21 giugno 2022

"La madre scomparsa" di Emily Gunnis

 

Titolo: La madre scomparsa § Autrice: Emily Gunnis § Pagine: 312
Casa editrice: Garzanti § Genere: Giallo, mistery

Inghilterra, 1960. Rebecca Waterhouse ha solo tredici anni quando viene portata alla centra - le di polizia. Mentre un detective la interroga, lei, in silenzio, stropiccia con le mani la vesta - glia infangata e ripercorre quella terribile notte. Nella sua testa sente ancora l’eco delle grida del padre e nelle narici l’odore acre della polvere da sparo. Si ripromette di non parlare mai più del giorno in cui la sua vita è cambiata. Inghilterra, oggi. Quando Jessie Waterhouse scompare insieme alla figlia neonata, la sorella Iris salta sul primo treno per tornare nella tenuta di Seaview Cottage, dove è cresciuta. Sono passati anni dall’ultima volta. Lì, il tempo sembra non essere mai trascorso: è come se la vecchia casa in pietra fosse rimasta in - trappolata nella nebbia. O forse è Iris che non riesce a perdonare la madre Rebecca, che si è sempre dimostrata fredda e scostante con lei e Jessie. Ma per scoprire quello che è accaduto alla sorella e alla nipote è disposta persi - no a condividere lo stesso tetto con l’anziana donna. Quello che ancora non sa è che dietro la loro scomparsa potrebbe celarsi un segreto che Rebecca custodisce da anni. Perché il passato è una fragile ragnatela di ricordi e di azioni che si ripetono di generazione in gene - razione. Una trappola che si può evitare solo trovando il coraggio di parlare. Perché i segreti hanno potere solo quando non hanno voce.
Buongiorno lettori oggi parliamo di "La madre scomparsa" di Emily Gunnis un giallo psicologico che mi ha un po' deluso. 
La storia si articola su tre piani temporali: 2014, 1960 e 1945. 
Motore della vicenda è la fuga di Jessie dall'ospedale appena dopo il parto, in preda a un attacco di psicosi puerperale, scappa portando con sé la bambina perché convinta che le vogliano fare del male, purtroppo siamo in pieno inverno in Inghilterra e quindi il rischio di una tragedia è dietro l'angolo. 
Nel 2014 troviamo 4 punti di vista diversi: Rebecca, la madre di Jessie, Harvey, il padre, Iris la sorella e un punto di vista sconosciuto. A questi bisogna aggiungere il pov di Rebecca nel 1960 e quello di Harriet, la madre di Rebecca e nonna di Jessie e Iris, nel 1945. 
Ovviamente, sei punti di vista diversi che si muovono su tre piani temporali causano moltissima confusione se gestiti male!

18 giugno 2022

"Le impure" di Kim Liggett

 

Titolo: Le impure § Autrice: Kim Liggett § Pagine: 312
Casa editrice: Mondadori § Genere: Distopico

Nessuno parla mai dell'anno di grazia. È proibito. Nella Garner County, tutte le ragazze, al compimento del loro sedicesimo anno, vengono bandite dalla comunità e obbligate a vivere nella foresta per un anno, affinché sfoghino la loro magia nella natura selvaggia per poi tornare nella civiltà, sempre che sopravvivano, purificate e pronte per il matrimonio. Nella società patriarcale in cui sono cresciute, infatti, si è convinti che a quell'età le ragazze abbiano il potere di persuadere gli uomini ad abbandonare i loro letti coniugali, di far perdere la testa ai coetanei e di far impazzire di gelosia le mogli. Si crede che la loro stessa pelle emani un forte afrodisiaco, l'essenza potente della gioventù, delle ragazze sul punto di diventare donne. Tierney James, però, non si sente potente. Né si sente magica. Ma, questo sì, sente che dietro l'esperienza che la attende si cela qualcosa di più spaventoso dei pericoli nascosti nella foresta o dei bracconieri pronti a rapire lei e le altre ragazze per ucciderle, farle a pezzi e venderle al mercato nero. La minaccia più grande e terribile potrebbe arrivare proprio dalle sue compagne di sventura, ma Tierney non è disposta a subire passivamente la sorte che le è stata assegnata...
Buongiorno lettori, Oggi sono qui per dirvi la mia opinione su "Le impure" di Kim lidgett, un romanzo molto particolare di cui ho sentito parlare pochissimo! 
Non è facile collocarlo in un genere preciso, lo definirei un distopico al femminile ma è un po' riduttivo. Tierny viva nel villaggio, un paesino immerso in una foresta dove gli uomini hanno il dominio totale sulle donne. 
Quando nasce una bambina le viene intrecciato per i capelli un nastro bianco simbolo di purezza, al compimento dei sedici anni il nastro diventa rosso, a questo punto è idonea al matrimonio ma solo dopo l'Anno di Grazia! 
Gli uomini, infatti, sono convinti che le ragazze con la maturità fisica sviluppino il potere di Eva, ciò le rende in grado di controllare e ammaliare la mente maschile inducendoli a compiere atti disdicevoli. Quindi, le giovani donne sono costrette a lasciare la loro casa per un anno e vivere nella natura selvaggia, nei boschi la loro magia verrà smaltita e potranno tornare purificate. 
Purtroppo non tutte tornano dall' Anno di Grazia, nessuno sa cosa accada, non si può parlare di questa esperienza e chi torna non è più la stessa persona che è partita, qualsiasi cosa accada è devastante è terribile.

