Wakenhyrst" di Michelle Paver


Titolo: I demoni di Wakenhyrst § Autrice: Michelle Paver § Pagine: 320
Casa editrice: Neri Pozza § Genere: Romanzo Gotico, Romanzo storico

A Wakenhyrst, un minuscolo borgo del Suffolk, sorge Wake’s End, un maniero dai tetti dissestati spruzzati di licheni arancioni e dalle finestre che si fanno a stento largo tra l’edera. Un posto fuori dal tempo, reso ancora più tale dalla Palude di Guthlaf, la landa selvaggia e intrisa d’acqua che circonda la tenuta. A Wake’s End, un tempo, vivevano Edmund Stearne, ricco proprietario terriero e stimato storico, e sua figlia Maude. Ma nel 1913 la sedicenne Maud Stearne vide il padre scendere i gradini con un punteruolo da ghiaccio e un martello da geologo e massacrare la prima persona che gli capitò a tiro nel modo più assurdo e raccapricciante. Internato in un manicomio, Edmund Stearne dedicò il resto della sua vita alla realizzazione di tre sbalorditivi dipinti. Opere che paiono uscite da un incubo: grottesche, macabre, malvagie… Opere che celano la chiave dell’omicidio? Nel 1965, per rispondere a questa domanda, la storica dell’arte Robin Hunter decide di contattare e interrogare l’ormai anziana Maude. La ricerca della risposta, tuttavia, trascina con sé altre domande. I fatti del 1913 hanno forse a che fare con il rinvenimento di uno spaventoso dipinto medievale chiamato l’Apocalisse, scoperto da Edmund nel camposanto di Wakenhyrst? E i diavoli raffigurati nella pala… sono loro la causa dell’inspiegabile e improvvisa perdita di senno dell’irreprensibile e stimato storico? O a farlo precipitare nel baratro della follia sono stati invece i demoni del suo passato?
Buongiorno lettori, dopo parecchio tempo riesco a ritagliarmi qualche ora per parlarvi delle letture che ho fatto nell’ultimo periodo. 
Se mi seguite anche su Istagram saprete che ho passato quindici giorni a casa a causa del Covid, nel corso dell’isolamento e della malattia, mi hanno fatto compagnia un po’ di libri e uno di questi è “I demoni di Wakenhyrst”, un romanzo gotico molto oscuro che ho trovato davvero interessante. 
Siamo nel 1965, la studiosa d’arte Robin Hunter sta indagando sull’origine dei meravigliosi e inquietanti quadri di Edmund Stearne, un ricco e rinomato storico che, in seguito a un periodo di follia sfociato poi in un efferato omicidio, venne internato in un manicomio. 
Lì, dedicherà tutta la sua vita alla realizzazione di tre opere ma questi dipinti sembrano usciti dall’inferno, minuscoli demoni sogghignano da ogni angolo, creature grottesche e malvagie fissano lo spettatore che non può far altro che rimanere sconvolto e sbalordito di fronte a un tale incubo. 
Robin è convinta che i quadri nascondano il motivo della follia di Edmund, perché ha ucciso?