Questa è una
recensione molto sofferta! Ho letto questo romanzo a fine novembre e per molto
tempo non ho saputo definire cosa questo libro mi ha dato e come mi ha lasciato!
Requiem è il terzo volume della trilogia di Delirium,
una serie di cui mi sono innamorata follemente ma di cui temevo il finale, la
Oliver sa essere davvero sadica con i suoi personaggi e spesso mi sono travata
davanti conclusioni tragiche!
Il titolo non
prometteva nulla di buono ma ho affrontato la lettura con grandissime aspettative
e un pizzico di curiosità.
Ora a distanza
di qualche mese provo a esprimervi le mie impressioni, non sarà facile. Vi ricordo che a febbraio la Piemme ristamperà l'intera trilogia in un unico volume, non lasciatevela sfuggire!
SCONSIGLIO LA LETTURA DI QUESTA RECENSIONE A TUTTI
COLORO CHE NON HANNO ANCORA LETTO I PRIMI DUE LIBRI DELLA TRILOGIA.
Volevamo
la libertà di amare.
Volevamo
la libertà di scegliere.
Adesso
dobbiamo combattere per ottenerla.
Lena
Requiem inizia proprio dove era finito Chaos: Lena è riuscita
a fuggire nelle Terre Selvagge insieme a Julian, suo nuovo amore con il quale
spera di ricostruirsi una vita ma, a sorpresa, riappare Alex.
A questo punto
entra in scena l’invitabile triangolo amoroso: Lena si ritrova a viaggiare
insieme ai due ragazzi. Da un lato un Alex arrabbiato e sofferente che la respinge
ingiustamente e, dall’altra, Julian che cerca in tutti i modi di conquistarla e
tenerla legata a sé.
Quindi abbiamo
la nostra amata protagonista alle prese con i suoi pensieri, i dubbi sulla
propria vita, sulle scelte fatte e sulla battaglia imminente.
Distolgo lo sguardo
e lo rivolgo sulle centinaia di persone cacciate dalle loro case, dalle proprie
vite, in questa landa di polvere e di sporcizia, soltanto perché volevano la
possibilità di provare, di pensare, di scegliere per sé.
Non potevano sapere
che anche questa era una bugia, che non scegliamo mai veramente, non del tutto.
Siamo sempre sospinti e schiacciati verso una strada o un’altra. Non abbiamo
altra possibilità che fare un passo avanti e poi un altro, e poi ancora un
altro; all’improvviso ci ritroviamo su un sentiero che non avevamo scelto
affatto.
Ma forse la
felicità non sta nello scegliere. Forse sta nella finzione, nell’immaginare che
il posto in cui siamo finiti sia quello in cui volevamo trovarci fin dall’inizio.
Lena
Gli
alberi cominciano a diradarsi e passiamo accanto a vecchie panchine coperte di
graffiti e sottopassaggi macchiati di muffa.
C’è
un tetto integro, in mezzo a un prato; sembrerebbe quasi che il resto della
casa sia stato semplicemente risucchiato sottoterra. Ci sono tratti di strada
che, non portando in nessun posto, adesso fanno parte di una grammatica senza
senso. È il linguaggio del mondo di prima, un luogo di caos e confusione,
felicità e disperazione, prima che il blitz trasformasse le strade in griglie,
le città in prigioni, e i cuori in cenere.
Lena
Lena sembra
stanca, amareggiata, arrabbiata, si lamenta per tutto e scompare travolta dai
suoi sentimenti, prova emozioni confuse, contrastanti.
Il suo punto di vista è monotono e incentrato
sulla sua sofferenza
amorosa: Alex o Julian? Julian o Alex?
amorosa: Alex o Julian? Julian o Alex?
Che fare?
Ma poi, alla fine, lo sapevamo tutti come andava a
finire e quindi perché dedicare tutto questo tempo a un triangolo praticamente inconsistente?
Mah!
Molto più interessante il POV di Hana, la giovane donna è stata curata e sta per sposare il sindaco della
città di Portland. Tutto sembra perfetto: la cura ha funzionato, le hanno
assegnato un marito prestigioso e ricco, diventerà la moglie di uno dei
personaggi più illustri del paese, avrà una vita lussuosa e agiata e ovviamente
non soffrirà più per sentimenti insulsi come l’amore e l’amicizia.
Ma non è tutto oro quel che luccica e, ben presto, Hana scoprirà la verità sul suo adorato
fidanzatino.
Un vestito
perfetto. Una coppia perfetta. Una vita di perfetta felicità.
La perfezione è una
promessa, e sarà la conferma che non ci siamo sbagliati.
Hana
La sua mente
tirata a lucido inizia a incrinarsi, le emozioni penetrano di soppiatto,
sfiorano corde dimenticate e Hana pian piano si risveglia.
Hana dovrebbe apparirci finta, costruita e statica
invece è piena di grinta e desiderosa di scoprire la verità; Lena, al contrario,
è fredda, chiusa, gelosa e a tratti fastidiosamente infantile.
Ecco quindi che
la mia amata protagonista sembra una bambina capricciosa!
Il libro procede lento e statico, poi, all’improvviso: il risveglio!
La storia accelera, diventa sempre più veloce, le pagine
si susseguono rapide, i nodi vengono al pettine e sembra accadere tutto in
quegl’ultimi capitoli pieni di azione ed emozione!
Nonostante il finale esplosivo, il libro mi ha
lasciata un po’ insoddisfatta, la conclusione risulta frettolosa e molte cose
vengono lasciate in sospeso, sembra quasi una scelta dell’autrice, forse un
significato nascosto: per voi è tutto finito ma per Lena e Hana la vita è
appena iniziata!
Ma la voglia di sapere cosa sarebbe accaduto in
quel nuovo inizio c’è e la mancanza si sente.
Delirium mi ha catturata, è stato un colpo di fulmine.
Chaos mi ha emozionata, mi è piaciuto un po’ meno ma è stato coinvolgente e
ricco d’azione.
Requiem è stato per alcuni versi una
delusione e per altri una sorpresa.
Un finale aperto che, tra le righe, trasmette
speranza, forza e un forte desiderio di rivalsa, perché se nelle prime pagine
di questa trilogia l’amore era il protagonista indiscusso ora, il fulcro è combattere
per ciò che si crede giusto!
Abbattere i muri che ci imprigionano, sempre!
Valutazione
AUTRICE: Lauren Oliver è
un'acclamata autrice che in America ha raggiunto i vertici delle classifiche.
Sempre per Piemme Freeway è uscito "E finalmente ti dirò addio"; per
Il Battello a Vapore "Il viaggio di Lili e Po" e
"Splinders".
La serie di Delirium
è così composta:
-Delirium
-Chaos (titolo originale Pandemonium)
-Requiem
-Hana. A Delirium story/ Hana. Il veleno sulle labbra (Delirium
1.5). Solo in eBook
-Annabel. A Delirium story (Delirium 2.5). Non ancora
tradotto in Italia
-Alex. A Delirium story
(Delirium 3.5). Non ancora tradotto in Italia
-Raven. A Delirium story (Delirium 4.5). Non ancora tradotto
in Italia
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