20 settembre 2018

"Il destino divide" di Veronica Roth


Buongiorno cari lettori, dopo qualche giorno di pausa ritorno a scrivere per parlarvi di un libro che ho concluso la settimana scorsa, si tratta di  Il destino divide di Veronica Roth.
Se seguite il blog saprete quanto ho amato il primo volume di questa duolagia (Carve the Mark-I predestinati, la mia recensione QUI) che mescola elementi distopici, fantasy e fantascientifici.
Come per la prima recensione anche questa volta mi trovo a essere la voce fuori dal coro, ovvero quella che, contro l’opinione comune, pensa che questa serie sia veramente bella e ben scritta. Quindi, datele una possibilità!



Titolo: Il destino divide § Autrice: Veronica Roth § Pagine: 383
Casa editrice: Mondadori § Genere: Fantasy, Distopico, Sci-fi

Non ci si può opporre al proprio fato. Sarebbe sciocco, oltre che inutile, perché non si può andare contro qualcosa di inevitabile. Lo sanno bene Akos Kereseth e Cyra Noavek, eppure, fin dal momento in cui è stato reso pubblico il loro, di fato, si trovano in bilico tra l'accettazione del proprio destino e il desiderio di tentare l'impossibile e cambiarlo. Akos non ha potuto fare a meno di innamorarsi perdutamente di Cyra, nonostante il suo fato preveda che lui morirà proprio al servizio della famiglia Noavek. E quando il padre di lei, Lazmet - un tiranno spietato e senz'anima che tutti avevano creduto morto -, torna alla ribalta reclamando per sé il trono degli shotet, il ragazzo si convince che la sua fine è ormai vicina. Nel momento in cui Lazmet innesca la tanto temuta guerra tra thuvhesiti e shotet, i due ragazzi sanno di non avere scelta, devono cercare di fermarlo in tutti i modi possibili. Anche se per Cyra questo potrebbe significare togliere la vita a suo padre, e per Akos perdere la propria. In un colpo di scena sbalorditivo, i due scopriranno quanto il fato che guida le loro vite possa sorprenderli in modi assolutamente inaspettati.
Akos e Cyra sono fuggiti da Thuvhe.
Nell’arena dove avrebbero dovuto essere giustiziati, Cyra ha finto di uccidere Ryzek, suo fratello e dittatore della città di Shotet, l’ha caricato a bordo di una navicella e, insieme ad altri fuggitivi, è scappata dal pianeta.
I due giovani innamorati sono consapevoli del loro fato e sono decisi ad affrontare le conseguenze delle loro scelte ma, le cose sono molto più complesse di come sembrano perché il conflitto tra Thuvhe e Shotet è diventato di interesse dell’Alleanza che, decisa a trarre dei notevoli benefici, tesse sapientemente trame politiche e alleanze segrete.
Come se non bastasse, Ryzek rivela a Cyra che il loro spietato padre: Lazmet Noavek è ancora vivo.
Tutto ciò cambia radicalmente il corso degli eventi e la vita di Akos e Cyra prende strade impreviste e sconosciute.
Il fato non è quello che sembra, gli oracoli non dicono tutta la verità e l’Alleanza, baluardo di sapienza e onestà, si rivela spietata.
Questo secondo romanzo ci catapulta immediatamente nel pieno dell’azione
tanto che, in un primo momento, diventa molto difficile cogliere tutte le dinamiche in atto.
Forse sarebbe stato utile rileggere Carve the Mark-I predestinati ma, nonostante questo, la lettura ingrana velocemente e diventa sempre più chiara man mano che ci immergiamo nella storia.
Come per il primo libro anche qui, il background creato dalla Roth è protagonista indiscusso.
Una galassia ricca di pianeti estremamente diversi tra loro, circondata dalla Barriera del Flussocorrente, un energia che penetra ciascun abitante e lo marchia con un Dono, ovvero una capacità unica e speciale.
La Roth non si ferma qui ma da un nome a ogni pianeta, alle piante e agli animali, crea tradizioni, usi, costumi e pietanze, elementi unici che arricchiscono il libro e danno un idea estremamente vivida del mondo da lei inventato.
I personaggi sono ben caratterizzati e, in questo secondo volume, abbiamo due nuovi POV incredibilmente interessanti.
Infatti, oltre a Cyra in prima persona e Akos in terza persona, scopriamo anche Cisi e Eijeh, la sorella e il fratello di Akos, personaggi secondari ma fondamentali per le vicende del romanzo.
I due protagonisti sono ovviamente i miei preferiti, il loro percorso li ha fatti maturare moltissimo e la loro evoluzione si sviluppa ancor di più nel corso di queste pagine.
Akos è un giovane uomo convinto di non avere scelte e quando si trova di fronte alla possibilità di cambiare la sua storia, prende la decisione più altruista e coraggiosa che ci potesse essere.
Cyra è una guerriera, per tutta la vita ha creduto di non essere degna dell’amore degli altri e, proprio per questo, sottovaluterà Akos e il sentimento puro e autentico che li unisce.
Un libro che mi ha coinvolto fin dalle prime pagine, lo avevo iniziato con molto timore a causa delle recensioni e delle opinioni negative lette nel web ma, per fortuna, ho seguito il mio istinto e ho letto una storia unica e incredibile.
Il destino divide è la degna conclusione di questa duologia, un libro originale e adrenalinico che mescola elementi del fantastico con lo sci-fi e il distopico.
Non fatevi demoralizzare dal pensiero comune, non bocciate il lavoro di una scrittrice solo perché è diverso dal primo che avete letto, la serie di Divergent  e la serie de I predestinati sono due cose completamente diverse.

Valutazione

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