3 giugno 2022

"La valle al centro del mondo" di Malachy Tallack

 

Titolo: La valle al centro del mondo § Autrice: Malachy Tallack § Pagine: 432
Casa editrice: Bompiani § Genere: Narrativa contemporanea

Pecore e terra, vento e gelo, legami antichi e un modo di vivere sempre uguale, che sfida il passare del tempo. Queste solo le isole Shetland. Per David, che ci è nato e ha ereditato dal padre e dal nonno la fattoria che è la sua esistenza, sono il centro del mondo, il solo luogo possibile, la sola vita concepibile, condivisa in ogni momento con la moglie Mary. Per Alice, giallista di successo, sono il rifugio dopo la morte prematura del marito amatissimo. Per Sandy, il nuovo arrivato al seguito di Emma, figlia di David, rappresentano la sfida e un nuovo progetto di vita, anche dopo che Emma lo lascia per tornare da sola a Edimburgo. Disordine e dolore irrompono nelle esistenze sobrie e severe degli isolani, attratti dalla presenza magnetica di Terry, alcolista di lungo corso, e dall'arrivo di Ryan e Jo, giovane coppia cittadina molto fuori posto; mentre Alice si impegna nella scrittura di un manuale di storia locale per cercare di uscire dal suo lutto, si rende infine conto che non è possibile sperare di comprendere un'isola, per quanto piccola o limitata possa sembrare, perché non c'è isola e non c'è persona che si possa definire fino in fondo.
Buongiorno lettori, oggi sono qui per parlarvi di un romanzo poco conosciuto: "La valle al centro del mondo" di Malachy Tallack, un libro che aveva tutte le caratteristiche per potermi piacere e che invece mi ha delusa parecchio. 
L'idea alla base della storia è il raccontare un microcosmo, una valle solitaria nelle isole Shetland, un arcipelago a nord della Scozia battuto dai freddi venti oceanici, un luogo sperduto con caratteristiche naturali ben precise, paesaggi mozzafiato e una natura che sa essere molto crudele. 
Qui conosciamo le vite dei pochi abitanti: David che deve fare i conti con la vecchiaia che avanza e con la consapevolezza che la valle si sta svuotando, che le persone non vogliono vivere in luoghi così desolati e tutto pian piano andrà scomparendo; Mary con la sua ansia per la solitudine, per una vita che è passata da caotica e piena a vuota e noiosa una volta che le figlie sono cresciute; Sandy che ha scelto di seguire la fidanzata nelle isole per poi essere lasciato e non sapere più che fare e Alice, giallista di successo che, dopo la morte del marito, si rifugia in quel luogo ai confini del mondo per ritrovare se stessa e la sua scrittura.

1 giugno 2022

"L'Ottava vita (per Brilka)" di Nino Haratishwili

Titolo: L'Ottava vita (per Brilka) § Autrice: Nino Haratischwili § Pagine: 1129
Casa editrice: Marsilio § Genere: Romanzo storico

La famiglia Jashi deve la sua fortuna (e la sua sfortuna) a una preziosa ricetta per una cioccolata calda molto speciale, destinata a essere tramandata di generazione in generazione con una certa solennità. Gli ingredienti vanno maneggiati con cura, perché quella bevanda deliziosa può regalare l'estasi, ma porta con sé anche un retrogusto amaro... Al tempo degli ultimi zar, Stasia apprende i segreti della preparazione dal padre e li custodisce nel lungo viaggio che, da una cittadina non lontana da Tbilisi, in Georgia, la porta a San Pietroburgo sulle tracce del marito, il tenente bianco-rosso arruolatosi pochi giorni dopo le nozze. È convinta che quella ricetta, come un amuleto, possa curare le ferite, evitare le tragedie e garantire alla sua famiglia la felicità. Ma allo scoppio della Rivoluzione d'ottobre, quando il destino della stirpe degli Jashi cambierà per sempre, capirà che si sbagliava. Tra passioni e violenze, incontri, fughe e ritorni, sei generazioni e sette donne – da Stasia, nata nel 1900, a Brilka, che vedrà la luce nel 1993 – attraversano l'Europa, da est a ovest, fino all'inizio del nuovo millennio, inseguendo i propri sogni e arrendendosi solo alla Storia. Alla ricerca del proprio posto nel mondo, le discendenti del famoso fabbricante di cioccolato percorrono il "secolo rosso", dando vita a una saga familiare avventurosa e tragica, romantica e crudele, in cui per il lettore sarà dolcissimo perdersi, e ritrovarsi.
Maestoso! Questa è la prima parola che mi viene in mente pensando a "L'Ottava vita" di Nini Haratischwili. 
Crudele! La seconda parola perchè mi ha fatto soffrire come pochi libri nella mia vita! 
Non è facile parlare di questo romanzo, è un libro di dimensioni notevoli, ricco di storia, di informazioni e di emozioni spesso contrastanti. 
"L'Ottava vita" è una saga familiare che ripercorre un secolo di storia della Georgia attraverso le vite dei componenti della famiglia Jashi. 
L'accuratezza storica è uno dei punti forti del romanzo, Nino Haratischwili ci prenderà per mano e ci porterà nel cuore palpitante di una nazione attraverso la caduta dello zar, la dittatura, la guerra, le ribellioni e il sangue, tanto sangue, ci mostrerà da vicino il "secolo rosso" in tutta la sua devastazione. 
Una realtà a noi lontana, estranea, una realtà che lascia basiti e increduli e che pone molti punti di riflessioni sul nostro assetto politico mondiale attuale.