18 giugno 2022

"Le impure" di Kim Liggett

 

Titolo: Le impure § Autrice: Kim Liggett § Pagine: 312
Casa editrice: Mondadori § Genere: Distopico

Nessuno parla mai dell'anno di grazia. È proibito. Nella Garner County, tutte le ragazze, al compimento del loro sedicesimo anno, vengono bandite dalla comunità e obbligate a vivere nella foresta per un anno, affinché sfoghino la loro magia nella natura selvaggia per poi tornare nella civiltà, sempre che sopravvivano, purificate e pronte per il matrimonio. Nella società patriarcale in cui sono cresciute, infatti, si è convinti che a quell'età le ragazze abbiano il potere di persuadere gli uomini ad abbandonare i loro letti coniugali, di far perdere la testa ai coetanei e di far impazzire di gelosia le mogli. Si crede che la loro stessa pelle emani un forte afrodisiaco, l'essenza potente della gioventù, delle ragazze sul punto di diventare donne. Tierney James, però, non si sente potente. Né si sente magica. Ma, questo sì, sente che dietro l'esperienza che la attende si cela qualcosa di più spaventoso dei pericoli nascosti nella foresta o dei bracconieri pronti a rapire lei e le altre ragazze per ucciderle, farle a pezzi e venderle al mercato nero. La minaccia più grande e terribile potrebbe arrivare proprio dalle sue compagne di sventura, ma Tierney non è disposta a subire passivamente la sorte che le è stata assegnata...
Buongiorno lettori, Oggi sono qui per dirvi la mia opinione su "Le impure" di Kim lidgett, un romanzo molto particolare di cui ho sentito parlare pochissimo! 
Non è facile collocarlo in un genere preciso, lo definirei un distopico al femminile ma è un po' riduttivo. Tierny viva nel villaggio, un paesino immerso in una foresta dove gli uomini hanno il dominio totale sulle donne. 
Quando nasce una bambina le viene intrecciato per i capelli un nastro bianco simbolo di purezza, al compimento dei sedici anni il nastro diventa rosso, a questo punto è idonea al matrimonio ma solo dopo l'Anno di Grazia! 
Gli uomini, infatti, sono convinti che le ragazze con la maturità fisica sviluppino il potere di Eva, ciò le rende in grado di controllare e ammaliare la mente maschile inducendoli a compiere atti disdicevoli. Quindi, le giovani donne sono costrette a lasciare la loro casa per un anno e vivere nella natura selvaggia, nei boschi la loro magia verrà smaltita e potranno tornare purificate. 
Purtroppo non tutte tornano dall' Anno di Grazia, nessuno sa cosa accada, non si può parlare di questa esperienza e chi torna non è più la stessa persona che è partita, qualsiasi cosa accada è devastante è terribile.
Per Tierny è giunto il momento di partire, lei spera solo di tornare e poter lavorare nei campi, non vuole sposarsi, non vuole essere proprietà di un uomo ma qualcosa sta cambiando al villaggio, c'è aria di ribellione e forse Tierny è la chiave, per lei il destino ha in serbo molto di più. 
"Le impure" è un romanzo crudele e feroce, il mondo creato dall'autrice è dominato da un patriarcato estremo, le donne sono solo strumenti necessari alla procreazione, oggetti che i padri passano ai mariti e che, questi ultimi, possono gestire come meglio credono. 
Ho letto la prima parte del libro con rabbia e sconcerto, i dettagli sulla vita delle donne, le regole imposte, le ingiustizie subite e la loro magia sono moltissimi e scioccanti, l'ambientazione mi ha ricordato moltissimo la "Caccia alle streghe", immaginate degli inquisitori fanatici e convinti nelle arti magiche delle donne che riescono a fondare una loro città dove, le streghe/donne vengono schiacciate con regole, dogmi e punizioni assurde! Inoltre, nella prima parte, l'autrice fa una critica alle donne stesse che non riescono ad allearsi e a fare fronte comune nonostante siano molto più numerose. 
L'Anno di Grazia ha infatti l'aspetto di un Hunger Games al femminile dove sopravvive chi domina e tutte sono contro tutte. 
Questa storia porta con sé moltissime riflessioni sulla nostra società, sul femminismo, sull'accettazione del prossimo ma lo fa mantenendo sempre una suspance elevata, il lettore non ha il tempo di annoiarsi, il ritmo e serrato, i colpi di scena incalzanti e le scene di violenza sono forti e crude. 
Ho apprezzato molto la protagonista così determinata, audace, consapevole della propria femminilità e importanza, piena di risorse, l'evoluzione di questo personaggio mi ha entusiasmata, Tierny comprende che per cambiare la realtà non è necessario distruggere e stravolgere ma è necessario agire con piccoli gesti si può fare la differenza. 
Ho amato anche la scelta dell'autrice di svelare poco alla volta tanti piccoli segreti che, a fine lettura, ci mostrano un quadro ben diverso da quello che vedevamo all'inizio. 
Una lettura che consiglio a tutti gli amanti del distopico e non solo, crudo e violento ma molto potente e originale, un punto extra il finale del tutto inaspettato.





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